Frasi su colonialismo
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema colonialismo, politico, mondo, guerra.
Frasi su colonialismo

“Il colonialismo è filantropia più il 5 percento.”
Origine: Citato in Aaron Eske, Le strade che portano a casa, traduzione di Sara Puggioni, Piemme, Milano, 2011, p. 121 https://books.google.it/books?id=80TVx1HPutoC&pg=PA121. ISBN 88-566-1438-3

da Ecosofia: la nuova saggezza. Per una spiritualità della terra, Cittadella Editrice, Assisi 1993

“Se dovessi scegliere tra colonialismo e comunismo, sceglierei il comunismo.”
Origine: Citato in Il Pandit Nehru accusa gli Stati Uniti di preparare una guerra anticomunista https://avanti.senato.it/avanti/js/pdfjs-dist/web/viewer.html?file=/avanti/files/Avanti%201896-1993%20PDF/Avanti-Lotto2/CFI0422392_19500920_223.pdf#search=nehru&page=1, Avanti!, 20 settembre 1950.
Origine: Citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 158.

Origine: Citato in «Avatar? È anti-pirati, grazie al 3D» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/30/Avatar_anti_pirati_grazie__co_9_100130111.shtml, Corriere della Sera, 30 gennaio 2010.
Origine: Africa, p. 8
Origine: Storia della guerra fredda, p. 82

Origine: I Divi del Ventennio. Per vincere ci vogliono i leoni..., p. 37
Il bambino che leggeva il Corano

Origine: Dagli appunti (poi non utilizzati) per un discorso da tenere a Tunisi nel giugno 1960, Archivio storico dell'Eni; pubblicato in Le mie idee sul petrolio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/le-mie-idee-sul-petrolio.html?refresh_ce, la Repubblica, 25 aprile 2006.

intervistato su La Stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201009articoli/58154girata.asp, 9 maggio 2010

“È un nemico molto più spietato e inumano del colonialismo che abbiamo combattuto.”
durante una conferenza stampa del 1966; citato in Ryszard Kapuściński, Se Tutta l'Africa, Feltrinelli 2012, p. 134

Variante: Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (Discorso all'Oua, 25 maggio 1963)
Origine: Storia d'Italia dal 1861 al 1997, p. 147

Origine: Citato in Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - 4. Nostalgia delle colonie, Edizioni Mondadori, 2014, ISBN 8852054979

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Da un discorso alla sessione inaugurale africana del consiglio di sicurezza delle nazioni unite, 29 gennaio 1972; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.
Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
Variante: La posta in gioco sono centinaia di migliaia di profughi hutu, fuggiti dal Ruanda nel timore di una rappresaglia, dopo il genocidio dei '94. Una massa umana in bilico sul confine, respinta dai tutsi: e di cui si servono invece, come di un ariete, i superstiti dell'ex regime di Kigali, autore del massacro, ora alla ricerca di una rivincita, con l'aiuto dello Zaire. Là il dramma ruandese può essere il detonatore che fa saltare quell'autentica polveriera tribale che è l'ex Congo belga. Un paese disegnato sulle frontiere coloniali, senza tener conto della storia – non scritta – di quelle regioni: e che adesso rischia, come già accadde al momento dell'indipendenza, di andare in frantumi e di destabilizzare l'intera Africa centrale. È al tempo stesso allucinante ed esemplare. A conclusione di un secolo che ha conosciuto la morte del colonialismo, e che ora, arrivato alla fine, assiste alla non tanto lenta rovina del continente nero, questo dramma ruandese è in definitiva il risultato di quello che gli scrittori africani riuniti a Roma, nella primavera del '59, denunciarono come uno dei più gravi peccati occidentali: l'avere accettato, senza discutere, e diffuso, la nozione di un popolo, quello africano, "senza cultura". Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
Origine: Massacro a Stanleyville, p. 89

dal discorso all'OUA, 22 maggio 1963
Origine: Citato in Ryszard Kapuściński, Se tutta l'Africa, traduzione di Vera Verdiani, Feltrinelli, Milano, 2018, p. 39. ISBN 978-88-07-89097-0

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 306. ISBN 9788858019429