Frasi su campanello

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema campanello, porta, cosa, essere.

Frasi su campanello

“SMS CHE PASSIONE
Vorrei donarti un letto di rose, per dolce riposo, svegliarti con bacio e sfiorarti con delicate carezze.
Stai serena, la fortuna arriverà e un fuoco riscalderà gli animi e le stelle ci conforteranno illuminando le incertezze creando un viale, con un’unica ombra per intraprendere un cammino insieme.
La tua lacrima non si scioglie mai e asciuga le altre per rallegrare il tuo cuore.
Il vento mi porta il tuo profumo e mi accendi di passione vedo riflesso il tuo viso allo specchio mi ha rubato il cuore non riesco a stare senza sentire il tuo respiro sul mio, mi hai stregato e mi dai gioia col tuo animo dolce coraggioso e allegro che mi contagia.
Vedi quella farfallina variopinta volare dinnanzi al tuo sguardo? Guarda, sono io che mi poso sulle tue labbra e ti custodisco il sonno.
Avete acceso il mattino e colorate le vetrine di gioie. Allietato la giornata con canti leggiadri e soavi.
Io compro idee; spendendo tempo.
La collera perde il sapore attraverso leggeri baci dolci e delicati, una luce intensa colora il mio sorriso, sei una piccola gioia mangiamo le tensioni, immersi da sogni al di la delle nuvole in una forte intesa ed armonia. Quel bacio lo tengo stretto in bocca, respirando le tue emozioni.
Nel mare travolti da lievi onde, con lo spettacolo del cielo azzurro che ci copre e un sole tiepido e dorato ci accarezza, ma ci voltiamo ed è già tutto finito, sparisce… e vola al termine, fino a non riconoscere piu la giovinezza passata e consumata dal tempo che corre sfuggendo, non riusciamo a rincorrerla o fermare gli attimi più belli e intensi, bloccando i movimenti per rivedere il film della vita che avremo voluto creare.
E’ meraviglioso tutto ciò che ci gira attorno, in allegria, quante giornata spensierate, ti dò luce, ci restano i ricordi sbiaditi e il nostro amore scritto sopra una nuvola.
Buon risveglio, un fiocco di neve ti porta a me e si scioglie nella mia lingua arrivando al cuore infreddolito.
Ti arredo la casa con calore e appaghi ogni desiderio, mi cucino per te e mi insaporisco con tuo aroma. Ti accenderei l’entusiasmo con luci colorate, brillanti per rischiarire ogni parte, rubando il tuo sorriso, fermando il tempo per ammirarti e sorridere sempre insieme.
Accendi questo piccolo animo colorando il suo ingenuo sorriso e riempi il cuore di calore dando forma al suo cammino. Queste luci festose dipingono i suoi lineamenti che crescono e danno spazio alla fantasia. Campanelli gioiosi svegliano i dolci sogni e spengono il pianto per dar spazio ai sorrisi.
Svegliati che il freddo copre il mattino con manto bianco, ti trasmetto calore con vento delicato e tra poco il rosso vestirà le feste tanto attese, un cuore impacchettato per annunciarti una splendida festa con inni di gioia come te.
Luci e colori accendono la notte per riscaldare i cuori infreddoliti inni di gioia accompagnano i risvegli e la pace in ognuno di noi volge al cielo.”

Dani67

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“Senti la campanella? In ginocchio! Portano gli ultimi sacramenti a Dio che muore!”

Heinrich Heine (1797–1856) poeta tedesco

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, p. 22, Edizioni APE Mursia, 1979.

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“L'idea di utopia è essenzialmente moderna. […]. Moderno è l'uomo che pensa con il cervello proprio, non per ispirazione e autorizzazione di un'autorità religiosa o politica.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

dall'Introduzione a Tommaso Campanella, La città del Sole, Adelphi, Milano, 1995

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“L'utopia non fa se non rendere concreto e plastico, l'anelito antichissimo e diffuso a una vita migliore.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

dall'Introduzione a Tommaso Campanella, La città del Sole

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“Armeno se fusse sentito sona' er campanello… la porta… er telefono… citofono… quarche madonna! Oddio!!! Ch'ho detto!!!”

Aldo Fabrizi (1905–1990) attore e regista italiano

Origine: Citato in Massimo Fabrizi, Aldo Fabrizi, mio padre, Gremese Editore, 2006.

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“Siamo di quella generazione in cui l'attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi ci entrava con la cravatta e con garbo.”

Sandra Mondaini (1931–2010) attrice italiana

Origine: Da Sandra, il coraggio dell'addio. "È il momento di dire basta" http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/persone/sandra-mondaini/sandra-mondaini/sandra-mondaini.html, Repubblica.it, 10 dicembre 2008.

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“Quando suona il campanello della loro coscienza, fingono di non essere in casa.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 20 gennaio 1951
La sua signora
Origine: Riportato anche in Fa lo stesso, Longanesi.

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“Dejà Tivù - Sensazione di aver già visto più volte un programma trasmesso in tv. Sa di telescherno. È sempre un campanello d'allarme, cioè un monitor.”

Pietro Gorini (1955) autore televisivo e scrittore italiano

Origine: Voglio il mio avocado! (Il Giocabolario), p. 42

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“La dolce campanella delle Cappuccine | dice le sue divozioni mattutine.”

Corrado Govoni (1884–1965) poeta italiano

Musica per camera
Armonia in grigio et in silenzio

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“Quando noi abbiamo presentato la mozione di sfiducia nei confronti di questo Governo è perché la vicenda del salvataggio di queste banche, fatto pagare alle altre banche e ai risparmiatori, fa emergere un quadro gravissimo di rapporti, che è organico con tutto quello che è successo fino ad ora nel nostro Paese da quando il Presidente del Consiglio ha assunto la carica. Eppure, lui, il Presidente del Consiglio, viene qua a difendersi, e invece di spiegare questi rapporti che coinvolgono i parenti di un importante Ministro – guarda caso, il Ministro delle più importanti riforme nella storia di questo Paese – invece – ripeto – di spiegare i rapporti dei suoi parenti con l'ultimo direttore della Banca Etruria e con società panamensi – perché questo emerge dai dati – che cosa fa? Viene a dirci che ha commissariato Banca Etruria. Colleghi, ma ci prende per imbecilli? È la Banca d'Italia che ha commissariato Banca Etruria. La deve finire di venire qui a mentire. Piuttosto, ci deve spiegare com'è possibile che in questo Paese si voglia liquidare la Costituzione, nata dalla Resistenza, attraverso gruppi di soggetti tra loro collegati – non ultimo questo Carrai – che vogliono inserire al vertice di strutture pericolosissime! La conosciamo la storia della famiglia Carrai? Stiamo parlando del cuore nero di questo Paese, che non ha mai accettato la Costituzione repubblicana, che ha scalato il vostro partito [il Partito Democratico] e che non ha niente a che vedere con la storia del vostro partito. Ma quali nomine dobbiamo sentire in quest'Aula per fare scattare i campanelli d'allarme? Non vi dice niente Michael Ledeen? A cosa è servita la Commissione di inchiesta sul sequestro e l'omicidio Moro se non vi dice niente quel nome? Non dobbiamo essere preoccupati quando Carrai vuole l'immunità per ficcare il naso nelle vite di noi cittadini, di tutti i cittadini di questo Paese? Questo è un momento gravissimo.”

Mario Michele Giarrusso (1965) politico italiano
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“Fin che la barca va, lasciala andare | fin che la barca va, tu non remare | fin che la barca va, stai a guardare | quando l'amore viene il campanello suonerà.”

Orietta Berti (1945) cantante italiana

da Fin che la barca va
Fin che la barca va (il grillo e la formica)/L'ultimo di dicembre
Origine: Testo di Flavia Arrigoni e Lorenzo Pilat

“Eravamo finiti sul tappeto ai piedi del divano, e ancora resisteva, per un attimo ho avuto la sensazione d'essere vicino a una rivelazione, ma il suo volto era così acceso e straordinario, la sua bocca dischiusa nello sforzo di prender fiato, il corpo invitante di una sconosciuta posseduto con gli occhi all'alba, in quell'appartamentino popolare mentre il Fugazza saltava dai tetti, da non potermi chiedere grazia, anzi mi aiuta lei stessa a superare l'ultimo ostacolo, supina sul tappeto, ormai abbandonata, rassegnata a godere, felice di offrirsi come non s'è mai offerta, ti ha mai preso un uomo così? no, dice, nessuno; le braccia che di colpo mi rivendicano contro di sé; devi imparare ad obbedirgli quando ti cerca; sì, dice, imparerò; vergognosa di mostrarsi insanguinata alla luce del giorno, tutto il suo gran corpo sconfitto sotto di me, ormai sempre più partecipe, il campanello alla porta deve aver suonato, solo adesso lo sentiamo squillare di nuovo, limpidamente, mentre ci guardiamo sgomenti.
«Cosa fai, non apri?»
Un dito alle labbra mi fa segno di tacere, impudica scomposta incurante di come si mostra dopo avermi tanto resistito, una figura provocante che non avrei dimenticato, lo sguardo fisso all'anticamera nel timore di una chiave che sta girando nella serratura, strano che Pat non abbaiasse, deve averla lasciata in portineria prima di salire, un ultimo trillo del campanello le fa appena sbattere le ciglia, stringe con più forza la mano che era nella mia, finché un passo si allontana sul pianerottolo, rassegnato discende la scala.”

Origine: Notti e nebbie, p. 70-71

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“Avete spesso la sensazione di essere circondati da idioti? Dato che gli stronzi in genere hanno questa opinione di tutti, dovrebbe squillarvi un campanello d'allarme.”

Oliver Burkeman (1975) giornalista britannico

Origine: Da un articolo su The Guardian; tradotto da Bruna Tortorella in Il manuale del perfetto arrogante https://www.internazionale.it/opinione/oliver-burkeman/2017/12/19/manuale-perfetto-arrogante, Internazionale.it, 19 dicembre 2017.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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