Frasi su diagnosi

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema diagnosi, medico, essere, paziente.

Frasi su diagnosi

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“Mi fido solo dei medici che sbagliano le diagnosi infauste.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Una delle malattie più diffuse è la diagnosi.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Pro domo et mundo

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“Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli!”

Charles Dickens (1812–1870) scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico

Origine: Citato in Caterina Arcidiacono, Napoli, diagnosi di una città: i giovani e il lavoro, Magma, 1999

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“Mi piace perché ora osservo il processo di elaborazione della diagnosi invece di essere continuamente frustrato come accade alla nuova squadra.”

Jesse Spencer (1979) attore australiano

citato nei contenuti speciali dei DVD della quarta stagione di Dr. House, Universal Pictures

“La diagnosi | sta sulla soglia, in una sepoltura | dell'ultimo soggetto. E viene il giorno | che si abbandonano i corvi nel ghiaccio.”

Roberto Sanesi (1930–2001) critico d'arte, storico dell'arte e poeta italiano

da In direzione dell'alba, in Téchne, 1984

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“Diagnosticare per curare non per uccidere: questa è la meta principale della diagnosi prenatale.”

Elio Sgreccia (1928–2019) cardinale, vescovo cattolico e teologo italiano

La bioetica nel quotidiano

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“Giusto 35 anni fa vi fu il caso più clamoroso di errore diagnostico riguardante la malaria. "Normale influenza di stagione" avevano sentenziato i medici di Fausto Coppi. E nonostante il suo rapido peggioramento, a nessuno venne in mente la malaria, anche se si sapeva che il campione era appena rientrato da un safari in Africa. Una diagnosi giusta lo avrebbe salvato.”

Franca Porciani (1949) giornalista, medico e saggista italiana

Origine: Da Tutti gli inganni della malaria https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/16/Tutti_gli_inganni_della_malaria_co_0_950116991.shtml, Corriere della Sera, 16 gennaio 1995.

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“Una recentissima scoperta ha mostrato qual è il gene responsabile della corea di Huntington, ma temo sarà difficile trovare presto una cura sulla base di queste nuove conoscenze. In realtà, pur conoscendo oggi la natura del cambiamento che dà origine al processo patologico non capiamo ancora perché il futuro malato si ammalerà. A rendere ancor più inatteso il reperto, l'alterazione nel Dna (il materiale ereditario) che conduce alla corea di Huntington è simile a quella recentemente osservata in tre altre malattie genetiche assai diverse. Si tratta di una specie di balbettamento prolungato del Dna. […] La zona ripetitiva poteva essere un fenomeno casuale innocuo, o una struttura con una funzione ancora ignota; ma è probabilmente vera questa seconda ipotesi perché oggi sappiamo che quando il balbettamento diventa troppo lungo si ha la rottura di qualche meccanismo tuttora incompreso, che causa lo sviluppo di una malattia. La preoccupazione di Muller-Hill è che le società di assicurazioni si impadroniscano della diagnosi positiva per negare una polizza all'individuo potenzialmente affetto da corea di Huntington, o da altra malattia genetica. Oppure che il datore di lavoro dell'infortunato venga a conoscenza del caso e voglia licenziarlo. Il genetista tedesco propone perciò che si garantisca il diritto al segreto sulla diagnosi genetica.”

Luigi Luca Cavalli-Sforza (1922–2018) genetista e scienziato italiano

“Nel 1999 lo psichiatra Luigi Cancrini firmerà una «Perizia psichiatrica su padre Pio». Scriverà Cancrini: «Una diagnosi psichiatrica relativa al caso di padre Pio non è difficile da proporre. Osservato longitudinalmente, il disturbo di cui ha sofferto padre Pio è, secondo il Dsm IV (il manuale diagnostico preparato dall'Associazione degli psichiatri americani e oggi largamente utilizzato anche in Italia e in Europa), un disturbo istrionico di personalità. Osservato trasversalmente, nelle sue manifestazioni sintomatiche più evidenti, il suo è un disturbo di trance dissociativa. I criteri di ricerca per il disturbo di trance dissociativa sono di ordine sintomatico e culturale. Il primo prevede due diverse condizioni morbose che possono presentarsi, in periodi diversi, nella stessa persona. […] Il secondo criterio, di ordine culturale, pone un problema più generale di rapporto fra questo tipo di esperienza e i luoghi sociali in cui esso si manifesta. […] È intorno a storie del tipo di questa che si definiscono, ancora oggi, sentimenti di appartenenza, visioni del mondo, forme del giudizio capaci di influire profondamente sui comportamenti collettivi. La diffusione e la santificazione di un sentimento religioso affascinato dalle imprese (sintomi) di un santo (persona con gravi disturbi personali) significa, da questo punto di vista, promozione e diffusione tra i fedeli di una credenza che molti pensavano superata: il male del mondo, si legge nella vita di padre Pio, è opera del diavolo e delle tentazioni cui un grande scommettitore (Dio) esporrebbe la creatura uomo semplicemente per vedere se a esse sarà in grado di resistere; credenza medievale dal punto di vista della collocazione storica, primitiva e un po' perversa dal punto di vista dell'organizzazione psicologica di chi la provoca o la condivide e che non è mai stata negata apertamente, tuttavia, dalla Chiesa di Roma […].»”

Origine: [nota dell'autore] Cfr. "MicroMega", n.° 3/99, giugno-settembre 1999.
Origine: Santo impostore, pp. 51-52

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“"Grazie alla scienza abbiamo imparato a calibrare numeri, dosi e funzioni, evitando ogni sofferenza all'animale… bisogna evitare di manipolare la realtà inventandosi la pratica (inesistente) della vivisezione" asserisce Elena Cattaneo […] Ma l'esistenza stessa delle deroghe, sempre più di frequente accordate, per testare senza anestesia, proprio affinché l'animale provi dolore, contrasta irrimediabilmente con tali affermazioni, e, più in generale, l'intera sperimentazione animale si basa su interventi che impongono atroci sofferenze fisiche e psicologiche […] La realtà di laboratorio descritta dall'onorevole Cattaneo parla di pochi animali trattati magnificamente in contesti ameni […] Purtroppo però video, immagini, testimonianze dirette e le stesse pubblicazioni scientifiche ci descrivono una realtà opposta. Come credere, allora, al resto? Quale senso e valore attribuire all'esortazione, rivolta agli "animalisti", ad accettare una diagnosi ineluttabile (la vivisezione non può tramontare) da parte di una scienza che, contraddizione in termini, rifiuta il progresso? È come se l'imprenditoria contemporanea perorasse l'utilizzo degli schiavi, prendendo a modello il Colosseo o le piramidi.”

Margherita D'Amico (1967) scrittrice e giornalista italiana

Origine: Da La scienza che vuol rimanere all'era degli schiavi http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2016/02/11/la-scienza-che-vuol-rimanere-allera-degli-schiavi/, richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it, 11 febbraio 2016.

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“La fecondazione assistita andava regolamentata, la legge è ottima, ma contiene due o tre norme orride. Come quella che vietava la diagnosi preimpianto anche a coppie portatrici di malattie genetiche. Ora il ministro Turco ha corretto quella stortura. Noi sbaglieremmo a ripristinarla.»”

Stefania Prestigiacomo (1966) politica italiana

Origine: Citato in «Aborto, sì ai ritocchi Ferrara mi ha colpito» http://www.corriere.it/politica/08_maggio_13/cazzullo_74263d78-20b0-11dd-b34d-00144f486ba6.shtml, Corriere.it, 13 maggio 2008.

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“Le diagnosi mediche non danno alcuna reale comprensione del soggetto, sebbene i medici pensino che siano più importanti della cura.”

Arnold Ehret (1866–1922) scrittore e insegnante tedesco

Origine: Il sistema di guarigione della dieta senza muco, p. 33

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“Noi abbiamo la stabilità, mentre molti dei nostri vicino non l'hanno. È in questo ambito che il nostro paese si distingue. Tale sicurezza provviene dalla mia visione, che consiste nel considerarci dei dottori sociali, che dovrebbero poter sottoporre a diagnosi una società e dire di che cosa soffre. Il problema è che se la diagnosi è errata, allora il paziente non verrà mai curato. Quando si parla di insicurezza in Africa, è parzialmente dovuto a una diagnosi errata. Per esempio, se credi nel tribalismo, non puoi creare un esercito. Come si può avere un'esercito d'una sola tribù? Se credi nel settarismo religioso, come potrai realizzare istituzioni nazionali stabili?”

Yoweri Museveni (1944) politico ugandese

Variante: Noi abbiamo la stabilità, mentre molti dei nostri vicino non l'hanno. È in questo ambito che il nostro paese si distingue. Tale sicurezza proviene dalla mia visione, che consiste nel considerarci dei dottori sociali, che dovrebbero poter sottoporre a diagnosi una società e dire di che cosa soffre. Il problema è che se la diagnosi è errata, allora il paziente non verrà mai curato. Quando si parla di insicurezza in Africa, è parzialmente dovuto a una diagnosi errata. Per esempio, se credi nel tribalismo, non puoi creare un esercito. Come si può avere un esercito d'una sola tribù? Se credi nel settarismo religioso, come potrai realizzare istituzioni nazionali stabili?

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