Frasi su birraio
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“Biotti all'angolo del ring, durante la pausa del match, non posso dire che si beve serenamente una birra con i secondi, ma una aranciata si”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Match di Thai Boxe Palasharp 1994, parlando della preparazione atletica del campione Paolo Biotti
Tratte da alcune gare

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“Esisto; trangugio la mia birra, imbratto | fogli, e l'erba, la calpesto.”

Josif Aleksandrovič Brodskij (1940–1996) poeta russo naturalizzato statunitense

Origine: Da Il secondo Natale in riva al Ponto..., in Poesie di Natale, traduzione di Anna Raffetto, Adelphi, Milano, 2004. ISBN 88-459-1929-3

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“Ieri sera un grosso ratto mi ha attraversato la strada in Fifty-seventh Street. È uscito da sotto lo steccato di un terreno vuoto vicino a Bendel's, ha aspettato una pausa nel traffico, poi è filato verso il lato nord della strada, si è fermato per un po' sul marciapiede buio ed è scomparso. Era il mio secondo ratto della settimana. Il primo è stato in un ristorante greco con le finestre dai davanzali all'altezza dei fianchi. Il ratto è sfrecciato lungo i davanzali puntando dritto verso di me, poi mi ha superata.
«L'hai visto» ha detto Will, sorseggiando la sua birra.
«Un grosso topo» ho risposto. «Ormai anche nei buoni alberghi si trova qualche topino, nel bar o nell'atrio». L'ultima volta che avevo visto Will era stato a Oakland; prima ancora, in Louisiana. Lavorava nel settore legale. Poi qualcosa, forse un senso di allarme ai margini del mio campo visivo, è spuntato da sinistra, correndo verso la mia faccia. Ho sentito l'acciottolio della forchetta.
«Stavi andando alla grande» ha detto Will, ghignando, «finché non hai perso la calma».
Il secondo ratto, naturalmente, poteva anche essere il primo che si era spostato più a nord, nel qual caso o il ratto mi segue, oppure fa i miei stessi tragitti e orari. Tuttavia sono convinta che la sanità mentale sia la scelta etica più profonda del nostro tempo. Due ratti, dunque. I tassisti non sentono neppure le indicazioni attraverso quei nuovi divisori, che a me non sembrano davvero antiproiettile, anche se, naturalmente, non ho mai verificato. Antirumore. Le dita s'incastrano, questo è certo, nei nuovi recipienti per i soldi. Be', qualcuno ha venduto i divisori. Qualcuno li ha comprati. Disonesti, chiaramente. Sembra che non esista uno spirito dei tempi. Stavo per alzarmi assurdamente presto, quando Will, che si butta nel sonno con una violenza pari alla sua mitezza da sveglio, mi ha detto: «Stai qui. è normale». Invece ho trovato un taxi per tornare a casa, sotto la pioggia, davanti a un'armeria.”

Renata Adler (1938) scrittore, critico cinematografico, giornalista

Mai ci eravamo annoiati

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“Be’… – disse lei, rigirandosi compiaciuta sulla schiena. – Mi piace mangiare roba buona, bistecche e patate rosolate, cose cosí. Mi piace leggere libri e riviste, viaggiare in treno di notte e quelle volte che ho viaggiato in aereo –. Fece una pausa. – Naturalmente non sto elencando le cose in ordine di preferenza. Dovrei pensarci meglio per elencarle in ordine di preferenza. Però mi piace, viaggiare in aereo. C’è un momento quando ci si stacca da terra in cui hai la sensazione che qualsiasi cosa succeda, andrà bene –. Gli passò una gamba sopra la caviglia. – Mi piace stare alzata fino a notte alta e poi restare a letto fino a tardi il giorno dopo. Vorrei tanto potessimo farlo sempre, invece che una volta ogni tanto. E poi mi piace il sesso. Mi piace essere toccata di tanto in tanto quando non me l’aspetto. Mi piace andare al cinema e farmi una birra con le amiche dopo. Mi piace avere amiche. Janice Hendricks mi piace un sacco. Mi piacerebbe andare a ballare almeno una volta a settimana. E avere sempre dei bei vestiti. Mi piacerebbe poter comprare bei vestiti anche per i bambini ogni volta che gli servono, senza dover aspettare. Per esempio Laurie ha bisogno di un vestito nuovo adesso per Pasqua. E mi piacerebbe comprare a Gary un completino o qualcosa del genere. Ormai è grandicello. Vorrei che anche tu avessi un completo nuovo. Anzi, tu ne hai veramente piú bisogno di Gary. E mi piacerebbe che avessimo una casa tutta nostra. Vorrei piantarla di traslocare ogni anno, due anni al massimo. Ma soprattutto vorrei tanto che io e te potessimo vivere una buona vita onesta, senza doverci sempre preoccupare dei conti, dei soldi e roba del genere. Ma tu dormi, – disse. – No che non dormo, – disse lui. – Non riesco a pensare ad altre cose. Ora tocca a te. Dimmi che cosa piacerebbe a te. – Non so. Un sacco di cose, – bofonchiò lui. – Be’, dimmele. Si fa tanto per parlare, no? – Vorrei tanto che mi lasciassi in pace, Nan –. Si rigirò dalla sua parte e lasciò penzolare il braccio oltre il bordo.”

Raymond Carver (1938–1988) scrittore, poeta e saggista statunitense

Da dove sto chiamando

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“Un bicchiere di birra alle sei del mattino è male. Un piatto di farinata è orribile alle otto di sera. Ai miei occhi, lo spettacolo dei demagoghi che mandano a morire milioni di persone, condannando il mondo alla deriva tra guerre sante e spargimenti di sangue, distruggendo intere nazioni in virtù di una "verità" religiosa o politica è…» scrollò le spalle. «Osceno. Schifoso. Comunismo, fascismo, sionismo opinioni di individui assolutisti inculcate a interi continenti. Senza che questo abbia niente a che fare con l'onestà del condottiero. O dei seguaci. Il fatto che ci credano rende la cosa ancor più oscena. Il fatto che possano uccidersi a vicenda o morire volontariamente per discorsi insensati…» Si interruppe. «Le vedi le squadre di ricostruzione; sai che potremo dirci fortunati se riusciremo mai a riedificare.» «Ma la polizia segreta… sembra talmente spietata e… be', cinica.» Lui annuì. «Suppongo che il Relativismo sia cinico. Sicuramente non è idealista. È il punto d'arrivo di chi è stato ucciso, ferito, ridotto in miseria e a lavorare duramente per le vuote parole. È il prodotto delle generazioni che gridavano slogan, marciavano con le vanghe e le armi, cantavano e scandivano inni patriottici, rendevano omaggio alle bandiere.» «Ma voi le sbattete in prigione. Queste persone che non sono d'accordo con voi - non permettete loro di dissentire… guarda il ministro Jones.» «Jones può benissimo dissentire. Può credere a quello che vuole; può credere che la terra è piatta, che Dio è una cipolla, che i bambini nascono nelle buste di plastica. Può avere l'opinione che preferisce; ma quando comincia a spacciarla per Verità Assoluta…» «Lo sbattete in prigione» disse Nina rigida. «No» la corresse Cussick. «Tendiamo la mano, diciamo semplicemente: dimostra o stai zitto. Conforta i fatti quello che vai dicendo. Se vuoi dire che gli ebrei sono la radice di tutti i mali - devi provarlo. Lo puoi dire, se riesci a dimostrarlo. Altrimenti, fila ai lavori forzati.»”

The World Jones Made

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“Lo stesso si è verificato con i tanti cantantucoli d'après Zucchero (quindi vertiginosamente sottoprodotti di un sottoprodotto), derivati da un presunto modello rock tutto birra e barbe incolte. Qui, in fondo, le basi per un tuffo nel trash ci sarebbero, soprattutto il massimalismo: l'idea-rock sulla quale si sono basati i produttori per sintetizzare questi cantanti è estremamente nebulosa e mescola nello stesso calderone gli U2 con Sting e Bruce Springsteen. Il risultato sta al rock come lo skai sta al vero cuoio. Ma queste operazioni sono con una tale base monetaria che non diventano mai ridicole. Sono solo infami.”

Parte prima: Giovani salmoni del trash. 13. Il bakismo, pp. 33-34
Andy Warhol era un coatto
Variante: Lo stesso si è verificato con i tanti cantantucoli d’après Zucchero (quindi vertiginosamente sottoprodotti di un sottoprodotto), derivati da un presunto modello rock tutto birra e barbe incolte. Qui, in fondo, le basi per un tuffo nel trash ci sarebbero, soprattutto il massimalismo: l’idea-rock sulla quale si sono basati i produttori per sintetizzare questi cantanti è estremamente nebulosa e mescola nello stesso calderone gli U2 con Sting e Bruce Springsteen. Il risultato sta al rock come lo skai sta al vero cuoio. Ma queste operazioni sono con una tale base monetaria che non diventano mai ridicole. Sono solo infami. (Parte prima: Giovani salmoni del trash. 13. Il bakismo, pp. 33-34)

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“Birra e urina si scambiano le parti, | la latrina è il tuo caveau. (da Piccolo Pub, n. 3)”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

L'ombrello e la macchina da cucire

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“Un uomo può anche preferire il gusto del membro virile, ma dopo qualche boccale di birra cambierà idea abbastanza in fretta.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Cersei Lannister
2016, p. 68
Il Dominio della Regina

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