Frasi su Dio
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“Il problema della classe dominante è quello di subordinare la scuola alle esigenze del sistema produttivo. Di conseguenza, la scuola diventa un fondamentale strumento di integrazione preposto all'asservimento dell'intero mondo del lavoro e delle professioni. L'ingegnere, il medico, il filologo, tutti i vari tecnici e professionisti escono dalle scuole provvisti di una preparazione strettamente specialistica, ma incapaci di coscienza critica", sicché "la scuola perpetua e approva delle differenze sociali che non hanno affatto corrispondenza nella realtà produttiva. La vita universitaria è vissuta come corsa all'acquisizione di un privilegio da conseguire attraverso la memorizzazione acritica di nozioni che verranno presto dimenticate". In perfetta coerenza con questo suo uso capitalistico, la scuola diventa "strumento di selezione" e "strumento di subordinazione". In essa a tutti i livelli, "la didattica autoritaria sopprime le esigenze culturali e le istanze politiche, nega la loro autonomia e vi sostituisce la loro subordinazione e l'accettazione delle imposizioni dell'autorità e il conformismo dell'ordine costituito". Da queste premesse, l'indicazione strategica: "La prospettiva di movimento della lotta studentesca è quella del diritto allo studio espressa dalla contestazione globale all'assetto del sistema"”

Giuseppe Carlo Marino (1939) storico e accademico italiano

Origine: Biografia del sessantotto, p. 293-94

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“Io sono convinto che il titolare di un'industria, il «padrone» per usare un termine odioso è un padre, deve essere un padre per tutti i suoi dipendenti.”

Ferdinando Innocenti (1891–1966) imprenditore italiano

Origine: Citato in Alfredo Pigna, Miliardari in borghese, U. Mursia & C., Milano 1967.

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“Solo gli occhi di Maria possono guardare così Dio. Si è voltata, ha fatto così. Io questo movimento me lo sogno la notte, di quando Maria per un momento guarda Dio. Roba da andare al manicomio.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: L'ultimo del Paradiso. Lettura e commento del XXXIII canto del Paradiso, RAI uno, 23 dicembre 2002.

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“Sono il più grande comico degli ultimi 150 anni, sfido chiunque a negarlo. Sono il più grande e vedrete di che pasta sono fatto. Gesù Cristo è la seconda persona più perseguitata di tutti i tempi che non era neanche stato eletto dal popolo.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Benigni ironizzava sulle dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi, senza mai citarlo, durante la conferenza stampa di chiusura del vertice italo-spagnolo del 10 settembre 2009.
Origine: Dall'intervento al convegno del 10 ottobre 2009 al museo diocesano di Terni sul tema della "giusta mercede"; citato in Benigni:"Io il più grande comico degli ultimi 150 anni" http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=132740, Rainews24, 10 ottobre 2009.

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“Credo che sia una follia consumare i propri giorni ad accumulare ciò di cui non si potrà godere. Sollevate il velo e vi vedrete sotto l'egoismo che trova nella proprietà un mezzo per estendere e prolungare in qualche modo il personalismo. Io sento anche che quest'umile condizione in cui mi trovo, mi dà la capacità di meglio servire i miei simili. Se deve essere la lotta tra quelli che nulla hanno e quelli che troppo hanno, il nostro dovere di cristiani, è di interporci tra questi nemici irriconciliabili. Che l'uguaglianza si restauri! Che la carità faccia da sola ciò che la giustizia non riesce a fare! Io so che Dio e la Chiesa non hanno bisogno né di poeti né di dottori; ma quelli che ne hanno bisogno, sono i deboli credenti scandalizzati dalle defezioni. Sì, noi siamo degli inutili servitori; ma noi rimaniamo dei servitori, e il salario non ci verrà dato che a condizione del lavoro che faremo nella "vigne del Signore" nella parte che ci verrà assegnata. Sì, la vita è spregevole. Ma se noi vediamo l'uso che se ne possiamo fare, se noi la consideriamo come l'opera più perfetta. Del Creatore, la vita allora è degna di rispetto ed amore. Preghiamo l'uno per l'altro. Diffidiamo delle nostre noie, delle nostre tristezze e delle nostre diffidenze. Andiamo semplicemente dove la Provvidenza misericordiosa ci conduce. Superiamo spesso le distanze col pensiero, scriviamoci, consigliamoci, sosteniamoci.”

Frédéric Ozanam (1813–1853) storico e giornalista francese

A Francoise Lallier, 5 novembre 1836, p. 84
Lettere

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“Chi è guidato dall'amore, chi vive la carità pienamente è guidato da Dio, perché Dio è amore.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, La santità, 13 aprile 2011

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“In quel bambino, il Figlio di Dio contemplato nel Natale, possiamo riconoscere il vero volto, non solo di Dio, ma il vero volto dell'essere umano.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, Si è fatto uomo, 9 gennaio 2013

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“Mai Dio domanda all'uomo di fare sacrificio della sua ragione! Mai la ragione entra in contraddizione reale con la fede!”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, All'Esplandade des Invalides

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“Che cosa è questo "potere" dello Spirito Santo? È il potere della vita di Dio!”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, XXIII Giornata Mondiale della Gioventù

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“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Comunicazione di rinuncia al Ministero Petrino, 11 Febbraio 2013
Discorsi

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“Il Dio che parla nella Bibbia ci insegna come noi possiamo parlare con Lui.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Discorsi, College de Bernardins

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“La ricerca di Dio richiede quindi per intrinseca esigenza una cultura della parola.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Discorsi, College de Bernardins

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“Credere non è altro che, nell'oscurità del mondo, toccare la mano di Dio e così, nel silenzio, ascoltare la Parola, vedere l'Amore.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Discorsi, Discorso a conclusione degli Esercizi Spirituali, 23 febbraio 2013

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“Essere veramente vivi è essere trasformati dal di dentro, essere aperti alla forza dell'amore di Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Discorsi, Veglia con i giovani a Sidney

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“Riflettendo su questi testi biblici [il Vangelo proposto dalla liturgia in quella domenica, Mt 21, 28-32], ho pensato subito a Papa Giovanni Paolo I, di cui proprio oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte. Egli scelse come motto episcopale lo stesso di san Carlo Borromeo: Humilitas. Una sola parola che sintetizza l'essenziale della vita cristiana e indica l'indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell'autorità. In una delle quattro Udienze generali tenute durante il suo brevissimo pontificato disse tra l'altro, con quel tono familiare che lo contraddistingueva: "Mi limito a raccomandare una virtù, tanto cara al Signore: ha detto: imparate da me che sono mite e umile di cuore… Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili". E osservò: "Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario: mettersi in mostra" (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 51-52). L'umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale.
Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente. Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. La sua semplicità era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che, grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura, egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici e profani. È stato così un impareggiabile catechista, sulle orme di san Pio X, suo conterraneo e predecessore prima sulla cattedra di san Marco e poi su quella di san Pietro. "Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio", disse in quella medesima Udienza. E aggiunse: "Non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha rivelato" (ivi, p. 49). Queste parole mostrano tutto lo spessore della sua fede. Mentre ringraziamo Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani. Invochiamo per questo Maria Santissima, umile Serva del Signore.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

28 settembre 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080928_it.html
Angelus, Regina Coeli

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“Sarebbe dunque una ben povera educazione quella che si limitasse a dare delle nozioni e delle informazioni, ma lasciasse da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere di guida nella vita.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla lettera http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2008/documents/hf_ben-xvi_let_20080121_educazione_it.html alla diocesi di Roma sull'educazione

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“Chiedere di Dio, cercare il suo volto – è questo il presupposto basilare per l'ascesa che conduce all'incontro con Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Gesù di Nazareth

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“In Cristo, vero Dio e vero Uomo, abbiamo conosciuto l'amore in tutta la sua portata.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Messaggi, Messaggio per la XXII GMG

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“L'amore infinito di Dio per ciascuno di noi si manifesta in modo pieno in Gesù Cristo. In Lui si trova la gioia che cerchiamo.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Messaggi, Messaggio per la XXVII GMG

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“Colui che ha fatto un'opera lodevole si avvicina a Dio e mette in fuga i demoni.”

Giovanni Climaco (579–649) monaco (monaco cristiano)

La scala del paradiso

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“L'ira è il ricordo di un odio nascosto o di un rancore.”

Giovanni Climaco (579–649) monaco (monaco cristiano)

La scala del paradiso

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“Se vuoi avere rancore, provalo contro i demoni, e se vuoi provare odio, provalo sempre contro il corpo.”

Giovanni Climaco (579–649) monaco (monaco cristiano)

La scala del paradiso

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“Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto.”

Giovanni Keplero (1571–1630) astronomo, matematico e musicista tedesco

da una lettera a Johann Brengger, medico e scienziato tedesco; citato in Domenico Berti, Vita di Giordano Bruno da Nola, Paravia, Torino 1868

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“Avrai un solo Dio! E chi vorrebbe sobbarcarsi la spesa di due!”

Arthur Hugh Clough (1819–1861) poeta inglese

da The Latest Decalogue
Thou shalt have one God only; who | Would be at the expense of two?

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“La grazia è data da Dio, ma la conoscenza si compra al supermercato.”

Arthur Hugh Clough (1819–1861) poeta inglese

da The Bothie of Tober-na-vuolich

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