Frasi su moralismo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema moralismo, essere, societa', vita.

Frasi su moralismo

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“Lo pseudo-moralismo funziona molto bene nei talk-show per i deboli. Ma le tue opinioni selettive e tutti i tuoi distintivi da buono non significano niente per me.”

Marilyn Manson (1969) cantautore, attore e pittore statunitense

da Get your gunn
Portrait of an American Family

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“Il moralismo di Kant, – da dove viene? Lo dà continuamente a capire: da Rousseau e dal ridestato stoicismo romano.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“Il moralismo di Beethoven in musica: è l'eterno inno di lode a Rousseau, agli antichi francesi e a Schiller.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“Le ispirazioni alle base dei miei testi sono molte, ma il punto di partenza è quasi sempre l'osservazione della realtà. Poi c'è anche un'importante componente liberatoria. Anche se i miei brani sono più che altro ironici, sono convinto che ascoltarli abbia un effetto quasi catartico, specie nel clima di moralismo in cui viviamo adesso.”

Immanuel Casto (1983) musicista e cantante italiano

Origine: Citato in Casto, principe del porno-groove. «Ruby? Siamo nella società del sesso» http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/spettacoli/2010/29-ottobre-2010/casto-principe-porno-grooveruby-siamo-societa-sesso-1804054174299.shtml, Corriere del Mezzogiorno.it, 29 ottobre 2010.

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“Laicità è anche un termine che molti interpretano in modo sbagliato, qualche volta sinceramente, qualche volta capziosamente: conosco molte persone che lo ritengono un sinonimo ipocrita di anticlericalismo.
E la sfortuna della parola giunge al suo culmine quando la si sostituisce con un suo sinonimo, laicismo, da usare con il disprezzo che meritano tutte le posizioni oltranziste (tranne quelle religiose); in realtà nel Dizionario di Politica curato da Bobbio, Matteucci e Pasquino, la voce non è "laicità" ma proprio "laicismo", ed è a firma di Valerio Zanone, che come liberale e come laico non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. Ma la nozione di laicità è stata disintegrata in una serie di concetti correlati ai quali è stato attribuito un significato negativo, o è stata variamente aggettivata, in modo da costruire un sistema nel quale sotto lo stesso nome si possono identificare differenti concetti, solo alcuni dei quali suscettibili di un giudizio positivo. Così al concetto di laicità si è assegnato il significato di "relativismo", o quello di "anticlericalismo"; si è cercato di identificare nel laicismo un tipo di laicità degenerata, nello stesso modo in cui si assegna al moralismo un valore negativo, dimenticando che in molti dei dizionari più consultati di filosofia e di politica – come quello di Abbagnano e quello di Bobbio, Matteucci e Pasquino, esiste solo laicismo e non c'è alcun accenno a laicità.”

Carlo Flamigni (1933) medico, accademico e scrittore italiano
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“Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull'ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c'è ancora una notizia certa e tantomeno un'ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori. Accade che semplici ipotesi investigative e chiacchericci si trasformino in notizie da prima pagina nella realtà virtuale dei media o per strumentalizzazioni politiche o per interessi economici. È avvenuto in passato, come ricorderete, quando si tentò di colpire il presidente del consiglio di allora strumentalizzando la foto che ritraeva un suo collaboratore in una situazione definita scabrosa. È accaduto più volte in queste settimane in cui è stata messa sotto i riflettori la vita privata del premier in nome di un improvviso moralismo: abbiamo visto addirittura celebri mangiapreti vestire i panni di novelli Savonarola. Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l'informazione del servizio pubblico. Nella settimana in cui gli Stati Uniti hanno scelto le nuove regole per proteggere il risparmio nel mondo, mentre esplodeva il caso Iran, e alla vigilia del G8, sarebbe stato incomprensibile privilegiare polemiche sul gossip nazionale solo per scimmiottare qualche quotidiano o rotocalco. Questa è la linea editoriale del Tg1 che vi ho promesso, cari telespettatori, fin dal primo giorno. E che continuerò a garantirvi.”

Augusto Minzolini (1958) giornalista italiano

al Tg1 del 22 giugno 2009, in risposta ai richiami del presidente Rai, Paolo Garimberti
Origine: Critiche al Tg1, interviene Garimberti Minzolini attacca in video- Il Pd: "Incredibile" http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/pd-tg1/pd-tg1.html, la Repubblica, 23 giugno 2009.

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“È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. È invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Stracquadanio: "Legittimo usare corpo se si vuole fare carriera in politica" http://www.repubblica.it/politica/2010/09/13/news/stracquadanio_legittimo_prostituirsi_se_si_vuole_fare_carriera-7033057/?rss, la Repubblica, 13 settembre 2010.

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“Nella sinistra italiana, e quindi nel Pci, c'era un atteggiamento oggettivamente ostile nei confronti dell'omosessualità. Mi sembra fin troppo semplice ed ovvio citare la tessera negata del partito a Pier Paolo Pasolini, le mille difficoltà di Luchino Visconti… [La ragione] non era tanto una questione legata al moralismo. Si pensava che gli omosessuali fossero ricattabili e che, per essere tollerati dalla polizia, potessero essere "usati."”

Diego Novelli (1931) politico e giornalista italiano

C'era di mezzo il mito della "vigilanza rivoluzionaria", insomma.
Origine: Citato in Paolo Conti, «Quella Torino in cui era vietato parlare dell'omosessualità» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/agosto/14/Quella_Torino_cui_era_vietato_co_8_120814014.shtml, Corriere della Sera, 14 agosto 2012, p. 22.

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