Frasi su buca

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema buca, cosa, essere, mondo.

Frasi su buca

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“Il braccio segue nella stecca, la otto in buca, | chi perde paga, la fortuna è cieca.”

Neffa (1967) cantautore e rapper italiano

da Guerra e pace, n. 2
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“Credo che 2 premi Nobel siano meglio di fare una volta buca in un colpo solo.”

John Bardeen (1908–1991) fisico e ingegnere elettrotecnico statunitense

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“La buca sul dischetto è uno di quegli episodi che non si dimenticheranno mai. È stato furbo e scaltro: subito ci rimasi male, ma col passare degli anni capisci che il derby è bello anche per queste cose.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Il 14 ottobre 2001, negli ultimi minuti di Juventus-Torino 3-3, Riccardo Maspero andò a scavare una piccola fossa in corrispondenza del dischetto del rigore, approfittando della confusione generata dalle proteste granata: lo juventino Marcelo Salas non si accorse del gesto di Maspero e calciò alto il rigore che avrebbe dato il provvisorio 4-3 ai bianconeri.

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“Per sette o otto anni io non sono andato più a Palermo, non sono andato più… non avevo più voglia neanche di vedere quei posti dove era stato ammazzato mio fratello. Nel 2007, se ben ricordo, dopo aver scritto quella lettera: "1992, una strage di Stato", andai a Palermo, e andai proprio il 19 luglio in via D'Amelio, e in via D'Amelio fui costretto a vedere Schifani, il presidente Schifani, una di quelle persone che vilipendono le istituzioni, perché vedete, io ritengo… io ritengo che il più grosso vilipendio alle istituzioni sia il fatto che persone non degne di occupare quelle istituzioni le occupino, perché io rispetto profondamente le istituzioni, però non sempre gli uomini che occupano le istituzioni sono degni di rappresentarle, e allora, io, vedete, non faccio il magistrato, quindi non condanno nessuno, non… non è che dico che Schifani sia colpevole di qualcosa, non posso dirlo perché una persona viene riconosciuta colpevole di qualcosa quando la magistratura l'ha giudicato, non è passato attraverso i tre gradi di giudizio, eccetera, eccetera, ma mi chiedo perché una persona nel momento in cui gli si chiede, come ha fatto il giornalista, come ha fatto Marco Travaglio, gli ha chiesto quali erano i suoi trascorsi societari in Sicilia, invece di rispondere, è la cosa più normale che si può chiedere: con chi aveva fatto delle società in Sicilia, perché invece di rispondere si è ammantato della carica che riveste e ha minacciato querele contro lo stesso Travaglio, che poi, querelato, è stato anche assolto da… dalla sua… da… per… per le sue domande, perche erano delle semplici domande, erano quelle stesse domande che il… che su… su la Repubblica il… quel giornalista… come si chiamava… D'Avanzo poneva a Berlusconi dieci domande alle quali non ha avuto mai… mai una risposta, non faceva altro che porgli quelle domande. E perché Schifani non ha risposto? Avrebbe potuto rispondere ma non lo ha fatto. E allora magari sarebbe stato… avrebbe acquistato la dignità di occupare quel posto. Allora io quando, sette anni, fino al 2007, arrivai in via D'Amelio, e vidi che c'era Schifani che stava deponendo una corona davanti all'albero di olivo che è stato piantato nella buca che era stata scavata dal… dall'esplosione che ha ucciso mio fratello, io ebbi l'istinto di andare lì e di andargli a dire: "Le sue corone le vada a portare davanti alla tomba di…", volevo dirgli… volevo dirgli… volevo dirgli: "Questo è il nostro eroe, questi sono i nostri eroi, questi eroi li lasci onorare a noi come noi sappiamo onorarli.". Io quell'anno ebbi quell'impulso ma non lo feci, non lo feci perché in quel momento, mentre io proprio stavo andando, ero da solo, davanti non c'erano questi ragazzi delle agende rosse, c'ero soltanto io, e mentre stavo andando e l'avrei fatto, mi ci sarei parato davanti e glie l'avrei detto, però arrivò mia… mia cognata, Agnese. Mia cognata Agnese ha scelto un'altra… un'altra linea di condotta: lei, diciamo, partecipa alle cerimonie istituzionali e io rispetto le decisioni degli altri, quello che fa, io reagisco in maniera diversa, però, diciamo, fu quello che mi frenò.”

Salvatore Borsellino (1942) attivista italiano

da Salvatore Borsellino a Pescara - 30 settembre 2011 http://www.youtube.com/watch?v=aPhlwAEpB1E, YouTube; filmato caricato il 1° ottobre 2011

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“Questo non consolerà certo la Juventus, ma almeno la lotteria dell'Old Trafford è servita a sfatare la leggenda secondo cui, con l'eccezione degli ultimi Europei, sono gli italiani i più tremebondi dal dischetto nelle occasioni che contano. Gli errori di Donadoni e Serena nella semifinale di Napoli '90, quelli di Baresi, Massaro e Baggio a Pasadena '94, di Albertini e Di Biagio a Parigi '98: lapidi scolpite nel muro del pianto del calcio italiano. Stavolta no. […] E poi che significa autogestione, come fa Lippi a non decidere lui la lista? La decide, la decide. Ma solo scremando chi se la sente, chi non ha il muscolo che tira o l'occhio sbarrato dalla fatica e dalla tensione. E Carletto allora che ha tolto due rigoristi come Pirlo e Rui Costa quando ormai era chiaro che nessuno avrebbe fatto gol prima dell'alba? È il fascino – perverso – delle lotterie, a Roma nel '96 non aveva avuto paura Jugovic, a Manchester non l'ha avuta Shevchenko. E chissà se l'ha avuta Inzaghi, e davvero se l'è svignata come Falcao diciannove anni fa con il Liverpool, o se è stato Ancelotti a tenerlo lontano da un dischetto dove fa danni più della grandine. Il piatto destro di Platini a Tokyo issò la Juventus sul tetto del mondo. Due anni dopo contro il Real nemmeno riuscì a batterlo il suo rigore. Lo ha ricordato giusto l'altra sera, aggiungendo perfido: «Vidi solo la buca sul dischetto che avevano fatto Brio e Favero».”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

30 maggio 2003

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“Se dieci guai ti vengono incontro lungo la strada puoi star tranquillo che nove cadranno in qualche buca prima di raggiungerti, e dovrai vedertela con uno soltanto.”

Calvin Coolidge (1872–1933) 30º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in «Spigolature», La settimana enigmistica, N. 4361, p. 12.

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