Frasi su predestinazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema predestinazione, mondo, due-giorni, vita.

Frasi su predestinazione

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“Io non credo nella predestinazione. I risultati si ottengono solo con molto lavoro. Nella mia carriera sportiva mi sono allenato 5-6 ore al giorno, tutti i giorni, per 365 giorni l'anno, tra gare e allenamenti, per quasi venti anni.”

Pietro Mennea (1952–2013) atleta e politico italiano

Origine: Citato in Pietro Mennea, spinter, oro e umiltà: le frasi http://video.repubblica.it/dossier/pietro-mennea-morte/pietro-mennea-spinter-oro-e-umilta-le-frasi/123077/121565?ref=&ref=HREA-1, Repubblica.it, 21 marzo 2013.

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“[Su Aldo Moro] Calvinista a rovescio, invece che nella predestinazione della grazia, credeva in quella della disgrazia.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io, Mondadori, Milano, 2006, pp. 310-311, ISBN 88-04-54931-9.

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“Preso sensu proprio il dogma diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'inferno, fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del peccato originale e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

L'arte di insultare

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