Frasi su costola

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema costola, uomo, donna, stesso.

Frasi su costola

Morgan Freeman photo
Lope De Vega photo

“Se la donna nacque da una costola di un addormentato, non è quindi strano che anch'ella dorma.”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto II, Scena Quinta
La ragazza sciocca

Ernst Jünger photo

“Ora vedo spesso l'uomo come «uomo dei dolori» trascinato dall'ingranaggio di una macchina, che gli rompe costola per costola, arto per arto, mentre egli non può morire come uomo.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Nota di diario del 15 marzo 1942, Parigi, p. 87
Irradiazioni. Diario 1941-1945

Roberto Gervaso photo
Edmond Rostand photo
Massimo d'Alema photo
Philippe Delerm photo
Pietro Aretino photo
Antonio Di Pietro photo
Ozzy Osbourne photo
Tommaso d'Aquino photo
Franco Fortini photo
Umberto Bossi photo
Giorgio Faletti photo
Joumana Haddad photo

“Io sono la leonessa seduttrice e ritorno per coprire i sottomessi di vergogna e per regnare sulla terra. Ritorno per guarire la costola di Adamo e liberare ogni uomo dalla sua Eva.”

Joumana Haddad (1970) poetessa, giornalista e traduttrice libanese

da Il ritorno di Lilith
In Non ho peccato abbastanza

Luciana Littizzetto photo
Piero Bargellini photo

“[Sulla Porta Nuova a Palermo] L'altra porta guarda occidente e mezzogiorno. I due schiavi dalle braccia mozze ai lati ascoltano i venti che vengono d'Africa. Tutto il giorno ruote, scalpicii, il richiamo dei venditori ambulanti e quello dei dispensatori d'acqua su le panchette colorate – l'acqua nell'ombra dell'arco è splendida – con il loro frastuono sembrano ostacolare transiti più leggeri. Allato è un'abitazione di poche stanze, finestre con sbarre orizzontali, ricavata dalla base stessa del bastione. Ma il sole se ne và più presto qui, dietro le montagne che s'imbrunano subito, nelle costole della salita l'erbe si risvegliano per le mani dell'erborista, e in compenso di questo suo celarsi in anticipo il sole che nimbi che aloni lascia sui profili e le cime, raggiere simili a stecche d'un ventaglio d'opaco scarlatto o venato di viola, e su una nuvoletta varca e si colora di mese e di stagione, fa immaginare le fiammate del tramonto su le sabbie d'occidente. Così la sera viene prima, e col suo arrivo i rimbombi sotto la volta vanno affievolendo, i passaggi meno frequenti. […] L'ombra cresce, ancora poco e lo spazio dell'arco si colmerà d'azzurro già notturno, la calma peschiera dove estinguere ogni ansia. Le stelle seguono la loro strada, attente, come di grado in grado, forse sanno che le segue uno sguardo dal foro del tetto più alto o da una mobile piattaforma di acciaio. Una mano poi segnerà i loro umori negli annali delle piogge e dei venti.”

Lucio Piccolo (1901–1969) poeta italiano

da Le esequie della luna

Herta Müller photo
Gianfranco Fini photo
Papa Francesco photo
Maria Dahvana Headley photo
Lorent Saleh photo