Frasi di Sigmund Freud
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180 frasi illuminano la psicologia umana

Scoprite le profonde intuizioni di Sigmund Freud attraverso le sue citazioni più famose. Esplorate le profondità della psicologia umana e i misteri della mente.

Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco. È il fondatore della psicoanalisi, la corrente più antica della psicologia dinamica. Freud è considerato uno degli intellettuali più influenti del XX secolo e ha elaborato una teoria scientifico-filosofica secondo cui i processi psichici inconsci hanno un influsso determinante sul pensiero, il comportamento umano e le interazioni tra individui. La sua formazione medica lo ha portato a cercare correlazioni tra l'inconscio e le strutture fisiche della mente e del corpo umano. Le sue teorie hanno trovato parziale conferma anche nella moderna neurologia e psichiatria. Tuttavia, molte critiche alle teorie di Freud sono nate dalla contestazione del ruolo attribuito alla sessualità.

Inizialmente, Freud si interessò allo studio dell'ipnosi e dei suoi effetti nella cura dei pazienti psichiatrici. Fu influenzato dagli studi di Josef Breuer sull'isteria, in particolare dal caso di Anna O., che identificava l'isteria come un disturbo della psiche anziché una simulazione. Da qui derivarono i principi basilari della psicoanalisi riguardanti le relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert. Durante questo periodo, Freud sviluppò intuizioni che formarono il nucleo della psicoanalisi, come il metodo d'indagine attraverso l'analisi delle associazioni libere, lapsus linguistici, atti involontari e interpretazione dei sogni. Tra i concetti chiave della sua teoria vi erano la pulsione, il Complesso di Edipo, la libido, le fasi dello sviluppo psicosessuale e le componenti dell'inconscio e della coscienza: Es, Io, Super-Io.

Ancora oggi, le idee e le teorie di Freud sono oggetto di dibattito in vari ambiti accademici e culturali. Molti mettono in discussione l'efficacia terapeutica della sua psicoanalisi. Lo stesso Freud era consapevole di ciò e sosteneva che la psicoanalisi sarebbe stata superata da teorie più evolute della mente.

✵ 6. Maggio 1856 – 23. Settembre 1939
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Sigmund Freud Frasi e Citazioni

“Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.”

Origine: Citato in Corrado Augias, Inchiesta sul cristianesimo. Come si costruisce una religione, Mondadori, Milano, 2008.

“La battuta di spirito è in un certo senso il contributo pagato dalla comicità alla sfera dell'inconscio.”

Origine: Da Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio.

“Per completare la mia esposizione precedente devo aggiunger che fin dall'inizio ho esercitato l'ipnosi per uno scopo che nulla aveva a che fare con la suggestione ipnotica. Mi sono avvalso dell'ipnosi per interrogare il malato sulla genesi dei suoi sintomi, genesi sulla quale nello stato di veglia egli non era spesso in grado di dire alcunché, o comunque troppo poco. Questo procedimento non solo si rivelò più efficace del mero comando o divieto, ma aveva inoltre il vantaggio di offrire soddisfazione alla brama di sapere del medico, che dopo tutto aveva il diritto di apprendere qualcosa circa l'origine di quel fenomeno che cercava di eliminare mediante il monotono procedimento della suggestione. A quest'altro modo di usare l'ipnosi ero giunto per la via seguente. Quando ancora lavoravo nel laboratorio di Brücke avevo conosciuto il dottor Josef Breuer, uno dei medici di famiglia più stimati di Vienna … Già prima del mio viaggio a Parigi, Breuer mi aveva parlato di un caso d'isteria da lui sottoposto, dal 1880 al 1882, a un trattamento particolare, per mezzo del quale era riuscito a penetrare profondamente nella motivazione e nel significato dei sintomi isterici … Quando era ricorsa alle cure di Breuer la paziente offriva un quadro sintomatico complesso e variopinto: paralisi con contratture, inibizioni e stati di confusione psichica. Un'osservazione casuale permise al medico di scoprire che la malata poteva essere liberata da tali turbamenti della sua coscienza se e quando veniva indotta a dare espressione verbale alle fantasie affettive che in quel momento la dominavano. Breuer trasse da questa scoperta un metodo terapeutico. Ripetutamente, dopo aver sottoposto la paziente a ipnosi profonda, la invitò a raccontare ciò da cui l'animo suo si sentiva oppresso. Dominati in tal modo gli accessi di ottenebramento depressivo, fece uso di questo stesso procedimento per eliminare le inibizioni e i disturbi somatici. Durante lo stato di veglia la giovinetta, al pari di qualsiasi altro malato, non sapeva dir nulla sull'origine dei suoi sintomi né ravvisava alcun legame fra questi ultimi e le impressioni della sua vita … Quando dunque la malata rammentava allucinatoriamente in ipnosi una di queste situazioni e portava finalmente a compimento l'atto psichico a suo tempo represso, dando libero sfogo ai propri affetti, ecco che il sintomo scompariva per sempre.”

Origine: Autobiografia (1925), p. 87 e s.

“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

“Il progresso sociale e tecnico dell'umanità ha intaccato il tabù molto meno di quanto non sia avvenuto per il totem.”

Roma, settembre 1913; citato in premessa
Totem e tabù (1913)

“L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.”

Origine: Da II motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio; citato in Paolo Bertezzolo, La serietà dell'umorismo, presentazione de L'isola delle capre e altri racconti, Il Segno dei Gabrielli editori, 2005, p. 12 https://books.google.it/books?id=KVTIKLqgvYIC&pg=PA15.