Frasi su sen
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sen, ancora, bella, vita.
Frasi su sen
da La donna del poeta; in L'Intelligenza, p. 4

Origine: Dal sito Internet RobertoCota.it, Un esempio per nostri studenti http://www.robertocota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1040%3Aun-esempio-per-nostri-studenti&catid=19%3Anews&Itemid=578, 2 gennaio 2013.

Origine: Il cespuglio delle quattro rose, Canzonetta, p. 278
Parte prima, IV, p. 205
Acmeone, Atto I, Scena II
Acmeone

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 760
Origine: Teano Sidicino, antico, e moderno, p. 7-8
Origine: Teano Sidicino, antico, e moderno, p. 44

“Folle chi altier sen va di ferree membra, | Ebbro di gioventù!”
Origine: Invito a Lesbia Cidonia, p. 51

Flora in campagna, p. 4)
Versi e prose
da Balen ch'in un sol punto acceso muore
Origine: Citato in Frasi celebri della letteratura italiana, Vallardi, Milano, 1994, p. 7. ISBN 88-11-93614-4

Sonetto in morte di Angelo di Costanzo
Origine: citato in Giovanni Bernardino Tafuri, Vita di Angelo di Costanzo in prefazione a Angelo di Costanzo, Istoria del regno di Napoli, Volume 1, Società Tipografica dei Classici Italiani, Milano 1805
Sonetto VI, pp. 39-40
Rime
Origine: Fa seccare. Nota a p. 118 di Diego Sandoval di Castro, Rime.

Il ruscello
Origine: Traduzione di Giosuè Carducci; in Edizione nazionale delle Opere di Giosue Carducci, volume ventinovesimo, Versioni da antichi e moderni, Nicola Zanichelli Editore, 1943, p. 373.

“Femmina è cosa garrula e fallace, | Vuole e disvuole: è folle uom che sen fida.”
XIV, 84
Gerusalemme liberata
Variante: Femina è cosa garrula e fallace:
Vuole e disvuole; è folle uom che sen fida.

Sopravvivenza dell'amore alla bellezza; citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, 1972

da Il Tempo, ovvero Dio e l'Uomo, 1843, ed. critica del 2012

V. Dante, 1. Dante «padre della lingua», p. 167
Storia della lingua italiana
Origine: voce su Wikipedia.

“L'uso d'i mortali è come fronda
in ramo, che sen va e altra vene.”
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Paradiso