Frasi su casino
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“C'è gente convinta che un romanzo debba spiegare tutto. Che il romanzo debba essere il riparatore della vita e delle sue incoerenze. Ma la vita è mai stata coerente? E perciò pensa che lo scrittore occupi questa posizione centrale nello spazio e nel tempo per dare un inizio e un finale alle storie (ma lei conosce qualche storia che abbia un finale, una cosa che si dovrebbe chiamare finale, finale-finale?), collegare riempire vuoti e dissipare zone d'ombra; spiegare i comportamenti dei personaggi.
C'è chi crede che il romanzo abbia una funzione divulgativa e una vocazione pedagogica. Niente di più lontano dalla verità. Il romanzo non è fatto per mettere ordine nel caos. Il romanzo non è fatto per mettere ordine in un beneamato cazzo. Il romanzo non è nato per dare soddisfazione agli amanti dell'ordine. È fatto per divertirsi con le vertigini, per creare casino, per goderne, per rimestarlo.
Non si tratta di rispondere a domande ma di farne altre, sempre nuove, sempre più inquietanti.
Il romanzo, come la realtà reale, come le storie che conosciamo tutti e che ci capitano sempre, è pieno di parentesi, buchi, ellissi che ballano saltellando da una parte e dall'altra senza desiderare concretizzarsi, senza voglia di spiegarsi.
Credo di essere ben lontano dall'illusione che quando la vita diventa profondamente incoerente arrivi il romanzo a metterci una pezza.
D'altra parte non dobbiamo lamentarci troppo. Il romanzo è certamente il guercio in questo luminoso deserto messicano in cui abbondano i ciechi.”

Paco Ignacio Taibo II (1949) scrittore spagnolo

parte XIII, cap. II
Ritornano le ombre

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“Non andrete da nessuna parte mettendo in moto piccoli plotoni di esecuzione che a nome del partito unico tirano randellate a Berlusconi.”

Fabrizio Cicchitto (1940) politico italiano

dall'intervento al convegno di AN ad Assisi, Il tempo delle scelte, del 18 novembre 2007; citato in Mario Stanganelli, AN fischia e contesta Cicchitto Casini: i gazebo aiutano Prodi http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071119/g9f21.tif, Il Messaggero, 19 novembre 2007, p. 4

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“Quando ero all'Inter e ci fischiavano un rigore dubbio nessuno diceva niente, quando ero alla Juve scoppiava sempre un casino.”

Christian Vieri (1973) calciatore italiano

Origine: Citato in Guido Vaciago, Classifica penalty alle big. Juve ultima, Milan primo http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2014/10/15-309385/Classifica+penalty+alle+big.+Juve+ultima,+Milan+primo, Tuttosport.com, 15 ottobre 2014.

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“Oh, ma vede, non si ottiene mai nulla senza fare un po' di casino.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

Premiership, Secondo mandato come primo ministro

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“L'Italia: l'unico casino che la Merlin nel 1958 non riuscì a far chiudere.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

L'ora di Antropologia Italica
La vita è troppo bella per viverla in due

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“[Ad un lettore che le chiede cosa pensa degli "associazionismi"] Ci si associa da sempre. Per andare a caccia, per attraversare i mari alla ricerca di nuove terre. E senza associarsi non si vede come i mastri scalpellini delle Alpi Apuane avrebbero potuto scavare il marmo da consegnare a Michelangelo o come le splendide individualità tecniche di un Rossi, Conti o Cabrini, avrebbero potuto esplodere nella corale vittoria di un Mondiale senza paragoni. Ci si associa perché l'uomo è "animale sociale". Esageri, dunque, nel contestare il dato di fatto. Ma se ti riferisci agli "…ismi", al passaggio dal naturale bisogno umano di sentirsi associato all'istituzionalizzazione del senso di appartenenza che porta al gruppo etichettabile e marchiato, posso avvicinarmi alla tua diffidenza. Per arrivare al gruppone non basta la somma di un migliaio indistinto: occorre la comunanza di reciproche unità che esistono a priori e che, forse, nell'accostarsi e nel mescolarsi, potenziano un'identità già costituita. Nella liquidità contemporanea si è privilegiato il "social" al "personal". E ci si illude di essere associati. Ma occorre una notevole dose di fortuna per ritrovare un pensiero che sia espressione di un io potente, districandosi tra foto di costumini estivi o tutine da sci, postate con intento ammiccante per il pubblico virtuale, in un casino totale di scosciamenti e di inni al fancazzismo. No, almeno in un gruppo fisico ci si può ancora guardare in faccia.”

Mina (cantante) (1940) cantante italiana

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2015/01/12/viviamo-in-una-societa-in-cui-si-e-privilegiato-il-%E2%80%9Csocial%E2%80%9D-al-%E2%80%9Cpersonal%E2%80%9D/#more-2145, 12 gennaio 2015
Citazioni di Mina

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“Non mi sono mai ubriacato in vita mia, ma mi sa che tra pochi giorni per la prima volta lo farò. Credo che questa volta dobbiamo mettere lo champagne, anzi il prosecco in frigo. E se Monti, Fini e Casini restano fuori dalla Camera mi ubriaco.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: Dal comizio al Lingotto di Torino; citato in Berlusconi: «Se Monti, Fini e Casini perdono, mi ubriaco» http://www.ilsecoloxix.it/p/speciali/2013/02/18/APuy7NmE-berlusconi_ubriaco_perdono.shtml, il Secolo XIX.it, 18 febbraio 2013.

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“Quella mattina pioveva e grandinava sui vetri dell'aula di seconda liceo, sezione C, liceo-ginnasio Cassini, Sanremo. Eravamo trentuno studenti in quella classe. I ripetenti quattro o cinque, confinati negli ultimi banchi come si usava allora.
Ma lo ricordo quel temporale, a Sanremo capitava di rado, c'era un clima un po' speciale, infatti le famiglie facoltose di Torino e di Milano rivenivano a svernare per sopportare meglio gli acciacchi. E per giocare al Casinò.
Me lo ricordo perché quel giorno ci fu uno degli incontri importanti della mia adolescenza: l'insegnante di filosofia, che teneva lezione due volte alla settimana, aveva preannunciato il tema nella lezione precedente. Aspettò chela grandine finisse e tornassimo a sederci ai nostri banchi. Poi cominciò a parlare di Cartesio: la vita, la morte, le opere di geometria, di matematica, di filosofia, il suo tempo. Disse che Cartesio era, nella storia delle idee, un punto di arrivo e anche una ripartenza con tante biforcazioni. Insomma un crocevia dal quale comincia la modernità. «Se non capite Cartesio non capirete niente di quello che è venuto dopo e non capirete niente di voi stessi e del mondo che vi circonda».
Ci mise molto calore in quella perorazione, non l'aveva mai fatto con gli altri filosofi che già avevamo studiato con lui sul manuale del Lamanna. Forse con Socrate l'anno prima, ma non con quelle parole e quel tono che sembrava voler coinvolgere la vita di ciascuno di noi.
E mio compagno di banco alzò la mano. «Dica pure», disse il docente che, insieme al prete che insegnava italiano e latino, rifiutava di usare il "voi" prescritto dal regime. «Secondo lei, professore, chi non fa il liceo e nemmeno sa che è esistito un certo Cartesio non potrà dunque dare nessun senso alla sua vita?».
Ci fu un gran silenzio in classe, perfino i ripetenti degli ultimi banchi in qualche modo chiamati in causa da quella domanda si fecero attenti. n professore guardò fisso il mio compagno e ricordo che rispose con una domanda: «Lei, Calvino, ha già trovato il senso della sua vita?»”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

cap. II, La gabbia dell'io, p. 20
L'uomo che non credeva in Dio

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“Pian piano scivolo dentro un film in bianco e nero dove affiorano i fantasmi dell'epoca. Le atomiche che esplodono in Russia e in America. Un' altra atomica che deflagra in tutto il mondo: Rita Hayworth. La Dama Bianca ci ruba Fausto Coppi. La senatrice Merlin chiude i casini. Le extrasistole delle platee maschili per le calze nere di Silvana Mangano in «Riso amaro.»”

Luca Goldoni (1928) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Guidavo col punta-tacco e sognavo la Hayworth https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/17/Guidavo_col_punta_tacco_sognavo_co_9_051117126.shtml, Corriere della Sera, 17 novembre 2005, p. 59.

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“Tutti contro Luigi Di Maio perché il padre ha combinato casini. Ma che c’entra il figlio se papà ha sbagliato? Gigino semmai va attaccato perché non capisce un cazzo.”

Vittorio Feltri (1943) giornalista italiano

Origine: Da un tweet https://twitter.com/vfeltri/status/1067105685626920961 del 26 novembre 2018.

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“Per quanto ci si sforzi di prenderle sul serio, le reincarnazioni del fascismo sembrano ispirarsi alle commedie di Monicelli e alla satira di Guzzanti. Raccontano sempre la stessa storia, comicamente irresistibile, di un gruppo di duri che parte per ripristinare l’ordine e finisce per combinare soltanto casini.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

Origine: Fascisti su Sirte http://www.corriere.it/caffe-gramellini/17_agosto_11/fascisti-sirte-fb880fa6-7ecc-11e7-9e20-fd5bf758afd2.shtml, Corriere.it, 12 agosto 2017.