Frasi su platea

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema platea, prima, essere, tanto.

Frasi su platea

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“Adesso esiste solo il Rock, con la erre maiuscola senza il roll. Il roll è finito. Rock omosessuale, Rock della classe operaia, Rock del finanziere, adesso è diventata tutta un'impresa di grande evidenza, una faccenda che riguarda l'establishment. Sai che con la Coca Cola le cose ti girano per il meglio perché te l'ha detto Aretha Franklin, e anche che il Maxwell House Coffee dev'essere ok dato che compare nelle canzoni di Ray Charles. Tutti cantano del ketchup oppure degli analgesici… All'inizio non era così, non aveva niente a che fare con i collant, né con il profumo, né tantomeno con la maionese. Eri passibile di ostracismo, se facevi una cosa del genere. Sarebbe come se Lyndon Johnson cantasse l'Internazionale di fronte alla platea del mondo intero – semplicemente ridicolo… C'è un vecchio detto: "Se vuoi battere il nemico, cantagli la sua canzone" e mi pare che sia ancora vero. Ai vecchi tempi, e qui vale un altro proverbio, "per suonare dovevi pagare un prezzo". Potevi venire scacciato da una città, oppure gettato giù da una torre – anche se ovviamente c'era sempre qualcuno sotto pronto con una rete. Non sto cercando di tracciare un solo lato della questione; ma allora era difficile farsi ascoltare, era qualcosa di radicale. Sentivi di far parte di un qualche spettacolino circense da marciapiede. Adesso si tratta del gran galà. Il materiale migliore è stato realizzato a riflettori spenti, prima che scattasse l'attenzione generale e perché no… anche prima che potesse essere definito in qualche maniera. Penso che abbiano ucciso un elemento importante del rock'n'roll. Il mondo delle grandi industrie, quando ha capito come si poteva utilizzarlo, ha tirato un grosso sospiro di sollievo e poi l'ha assassinato. Cosa gliene importava? Tutto quello che si trovano sul cammino loro lo spianano come se fossero dei bulldozer, una volta che lo hanno capito, lo assassinano, lo rendono una cosa del passato, gli erigono un bel monumento – e oggi è proprio quello che state ascoltando, la pietra tombale, un affare da un miliardo di dollari. Non sto dicendo una menzogna, ma ancora una volta, chi è che vuole ascoltare? Non si fa altro che tentare di avere del successo sulla base del nulla”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1985)

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“Quando la Duse venne a Los Angeles, nemmeno l'età e la fine incombente poterono oscurare il fulgore del suo genio. L'accompagnava un'eccellente compagnia italiana. Prima della sua entrata in scena un giovane e bell'attore fornì una prestazione superba, tenendo magnificamente il palcoscenico. Come avrebbe fatto la Duse a superare la straordinaria prestazione di questo giovanotto?
Poi, dal fondo del palcoscenico, all'estrema sinistra, la Duse entrò in scena sbucando da un archivolto, piano piano, quasi senza farsi notare. Si fermò dietro un cestello di crisantemi bianchi che troneggiava su un pianoforte a coda e, silenziosamente, cominciò a rimetterli a posto. Un mormorio percorse la platea, e la mia attenzione lasciò immediatamente il giovane attore per concentrarsi sulla Duse. Ella non guardò né il collega né alcuno degli altri personaggi, ma continuò silenziosamente a disporre i fiori nel cestello e ad aggiungerne altri che aveva portato con sé. Quand'ebbe finito attraversò diagonalmente il palcoscenico, sedette in una poltrona accanto al caminetto e guardò il fuoco. Solo una volta fissò il giovanotto, e quell'occhiata racchiudeva tutta la saggezza e il dolore dell'umanità. Poi continuò ad ascoltare e a scaldarsi le mani: quelle mani così belle, così sensibili.
Dopo il veemente discorso di lui, ella parlò pacatamente guardando il fuoco. Non c'era traccia di istrionismo; la sua voce veniva dalle ceneri di una tragica passione. Non compresi una parola, ma mi resi conto di essere alla presenza della più grande attrice che avessi mai visto.”

Charlie Chaplin (1889–1977) attore, regista, sceneggiatore, compositore e produttore britannico

Origine: La mia autobiografia, pp. 232-3

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“[Nel 2013 sulla finale di Coppa Intercontinentale del 1996 Juventus 1 - 0 River Plate] Sono passati tanti anni, ma c'era una differenza enorme nella condizione fisica delle due squadre. A quei tempi si vedeva una enorme differenza fisica della Juventus non solo rispetto a noi, ma anche ad altre squadre nel campionato italiano, non tanto nel gioco ma nel fisico. Comunque non tocca a me dare una opinione su questo, è il club che deve prendere le misure adeguate.”

Ramón Díaz (1959) allenatore di calcio e ex calciatore argentino

riferendosi ad un possibile reclamo alla FIFA
Origine: Citato in Diaz: «Possibile doping nella Juve del '96» http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/juve/2013/05/23-322569/Diaz%3A+%C2%ABPossibile+doping+nella+Juve+del+'96%C2%BB, Corriere dello Sport, 23 maggio 2013.

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“Spoleto è solo una vacanza dell'anima.”

Gian Carlo Menotti (1911–2007) compositore e librettista italiano

citato in snob? jet set? no, platea dei Due Mondi, Corriere della sera, 29 giugno 1993

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“Tocqueville diceva che «è nel sonno della pubblica coscienza che maturano le dittature.»”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da La platea resta assente https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/13/platea_resta_assente_co_0_9601133631.shtml, 13 gennaio 1996, p. 1
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“Dai giorni della sconfitta elettorale Silvio Berlusconi è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di Marcello Dell'Utri, pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di Vittorio Mangano, il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di Francesco Storace e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile.”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Silvio, l'incolpevole http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 13 novembre 2007

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“[Franco Corelli] In questo è stato un autentico fenomeno vocale, un do e un re bemolle 4 meno adamantini e solari di quelli di Lauri-Volpi ma enormi, straripanti, che sembravano addensarsi sulla platea della Scala come una cupola sonora.”

Rodolfo Celletti (1917–2004) musicologo e critico musicale italiano

da Voce di tenore, dal Rinascimento a oggi, storia e tecnica, ruoli e protagonisti di un mito della lirica, Edizioni Idea Libri, 1989, p. 244

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“È l'unico vero leader nazional-popolare, l'autentica espressione della società civile.”

Alessandra Mussolini (1962) politico italiano

citata in Gian Antonio Stella, "Tutti sciolti, tutti uguali", e il nuovo slogan di "re" Tonino infiammo' la platea https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/21/Tutti_sciolti_tutti_uguali_nuovo_co_0_9902213476.shtml, Corriere della sera, 21 febbaraio 1999, p. 9

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“[Bisogna] uscire definitivamente da un maledetto tempo, dai bastardi anni '70 la cui onda lunga arriva fino ad oggi. Bastardi anni '70 dove le peggiori culture secolariste si sono espresse.”

Maurizio Sacconi (1950) politico italiano

citato in Sacconi cita "quei maledetti e bastardi anni '70". E dalla platea delle Acli gli gridano: "Fascista!" http://www.ilgiornale.it/interni/sacconi_uscire_quei_maledetti_e_bastardi_anni_70_ma_platea_acli_gridano_fascista/anni_70-fascista-acli-sacconi-bastardi-maledetti/02-09-2011/articolo-id=543346, Il Giornale, 2 settembre 2011

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“Pian piano scivolo dentro un film in bianco e nero dove affiorano i fantasmi dell'epoca. Le atomiche che esplodono in Russia e in America. Un' altra atomica che deflagra in tutto il mondo: Rita Hayworth. La Dama Bianca ci ruba Fausto Coppi. La senatrice Merlin chiude i casini. Le extrasistole delle platee maschili per le calze nere di Silvana Mangano in «Riso amaro.»”

Luca Goldoni (1928) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Guidavo col punta-tacco e sognavo la Hayworth https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/17/Guidavo_col_punta_tacco_sognavo_co_9_051117126.shtml, Corriere della Sera, 17 novembre 2005, p. 59.

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