Frasi su beneficenza

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema beneficenza, essere, età, bene.

Frasi su beneficenza

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“Le mogli dei politici fanno tutte beneficenza. Per forza! Hanno il senso di colpa per quello che rubano i mariti.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1858.

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“Il denaro consacrato alla beneficenza non ha merito se non rappresenta un sacrifizio, una privazione.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Attenzione!

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“L'Illuminismo ha ridotto la gratuità del dono a beneficenza privata occasionalmente data al povero.”

Pierpaolo Donati (1946) sociologo e filosofo italiano

Il dono in famiglia

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“Loro, fregandosene sonoramente di quello che i benpensanti potevano pensare, fecero un video contro la beneficenza, o presa in giro della medesima.”

Piero Chiambretti (1956) conduttore televisivo e showman italiano

Origine: Il video del brano USA for Italy.

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“La gratitudine nudrisce la sensibilità, ed anima la beneficenza.”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

Origine: Discorsi accademici, p. 21

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“Non va bene esagerare in beneficenza, perché a un certo punto non si guadagna più che l'odio del beneficiato.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

Origine: Vita attraverso le lettere, p. 129

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“Confesso che nella parola beneficenza non trovo più la sua primitiva bellezza; è stata sciupata dai farisei che l'hanno troppo usata.”

Anatole France (1844–1924) scrittore francese

Origine: Da Monsieur Bergeret a Parigi, p. 127-

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“[San Francesco] non confondeva la folla con i singoli uomini. Ciò che distingue questo autentico democratico da qualunque altro semplice demagogo è che egli mai ingannò o fu ingannato dall'illusione della suggestione di massa. Qualunque fosse il suo gusto per i mostri, egli non vide mai dinanzi a sé una bestia dalle molteplici teste. Vide unicamente l'immagine di Dio, moltiplicata ma mai ripetitiva. Per lui un uomo era sempre un uomo, e non spariva tra la folla immensa più che in un deserto. […] Nessun uomo guardò negli occhi bruni ardenti senza essere certo che Francesco Bernardone si interessasse realmente a lui, alla sua vita intima, dalla culla alla tomba, e che venisse da lui valutato e preso in considerazione. […] Ora, per questa particolare idea morale e religiosa non c'è altra espressione esteriore che quella di "cortesia". "Interessamento" non può esprimerla, perché non è un semplice entusiasmo astratto; "beneficenza" nemmeno, perché non è una semplice compassione. Può solo essere comunicata da un comportamento sublime, che può appunto dirsi cortesia. Possiamo dire, se vogliamo, che San Francesco, nella scarna e povera semplicità della sua vita, si aggrappò a un unico cencio della vita del lusso: le maniere di corte. Ma mentre a corte c'è un solo re e una folla di cortigiani, nella sua storia c'era un solo cortigiano attorniato da centinaia di re.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 73
Francesco d'Assisi

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“[…] che nessuno pensi che la riduzione dell'Irpef al 33% la faccio per me. Vi posso garantire che quello che risparmio sull'imposta lo darò tutto in beneficenza.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dal Forum della Confcommercio a Cenobbio; citato in Berlusconi: "Dovremo far lavorare di più gli italiani" http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/campagna1/bercernobbio/bercernobbio.html, Repubblica.it, 28 marzo 2004.

“Non capisco come Gerry Scotti, dopo aver accettato (immagino non per beneficenza) di condurre tre o quattro programmi, di dirigere una radio, di fare il testimonial per più ditte, possa lamentarsi di essere sfruttato da Mediaset. Ha persino confessato di essere ricorso alle vie legali per mettere un freno a questa sovraesposizione. Naturalmente la confessione è avvenuta durante la presentazione alla stampa di un suo nuovo programma, «Paperissima.»”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Gli alibi di Bonolis e Scilipoti alla radio http://www.corriere.it/spettacoli/10_dicembre_19/grasso_fil-di-rete-alibi-bonolis-scilipoti-radio_fa61a9aa-0b49-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 19 dicembre 2010.

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“Quindi, se da solo non puoi figliare e ti serve un terzo incomodo per fare i comodi tuoi, è meglio tu non debba. […] gli appagati e trionfanti papà, diciamo pure contronatura e contro ogni buonsenso, di questi bambini con una madre senza come possono essere poi tanto appagati? Come possono guardare queste meravigliose creature che gli gattonano attorno e danno ai loro contorti geni, nonché a patrimoni finanziari da non disperdere certo in beneficenza qui e subito, una cinica convinzione di totale appartenenza al mondo sulla pelle di quella anonima madre, snaturata ma senza ignominia, travolta nel suo dolore di eterna bambina violentata da ultimo anche con le migliori intenzioni e senza più un grido per farsi sentire da quel buio rimosso non solo da lei ma anche da chi l'ha sfruttato? Come possono questi padri surrogati di madri surrogate guardare questi figli amatissimi e doppiamente idolatrati quali premi di una hybris vittoriosa senza provare ribrezzo per se stessi al pensiero di quella mammifera incosciente, dolente, abbandonata a se stessa che glieli ha forniti e si è tolta di mezzo, anzi, che è stata di fatto tolta di mezzo magari con un bonifico conclusivo a sigillo di una lettera di credito iniziale? Di un credito di sangue mai più esigibile, estinto – come l'utero che l'ha pompato per nove mesi come se pompasse la ruota sgonfia di una bicicletta non sua?”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

Origine: Da Fecondazione e gay, quel debito da ripagare alle madri surrogate http://www.corriere.it/opinioni/15_marzo_17/quel-debito-ripagare-madri-surrogate-850e1700-cc75-11e4-a3cb-3e7ff6d232c1.shtml?refresh_ce-cp, Corriere.it, 17 marzo 2015.

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“Lo Stato ha il potere fisico e lo usa quando necessario; il potere della religione è amore e beneficenza.”

Moses Mendelssohn (1729–1786) filosofo tedesco

citato in AA.VV., Il libro delle religioni, traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 189. ISBN 9788858015810