Frasi su tipografia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tipografia, tipografo, citata, vita.

Frasi su tipografia

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“In certi libri ci sono passi in grado di penetrarci così a fondo che non possiamo più scordarli, non tanto per la bravura dell'autore quanto perché "la vicenda pare scorrere per conto suo", quasi "si fosse scritta da sé". Simili passi ci rimangono nella mente, o nel cuore - o comunque tu voglia chiamarlo - non tanto come portentose creazioni di un mastro artigiano quanto come momenti teneri, strazianti e dolorosi, che ricorderemo per anni e addirittura oltre alla stregua dei periodi d'inferno (o paradiso) che viviamo realmente. Quindi, vedi, se fossi un eccellente maestro della parola invece che l'ultimo arrivato tra i rubricisti, sarei sicuro che questa è una delle pagine della mia opera intitolata Rüya e Galip che potrebbero rimanere in mente per anni ai miei sensibili e intelligenti lettori. Ma è un tipo di certezza di cui non dispongo. È per questo che su questa pagina, caro lettore, vorrei lasciarti solo con i tuoi ricordi. E il modo migliore per farlo sarebbe suggerire al tipografo di coprire del tutto le pagine successive con un inchiostro nero. In modo che potessi essere tu a usare la tua fantasia allo scopo di creare ciò a cui io non so rendere giustizia con la mia prosa. E, per descrivere il nero del sogno in cui mi sono trovato sprofondato nel punto in cui ho interrotto la mia storia, ricordati il silenzio da cui è stata inondata la mia mente nel corso delle successive vicende, che ho vissuto come fossi sonnambulo. Considera dunque le pagine che seguono, le pagine nere, alla stregua dei ricordi di un sonnambulo.”

The Black Book

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“Il Psoe festeggia cent'anni di vita. Dei sogni di Pablo Iglesias, tipografo, che cosa resta all'avvocato Felipe Gonzales?”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

Origine: Interviste sul socialismo in Europa, p. 53

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“Ci tengo a dire che non ho niente contro quel filone di film che hanno la trama… […] Credo che sono mode, anche se fanno discreti incassi. Io credo che allo spettatore gli piace quando nel film c'è un'altalena con sopra un tipografo nudo che suona la cetra. Stacco. Nuvole. Stacco. Un'herpes. Stacco. Una suora nana che fuma. Stacco. Una lenta zoommata di venti minuti su Matt Damon che piange su un water d'oro.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel paese delle meraviglie, 7 ottobre 2016
Imitazioni, Paolo Sorrentino
Origine: Visibile al minuto 28:56 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 07/10/2016 http://www.la7.it/crozza/rivedila7/crozza-nel-paese-delle-meraviglie-07-10-2016-195023, YouTube.com, 10 ottobre 2016.

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“Odio il punto esclamativo, questo gran pennacchio su una testa tanto piccola, questa spada di Damocle sospesa su una pulce, questo gran spiedo per un passero, questo palo per impalare il buon senso, questo stuzzicadenti pel trastullo delle bocche vuote, questo punteruolo da ciabattini, questa siringa da morfinomani, questa asta della bestemmia, questo pugnalettaccio dell'enfasi, questa daga dell'iperbole, quest'alabarda della retorica. Quando, come s'usa nei nostri tempi scamiciati, ne vedo due o tre in fila sul finir d'un periodo, che sembrano gli stecchi sul didietro di un'oca spennata, chiudo il libro perché lo sento bugiardo. Adesso v'è anche chi te l'accoppia con l'interrogativo, che par di veder Arlecchino appoggiato a Pulcinella. Tanto odio questa romantica lacrimuccia nera quando la vedo sgocciolare sulla povera candida pagina, che in essa mi immagino di scoprire or la causa or l'effetto, certo il chiaro simbolo di tutti i mali delle nostre lettere, arti e costumi. E se potessi far leggi, bandirei il punto esclamativo dalla calligrafia, dalle tipografie, dalle macchine da scrivere, dall'alfabeto Morse, con la speranza che a non vederlo più gli italiani se ne dimenticassero anche nel parlare e nel pensare, e pian piano espellessero dal loro sangue questo microbo aguzzo il quale dove arriva fa imputridire i cervelli e la ragione e rimbambisce gli adulti, accieca i veggenti, instupidisce i savi, indiavola i santi… Il punto esclamativo è il servo scemo dell'interiezione.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

Cose viste

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“L'archeologo invece visiterà Matera per i suoi avanzi preistorici e non resterà disilluso, poiché sotto questo riguardo troverà esser questo il territorio più notevole, forse, in tutta Italia.”

Thomas Eric Peet (1882–1934)

da Scoperte preistoriche a Matera e nel sud d'Italia in generale, traduzione di Giacomo Vanzolini, Tipografia Benv. Conti, 1910, p. 6

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“[Nella Spedizione di Borjes] Noi siamo all'ultimo istante, moriamo da bravi.”

José Borjes (1813–1861) generale spagnolo

citato in Anonimo, Cronaca della guerra d'Italia del 1861-1862, Vol. 5, Tipografia Trinchi, Rieti, 1863, p. 440 http://books.google.it/books?id=KR4sAAAAYAAJ&pg=PA439&dq=borjes&hl=it&ei=3lrCTf2qFJWQ4ga_gaHpBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=moriamo%20da%20bravi&f=false

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“Questa Pesaro nata rozza e povera colle genti pelasghe, é poi stata dal tempo e dagli artefici arricchita, ordinata, ripiena di begli edifizi, e condotta in questa civiltà che veggiamo.”

Giulio Perticari (1779–1822) poeta e scrittore italiano

da Sul teatro di Pesaro, p. 81, Opere, Vol. II, a cura di Giansante Varrini, Tipografia Guidi all'Angora, Bologna 1839

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“Se il cercare le smarrite cose de' Latini e de' Greci é da lodare moltissimo, certo non sarà da niegarsi lode a chi produca fuori le dimestiche ricchezze troppo miseramente o ignorate o dimentiche.”

Giulio Perticari (1779–1822) poeta e scrittore italiano

da Della vita di Guidolbaldo I duca d'Urbino, p. 69, Opere, Vol. II, a cura di Giansante Varrini, Tipografia Guidi all'Angora, Bologna 1839

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“Tazzoli Enrico delli furono Pietro e Nobile Isabella Arrivabene nato a Canneto Provincia di Mantova il 17 Aprile 1812. Consecrato Prete il 19 Aprile 1835. Arrestato come reo d'alto tradimento il 17 Gennajo 1852. Fu condannato a morte il 4 Dicembre 1852. Perdona a tutti. Dio a lui perdoni.”

Enrico Tazzoli (1812–1852) patriota e sacerdote italiano

Biografia scritta da Don Tazzoli su una parete del Confortatorio; citato in Luigi Martini, Confortatorio di Mantova negli anni 1851, 52, 53 e 55, p. 319, Mantova, Tipografia Benvenuti, 1867

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“La nostra guerra è una guerra santa.”

Antonio Salandra (1853–1931) politico italiano

dal discorso del Presidente del Consiglio al Campidoglio, 2 giugno 1915; da La nostra guerra è santa, Tipografia del Senato, Roma 1915

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“ELEONORA FONSECA PIMENTEL. Ornata di ogni genere di letteratura, ed ancor più di virtù, da Metastasio lodata e da lui anche amata, scrivea il monitore Napolitano nel 1799.”

da Dizionarío geografico-storico-civile del Regno delle due Sicilie, p. 363, Tipografia all'insegna del Diogene, Napoli 1839-1843

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“Presto ritornerò a questa lieta Firenze, dove solamente posso vivere.”

Pietro Giordani (1774–1848) scrittore italiano

dalla lettera XVIII, citato in Gesualdo Vannini, Introduzione a La Vita e le Opere di Raffaello Lambruschini, Tipografia Guainai, Eboli 1907

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“Carlo Marx è stato mandato in soffitta.”

Giovanni Giolitti (1842–1928) politico italiano

da un discorso alla Camera dei Deputati, 8 aprile 1911; da Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti, vol. III, Tipografia della Camera dei Deputati, Roma, 1953-1956; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 202

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“Georgi Dimitrov è un ex tipografo, un populista che si orienta istintivamente fra le tattiche politiche, i classici del materialismo storico e una complessa realtà che egli giudica con un occhio provinciale.”

Carlo Quintavalle (1932–1989) giornalista e scrittore italiano

Origine: Georgi Dimitrov: dall'incendio del Reichstag nasce il «fronte popolare», p. 15