Frasi su regola
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“I guerrieri erano tenuti a rispettare tutta una serie di regole di condotta. Non dovevano mai stringere la mano di un non-simba, non dovevano lavarsi, né pettinarsi i capelli o tagliarsi le unghie, altrimenti sarebbero diventati di nuovo vulnerabili. Molte di quelle regole erano meno bizzarre di quanto sembrasse a prima vista. La maggior parte dei simba non aveva uniformi ed era praticamente priva di armi da fuoco. Andavano a combattere a torso nudo, coperti di ramoscelli e di pelli di animali e muniti solamente di lance, machete e randelli. Con tale equipaggiamento dovevano affrontare l'armata governativa di Mobutu che, pur essendo ancora un'accozzaglia di persone male organizzate, era comunque dotata di mitragliatrici semiautomatiche. Quelle regole magiche imponevano ai simba una forma di disciplina militare. Il sesso era proibito, perché altrimenti i guerrieri si sarebbero abbandonati a stupri continui. Farsi prendere dal panico era proibito, altrimenti si sarebbero dati alla fuga. Guardarsi dietro era proibito, così come il nascondersi. Il guerriero simba doveva gettarsi contro il nemico urlando "Simba, simba! Mulele mai! Mulele mai! Lumumba mai! Lumumba oyé!" (Leone, leone, acqua di Mulele, acqua di Lumumba, viva Lumumba!). Se avessero gridato quelle parole, i proiettili degli avversari si sarebbero trasformati in acqua al contatto con i loro torsi. Quelli che venivano colpiti evidentemente non avevano rispettato una qualche regola di condotta. Assurdo? Sì, ma non più assurdo di determinati attacchi durante la Prima guerra mondiale, in cui si ordinava ai soldati di avanzare sotto un fuoco di sbarramento. E la cosa bizzarra era che non erano soltanto i simba a credere nel loro potere magico, ma anche gli uomini dell'esercito governativo. I soldati di Mobutu avevano una paura del diavolo di quei bruti isterici e drogati che si gettavano contro di loro gridando e con gli occhi sgranati.”

Origine: Congo, pp. 346-347

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“Un pellegrinaggio nelle chiese ruandesi non manca di emozioni. Crea un profondo malessere. Se aggiungi le migliaia di croci appuntate sulle colline, e le fosse comuni, hai l'impressione di essere capitato in un cimitero sterminato, dove per i becchini, senz'altro un po' pigri, viste tutte quelle ossa ancora in mostra, c'è un lavoro di anni. Per i giudici e gli storici c'è invece un lavoro di decenni. Forse più. Ci vorrà del tempo prima di far giustizia, anche perché esiste una Norimberga africana, ma spesso i giudici non hanno neppure i soldi per pagare la bolletta del telefono, che gli viene puntualmente tagliato. La giustizia internazionale non ha fretta di conoscere la verità. Ci vorrà ancora più tempo per scrivere la vera storia di questa parte dell'Africa. Larga parte della classe dirigente è stata creata dall'educazione coloniale. Disprezza la cultura africana ed è imbevuta di quella occidentale. Quest'ultima è adeguata all'economia, alla tecnica, a tutto ciò che regola il mondo moderno, ma non alla società africana. Gran parte dell'élite africana è dunque alienata.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Un pellegrinaggio nelle chiese ruandesi non manca di emozioni. Crea un profondo malessere. Se aggiungi le migliaia di croci appuntate sulle colline, e le fosse comuni, hai l' impressione di essere capitato in un cimitero sterminato, dove per i becchini, senz' altro un po' pigri, viste tutte quelle ossa ancora in mostra, c' è un lavoro di anni. Per i giudici e gli storici c' è invece un lavoro di decenni. Forse più. Ci vorrà del tempo prima di far giustizia, anche perché esiste una Norimberga africana, ma spesso i giudici non hanno neppure i soldi per pagare la bolletta del telefono, che gli viene puntualmente tagliato. La giustizia internazionale non ha fretta di conoscere la verità. Ci vorrà ancora più tempo per scrivere la vera storia di questa parte dell' Africa. Larga parte della classe dirigente è stata creata dall'educazione coloniale. Disprezza la cultura africana ed è imbevuta di quella occidentale. Quest' ultima è adeguata all' economia, alla tecnica, a tutto ciò che regola il mondo moderno, ma non alla società africana. Gran parte dell' élite africana è dunque alienata.

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“[Occorre] impegnarsi per arrivare a un referendum per avere un futuro del Sudtirolo senza Italia, indipendente. Si può essere amici ma senza dovere rispondere a regole altrui. Amici ma padroni in casa propria.”

Eva Klotz (1951) politica italiana

Origine: Citato in Eva Klotz: «Atleti sudtirolesi, non italiani» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/09/klotz.html, Corriere.it, 9 febbraio 2007.

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“I Cinquestelle che fanno finta di rinunciare a una parte dello stipendio da parlamentare, come imposto dalle regole del Movimento, e poi revocano i bonifici bancari sono dei furbetti di quarta categoria.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da I furbetti del rimborsino. Se Mackie Messer fa la morale a Polly https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/20/i-furbetti-del-rimborsino-se-mackie-messer-fa-la-morale-a-polly/4175787/, 20 febbraio 2018.

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“Ci stiamo battendo perché il diritto d'asilo abbia le stesse regole in tutta Europa. Ogni Stato deve avere lo stesso elenco di Stati a rischio uguale per tutti. Cosa che non è oggi. Perché alcuni Paesi hanno una lista, altri un'altra.”

Antonio Tajani (1953) politico italiano

Origine: Citato in Migranti: Tajani, su asilo regole uguali in tutta Europa http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/voceeurodeputati/2017/05/22/migranti-tajani-su-asilo-regole-uguali-in-tutta-europa_9aabd65d-8c8e-4046-b3ec-766a245078f6.html, Ansa.it, 22 maggio 2017.

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“Il rispetto senza condizioni dell' "altro" […è un] obiettivo, credo, rappresenti un punto fermo non solo per la salvaguardia, legittima e indiscutibile, dei valori e delle regole su cui la Massoneria fonda la propria esistenza, ma, più in generale, per la difesa di un mondo in cui la libertà, la scelta di un'idea e di un cammino di vita, siano fruibili senza limiti e condizionamenti di alcun genere.”

Gianni De Michelis (1940–2019) politico italiano

Origine: Estratto de [Mauro Cascio, Gianni De Michelis, Prefazione al libro "Storia (Apologetica) della Massoneria", Bastogi, Foggia, 2005, 61392815], con video https://www.youtube.com/watch?v=cxK7zQVaG80/ in 3 parti, archiviate il 13 luglio 209 http://web.archive.org/web/20190713213621/https://www.youtube.com/watch?v=hZdVusRPlH8/; pref. citata da [Giacinto Butindaro, https://www.lanuovavia.org/massoneria/text/54ed2693(massoneria_smascherata)-37.html, La Massoneria mascherata, 13 - L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI), http://archive.is/d86dy/, 13 luglio 2019, no]. URL archiviato il 13 luglio 2019 http://archive.is/RFRRe/

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“Gelli, a dispetto della sua mancanza di fascino, è stato centrale nella storia italiana dal dopoguerra fino agli anni Ottanta. Non un burattinaio in proprio, ma un volonteroso funzionario della guerra segreta che è stata combattuta in Italia. Nemico dichiarato: il comunismo. Nemico combattuto: la democrazia, le regole, la legalità.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Gelli, golpe e affari nell'Italia dalla doppia storia http://www.giannibarbacetto.it/2015/12/17/gelli-golpe-e-affari-nellitalia-dalla-doppia-storia/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 17 dicembre 2015.

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“Se le regole che valgono per Oscar Farinetti valessero per tutti, a Milano ogni baretto che ha avuto il permesso di mettere quattro tavolini sul marciapiede, sotto una tenda di plastica, potrebbe costruirci attorno una struttura stabile in acciaio e cristallo.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Eataly, la facciata è abusiva (ma ha i permessi) http://www.giannibarbacetto.it/2015/11/24/eataly-la-facciata-e-abusiva-ma-ha-i-permessi/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 23 aprile 2015.

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“Baghera è la guida severa del protagonista, più ligio alle regole, cerca di dargli una strada da seguire.”

Toni Servillo (1959) attore italiano

Origine: Citato in Il libro della Giungla: intervista ai doppiatori italiani http://spettacoli.leonardo.it/il-libro-della-giungla-intervista-ai-doppiatori-italiani/, Spettacoli.leonardo.it, 19 aprile 2016

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“La politica di oggi si fa coi programmi. Ma i programmi non contengono la soluzione per la crescita di un Paese. La nascita o la rinascita di un Paese sta nelle parole. Perché le parole contengono le regole. E non esiste programma se prima non ci sono le regole.”

Ciriaco de Mita (1928) politico

Origine: Citato in Tommaso Labate, De Mita: «Nel 1985 potevo fare il capo dello Stato, ma amo chiacchierare, e un presidente non può» http://www.corriere.it/elezioni-2018/notizie/elezioni-2018-de-mita-compie-90-anni-nel-1985-potevo-fare-capo-stato-bc6afad4-0790-11e8-8886-af603f13b52a.shtml, Corriere.it, 1º febbraio 2018.

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“Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro cittadino ma lo deve fare seguendo le regole: credo che questo sia un dovere di tutti, anche di chi scrive su un blog.”

Paola Severino (1948) giurista e accademica italiana

Il fatto di scrivere su un blog non ti autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se stai trattando di diritti di altri. Ricordiamoci che i diritti di ciascuno di noi sono limitati dai diritti degli altri, io non posso intaccare il diritto di un'altra persona solo perché sono lasciato libero di esprimermi.
Origine: Citato in "Servono regole certe per i blog" L'appello del ministro Severino http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2012/04/26/703410-regole-blog-ministro-severino.shtml, La Nazione, 26 aprile 2012.

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“Vivo di emozioni, non di regole.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“Lemma D'amore
Lascio che sia il cuore
a scrivere le parole dell’anima.
Lascio che siano
le emozioni a dare colore
a quello che sento,
mentre vivo ciò che affiora
nella mente mentre domina
il destino che creo
giorno dopo giorno
accanto a te
che sei l’unica ragione
di gioia nella vita mia.
Così, nella bellezza
della pura semplicità
delle parole prive
di tante espressioni
che rendono pacchiani
quei momenti luminosi
che sanno esprimere
autenticità di ardori
nella nostra vita.
Così, con quella melodia
nell’ aria dalla fragranza
del cuore che annebbia
il mio futuro segreto
nascosto dagli sguardi
che non saranno mai
così ansiosi di conoscerlo,
per non disperdere
col tempo presente
quella foga di perdersi
nel nostro ricercarci,
finché l’intensità
del nostro cuore
ci formi come un unica
fonte di particella
che plasma incessantemente
il nostro bene comune
la fiamma reciproca
del nostro amarci
per cui dedichiamo
anelito di vita in spasimo
insieme, sotto lo stesso tetto
per custodire con generosa gelosia
quel tesoro reso regno reale
che mai nessun anello d’oro
e promessa nuziale
potrà mai incatenare
nel terreno l’essenza del cuore,
poiché è più alto
l’estratto dell’anima in amore
di quel livello di dedizione
sottomessa all’affetto
tra le righe di carta,
poiché il volto della bramosia
non si mostra in nessun
altro modo all’infuori che,
viversi fedelmente
ogni istante senza
quel bisogno di costringersi
attraverso documenti sacri,
che un giorno potrebbero
cambiare viso e carte in tavola.
Lascia che siamo noi
a scrivere la nostra storia
attraverso le nostre parole
tradotte in emozioni!
Così, semplicemente
senza tante strofe
costruite a regola d’arte.
Così, nella delicata profondità
d’anima in cui si perde
il nostro inconfutabile amore.
E lascia che sia
così, come arriva
tra il bene e il male
tra malattia e salute
nella prosperità e povertà.
Così, come arriva
per proiettarsi nel vortice
delle sue innumerevoli prove,
ma insieme,
nello stesso sentiero
con lo stesso cuore
che pulsa per noi
nella nostra unica vita,
insieme ma
da sposati nel cuore.”

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“Per la tua arte, punta sempre in alto e infrangi le regole. Per poter realizzare, bisogna amare la libertà di creare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“L’ arte non segue le regole, bensì la follia.”

Tratta dal libro Pensieri di Luce

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“Il vero amore non ha regole: vive d'istinto.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Un applauso a chi è fuori da ogni schema, a chi rompe le regole, osa, rischia, non si adatta o si accontenta, ma si distingue.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Non rinunciate mai alla verità, anche se molte volte per trovarla è necessario infrangere alcune regole.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net