Frasi su oracolo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema oracolo, mondo, due-giorni, vita.

Frasi su oracolo

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“Mi sembra duro pensare che il rumore del vento tra le foglie non sia un oracolo; duro pensare che questo animale, mio fratello, non abbia anima; duro pensare che il coro delle stelle nei cieli non canti le lodi dell'Eterno.”

Simone Weil (1909–1943) scrittore, filosofo

Origine: Citato in Marcus Parisini, L'anima degli animali, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2002, p. 110. ISBN 88-87881-68-5

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“È la visione dei numeri. Noi andiamo verso lo Spirito. È certissimo, è oracolo, quel che dico.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da Cattivo sangue, 1995

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“Il grande Pan è morto!”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico

da Sul tramonto degli oracoli, 17

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“Ed egli evoca nuovi spiriti di più sublime natura, i quali entrano a uno a uno dentro la torre.
Spirito del mare. Che vuoi?
Barone. Sapere l'essenza del bene e la fonte della felicità.
Spirito del mare. Perché lo chiedi al mare?
Barone. Perché tu sai o puoi sapere ogni cosa; tu nei silenzj della notte tieni misteriosi colloquj con la luna e con le stelle che in te si riflettono; e tu pur ricevi nell ' ampio tuo seno i fiumi tutti del mondo, i quali ti raccontano le geste antiche dei popoli e le più antiche vicende dei continenti per mezzo a cui essi fluiscono senza posa.
Spirito del mare. lo non so nulla (sparisce).
Barone. Che tu venga malmenato in eterno dallo spirito delle procelle, e che i tuoi membri immortali sieno rotti e squarciati mai sempre dalle taglienti creste degli ardui scogli.

La coda del cavallo bianco dell' Apocalisse. Che vuoi?
Barone. Sapere in che consiste il bene, e dove è la fonte della felicità.
La coda. Perché lo chiedi a me?
Barone. Tu sai la fine ultima delle cose, e tu comparirai poco innanzi della consumazione del secolo.
La coda. Quando io comparirò, io ondeggerò nelle sfere, simile alla caduta del Niagara e più tremenda della coda delle comete. Ogni mio crine rinserra un destino; e ogni mio moto è un cenno di oracolo; ò trascorsi tutti i cieli di Tolomeo e i cieli di Galileo e i cieli di Herschel; ò lambita con la mia criniera la faccia delle stelle, e l'ò distesa sulle penne de' turbini; molte cose ò conosciute, ma non quel che tu cerchi: io non so nulla (sparisce).”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

IX.
Prose letterarie, Avvertenza

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“I beni più grandi vengono a noi attraverso la follia, quando è data per un dono divino.”

James Rollins (1961) scrittore statunitense

da L'ultimo Oracolo
Informazioni bibliografiche?

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“Leggenda vuole che Berto se ne partì un giorno da Conegliano, con la sua automobile, per non tornare ma trovò la Calabria e si fermò. Mi sono fatto l'idea che da quella postazione Berto divinasse, al modo degli oracoli. Indovinò la notte. Dove affogò la vanità di una fuga.”

Pietrangelo Buttafuoco (1963) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Riempitivo http://www.ilfoglio.it/riempitivo/2013/06/22/22-giugno-2013___1-vr-29672-rubriche_c403.htm, il Foglio.it, 22 giugno 2013.

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“Guai se tutte le frasi reversibili fossero vere, fossero sentenze d'oracolo… eppure quando le leggi a rovescio, e il conto torna, c'è qualcosa in loro di magico e rivelatorio: lo sapevano anche i latini, e le scrivevano sulle meridiane.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Origine: Citato in Stefano Bartezzaghi, I migliori palindromi della nostra vita http://www.repubblica.it/online/lessico_e_nuvole/palindro/palindro/palindro.html, Repubblica.it, 17 marzo 2001

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“Vorrei fuggire da lì, vorrei sparire, vorrei volare via dalla finestra. Già, volare. Come lei. Come Nadia. Nadia Comaneci, la libellula che due mesi fa mi ha sedotto alle olimpiadi di Montréal. Quattordici anni, rumena, bruttina e strepitosa. Mai vista tanta decisione, tanta grazia, tanta perfezione. L'ho seguita come un faro in ogni gara, l'ho ammirata e temuta. Ha solo tre anni più di me ma mi pare un oracolo. Penso a lei che vola, svetta e sorride (poco) a ogni dieci che le assegnano i giudici, stregati come me dalla sua grandezza. Come splende su quelle parallele! La spina dorsale arrotolata su se stessa come un nautilus scatta come una molla e lei vola nel firmamento dei giochi olimpici. È potente, non solo per quello che fa, ma per come domina tutto e tutti. Ha messo in ginocchio l'intera giuria. Sono (siamo) tutti pazzi di lei. E, naturalmente, mi fa sentire un'inetta. Il suo sguardo serio e impassibile mi agita, mi emoziona. Mi sento inutile mentre lei fa man bassa di premi, di ori, di encomi, di stampa. Perché sono così soggiogata? Ho sempre avuto un debole per chi mi guarda con autorità e Nadia guarda il mondo intero con autorità. Il contrasto fra il suo corpo flessuoso e la sua volontà/dignità di ferro è un terremoto per il mio cuore. Lei è solida come un totem, io molliccia come un aspic di verdura. Lei è lieve come una farfalla, io pesante come una base per ombrelloni.”

Veronica Pivetti (1965) attrice, doppiatrice e conduttrice televisiva italiana

Origine: Da Mai all'altezza, Mondadori, 2017, p. 112 https://books.google.it/books?id=nBXeDQAAQBAJ&pg=PT112. ISBN 88-520-7851-7

“Teresa darà nuovo splendore alla parola. Ciò che lei dice lo fa. E le sue parola sono oracoli. Ho detto parole; io le tengo distinte dalle frasi.”

Jean Guitton (1901–1999) filosofo e scrittore francese

La frase di Teresa, in verità, è imperfetta. Imperfetta a causa della debolezza degli uomini, che le hanno trasmesso un linguaggio ben mediocre.
Il genio di Teresa di Lisieux