Frasi su epigramma

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema epigramma, citata, detto, amore.

Frasi su epigramma

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“[Sugli Epigrammi] Ce ne sono dei buoni, alcuni sono mediocri, ma i più sono cattivi.”

Marco Valerio Marziale (40–104) poeta ed epigrammista romano

I, 16; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli

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“Gli altari in rovina sono abitati da demoni.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Epigrammi, p. 187
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“Guglielmo Oberdan | morto santamente per l'Italia | terrore ammonimento rimprovero | ai tiranni di fuori | ai vigliacchi di dentro.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

epigramma; p. 223
Confessioni e battaglie, Serie seconda

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“Il motto di spirito. – Il motto di spirito è l'epigramma sulla morte di un sentimento.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“Nessuno muore prima di aver adempiuto il suo compito; molti però gli sopravvivono.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Epigrammi, p. 188
Foglie e pietre

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“La notte che morì Pier Soderini. | L'anima andò dell'inferno alla bocca. | Gridò Pluton: Che inferno! anima sciocca, | Va su nel limbo fra gli altri bambini.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

da Epigrammi
Origine: Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 506.

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“Sia pace ai frati | Purché sfratati: | E pace ai preti | Ma pochi e quieti: | Cardinalume | Non tolga lume: | Il maggior prete | Torni alla rete: | Leggi o non re, | L'Italia c'è.”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

Origine: Epigramma citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, U. Hoepli, Milano, 1921, p. 443.

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“Qui giace Piron che non fu nulla, neanche accademico.”

Alexis Piron (1689–1773) poeta, drammaturgo

epigramma citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 777

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“Il tradimento non trionfa mai: qual è il motivo? | Perché se trionfa, nessuno osa chiamarlo tradimento.”

John Harington (1560–1612) inventore, poeta e scrittore inglese

da Epigrammi in Of Treason, libro IV, epigramma V

“Rimpiango le velenose ironie, l'ustionante epigramma alla Flaiano, alla Longanesi, definito «il componimento che con il minor numero di parole procura il maggior numero di nemici.»”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

Origine: Non siamo più povera gente, p. 215

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“Dorme un sonno sacro; non dire che i buoni muoiono.”

Callimaco (-310–-240 a.C.) poeta e filologo greco antico

Epigrammi, VII Epitafio di Saone

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“Lavoro eterno! — | Paga il Governo.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

epigramma per Luigi Lamberti, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 195

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“Montale, | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal sole, | e intesse liscosa canzone.”

Giorgio Caproni (1912–1990) poeta, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Da Epigramma in Res Amissa

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“Io quand'ero questore scoprii la sua tomba [di Archimede], sconosciuta ai Siracusani, cinta con una siepe da ogni lato e vestita da rovi e spineti, sebbene negassero completamente che esistesse. Tenevo, infatti, alcuni piccoli senari, che avevo sentito essere scritti nel suo sepolcro, i quali dichiaravano che alla sommità del sepolcro era posta una sfera con un cilindro. Io, poi, osservando con gl'occhi tutte le cose – c'è, infatti, alle porte Agrigentine una grande abbondanza di sepolcri – volsi l'attenzione ad una colonnetta non molto sporgente in fuori da dei cespugli, sulla quale c'era sopra la figura di una sfera e di un cilindro. E allora dissi subito ai Siracusani – c'erano ora dei principi con me – che io ero testimone di quella stessa cosa che stavo cercando. Mandati dentro con falci, molti ripulirono e aprirono il luogo. Per il quale, dopo che era stato aperto l'accesso, arrivammo alla base posta di fronte. Appariva un epigramma sulle parti posteriori corrose, di brevi righe, quasi dimezzato. Così la nobilissima cittadinanza della Grecia, una volta veramente molto dotta, avrebbe ignorato il monumento del suo unico cittadino acutissimo, se non lo fosse venuto a sapere da un uomo di Arpino.”

V, 23, 64-66
Cuius ego quaestor ignoratum ab Syracusanis, cum esse omnino negarent, saeptum undique et vestitum vepribus et dumetis indagavi sepulcrum. Tenebam enim quosdam senariolos, quos in eius monumento esse inscriptos acceperam, qui declarabant in summo sepulcro sphaeram esse positam cum cylindro. Ego autem cum omnia collustrarem oculis – est enim ad portas Agragantinas magna frequentia sepulcrorum – animum adverti columellam non multum e dumis eminentem, in qua inerat sphaerae figura er cylindri. Atque ego statim Syracusanis – erant autem principes mecum – dixi me illud ipsum arbitrari esse, quod quaererem. Immissi cum falcibus multi purgarunt et aperuerunt locum. Quo cum patefactus esset aditus, ad adversam basim accessimus. Apparebat epigramma exesis posterioribus partibus versiculorum dimidiatum fere. ita nobilissima Graeciae civitas, quondam vero etiam doctissima, sui civis unius acutissimi monumentum ignorasset, nisi ab homine Arpinate didicisset.
Philippicae, Tusculanae disputationes

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“Ti cadono a frotte nel grembo i premi e le donne. | Una però non è mai stata tua: la Musa.”

Géza Képes (1909–1989)

da Un poeta stracoronato, Epigrammi
Origine: In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 229.

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“Gino mio, l'ingegno umano | Partorì cose stupende, | Quando l'uomo ebbe tra mano | Meno libri e più faccende.”

Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano

epigramma a Gino Capponi; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 149

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“Il fare un libro è meno che niente, | se il libro fatto non rifà la gente.”

Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano

dagli Epigrammi

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“Sovrapposizione – Se la donna è mobile, l'uomo è sopramobile.”

Gino Patroni (1920–1992) giornalista e scrittore italiano

da Non c'è amore senza pene, raccolta di epigrammi inediti, 1989

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“L'epigramma è una pistola corta, e ammazza più sicuramente di un archibugio.”

Curzio Malaparte (1898–1957) scrittore italiano

da Il battibecco

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“Due contesse, irrisolute | come meglio mascherarsi, | per non esser conosciute | in un prossimo veglione, | ne fan motto al Caccavone, | che risponde: «Vi dovreste | mascherar da donne oneste!»”

Filippo Pananti (1766–1837) poeta italiano

citato in Epigrammi del marchese di Caccavone e del Duca di Maddaloni, a cura di Giuseppe Porcaro, Arturo Berisio Editore, Napoli, 1968, p. 22.

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“In alcune circostanze il silenzio è il più riuscito degli epigrammi.”

Andrea Emo (1901–1983) filosofo italiano

Origine: Da La voce incomparabile del silenzio, a cura di Massimo Donà e Raffaella Toffolo, Gallucci, Roma, 2013, p. 35. ISBN 978-88-6145-560-3