Frasi su ragazzi
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“[Sul rapporto con Palmiro Togliatti] Pensare che fosse possibile da parte mia un aut-aut sentimentale del tipo "se tu resti in Russia ti pianto" equivale a ignorare quali fossero i nostri rapporti e quale fosse il temperamento di Togliatti.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Origine: Citato in Una storia d'amore e di politica http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0971_01_1987_0074_0002_23645830/, La Stampa, 28 marzo 1987.

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“[Commentando il ciclo degli affreschi dellAllegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo nel Palazzo Pubblico di Siena] Prima che l'umanesimo richiamasse in onore le divinità pagane rimaste per tutto il medioevo nell'immaginazione popolare, rideste ai primi tepori della civiltà nuova, Ambrogio Lorenzetti rende loro lo scettro sugli uomini.
L'Estate ha il tipo pieno, rubicondo, proprio di Ambrogio, il quale qui fu meno scarso del solito nel segnare i tre quarti del volto della figura, e rapido nel tratto, sciolto, freschissimo. L'Autunno pare un'incisione a due tinte per le bianche lumeggiature sulle carni abbronzate, ora a tratti veloci e ora a masse sulle parti prominenti e più esposte alla luce. C'è modernità in quegli schizzi a colpi, saldezza d'arte progredita, libertà di maestro. Ambrogio Lorenzetti è più nuovo che non nelle opere finite in quegli abbozzi decorativi dove si lascia sorprendere senza la dottorale zimarra che sembra indossare di solito.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 5, pp. 709-710
Storia dell'arte italiana, La pittura del Trecento e le sue origini
Variante: Prima che l'umanesimo richiamasse in onore le divinità pagane rimaste per tutto il medioevo nell'immaginazione popolare, rideste ai primi tepori della civiltà nuova, Ambrogio Lorenzetti rende loro lo scettro sugli uomini.
L'Estate ha il tipo pieno, rubicondo, proprio di Ambrogio, il quale qui fu meno scarso del solito nel segnare i tre quarti del volto della figura, e rapido nel tratto, sciolto, freschissimo. L'Autunno pare un'incisione a due tinte per le bianche lumeggiature sulle carni abbronzate, ora a tratti veloci e ora a masse sulle parti prominenti e più esposte alla luce. C'è modernità in quegli schizzi a colpi, saldezza d'arte progredita, libertà di maestro. Ambrogio Lorenzetti è più nuovo che non nelle opere finite in quegli abbozzi decorativi dove si lascia sorprendere senza la dottorale zimarra che sembra indossare di solito. (vol. 5, pp. 709-710)

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“[Parlando di Sergio Marchionne] Il suo unico valore era il business, il mercato, la globalizzazione capitalistica […]. Dopo essersi appropriato di qualsiasi tipo di finanziamento pubblico ha trasferito la sede legale e fiscale all'estero, lasciando in Italia stabilimenti vuoti.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Dal commento sulla morte di Sergio Marchionne. Disponibile http://ilpartitocomunista.it/2018/07/27/marchionne-il-santo-del-mercato-commento-di-marco-rizzo/ su ilpartitocomunista.it, 27 luglio 2018.

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“Il restaurant Astarita è abbacinato di luce elettrica e resta avvitato nel mare dai violenti riflessi di gesso elettrico liquido. Le barche da nolo nella penombra turchina si ninnano come fette di poponi. Le caldarroste scoppiettano. Una padella frigge. Un odore di olio e di pesce fritto e di mare. Seduti a riva gruppi di popolane stritolano i tarallini bagnati nell'acqua sulfurea. Il mozzo resupino nella speranza, con gli occhi e la bocca alle stelle, canta una canzone di nasse… Gli abitanti marinai del borgo luciano, sono addossati alle finestre terrene dalle quali sfolgora l'aureo salone dello chalet Savoia. quei vani dame in décolletés e cavalieri in frac. Salone, dame e cavalieri tipo Vedova allegra… A mezzanotte, poi, nei restaurants di Santa Lucia Nuova trillano tutti i mandolini dei posteggiatori della riva, che cantano alle mense delle chanteuses ancora pulsanti di canzoni cantate e ballate…
E allora tu, nell'odor del mare, senti un odor d'amore…”

Francesco Cangiullo (1884–1977) scrittore, poeta e pittore italiano

da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930
Variante: Il restaurant Astarita è abbacinato di luce elettrica e resta avvitato nel mare dai violenti riflessi di gesso elettrico liquido. Le barche da nolo nella penombra turchina si ninnano come fette di poponi. Le caldarroste scoppiettano. Una padella frigge. Un odore di olio e di pesce fritto e di mare. Seduti a riva gruppi di popolane stritolano i tarallini bagnati nell'acqua sulfurea. Il mozzo resupino nella speranza, con gli occhi e la bocca alle stelle, canta una canzone di nasse... Gli abitanti marinai del borgo luciano, sono addossati alle finestre terrene dalle quali sfolgora l'aureo salone dello chalet Savoia. quei vani dame in décolletés e cavalieri in frac. Salone, dame e cavalieri tipo Vedova allegra... A mezzanotte, poi, nei restaurants di Santa Lucia Nuova trillano tutti i mandolini dei posteggiatori della riva, che cantano alle mense delle chanteuses ancora pulsanti di canzoni cantate e ballate...
E allora tu, nell'odor del mare, senti un odor d'amore...(da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930)
Origine: Citato in Giovanni Artieri, Napoli, punto e basta?, [Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non], Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, pp. 605-606.

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“Milosevic è una vistosa reliquia del nazionalismo primitivo, quello che, su scala assai più grande, con le sue degenerazioni ideologiche, ha provocato le tragedie del '900 europeo. È a questo nazionalismo, ricreatosi a pochi minuti di volo dalla nostra costa adriatica, che la Nato ha dichiarato di fatto la guerra. Quasi volesse distruggerlo prima di entrare nel nuovo millennio. È roba da lasciare al secolo che se ne va. Fallito il comunismo, anche nella sua eccentrica versione jugoslava, Milosevic si è gettato in quel nazionalismo: e nel giugno '89 ha dato solennità alla conversione recandosi nella pianura di Kosovo Polje, ai piedi del monumento alla battaglia del 1389 (da cui cominciò il dominio ottomano, durato quasi mezzo millennio), per annunciare che "mai più i serbi si sarebbero lasciati maltrattare". Con quel gesto e quelle parole Milosevic ha spazzato via tutto quel che Tito aveva fatto per contenere i nazionalismi balcanici. E ha dato il via, in modo più o meno diretto, a una serie di massacri in cui i serbi sono stati carnefici ma anche vittime, e da cui sono sempre usciti sconfitti. Sono stati ripudiati dagli sloveni e dai croati, e molti loro insediamenti secolari sono stati scalzati dalle province di confine bosniache e croate. E adesso il Kosovo. Il nazionalismo serbo assume a tratti una colorazione religiosa e messianica, ereditata dal ruolo nazionale che la Chiesa ortodossa ha avuto nei secoli. Nell'Europa occidentale il territorio della nazione si è sostanzialmente delineato prima che si creassero una lingua e una cultura comune. Al contrario la nazione serba non ha un quadro territoriale di riferimento. Le comunità, non sempre maggioritarie tra cattolici, ebrei e musulmani, si identificavano in rapporto alla Chiesa serba. Era serbo chi era ortodosso. Si sono così creati spazi mistici. Sono nate rivendicazioni territoriali stravaganti, dettate dagli avvenimenti politici del momento e dalle leggende. I poemi nazionali hanno cantato per secoli il Kosovo come "culla del popolo serbo", e così lo è diventato di fatto, e tale è rimasto benché abitato al novanta per cento da albanesi. Crollato il comunismo, Milosevic ha sfruttato quel sentimento, attorno al quale, nei momenti di tensione, si raccolgono anche tanti serbi di solito estranei ad ogni tipo di estremismo. La letteratura serba è generosa in opere in cui si piangono le terre perdute e in cui la nostalgia diventa passione violenta.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“La UEFA respinge ogni forma di discriminazione sulla base del proprio orientamento sessuale… Non tolleriamo nessun tipo di comportamento omofobo, razzista o sessista, e anzi sosteniamo sempre valori come diversità, uguaglianza di genere e inclusione sociale.”

Aleksander Čeferin (1967) dirigente sportivo e avvocato sloveno

Origine: Citato in [“Un gay non dovrebbe avere alcun problema a giocare a calcio" https://it.uefa.com/insideuefa/about-uefa/news/newsid=2527688.html#/], UEFA.com, 18 aprile 2017.

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“Ma Roberto è sempre stato il tipo di uomo che, avendo a disposizione due possibilità, finisce per non sceglierne nessuna.”

Paolo Sorrentino (1970) regista italiano

cap. Roberto Cappa, p. 35
Gli aspetti irrilevanti

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“Non è un tipo aperto, non è nemmeno un tipo chiuso; è un tipo socchiuso. Attenti agli spifferi.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Diario futile di un signore di mezza età, p. 74

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“Che succede con le lampadine, la gente lo sa? Ecco che succede, ve lo dico io. In primo luogo per me, soprattutto per me, quelle che siamo costretti a usare fanno una luce che non va bene. Io sembro sempre arancione … Non succede solo a me, anche voi assumete un tono arancione sotto queste luci. … Questo tipo di luce è la peggiore inoltre è molto più costosa. La vecchia lampadina alogena invece funzionava molto bene.”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2019
Origine: Citato in Usa, Trump contro le lampadine a basso consumo: "Mi fanno sembrare arancione" https://www.repubblica.it/esteri/2019/09/13/news/usa_donald_trump_look_arancione_lamentela_lampadine_basso_consumo-235921130/, la Repubblica.it, 13 settembre 2019.

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“Trappola di cristallo non è arte cinematografica, tuttavia mostra quel tipo di cupo divertimento che il cinema riesce ad offrire. Per quello che è, tutto questo è il massimo.”

Die Hard isn't motion picture poetry, but it shows the kind of raucous entertainment that the industry is capable of delivering. For what it is, this is the top model.

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“Chiunque sia familiare con questo tipo di tecnologia, sa che chi ne è in possesso può anche accedere ai passi successivi.”

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani (1934–2017) politico iraniano

Origine: Citato in L'Iran ha un missile che può colpire l'Europa http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/06/iran-ha-un-missile-che-puo.html?ref=search, la Repubblica, 6 ottobre 2004.

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“Cosa dissi a Lippi quando mi propose di fare il terzino? Che potevo fare anche il portiere, pur di giocare in una squadra come la Juventus. Non ci fu nessun tipo di problema, mi sono messo a lavorare, e con il tempo poi sono migliorato in quel ruolo per me nuovo. Non ci ho pensato due volte a cambiare. Bisogna essere sempre disponibili a mutare se stessi, in questo tempo veloce.”

Gianluca Zambrotta (1977) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista al Corriere dello Sport - Stadio; citato in Zambrotta: "Piangere? E' capitato per le sconfitte, la prima volta nel 2000 a Perugia" http://gianlucadimarzio.com/it/zambrotta-piangere-e-capitato-per-le-sconfitte-la-prima-volta-nel-1999-a-perugia, Gianlucadimarzio.com, 17 giugno 2017.

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“Sto lottando per la parità fra i sessi, la vera parità fra i sessi. Sto lottando contro un certo tipo di femminismo che vuole colpevolizzare gli uomini e punirli quando hanno i loro normali impulsi maschili. È pazzesco che molti uomini mi scrivano timorosi perché sono eccitati. Ormai ti contattano tutti dicendo scusa, sai, non so se vorresti.”

Valentina Nappi (1990) attrice pornografica italiana

Hanno paura di essere additati come maniaci ormai. Per me questa è violenza di genere. Le femministe devono vivere male la loro vita, come quei cristiani che pensano che le donne siano tutte troie. La loro è solamente un altro tipo di repressione sessuale.
Origine: Citato in Valentina Nappi, la pornonerd contro le femministe http://www.vice.com/it/read/intervista-valentina-nappi-video-violenza-sulle-donne Vice.com, 12 luglio 2013.

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“Regalare Leaves of grass di Walt Whitman è quel tipo di dono che non faresti, se quella persona non avesse un certo posto nel tuo cuore.”

Monica Lewinsky (1973) psicologa statunitense

Origine: Il libro le era stato regalato da Bill Clinton.
Origine: Da un'intervista rilasciata all'Abc; citato in Le confessioni di Monica "Chelsea, ti chiedo perdono" http://www.repubblica.it/online/fatti/monicaparla/monicaparla/monicaparla.html, Repubblica.it, 2 marzo 1999.

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“Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te…
E ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre …
Quello che non sono
e sarò mai, io.”

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“La notevole differenza nel trovare la soluzione a qualsiasi tipo di problema… è sempre la volontà che si ha, di agire e pensare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Nei momenti di fragilità abbiamo bisogno di fermarci, rilassarci, spegnere ogni tipo di pensiero, e ricominciare da noi stessi.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Non esiste una relazione d'amore per eccellenza, l'essenza di qualsiasi tipo di relazione è l'unione.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“In qualsiasi tipo di relazione, tutto ciò che non alimenta il cuore annienta il suo valore.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net