Frasi su capo
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“Nessuno che abbia una corona sul capo è mai al sicuro.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Cersei Lannister
2016, p. 217
Il Dominio della Regina

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“Don Pedro I si rivelò del resto un capo di Stato di grande saggezza e di buonsenso politico.”

Pietro I del Brasile (1798–1834) Imperatore del Brasile e re del Portogallo

Marcel Niedergang
Citazione su Pietro I

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“Mentre nei tempi coloniali il compito piu importante della polizia consisteva nei dar la caccia ai comunisti per arrestarli e deportarli, oggi il capo della polizia di Stato, che e anche ministro di Stato, invia i suoi saluti al Congresso del partito comunista e gli augura successo.”

Sukarno (1901–1970) politico indonesiano

Origine: Citato in Indonesia: qui si incontrano Asia e Africa https://archivio.unita.news/assets/main/1959/11/15/page_003.pdf, L'Unità, 15 novembre 1959

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“Da un punto di vista tecnico, a nominare Gowon capo dello Stato sono stati i giornalisti. Così vanno le cose in questo mondo.”

Ryszard Kapuściński (1932–2007) giornalista e scrittore polacco

Origine: Se tutta l'Africa, p. 175

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“Pol Pot è uno stratega e capo militare molto, molto abile. È riuscito a trasformare le sue truppe nei migliori guerriglieri del mondo, anche migliori dei vietnamiti. Sapete, se mi permettete, da cambogiano, sono fiero di loro. Non fiero del loro comunismo ma fiero della loro capacità militare, della loro dedizione, della loro forza, della loro abilità nel campo di battaglia. I vietnamiti li temono tanto. Ecco perché hanno posto come condizione per il ritiro delle loro truppe dalla Cambogia la liquidazione dei Khmer Rossi – non Pol Pot ma i Khmer Rossi – come forza politica e militare.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Pol Pot is a very, very good military leader and strategist. He has succeeded in making his troops the best guerrillas in the world - even better than the Vietnamese. You know, as a Cambodian, I am proud of them, if I may say so. Not proud of their communism but proud of their military capability, their dedication, their toughness, their skill on the battlefield. The Vietnamese fear them so much. That is why they have set as a condition for withdrawing their troops from Cambodia the liquidation of the Khmer Rouge--not just Pol Pot but the Khmer Rouge--as a military and political force.
Citazioni tratte dalle interviste

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“Un manifesto era stato attaccato ai muri, ma il popolino lo ignorava; e, ignorandolo, al solito, come altrove, coi ritratti del re e della regina, un crocefisso in capo alla processione, gridando – Viva il re! Abbasso le tasse!”

s'era messo a percorrere le vie del paese, finché, uscendo dalla piazza e imboccando una strada angusta che la fronteggiava, vi aveva trovato otto soldati e quattro carabinieri appostati. L'ufficiale che li comandava aveva preso questo partito con strategia sopraffina, perché la folla inerme, lì calcata e pigiata, alle intimazioni di sbandarsi non si potesse più muovere; e lì non una ma più volte, aveva ordinato contro di essa il fuoco. Undici morti, innumerevoli feriti, tra cui donne, vecchi, bambini. Ora, tutto era calmo, come in un cimitero». (p. 237)
I vecchi e i giovani

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“ERCULE. Quelli adunque che senza elezione alcuna ad ogni omo per ogni vil causa il capo scopreno, di ignorante e servile animo fan segno e una nobile istituzione adulterano; e quelli che tal segno in sé cercano e usurpano, se di quelle persone non sono a chi il pubblico governo sia commesso, Filotimi e ambiziosi si chiamano.”

Pandolfo Collenuccio (1444–1504) umanista, storico e poeta italiano

da Apologo intitulato Filotimo a lo illustrissimo Principe Ercule inclito Duca di Ferrara, composto per Messer Pandolfo Coldenose da Pesaro, p. 101
Alla TESTA
Apologhi in volgare
Origine: Criterio. Nota a p. 126 degli Apologhi in volgare.
Origine: Amanti degli ossequi. nota a p. 124 degli Apologhi in volgare.

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“Novembre

Timido come un bambino
il sole sbircia
dietro alle nuvole
che si prendono per mano come sorelle amiche,
a formare un'unica
lastra di marmo grigio perla
che si specchia sul volto pallido e silenzioso
del lago adagiato ai piedi
di questa collina
dalle tinte aranciate
nei suoi rossori più intensi, mentre salutano il nuovo giorno che nasce,
quando calmo se ne sta
nella sua eterna posa
in quel sonno delle prime ore dalle tenue luci di questo mattino. Lui, indeciso
se sorridermi e scaldarmi
coi sui luminosi raggi
o imbronciarsi versando
le sue lacrime capricciose
sul mio capo, il mio sole oggi non sa imporsi beffeggiandosi indisturbato del mio intimo! E imbroglione è quel vento fresco
e scherzoso che si innalza
avanzando da lontano
a risvegliare le folte chiome degli alberi che ondeggiano distratte come una danza spasmodica a sciogliere
le loro foglie rivelandole bronzate nel fruscio
della loro inconfondibile voce, un dialogo comprensibile
per l'anima pregna
di sensibilità accentuata
nella meditazione di un cuor profondo che sa percepire quei segreti
dell'essere spirituale
della natura del mondo, raccolto nella preghiera protesa all'ascolto,
senza un rosario in mano.
E i fili d'erba del mio giardino
che i miei occhi intravedono
non hanno più quel peculiare profumo dei loro fiori
ad adornare quei loro movimenti sereni ad allietare l'anima mia nei giorni
che verranno, e l'eco
del cuculo che risuona nell'aria è lontano, è altrove,
si farà attendere ancora,
dopo il freddo,
dopo la pioggia,
dopo la neve,
dopo i camini accesi con la sua legna e le caldarroste,
e le corte giornate intorpidite dal cattivo suo umore,
dopo le serate chiuse in casa in compagnia e non,
solo allora lo sentirò cantare al cuore riportando la primavera nelle mie narici. Ricordavo poi trasognante
in frammenti di nostalgia
la mia antica betulla triste
e gialla nella caduca
dei suoi innumerevoli sorrisi quando accarezzava lieve
le mie gote di adolescente,
baci autunnali!
Quella che regnava una volta nell'altra mia casa,
quella di una volta. Formidabile nel suo abito color giallo brillante mesto
a oro vivido in quegli autunni che si ripetevano nel ciclo del tempo, e questo è uno
di quelli! Come starà!?
Il mio sorriso è uno scolpito malinconico nel segreto ricordo del mio essere
nel volo della reminiscenza,
la rivedrò serena nel sogno agghindare la sua criniera di verde vellutato a primavera,
e sarà ancora lontana,
dovrà aspettare perché
prima dovrà indossare
il suo solito lucido argento, per poi essere grigio
con lenticelle orizzontali,
lei mia confidente che mi
ha visto piangere, gioire,
e aver mal di pancia!
Nel sole, nel vento e sotto
la pioggia del giorno
e della notte, ripenso a lei
e penso che è solo novembre, dietro la finestra ove il suo vetro non riflette l'espressione dei miei sogni
e ricordi, ma solo il mio volto perso e condizionando
dai rivoli del tempo, forse.
La mia dolce micia dal pelo lungo e bianco mi fa le fusa,
e come per incanto
mi risveglio con lei in braccio in un appagante sussulto,
e fiduciosa guardo il presente nella stanza della mia casa, tra le mie cose e i miei affetti, confidandole a gran voce guardando nell'azzurro
dei suoi occhietti,
che è solo novembre,
nel muso lungo plumbeo
del sole che oggi
ha tutta l'aria di non
voler splendere nella
sua bella posa lì in alto
oltre il coro delle nubi
in quel rombo di tuono
che ha appena emanato.
Or piove a dirotto
e sono solo le otto,
ma in cuor mio
sono serena dentro!”