Frasi su secchio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema secchio, acqua, pozzo, mondo.

Frasi su secchio

Winston Churchill photo
Davide Van De Sfroos photo
Claudio Baglioni photo

“Andiamo via adesso, a comprare un metro di paradiso, a prendere un secchio per buttarci acqua fresca sul viso.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

Andiamo a casa
La vita è adesso

Luciano Ligabue photo

“Sono qui per l'amore.. per riempire col secchio il tuo mare, con la barca di carta che non vuole affondare.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Sono qui per l'amore, n. 11
Nome e cognome

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
William Butler Yeats photo
Matsuo Bashō photo
Rossana Podestà photo
Gennaro Gattuso photo
George Orwell photo

“La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti.”

da Fiorirà l'aspidistra
Fiorirà l'aspidistra

Heinrich Böll photo
Ferdinando Galiani photo
Italo Calvino photo
Sergej Aleksandrovič Esenin photo
Dean Martin photo
Francesco Cossiga photo
Bruno Vespa photo
Fabrizio De André photo
Alfredo Panzini photo
Jack Cardiff photo
Gustaw Herling-Grudziński photo
Eve Ensler photo
Beppe Grillo photo
Corrado Guzzanti photo

“[Una fata colmerà d'oro i recipienti degli alpigiani, a condizione che neppure una goccia sia rovesciata a terra. Sul tavolo vengono allineate le scodelle. ] Una dopo l'altra la donna le riempie: l'oro liquido si travasa senza rumore dal secchio alle ciotole, spandendo nell'aria una luce intensissima.
Un giovanottone aitante, guardando le bianche mani affusolate della fanciulla sente la voglia di toccarle ma non osa perché non è solo. Che gli importa dell'oro? La ragazza gli piace e, superata l'emozione della sorpresa, la segue con gli occhi in ogni movimento, estasiato.
«Non avete altri recipienti?»-
Sì che ce ne sono. Ed ecco catini mastelli pentole e più versa oro, più il secchio si palesa inesauribile.
«Ora me ne vado» dice quando li ha colmati.
«Aspetta!» la invita il ragazzone. Non vuole che parta così, da sola, senza ascoltarlo. Desidera accompagnarla, almeno sino al lago.
La perfetta creatura dei monti muove un passo verso l'uscio.
«Aspetta!» ripete il giovanottone e nell'orgasmo, alzandosi, urta con il ginocchio contro la gamba della tavola.
Dalle scodelle l'oro liquido trabocca colando per terra. Con la rapidità del baleno la donna bianca scompare: sul desco grezzo di larice rimangono pentole catini e mastelli vuoti.”

Aurelio Garobbio (1905–1992) giornalista svizzero

da Il secchio inesauribile, p. 130-132; in Il meraviglioso, Leggende, fiabe e favole ticinesi, pp. 260-261
Leggende delle Alpi Lepontine e dei Grigioni

Diego Vitrioli photo
David Herbert Lawrence photo
Thomas Bernhard photo
Peter Singer photo

“I vitellini sentono terribilmente la mancanza della madre. Sentono anche la mancanza di qualcosa da succhiare. Il bisogno di poppare è forte in un vitello piccolo così come in un bambino. Questi vitelli [da allevamento] non hanno capezzoli da succhiare, né altro che li sostituisca. Dal loro primo giorno di reclusione – che può facilmente essere soltanto il terzo o quarto giorno di vita – essi bevono da un secchio di plastica. Sono stati fatti tentativi di nutrire i vitelli con tettarelle artificiali, ma il problema di mantenerle pulite e sterili a quanto sembra non vale il disturbo del produttore. È comune vedere i vitelli che cercano freneticamente di succhiare qualche parte del loro box, benché non vi si trovi di solito nulla di adatto; e se si dà a un vitello da latte un dito, si vedrà che comincia immediatamente a succhiarlo, come un piccolo umano si succhia il pollice.
Più tardi il vitello sviluppa il bisogno di ruminare – cioè di ingerire della fibra naturale e rimasticare il bolo. Ma la fibra è rigorosamente proibita perché contiene ferro e fa diventare scura la carne, per cui, ancora una volta, il vitello può ricorrere a vani tentativi di masticare parti del suo box. Disturbi digestivi, comprese ulcere gastriche, sono frequenti nei vitelli a carne bianca. Lo stesso vale per la diarrea cronica.”

Origine: Liberazione animale, p. 145

Francesco De Gregori photo

“Quando tu indicavi il cielo | mentre io guardavo il dito.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da La testa nel secchio, n. 6
Pezzi

Jack Kerouac photo
Francesco De Gregori photo

“Se ho scommesso, se ho pagato, | se ho promesso ed ho tradito, | quante volte ho confessato | senza essermi pentito.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da La testa nel secchio, n. 6
Pezzi

Chuck Palahniuk photo
Stefano Benni photo
Erri De Luca photo
Marco Malvaldi photo