Frasi sulla democrazia
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“Malgrado tutta la loro apparente tolleranza, gli Stati Uniti mantengono un particolare equilibrio tra le forze del capitalismo e quelle della democrazia. Per ottenere ciò, sono sicuro che il paese è guidato da qualche forza nascosta, un'organizzazzione che lavora in segreto, abbastanza potente da far fuori i Kennedy e chiunque lo ostacola.”

Mohammad Reza Pahlavi (1919–1980)

Variante: Per tutta la loro apparente toleranza, gli Stati Uniti mantengono uno strano bilancio tra le forze del capitalismo e quelle della democrazia. Per ottenere ciò, sono sicuro che il paese è guidato da qualche forza nascosta, un organizazzione lavorando in segreto, abbastanza potente da far fuori i Kennedy e chiunque lo ostacola.

“In difesa dell'individuo e del nesso fra verità e felicità (la verità, tradendo la felicità, tradisce sé stessa), Adorno è il filosofo della "vita offesa". La sua specifica tradizione di pensiero non poteva essere che quella esistenzialistica e moralistica. Molto più di Heidegger, ossessionato in astratto dal problema dell'essere e dell'ente, molto più di Gadamer, che teorizza l'ermeneutica come metodo senza praticarla come ha fatto Adorno nei suoi saggi critici, più ancora di Popper, che fa della democrazia e della società aperta un feticcio teorico, Adorno è stato un pensatore dell'esistenza, un critico della cultura e dell'arte moderna, un difensore dei prerequisiti della democrazia, uno straordinario ermeneuta nei suoi scritti su Kafka, Beckett, la poesia e la musica moderna da Wagner a Schonberg, la vita quotidiana e il linguaggio. Un filosofo, ahimè, che oggi i filosofi neoaccademici trascurano o ignorano: si occupano di problemi che non li toccano come individui e come specialisti, parlano di essere e divenire, di alfa e omega, di inizio e di cosa ultima, di Dio e degli dei, saccheggiando scolasticamente l'intera tradizione della filosofia per riproporla "in vacuum". […] Questo Adorno non lo voleva. Anche perché sapeva che il filosofo che si occupa di pensieri e problemi filosofici professionalmente pre-selezionati e filtrati tradisce il primo imperativo del pensare: affrontare e pensare il non ancora pensato, pensare quello che gli è avvenuto ieri e oggi, poiché non esistono oggetti e temi di pensiero che siano più filosofici di altri.”

Alfonso Berardinelli (1943) critico letterario e saggista italiano
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“In questi ultimi anni certi paesi hanno visto lo scacco del socialismo, rimpiazzato sempre più dal capitalismo, tragico avvenimento provocato dal complotto degli imperialisti e dei socialdemocratici contemporanei. L’anno scorso l’Unione Sovietica si è sciolta dopo 69 anni di esistenza.
I socialdemocratici contemporanei, imbrogliati dalla strategia di «evoluzione pacifica» degli imperialisti, hanno astiosamente denigrato il socialismo, tacciandolo di società burocratizzata e sostenendo che il capitalismo procuri libertà e democrazia alla gente. Però non v’è un briciolo di libertà o di democrazia autentica nei paesi in cui il capitalismo è stato restaurato. Nella vecchia Unione Sovietica o in altri paesi d’Europa in cui il capitalismo è stato restaurato, se esiste, la libertà consiste soltanto, per i ricchi, nel vivere lautamente e nel riempirsi le tasche e, per i poveri, nel vagare per le strade in cerca d’un mezzo di sostentamento. Si vedono moltiplicarsi senza posa i disoccupati, persone che non esistevano all’epoca del socialismo, il prezzo delle merci salire alle stelle e il livello di vita della popolazione cadere. La gente ha nostalgia della vita ai tempi del socialismo e manifesta per strada contro la politica dei governi attuali.”

Kim Jong-il (1941–2011) dittatore nordcoreano

Origine: Cementiamo l'unità monolitica ed esaltiamo la coscienza del valore della nazione coreana, colloquio coi dirigenti del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea (4 febbraio 1992)

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“Alcuni potrebbero dichiarare che questo periodo rivoluzionario è caratterizzato dal terrore, dall'anarchia e dallo spargimento di sangue dilaganti. Sono proprio questi i responsabili del terrore, dell'anarchia e dello spargimento di sangue. Al contrario, tutti coloro che hanno fatto sacrifici per difendere la loro unità storica e che stanno lottando per il socialismo e la democrazia, ricordano gli ultimi cinque anni di rivoluzione con gioia.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

There may be those who allege that this revolutionary period is characterised by terror, anarchy and widespread bloodshed. These are the very same elements who are responsible for the terror, anarchy and bloodshed. On the contrary, all those who have made sacrifices to defend their historic unity and who are struggling for socialism and democracy recall the last five years of revolution with joy.

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“Proprio come il costante aumento di entropia è la legge fondamentale dell'universo, così è la legge fondamentale della vita di essere sempre più altamente strutturata e di lottare contro l'entropia. Entropia è una grandezza termodinamica che misura il grado di disordine presente in un sistema, incluso l'universo. E in natura l'entropia è spontaneamente sempre in crescita, cioè la tendenza naturale delle cose è verso il caos anziché verso l’ordine. E anche nella vita è così. Ecco alcuni esempi di quello che voglio dire. Immaginiamo che ci sia un campo d'erba. Non si trasformerà spontaneamente in un bel prato inglese ben curato; piuttosto, l'erba continuando a crescere, trasformerà il campo in un groviglio spaventoso di erbacce. Nel campo aumenta il caos, piuttosto che ordine. Se questo campo è il mio giardino, e se voglio un prato inglese ben curato invece di una giungla, dovrò con il rasaerba far retrocedere con fatica l'entropia (in gergo, falciare il prato), contrastando con il mio lavoro il naturale evolvere della situazione che naturalmente tende verso il caos, il disordine. Devo dare altri esempi? Quando le foglie in autunno cadono dagli alberi, naturalmente cadono in mucchi ordinati sul terreno? Ovviamente no; cadono caoticamente in tutto il prato, e se voglio mucchi ordinati, dovrò fare personalmente pulizia. La polvere in casa mia si accumula naturalmente nel cestino? Sfortunatamente no; finisce dappertutto, dove capita, e se voglio una casa pulita e ordinata, dovrò far retrocedere l'entropia (in gergo, spolverare). Il governo è un altro esempio; i governi non sono naturalmente stabili. La maggior parte dei principali paesi del mondo hanno avuto un grande cambiamento di governo negli ultimi cento anni. "Elenco delle rivoluzioni e ribellioni" di Wikipedia registra 215 tali eventi dal 1900 - più del numero di paesi in tutto il mondo! Un governo stabile nel mondo è una cosa molto rara e insolita, e richiede una incredibile quantità di equilibrio per garantire la stabilità (in gergo, democrazia). Il movimento naturale dei governi, come ogni cosa, è verso il caos. L’uso del motore dell’automobile migliora nel tempo? No, si usura e poi si rompe. La sua evoluzione non è verso l'ordine, si verso il caos. Se si trascura una strada, si riparano da sole le buche che si formano? Il tuo corpo, invecchiando, si ripara da sé, o si acciacca sempre di più e, infine, si arrende? Quando passa un uragano, si lascia dietro edifici luccicanti nuovi di zecca o, nella sua scia solo macerie e distruzione? In realtà, c'è qualche forza nell'universo che crea naturalmente ordine? Non penso proprio: l'uomo con il suo duro lavoro può solamente ritardare di poco l'inevitabile caos totale; alla fine l'entropia vincerà sempre e comunque. Vi pare che potremo battere l'universo e le sue intenzioni? (tratta da Lettera aperta a Gustáv Husák, 8 aprile 1975).”

Václav Havel (1936–2011) scrittore, drammaturgo e politico ceco
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“Ho fatto tutte e due le esperienze; molto, molto più scomodo manovrare la Democrazia Cristiana.”

Mariano Rumor (1915–1990) Decimo Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana

“Si parla molto di più del cinquantenario dell'indipendenza indiana a Londra che a Nuova Delhi o a Bombay. Là si ricorda l'inizio della ritirata imperiale, cominciata nell'agosto del '47 a Nuova Delhi e conclusasi neppure due mesi fa, il 1 luglio del '97, mezzo secolo dopo, a Hong Kong. Una lunga cavalcata nostalgica a ritroso. La Gran Bretagna ha la rievocazione facile. Non deve fare bilanci. Li ha già fatti. Se qualcuno, a Londra, vuol proprio tirare le somme, non gli riesce certo difficile sottolineare i risultati negativi di questi cinquant'anni postcoloniali dell'India. Così facendo, si può implicitamente rivalutare il tempo del Britsh Raj. È però un esercizio rischioso: è ridicolo giocare con la storia. La storia consente invece qualche considerazione su ciò che accadde realmente nell'estate del '47. Si può ricordare che l'impero britannico, seguendo un'abitudine (non solo) coloniale consolidata, si prodigò nell'accentuare l'ostilità tra indù e musulmani. Divise per governare. Si può altresì rammentare che gli inglesi se ne andarono (in anticipo sulla data prevista) come da una nave che affonda. Fu esemplare la decisione di decolonizzare, ma non certo il calendario precipitoso, dopo due secoli di dominio. Il 15 agosto '47 resta una data importante non solo perché ha visto nascere la 'più grande democrazia del mondo', ma perché ha dato il via al processo di decolonizzazione, che ha cambiato la faccia del mondo. Winston Churchill detestava l'India e gli indiani, e non lo nascondeva.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“La crisi economica, con i suoi preoccupanti aspetti dell'inflazione e della disoccupazione, minaccia il futuro di intere generazioni, soprattutto di giovani e di donne che reclamano una adeguata collocazione nella società, resi più coscienti dei loro diritti dalle grandi battaglie di libertà e di emancipazione di questi decenni. Accanto ad essi milioni di lavoratori sono impegnati ad avanzare nelle loro conquiste, a difendere ed attuare gli strumenti di mediazione e di accordo che hanno fatto dei conflitti nel mondo del lavoro una componente essenziale della nostra democrazia, una riprova della sua qualità civile e moderna. […] La democrazia italiana ha conosciuto in questi anni e conosce tuttora nemici accaniti che vanno combattuti, e sconfitti, con la forza della Costituzione e delle leggi, con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini; con la dedizione di tutti coloro che credono nei valori democratici, impegnandosi, ciascuno nel proprio posto di responsabilità sovente fino al limite del massimo sacrificio. Ad essi va la nostra riconoscenza; alla loro testimonianza deve corrispondere da parte nostra, in piena libertà di giudizio, l'adozione delle decisioni necessarie per la difesa e lo sviluppo delle istituzioni repubblicane.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Discorsi di insediamento alla Presidenza della Camera dei deputati
Origine: Dal Discorso di insediamento alla Presidenza della Camera, IX legislatura, 12 luglio 1983; disponibile su Camera.it http://storia.camera.it/presidenti/iotti-nilde/ix-legislatura-della-repubblica-italiana/discorso:0#nav.

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“L'Europa è stata vicina alla nostra causa. Anche per questo è importante che la libertà e la democrazia si mantengano salde in Europa, perché per questi valori la UE è un punto di riferimento nel mondo.”

Lorent Saleh (1988) attivista venezuelano

Origine: Citato in Venezuela: Saleh (premio Sakharov '17), Ue caposaldo democrazia http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2018/12/12/venezuelasalehpremio-sakharov-17ue-caposaldo-democrazia_bf627067-ffbd-4515-b5c0-a03a213c9821.html, Ansa.it, 12 dicembre 2018.

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“Stiamo assistendo all'inizio di una nuova democrazia. Tutto il paese deve lavorare insieme, tutti i patrioti devono riunirsi per il bene del Paese.”

Origine: Citato in Zimbabwe: "Una nuova era" https://www.rsi.ch/news/mondo/Zimbabwe-Una-nuova-era-9817567.html, RSI.ch, 22 novembre 2017.

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“L'alternativa democratica e riformatrice è l'unica soluzione che risponde ai bisogni della democrazia e della nazione. Essa è in realtà l'unica prospettiva seria che è rimasta in campo.”

Alessandro Natta (1918–2001) politico italiano

Origine: Dal discorso al comitato centrale del Partito Comunista Italiano; riportato in Natta appello al PSI http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1339_02_1987_0116_0032_19570387/, La Stampa, 4 maggio 1987.

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“Una democrazia non nasce spontaneamente. Noi europei lo sappiamo bene. Per l'Africa va ricordato che nel tracciare i confini dei loro possedimenti, alla fine dell'Ottocento, le potenze coloniali non badarono all'omogeneità culturale dei gruppi umani. Gli stessi confini diventarono negli anni Sessanta quelli degli Stati-nazione indipendenti. Così, per fare un esempio, i popoli di lingua kongo furono dispersi in tre Stati, il Congo ex francese, il Congo ex belga e l'Angola ex portoghese. Nessuno tenne in considerazione il fatto che quei popoli avessero costituito nel passato un potente regno, durato assai più a lungo dell'epoca coloniale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Una democrazia non nasce spontaneamente. Noi europei lo sappiamo bene. Per l'Africa va ricordato che nel tracciare i confini dei loro possedimenti, alla fine dell'Ottocento, le potenze coloniali non badarono all'omogeneità culturale dei gruppi umani. Gli stessi confini diventarono negli anni Sessanta quelli degli Stati-nazione indipendenti. Così, per fare un esempio, i popoli di lingua kongo furono dispersi in tre Stati, il Congo ex francese, il Congo ex belga e l'Angola ex portoghese. Nessuno tenne in considerazione il fatto che quei popoli avessero costituito nel passato un potente regno, durato assai più a lungo dell'epoca coloniale.
Origine: Da Africa. Dalla tirannia al Darfur le piaghe di un continente http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/03/10/africa-dalla-tirannia-al-darfur-le-piaghe.html?ref=search, la Repubblica, 10 marzo 2009.

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“Il nostro governo ha mancato di denunciare la soppressione della democrazia. Il nostro governo ha mancato di denunciare le atrocità. Il nostro governo ha mancato di prendere misure coercitive per proteggere i propri cittadini e allo stesso tempo si è tirato indietro per compiacere il governo dominato dal Pak[istan] occidentale e per sminuire ogni condivisibile reazione negativa della comunità internazionale. Il nostro governo ha avallato quella che molti considererebbero una bancarotta morale, mentre per ironia della sorte l'Unione Sovietica inviava al presidente Yahya Khan un messaggio di difesa della democrazia, in cui condannava l'arresto del dirigente di un partito di maggioranza democraticamente eletto e casualmente filo-occidentale, e chiedeva la fine delle misure repressive e degli spargimenti di sangue […] Ma noi abbiamo scelto di non intervenire, nemmeno su un piano morale, con la giustificazione che il conflitto con la Lega Awami, a cui sfortunatamente si può applicare l'abusata definizione di genocidio, sarebbe una questione puramente interna a uno Stato sovrano. Alcuni privati cittadini americani hanno espresso il loro disgusto. Noi, quali funzionari pubblici professionisti, esprimiamo il nostro dissenso con le politiche adottate e ci auguriamo vivamente che i sinceri e duraturi interessi che abbiamo in questo paese possano essere chiariti e le nostre politiche abbiano un nuovo indirizzo.”

Archer Blood (1923–2004)

da un comunicato inviato il 6 aprile 1971 durante la Guerra di liberazione bengalese
Origine: Citato in Christopher Hitchens, Processo a Henry Kissinger, Fazi Editore, 2005, p. 80. ISBN 8881126133

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“Di fronte alla palese dittatura della borghesia globalizzata serve sviluppare il concetto della dittatura proletaria, di cui nessuna parte del popolo ha nulla da temere, in quanto vera "democrazia per il popolo."”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Dalla relazione di Marco Rizzo al convegno "Con Stalin"; disponibile in Convegno “Con Stalin” – Relazione di Marco Rizzo http://ilpartitocomunista.it/2013/03/18/convegno-con-stalin/, Ilpartitocomunista.it.

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“Scomparso il comunismo, la gente non ha più motivo di sopportare una tassa impropria sulla democrazia.”

Gianni De Michelis (1940–2019) politico italiano

Origine: Citato in Nello Ajello, Così parlò Tangentopoli http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/24/cosi-parlo-tangentopoli.html, la Repubblica, 24 ottobre 1993.

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“Gelli, a dispetto della sua mancanza di fascino, è stato centrale nella storia italiana dal dopoguerra fino agli anni Ottanta. Non un burattinaio in proprio, ma un volonteroso funzionario della guerra segreta che è stata combattuta in Italia. Nemico dichiarato: il comunismo. Nemico combattuto: la democrazia, le regole, la legalità.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Gelli, golpe e affari nell'Italia dalla doppia storia http://www.giannibarbacetto.it/2015/12/17/gelli-golpe-e-affari-nellitalia-dalla-doppia-storia/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 17 dicembre 2015.

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“Se Mosca finì per accettare il regime parlamentare, continuò a rifiutare energicamente ed ostinatamente la democrazia sia formale sia sostanziale.”

Norberto Bobbio (1909–2004) filosofo, storico e politologo italiano

Origine: Da Introduzione a Gaetano Mosca, La classe politica, Editori Laterza, Bari, 1966, p. XXVIII.

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“Non è compito di Eltsin decidere il suo successore. Questo è ridicolo. In democrazia questa è prerogrativa del popolo.”

Michail Gorbačëv (1931) politico sovietico

Origine: Citato in Gorbaciov: Boris è finito, deve capirlo http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0504_01_1999_0217_0003_6685702/, La Stampa, 10 agosto 1999

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“Come stabilire una democrazia dopo che migliaia e migliaia di oppositori sono stati massacrati, cioè dopo che il paese è stato privato di così tante giovani vite, così tante menti nuove? E se ti piace davvero la democrazia, perché continui a dire che i sondaggi sono ben custoditi?”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

¿Cómo establecer una democracia después de que miles y miles de opositores han sido masacrados, es decir, después de que el país ha sido privado de tantas vidas jóvenes, de tantas mentes frescas? Y si de verdad le gusta la democracia, ¿por qué sigue diciendo que las urnas electorales están bien guardadas?

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“Il potere oggi si sviluppa in una dimensione globale che ha come protagonisti non solo le grandi compagnie americane ma anche le aziende cinesi. Di fronte a questo la tradizionale democrazia europea rischia di essere in ritardo. Forse dovremmo usare di più la forza del nostro diritto, ma anche la possibilità di muoverci tutti insieme. Solo nella dimensione europea, sovranazionale, si può giocare la partita che è quella di definire nuovi confini della democrazia e della libertà.”

Antonello Soro (1948) politico italiano

Citazioni di Antonello soro
Origine: Citato in Privacy, il monito del Garante: la democrazia è a rischio http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/antonello-soro-presenta-libro-democrazia-e-potere-dei-dati-61397385-5ed4-4423-a94e-2b769c3e6de3.html?refresh_ce/, 31 ottobre 2019, rainews.it. URL archiviato il 6 novembre 2019 http://archive.is/KFw8h/.

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“Se le nostre democrazie hanno deciso che eliminare Assad è una condizione irrinunciabile, dovrebbero prepararsi a ciò che potrebbe succedere dopo.”

Sergio Romano (1929) storico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Ma non bisogna dimenticare che in Siria le guerre sono due http://www.corriere.it/opinioni/17_aprile_13/i-nemici-dell-occidente-doppia-guerra-siriana-d3f71eee-1fa1-11e7-a630-951647108247.shtml, Corriere.it, 12 aprile 2017.

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“Il web, insieme alle riunioni di condominio, sono gli unici due luoghi in cui ti chiedi se la democrazia abbia senso.”

Red Ronnie (1951) conduttore televisivo italiano

Origine: Da un'intervista di Barbara Palombelli a Stasera Italia, Rete 4, 30 ottobre 2019

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“Le Filippine hanno ancora la forma di una democrazia, ma il presidente Rodrigo Duterte è un pagliaccio assassino.”

Gwynne Dyer (1943) Giornalista canadese

Origine: Da La primavera asiatica è rimasta incompiuta https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2018/08/03/sudest-asiatico-democrazia, Internazionale.it; traduzione di Andrea Sparacino, 3 agosto 2018.

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“Noi etiopi abbiamo bisogno della democrazia e della libertà, e siamo autorizzati ad averli. La democrazia non dovrebbe essere un concetto estraneo per noi.”

Abiy Ahmed Ali (1976) politico etiope

dal discorso del giuramento del 2 aprile 2018
Origine: Citato in Storia di Abiy Ahmed Ali, il grande artigiano della pace in Etiopia https://www.agi.it/estero/abiy_ahmed_nobel_pace_etiopia_chi_e-6341538/news/2019-10-11/, Agi.it, 11 ottobre 2019