Frasi sulla democrazia
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“La democrazia dev'essere il palladio dell'ordine. I disordini sono suscitati nel mondo dal dispotismo e dal prete che tiene il popolo in una condizione insopportabile.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Caprera, 28 novembre 1871; p. 604
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“Quando la possibilità della Turchia di entrare nell'Unione Europea è definitivamente tramontata il leader dell'Akp [Recep Tayyip Erdoğan] ha dato una svolta autoritaria alla sua politica che ha portato in pochi mesi a epurazioni nei corpi di polizia e nella magistratura, alla censura dei social network e al bavaglio per gli organi di stampa. Non dobbiamo aver paura di dire che, in questo momento, la Turchia non è una democrazia.”

Vittorio Emanuele Parsi (1961) politologo e editorialista italiano

Origine: Citato in Gianni Rosini, Turchia, "attentati colpa della stretta di Erdogan. Ankara non è una democrazia" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/02/turchia-clima-gezi-park-colpa-erdogan-ankara-non-democrazia/1560314/, Il Fatto Quotidiano.it, 2 aprile 2015.

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“Finché Pericle fu, durante la pace, a capo della repubblica, la guidò con moderazione e la conservò sicura, e sotto di lui essa fu potente come non mai; quando poi scoppiò la guerra, è evidente che anche allora egli ne seppe ben riconoscere la forza. Sopravvisse (allo scoppio della guerra) due anni e sei mesi; e dopoché fu morto, allora anche meglio si poté conoscere la sua antiveggenza nei riguardi della guerra. Egli infatti andava ripetendo che gli Ateniesi ne sarebbero usciti con successo qualora si fossero condotti prudentemente, avendo cura della flotta, e non cercassero di allargare con la guerra il loro impero, e non mettessero in pericolo la città stessa: ma essi fecero tutto il contrario, e giudicando altre imprese estranee alla guerra meglio rispondenti alle ambizioni private e ai privati vantaggi, mal governarono lo Stato per se stessi e per gli alleati… E la causa di tutto ciò era che Pericle, potente per dignità e per senno, manifestamente incorruttibile, dominava liberalmente la moltitudine e conseguito il potere con mezzi non illeciti, egli non era costretto a parlare per compiacerla, ma poteva, per la sua autorità, contraddirla ed affrontarne la collera… Si aveva dunque di nome la democrazia, ma di fatto il governo tenuto dal primo cittadino.”

Storie, II, 65
Origine: Citato in Giulio Giannelli, Trattato di storia greca. Patron editore, p. 240.

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“Mussolini stesso con grande energia ha creato una forma di governo sorretta dalla spada, dalla violenza e dal pervertimento politico. Il vigore delle sue vedute, la potenza dei suoi sradicati seguaci hanno soppresso la democrazia in Italia.»”

Giacomo Matteotti (1885–1924) politico e antifascista italiano

da Machiavelli, Mussolini and Fascism, English life, luglio 1924, pp. 87 e sgg., citato in M. Canali, Il delitto Matteotti Bologna, Il Mulino, 1997

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“[Parlando del Movimento 5 Stelle] Quello che sta succedendo oggi in Italia non è mai successo prima nella storia delle democrazie moderne. Una rivoluzione democratica, non violenta, che sradica i poteri, che rovescia le piramidi. Il cittadino che si fa Stato ed entra in Parlamento in soli tre anni.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

dal discorso del 22 febbraio 2013 in piazza San Giovanni, Roma
Origine: Citato in Parole guerriere http://www.beppegrillo.it/2013/02/parole_guerrier.html, BeppeGrillo.it, 23 febbraio 2013.

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“Il Movimento cinque stelle era un bel progetto politico e innovativo, senza leader e con la democrazia diretta. Anno dopo anno sono stati accantonati tutti i buoni principi e ci siamo ritrovati con un capo assoluto decretato da un nuovo regolamento e una democrazia diretta che si è trasformata in delle decisioni prese da ratificare. Tutto voluto tra l’altro da un vertice di cui conosciamo solo Grillo e Casaleggio, gli altri non sappiamo nemmeno chi siano.”

Marco Affronte (1965) politico italiano

Origine: Citato in Brahim Maarad, Marco Affronte spiega l'addio al M5S: "Il vero Movimento non esiste più" http://espresso.repubblica.it/palazzo/2017/01/12/news/l-eurodeputato-marco-affronte-lascia-e-dice-il-m5s-con-cui-mi-sono-candidato-non-esiste-piu-1.293354?ref=HEF_RULLO, L'Espresso, 12 gennaio 2017.

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“Vi è forse qualcosa di più ignobile della democrazia?”

Tommaso Landolfi (1908–1979) scrittore, poeta e traduttore italiano
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“[In un discorso contro Teramene] Ma tu, per la facilità con cui cambi opinione, sei corresponsabile dell'uccisione di moltissimi uomini tra gli oligarchi per mano del popolo, come pure di un numero altissimo tra quelli della democrazia da parte dei migliori.”

Crizia (-460–-403 a.C.) politico, scrittore e filosofo ateniese, membro dei Trenta tiranni

Origine: Citato in Senofonte, Elleniche, II, 3, 32; traduzione di Giovanna Daverio Rocchi, 2002.

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“Possono uccidere una democrazia più coloro che ne denunciano gli scandali che gli scandali stessi.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 36

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“Rivolgiamo […] un saluto e un omaggio al nostro paese, che noi amiamo, per il bene del quale abbiamo lavorato e combattuto e al quale vogliamo dare e daremo, con la vittoria della democrazia e del socialismo, felicità, benessere e progresso, sicurezza, indipendenza, libertà e pace. Andiamo avanti […], per l'emancipazione del lavoro, per il rinnovamento democratico e socialista dell'Italia, per il trionfo del comunismo.)”

Palmiro Togliatti (1893–1964) politico e antifascista italiano

Origine: Dal discorso Nel quarantesimo anniversario del PCI. Rapporto alla sessione pubblica del comitato centrale e della commissione centrale di controllo del Partito Comunista Italiano, Roma, 23 gennaio 1961; così riportato in Palmiro Togliatti – Il Partito. Scritti e discorsi, edizioni a cura della Sezione stampa e propaganda del PCI, 1973.

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“Il Partito fascista non nascondeva la sua avversione per la democrazia e per lo Stato liberale.”

Emilio Gentile (1946) storico italiano

Il fascismo in tre capitoli

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“Dove sono finiti gli yes dogs? e gli Hula-hoop? E le tartarughe Ninja? E la carta moschicida? E la democrazia?”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

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“La democrazia va bene in Europa. In Africa ci sono altre tradizioni. Guarda l'Etiopia di oggi: dicono di aver introdotto il pluralismo. Invece hanno reintrodotto il tribalismo. Ciascuno sta dalla parte della propria tribù o della propria religione, non dalla parte di un partito. Come in Sudan, in Ruanda, in Burundi, in Congo, in Kenia. Dappertutto. Il mondo vedrà in Africa guerre mai viste prima. Terribile guerre tribali.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

Variante: La democrazia va bene in Europa. In Africa ci sono altre tradizioni. Guarda l'Etiopia di oggi: dicono di avr introdotto il pluralismo. Invece hanno reintrodotto il tribalismo. Ciascuno sta dalla parte della propria tribù o della proporia religione, non dalla parte di un partito. Come in Sudan, in Ruanda, in Burundi, in Congo, in Kenia. Dappertutto. Il mondo vedrà in Africa guerre mai viste prima. Terribile guerre tribali.

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“È sempre stato alla moda paragonare il nostro paese durante il mio regno alle democrazie più perfette del mondo. Non do importanza a questo. Ma ora stanno dicendo «oh, cerchiamo di capire queste persone. Dopo tutto, l'Islam è qualcosa di speciale», quando ciò che stanno facendo è totalmente contrario all'Islam. Ora, tutti dicono «beh, cerchiamo di capirli», capire queste persone che ne stanno uccidendo, massacrando altre, le persone che odiano, come mosche. Nel mio caso, però, paragonano il paese al governo più perfetto del mondo.”

Mohammad Reza Pahlavi (1919–1980)

It's always a tendency to compare our country in my time to the most perfect democracies of the world. I don't mind that. But now, what we hear is "oh let's try to understand these people. After all, Islam is something special," when what they are doing is absolutely contrary to Islam. Now, everybody is trying to say "well, let's try to understand these people", these people who are killing, massacring others, the people they don't like just like flies. But in my case, it is to compare it to the most perfect government of the world.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: È sempre stato alla moda paragonare il nostro paese durante il mio regno alle democrazie più perfette del mondo. Questo non mi scoccia, ma ora stanno dicendo «oh, cerchiamo di capire queste persone. Dopo tutto, l'Islam è qualcosa di speciale», quando ciò che stanno facendo è totalmente contrario all'Islam. Ora, tutti dicono «beh, cerchiamo di capirli», capire queste persone che stanno uccidendo, massacrando gli altri, le persone che odiano, come le mosche. Nel caso mio però, paragonano il paese al governo più perfetto del mondo.

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“In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è risultato nel successo previsto. Ma noi vogliamo chiarire dei concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privileggiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se s'impossessarono del potere un' anno fa, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatosi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo e con la nazione che era diventata la vittima di rapina flagrante.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II
Variante: In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è stato coronato dal successo che ci si aspettava. Ma noi vogliamo chiarire alcuni concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privilegiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se un anno fa presero su di sé la difficile responsabilità, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatasi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo; la nazione che era diventata la vittima di un flagrante saccheggio.

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“Il popolo coreano ha lottato per più di venti anni per l'unificazione del paese e contro l'occupazione della Corea del sud da parte dell'imperialismo yankee. La rivoluzione coreana è parte del movimento rivoluzionario internazionale e la lotta rivoluzionaria del popolo coreano si sviluppa dentro la lotta comune dei popoli di tutto il mondo per la pace, la democrazia l'indipendenza nazionale e il socialismo. Il popolo coreano lotta per completare la sua causa di liberazione nazionale e, nello stesso tempo, compie tutti gli sforzi per accelerare lo sviluppo generale del movimento rivoluzionario internazionale. Il nostro popolo solidarizza con tutte le forze che si oppongono all'imperialismo nordamericano ed appoggia senza sosta la lotta dei popoli di tutti i paesi contro l'imperialismo yankee. Noi consideriamo questo come un fattore importante per il trionfo della rivoluzione coreana. L'imperialismo è una forza in agonia la cui epoca è ormai tramontata e la lotta per la libertà dei popoli è una forza nuova che aspira al progresso dell'umanità. Sebbene si possano incontrare numerose difficoltà, ostacoli e contrattempi sulla strada della lotta per la liberazione dei popoli, la disfatta dell'imperialismo e il trionfo di questa lotta è una legge dello sviluppo della storia, che non si può impedire. Sebbene gli imperialisti, ammaestrati dall'imperialismo yankee, facciano sforzi disperati per frenare la sempre pili vasta lotta di liberazione dei popoli, questo non è altro che l'ultimo delirio dei condannati alla rovina. Quanto più gli imperialisti nordamericani si disperano, tanto più peggiorano la situazione. L'imperialismo yankee va tramontando e il suo destino è uguale a quello del sole di ponente. Gli imperialisti nordamericani saranno cacciati sicuramente dall'Asia, dall'Africa e dall'America latina, grazie alla lotta di liberazione dei popoli. La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
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“Dovremmo inutilmente giocare alla democrazia e alla libertà che ci conduranno alla sconfitta totale, o dovremmo limitare la libertà anarchica per ottenere la vittoria? Il governo ha preso la sua decisione. Abbiamo scelto la via che ci condurrà alla vittoria.”

Lon Nol (1913–1985) militare e politico cambogiano

Variante: Dovremmo inutilmente giocare alla democrazia e alla libertà che ci conduranno alla sconfitta totale, o dovremmo limitare la libertà anarchica per ottenere la vittoria? Il governo ha fatto la sua decisione. Abbiamo scelto la via che ci condurra alla vittoria.

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“Sebbene il Vietnam stesso stia affrontando la carestia dopo trent'anni di guerra, ha spedito più di 25.000 tonnellate di viveri alla Cambogia. I vietnamiti sono riusciti a farlo chiedendo ad ogni famiglia nelle loro province sudoccidentali di dare tre chili di riso. Per contro, i governi occidentali hanno inviato solo un esile rivolo di aiuti. Le grandi agenzie, la Croce Rossa Internazionale e l'Unicef, hanno imposto condizioni sulla carità da loro proposta, come il diritto di fornire viveri a ciò che definiscono «l'altra parte». Gli osservatori occidentali che hanno attraversato il confine tailandese con la Cambogia hanno visto ciò che in realtà questo significa: significa nutrire non i civili, non le donne e i bambini, ma ciò che rimane dell'esercito genocida di Pol Pot. Per questo privilegio, le agenzie hanno negato l'assistenza al 90% del popolo cambogiano. Fornire viveri ai Khmer Rossi è in linea con l'appoggio diplomatico occidentale a Pol Pot. Il mese scorso, l'assemblea generale dell'Onu assisté allo spettacolo straordinario delle democrazie occidentali, incluse l'America e la Gran Bretagna, che votano per continuare il riconoscimento del regime defunto che loro stessi riconoscono come gli assassini di massa più efficienti dopo Hitler.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Sebbene Vietnam stesso stia affrontando la carestia dopo trent'anni di guerra, ha spedito più di 25.000 tonnellate di viveri alla Cambogia. I vietnamiti sono riusciti a farlo chiedendo ad ogni famiglia nelle loro province sudoccidentali a dare tre chili di riso. In contrasto, i governi occidentali hanno spedito solo una manciata d'assisstenza. Le grandi agenzie, la Croce rossa internazionale e Unicef, hanno imposto condizioni sulla loro carità, come il diritto di fornire viveri a ciò che definiscono «l'altra parte». Gli osservatori occidentali che hanno attraversato il confine tailandese con Cambogia hanno visto ciò che significa veramente: significa nutrire non i civili, non le donne e i bambini, ma ciò che rimane dell'esercito genocidiale di Pol Pot. Per questo privilegio, le agenzie hanno trattenuto l'assisstenza a 90% del popolo cambogiano. Fornire viveri ai Khmer Rossi è in linea con l'appoggio occidentale per Pol Pot. Il mese scorso, l'assemblea generale dell'Onu assistì allo spettacolo straordinario delle democrazie occidentali, inclusi l'America e la Gran Bretagna, votare per continuare il riconoscimento del regime defunto che loro stessi riconoscono come i carnefici più efficenti dopo Hitler.

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“Viviamo in una democrazia incapace di vedere la realtà. Tagliavo le tasse alle imprese, e finivo sui siti perché avevo la cravatta storta. Annunciavo nuovi posti di lavoro, e in rete mi prendevano in giro perché ero fradicio di pioggia.”

François Hollande (1954) 24º presidente della Repubblica Francese

Origine: Citato in Aldo Cazzullo, Francia, preghiere e comizi blindati. Una corsa per 4 al di fuori dei partiti http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_20/preghiere-comizi-blindati-corsa-quattro-quasi-di-fuori-partiti-89e1843a-253b-11e7-a8eb-9de3cd2120df.shtml, Corriere.it, 20 aprile 2017

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“Non c'è "un solo popolo". Ma una società unita e, al tempo, stesso divisa in base a interessi e valori. Che nella democrazia rappresentativa trovano "rappresentazione". Per questo è necessario guardarsi dalla "popolocrazia."”

Ilvo Diamanti (1952) sociologo, politologo e saggista italiano

E difendere, rivendicare la "democrazia".
Origine: Da Dalla democrazia alla popolocrazia http://www.repubblica.it/politica/2017/03/20/news/ilvo_diamanti_dalla_democrazia_alla_popolocrazia-160988674/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-L, Repubblica.it, 20 marzo 2017.

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“Ha mai sentito parlare d'una cosa chiamata democrazia? La democrazia significa eleggere le persone che ti piaciono. Avemmo un'elezione un anno fa circa, e il mio partito ottenne il 62 per cento dei voti. Ciò dimostra che il popolo d'Uganda non si è stufato di noi, siccome ha votato per noi ben cinque volte.”

Yoweri Museveni (1944) politico ugandese

Variante: Ha mai sentito parlare d'una cosa chiamata democrazia? La democrazia significa eleggere le persone che ti piaciono. Avemmo un'elezione un'anno fa circa, e il mio partito ottenne il 62 per cento dei voti. Ciò dimostra che il popolo d'Uganda non si è stufato di noi, siccome ha votato per noi ben cinque volte.

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“Quest'elezione è una farsa totale e una presa in giro. Noi non siamo una democrazia!”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2012

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“S'invade, s'abbatte, s'insegue, s'ammazza il cattivo, | si inventano democrazie. (da Ermeneutica, n. 3)”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Dieci stratagemmi

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“La dittatura della borghesia esercita le seguenti funzioni: controbattere gli interessi del popolo lavoratore, in primo luogo degli operai e dei contadini, privarli delle loro libertà per difendere gli interessi della classe dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura della borghesia si esercita dunque sugli operai e sui contadini, mentre pratica la democrazia per i proprietari fondiari e i capitalisti. Contrariamente a questa dittatura della borghesia, la dittatura del proletariato stabilitasi, in seguito alla Rivoluzione d'ottobre, in Unione Sovietica, e poi in numerosi altri paesi, protegge gli interessi degli operai e dei contadini e rinnega gli interessi dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura del proletariato si esercita sui proprietari fondiari e sui capitalisti, mentre pratica la democrazia per le larghe masse popolari lavoratrici, per gli operai e i contadini in primo luogo. La dittatura della borghesia è necessaria per il sistema capitalista e la dittatura del proletariato è necessaria per il sistema socialista. Alcuni pensano che la dittatura della democrazia popolare nel nostro paese non sia la dittatura del proletariato, ma una sorta di dittatura intermediaria fra la dittatura del proletariato e la dittatura della borghesia; oppure hanno la falsa opinione che, poiché il nostro Governo è fondato su un fronte unito, il potere popolare non entri nel quadro della dittatura del proletariato. È falso. L'attuale potere di democrazia popolare nel nostro paese entra nel quadro dei poteri esercitati dalla dittatura del proletariato. Noi costruiamo attualmente il socialismo. Un paese che costruisce il socialismo non può non rappresentare, per sua essenza, la dittatura del proletariato.”

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“Il collegio elettorale è un disastro per la democrazia.”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

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