Frasi su riscossa

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema riscossa, successo, vita, mondo.

Frasi su riscossa

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“[Su Francesco Renda] Il suo pensiero storico ha offerto un contributo fondamentale allo studio del movimento contadino siciliano e alla ricostruzione delle ragioni e delle dinamiche di una riscossa che ha minato alle radici il latifondo siciliano e il potere baronale, presupposti di quell'oscurantismo sociale e culturale senza il quale la mafia non potrebbe esistere.”

Pietro Grasso (1945) magistrato e politico italiano

Origine: Senato della Repubblica Italiana – Legislatura XVII – Aula – Seduta n. 25 del 21 maggio 2013 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/700739.pdf – Resoconto stenografico – Commemorazione di Francesco Renda. Roma, 21 maggio 2013.

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“[Su Charlie Chaplin] La ragione dell'enorme successo che riscosse è ancora chiarissima: la potente mistura di farsa irriverente della 'slapstick comedy' con un profondo senso si squallore e di tragedia.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 511

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“Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena, | potete stare a galla.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Up Patriots To Arms, n. 1, lato A
Patriots

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“Tra i vari movimenti di pensiero che in questi ultimi decenni hanno proposto al mondo civile nuove concezioni morali e sociali, uno dei più incisivi è certamente quello che sostiene un rapporto diverso tra uomo e natura. L'obiettivo finale consiste nel convertire la tradizionale cultura antropocentrica, che vede la natura asservita incondizionatamente ai bisogni della specie umana, in una cultura che potrebbe essere definita ecocentrica o naturocentrica o solidaristica. L'uomo è collocato nel contesto naturale come una delle tante componenti e la natura è la grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati. Pertanto l'amore per l'ambiente non dovrebbe essere solo quello, sottilmente egoistico, che mira a valorizzarlo e a migliorarlo per rendere la vita più piacevole e più sana, ma è un dovere, un imperativo morale di rispetto quasi sacrale per madre natura che crea e nutre tutte le specie, quella umana compresa.
In questo contesto si pone la corrente filosofica che estende molti principi etici consolidati per la specie umana (per esempio «non uccidere») anche al mondo animale. Si tratta di un'operazione molto ardita che ha già riscosso innumerevoli consensi e che ha condotto, tra l'altro, alla nuova definizione di «specismo» per descrivere quegli atteggiamenti di sopraffazione che caratterizzano il tradizionale comportamento dell'uomo nei confronti degli animali, un atteggiamento non dissimile da quello tipico del razzismo nei riguardi delle altre razze umane. Basti pensare che nella morale schiavistica vigente centocinquant'anni fa era un fatto complessivamente accettabile l'uccisione senza motivo di un nero da parte di un bianco.
Allo stesso modo, oggi, uccidere o far soffrire senza motivo un animale non scandalizza più di tanto. Qualche anno fa, in Italia, non sarebbe nemmeno stato oggetto di attenzione, e solo dal 2003 una legge punisce le sevizie agli animali e il loro abbandono. Così come la sopraffazione della razza bianca sulla nera è diventata, sia pur lentamente, un atteggiamento moralmente condannabile dalla coscienza civile, anche per gli animali, secondo questa nuova corrente di pensiero, non è lontano il giorno in cui la sopraffazione della specie umana sulle altre specie apparirà come un'inaccettabile forma di ingiustizia.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

pp. 187-188

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“Nel tantrismo non c'è un'altra India che viene alla riscossa, ma l'unica India che, proprio all'interno della sua élite brahmanica, sente giunto il momento di riformulare se stessa per garantire la sua futura sopravvivenza.”

Raffaele Torella (1950) indologo e storico delle religioni italiano

Origine: Citato in André Padoux, Tantra, a cura di Raffaele Torella, traduzione di Carmela Mastrangelo, Einaudi, 2011, p. XII.

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“Tutta la nostra politica, da molti anni a questa parte, ha avuto carattere eminentemente femminile. Lo stesso Risorgimento è stato operato in gran parte con l'astuzia, l'arrendevolezza, il doppio gioco: il virile vi ha avuto funzione episodica, ha dovuto vestire colori romantici per introdursi nella storia della liberazione italiana. […] E tutto il miserando tentativo di imposizione pseudosocialista, fu un episodio della femminilità alla riscossa: era una rivoluzione fatta di dispettosa iracondia anziché di maschia collera; e in fondo ad esso v'era un programma di dedizione e di asservimento. Sarebbe interessante esaminare tutta la storia d'Italia da questo punto di vista strettamente psicologico; cioè come sequela di battaglie della maschilità contro la femminilità, con alterne vittorie. Chi oggi volesse partecipare alle più vive lotte del giorno, dovrebbe tener conto di questo: che stiamo assistendo, soprattutto, al risollevarsi e riprendersi di tutta la virilità assopita e distratta nelle braccia della politica femmina che governò la guerra e i suoi primi risultamenti. Il parlamento è il risultato, e la personificazione, e il simbolo più pieno e preciso che possiamo immaginare, di tutti i caratteri della femmina-tipo che per tanto tempo ha dominato la nostra vita. E s'intende per parlamento qualche cosa che trascende ampiamente i confini di Montecitorio. Assisteremo al grottesco di una lotta tra lo Stato-femmina e la Nazione-maschio? Queste lotte di sessi qualche volta finiscono con un atto di fecondazione. Ma è da tener presente che nel caso nostro la femmina non è più atta a concepire.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: La donna del Nadir, pp. 239-240

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“Vecchia signora in disarmo, abituata ai tempi morbidi dei suoi caffè, ora Trieste ha però ripreso a guardare in faccia il futuro, a tentare la riscossa.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Trieste, il risveglio della vecchia signora http://www.giannibarbacetto.it/2016/02/22/trieste-il-risveglio-della-vecchia-signora/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 21 febbraio 2016.