Frasi su voluta
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“Era Bishop. No, non Bishop, ma un perfetto duplicato. Una copia assolutamente fedele del povero, disattivato Bishop. Bishop II, si disse Ripley, Bishop venuto a prendersi la regina.
Non finché la signora sarà in vita, pensò decisa.
— Lei sa chi sono, — affermò la figura.
— Sì. Un androide. Lo stesso modello di Bishop. Mandato qui dalla fottuta Compagnia.
— Io non sono Bishop l’androide. L’ho progettato. Io sono il prototipo, e naturalmente l’ho modellato con i miei stessi lineamenti. Io sono umano. Sono stato mandato qui per mostrarle un volto amico, e per farle capire quanto lei sia importante per noi. Per me. Io seguo questo progetto sin dall’inizio. Lei significa molto per me, tenente Ripley. Per tante persone. La prego, scenda.
— Io voglio solo aiutarla. Abbiamo qui tutto quello che serve per aiutarla, Ripley. — Le rivolse un’occhiata ansiosa. In quel momento Ripley si accorse che due degli uomini di Bishop II erano vestiti in modo diverso: erano dei biomedici. Le tornò in mente Clemens.
— Vada al diavolo. Conosco tutti i volti “amici” della Compagnia. L’ultimo che mi è capitato di vedere apparteneva a uno stronzo di nome Burke.
Il sorriso svanì dal volto dell’uomo. — Il signor Burke si è rivelato una scelta sbagliata per la sua precedente missione. Aveva più a cuore i suoi interessi personali che quelli della Compagnia. Le garantisco che tale errore non si ripeterà più. Ecco perché mi trovo qui io, invece che un inesperto ed ambizioso subalterno.
— E lei, naturalmente, non ha ambizioni personali.
— Io voglio solo aiutarla.
— Lei mente, — replicò la donna con calma. — A lei non importa un accidente di me né di chiunque altro. Lei vuole solo portarsi via l’alieno. Queste creature hanno acido al posto del sangue, voialtri denaro. Non ci vedo molta differenza.
Bishop II fissò per un momento il pavimento prima di alzare gli occhi verso la sagoma solitaria sulla piattaforma della gru. — Lei ha tutte le ragioni di essere diffidente; ma, purtroppo, non ci è rimasto molto tempo. Noi vogliamo riportarla a casa. Non ci interessano più quelle creature. Sappiamo quello che ha passato. Lei ha dimostrato grande coraggio.
— Balle!
— Mi creda. Noi vogliamo aiutarla.
— In che modo?
— Vogliamo tirare fuori l’alieno che ha in corpo.
— E tenervelo.
Bishop II scosse la testa. — No, distruggerlo.
Ripley ebbe un attimo di esitazione, avrebbe voluto credergli. Cogliendo il suo smarrimento, Bishop II si affrettò ad aggiungere: — Ripley, lei è stanca, sfinita. Si conceda un momento per riflettere. A me sta a cuore solo il suo benessere. Sulla mia astronave, la Patna, c’è un’attrezzatissima sala operatoria. Possiamo asportare il feto, o larva, o come lo si voglia chiamare. Non abbiamo un nome per le diverse fasi di gestazione. L’operazione andrà benissimo! Lei avrà una lunga vita piena di gioie.
Ripley lo guardò, ora tranquilla, rassegnata. — Ho già avuto una vita, grazie. Una vita di cui non ho dovuto rendere conto a nessuno.
L’uomo alzò una mano in un gesto di supplica. — Ragioni, Ripley! Ammetto che abbiamo fatto degli errori, ma involontariamente. Possiamo riparare. Farle recuperare tutto il tempo perduto. Può ancora avere figli. Riscatteremo il suo contratto. Avrà tutto quello che merita. Glielo dobbiamo.
Lei esitò ancora una volta. — Non porterete l’alieno sulla Terra?
— No. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Lei aveva ragione fin dall’inizio. Ma il tempo stringe, dobbiamo intervenire. La sala operatoria sull’astronave è già pronta.
I biomedici avanzarono immediatamente. — È un’operazione breve, indolore. Un paio di incisioni. Sarà tutto finito nel giro di un paio d’ore. Poi sarà di nuovo in piedi, pronta per ricominciare da zero.
— Che garanzie ho che, una volta tirato fuori, lo distruggerete?
Bishop II avanzò di un altro passo. Adesso era molto vicino. — Dovrà avere fiducia in me. — Tese una mano. — Abbia fiducia in me. La prego. Vogliamo solo aiutarla.
Ripley rifletté con calma. Vide Aaron e Morse che la guardavano. Il suo sguardo si posò nuovamente su Bishop II.
Fece scorrere il cancelletto della piattaforma che la separava da loro.”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

No... (pp. 125-126)
Alien<sup>3</sup>

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“L'ampia vittoria [di Macron dimostra che] una grande maggioranza dei nostri concittadini ha voluto riunirsi intorno ai valori della Repubblica segnando il loro legame all'Unione europea e all'apertura della Francia nel mondo.”

François Hollande (1954) 24º presidente della Repubblica Francese

Origine: Citato in Francia, Macron presidente: "Avete scelto di essere audaci. Difenderò le speranze d'Europa" http://www.repubblica.it/esteri/2017/05/07/news/francia_elezioni_ballottaggio_macron-164864026/?ref=RHPPTP-BL-I0-C12-P1-S1.12-T1, Repubblica.it, 7 maggio 2017.

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“Si chiamano Gaia e Gioia le agnelline di due mesi che oggi [quattro giorni prima di Pasqua] sono venute a Montecitorio insieme all'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali. Ho deciso di adottarle a distanza, un gesto utile a salvare la vita a questi animali. […] Ho voluto fare la mia parte in questa campagna di sensibilizzazione perché credo che il rispetto delle tradizioni non ci obbliga a uccidere altri esseri viventi.”

Laura Boldrini (1961) giornalista e politica italiana

Origine: Da un post su Facebook, 12 aprile 2017; citato in Laura Boldrini adotta due agnellini e li porta a Montecitorio: "Li ho salvati dalla macellazione" http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/12/laura-boldrini-adotta-due-agnellini-e-li-porta-a-montecitorio-li-ho-salvati-dalla-macellazione/3517689/, ilFattoQuotidiano.it, 12 aprile 2017.

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“[Gaffe] Non giustifichiamo tutto, altrimenti mi verrebbe da pensare che un giorno si potrebbe anche dire che le stragi naziste, i morti in Siberia, i regimi violenti come quello di Pino Chet, o i colonnelli in Argentina o Pol Pot in Cambogia furono voluti da vittime di un sistema politico deviato e di un'infanzia sfortunata e infelice.”

Sara Paglini (1961) politica italiana

Origine: Da un post su Facebook.com; citato in Matteo Cruccu, La gaffe della senatrice m5S: Pinochet diventa Pino Chet e i «colonnelli» sono argentini http://www.corriere.it/politica/13_novembre_13/gaffe-senatrice-cinque-stelle-pinochet-diventa-pino-chet-d63f8828-4c62-11e3-b498-cf01e116218a.shtml, Corriere.it, 13 novembre 2013.

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“Agli occhi del giovane pittore [Correggio], avvezzi alle sottigliezze, alle ondulazioni di linee miti,, […] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario Mantegna. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri Trionfi di Cesare, si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i Gonzaga avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 9, parte 2, p. 618
Storia dell'arte italiana, La pittura del Cinquecento
Variante: Agli occhi del giovane pittore, [... ] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario Mantegna. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri Trionfi di Cesare, si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i Gonzaga avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo. (vol. 9, parte 2, p. 618)

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“Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32
Mia cara Miledy.
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton
Variante: Mia cara Miledy. — Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina. (dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32)
Origine: Sudditi. Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton, p. 3.

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“In questo momento, mia cara Miledy, interpreto la vostra amicizia, poiché mi scrivete ogni cosa, mentre che tutti i miei corrispondenti si, vedendo la mia inutilità e temendo di compromettersi. Io però spero che la mia buona amica Emma non mi affatto, benché io sia rilegata a Palermo. Ciò farà epoca. Dal canto mio non crediate affatto che non abbia voluto venire per qualche motivo, o capriccio. Vi sono stata indotta da più ragioni. D'altra parte non volendomi nessuno ho temuto far torto all'affetto ed all'entusiasmo che il re ispirerà, e che non è l'istesso per me. Infine, mille motivi di prudenza m'han fatto una legge che mi addolora grandemente. Continuerò a profittare della vostra amicizia, indirizzandovi le mie differenti lettere e ordinando agli altri che ve le portassero da parte mia. Voglio augurarmi che le cose s'accomoderanno col cardinale ma prevedo delle tempeste ed allora mi rimpiangeranno. Infine, il mio cuore trabocca ed avrei molto a dirvi. Addio, mia cara Miledy, compiangetemi e non mi dimenticate. Vi scongiuro farmi sapere tutte le cose che succederanno.
Credetemi di cuore e per la vita la vostra affettuosa e riconoscente amica — Carolina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del 2 luglio 1799, pp. 91-92
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton

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“Qualsiasi agenzia inizialmente mi avrebbe voluto lanciare nel campo Gravure Idol per fare soldi. Avrei vinto facilmente ma sarei stata dimenticata anche subito. Sono venuta in Giappone per diventare qualcosa di più. La cosa più difficile non è iniziare ma rimanere sulla cresta dell'onda e se ci si fa prendere dallo sconforto e si molla tutto, non ha senso.”

Yuriko Tiger (1993) modella e personaggio televisivo italiana

Origine: Con questo termine si indicano le idol che lavorano soprattutto come modelle per bikini o abbigliamento intimo. Per approfondire vedi la sezione corrispondente della voce idol su Wikipedia.

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“[…] ciò che costituisce il maggior merito di Félix Vallotton, disegnatore così fermo, sicuro e personale nella sua volontaria limitazione dei mezzi grafici di rappresentazione, decoratore così garbato ed efficace, psicologo così sottile ed osservatore spesso così acuto delle realtà anche più usuali e volgari, è che egli ha sempre voluto e saputo vivificare quanto di arcaico ha la forma da lui prescelta, mercé un sentimento schietto e profondo della modernità. Ed avviene così che, mentre la ricerca alquanto artificiosa di un dilettantistico arcaismo raffredda, dopo un po' di tempo che le abbiamo guardate, il godimento estetico che a bella prima ci hanno procurato le ingegnose fantasie decorative, […], non ci stanchiamo punto di contemplare le incisioni del valente ed originalissimo disegnatore di Losanna, perché ci accorgiamo subito che sotto la vecchia ruvida corteccia fluisce una linfa abbondante e giovine, la quale assicura foglie, olezzanti fiori e pomi ai nostri occhi, alle nostre nari, al nostro palato del secolo ventesimo.”

Vittorio Pica (1864–1930) scrittore e critico d'arte italiano

da I moderni incisori su legno: Félix Vallotton https://archive.org/details/emporium21isti/page/318, Emporium [Rivista mensile illustrata d'arte letteratura scienza e varietà], Istituto italiano d'arti grafiche Bergamo - Editore, volume XXI, 1905, p. 318
Origine: Raro latinismo per "verdi".
Origine: Variante arcaica di "saporosi".

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“Nel sistema democratico voluto dalla Costituzione il Parlamento, e solo il Parlamento, è l'espressione della volontà popolare. La nostra Costituzione non ammette che il Paese sia privo neanche solo per un giorno di un Parlamento dotato dei suoi poteri.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Origine: Citato in "Il Parlamento resta sovrano" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0822_01_1992_0053_0003_11507568/, La Stampa, 23 febbraio 1992.

“L'Iran imperiale disponeva di enormi risorse finanziarie che consentivano grandi innovazioni, in tutti i campi. Teheran era la meta obbligata di legioni di uomini d'affari occidentali, incolonnati come questuanti davanti ai ministeri, ansiosi di proporre prodotti e progetti. Non mi passò neppure per la testa l'idea che quel successo potesse condurre a un disastro. A ritorcesi contro lo scià fu l'eccessiva modernizzazione, compresa quella culturale. La precipitosa industrializzazione, pagata con i proventi petroliferi, non dette i frutti sperati. L'Iran non era competitivo sul piano internazionale e all'interno i consumi non erano sufficienti per mantenere le attività appena create. Si accentuò il declino dell'agricoltura, ferita da una riforma che, per volontà dello scià, aveva trasformato mezzadri e fittavoli in tanti proprietari troppo piccoli per sopravvivere. Così il distacco tra le città, gonfiate da popolazioni inurbate in gran fretta, e la società rurale era aumentato, ed era cresciuto in modo vertiginoso quello tra le classi beneficiate dalla pioggia petrolifera e quelle escluse, abbandonate a se stesse. Le campagne in favore dell'emancipazione femminile e dell'alfabetizzazione fecero emergere strati sociali subito assetati di libertà adeguate al loro nuovo status. Ma un apparato poliziesco severo, e spesso spietato, reprimeva quegli slanci suscitati dalle riforme. La monarchia non fu capace di gestire la modernizzazione (l'occidentalizzazione) che essa stessa aveva voluto. Non fu capace di rinunciare a un rigido autoritarismo che comprimeva la società civile in espansione.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Sulle strade di Teheran con la furia di un popolo http://download.repubblica.it/pdf/diario/31012004.pdf, la Repubblica, 31 gennaio 2004.

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“[Su Roberto Formigoni] Un uomo che si era insediato all'ultimo piano del "Formigone", il nuovo grattacielo che aveva voluto come segno del suo potere e che si è invece trasformato nella sua Torre di Babele.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da Formigoni realizza il suo sogno: fare "il collaudatore di vacanze", gratis https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/22/formigoni-realizza-il-suo-sogno-fare-il-collaudatore-di-vacanze-gratis/3277603/, 22 dicembre 2016.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Hai voluto credere alla tua stessa menzogna. Tu sapevi qual era il prezzo.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Mirri Maz Duue
a Daenerys Targaryen
Origine: Il Grande Inverno, p. 761

“La sua figura è e rimarrà eroica per quello che ha voluto rappresentare con la sua vita, una vita fatta di sfide, di grandi volontà e di sogni ma sempre una vita vissuta con la consapevolezza cristiana di volerne fare, come recitava Giovanni Paolo II, un capolavoro.”

Rachele Fogar (1991) modella, personaggio televisivo e influencer

riferito ad Ambrogio Fogar
Origine: Fogar, mio padre, lo incontro nei sogni http://www.ilgiornale.it/news/politica/fogar-mio-padre-incontro-nei-sogni-1156382.html,

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“Da quando mi sono separato da Veronica, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Questa stessa persona che ovviamente era assai spesso con me, anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Citato in Berlusconi: «Mai pagato le donne. Dopo Veronica ho una relazione stabile» http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_16/ruby-premier-no-interrogatorio_8c4778b4-2174-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 16 gennaio 2011.

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“Savorgnan de Brazza è morto sul posto per aver voluto continuare, anche oltre le sue forze, il suo lavoro di promozione umana di queste popolazioni congolesi di cui siamo gli stessi figli.”

Fulbert Youlou (1917–1972) politico e presbitero della Repubblica del Congo

Savorgnan de Brazza est mort à la tâche pour avoir voulu poursuivre, même au-delà de ses forces, son œuvre de promotion humaine de ces populations congolaises dont nous sommes le propres enfants.

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“Io non sono nato in Toscana, sono voluto nascere in Toscana. Infatti ho le gambe storte di chi fa solo sali e scendi e non può mai andare pari, su un terreno regolare. Guardi le mani. Anzi, no. Le tocchi proprio. Sono quelle di uno che ama stare nella campagna, potare le piante, dare da mangiare agli animali.”

Luciano Spalletti (1959) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Gazzetta dello Sport; citato in Spalletti: "Con i giocatori sarò un martello, voglio appartenenza. I tifosi dell'Inter..." http://www.fcinter1908.it/copertina/spalletti-con-i-giocatori-saro-un-martello-voglio-appartenenza-i-tifosi-dellinter/, FcInter1908.it, 24 giugno 2017.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Te Lo Auguro

Oggi vorrei fare
un augurio speciale
tutto quanto sol per te!
Non ti auguro un dono qualsiasi, di più…
Ti auguro quello
che molti non posseggono
e avrebbero voluto
pagare col sangue!
Semplicemente…
Ti auguro tempo,
tempo per divertirti
e per ridere di pura gioia
con gli occhi lucidi d'emozione.
Ti auguro tempo,
per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso,
ma anche per donarlo
agli altri con amore
e pazienza, senza pensare
al tuo tornaconto.
Ti auguro tempo,
non per affrettarti e correre per far più cose
nello stesso arco di tempo,
ma tempo per essere contento in ciò che fai!
Ti auguro tempo,
non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché
te ne resti per realizzare
molti più sogni da vivere,
tempo per stupirti
e tempo per fidarti,
ancora del tempo
non soltanto per guardarlo sull’orologio, o misurarlo attraverso una clessidra,
o contemplandolo
sul volto dell'anziano.
Ti auguro tempo
per guardare il firmamento,
il mare, i monti, le tue mani
e quello che puoi
fare con esse,
e ancora il mondo intero!
Tempo per crescere,
per maturare,
anche se magari sei
avanti con gli anni!
Ti auguro tempo
per sperare nuovamente
e per amare ancora,
se l'amore per un po
ti ha lasciato solo
strada facendo nascondendosi
dietro l'angolo.
Impara a guardare a cercare,
e a non confrontare!
Non ha più senso rimandare!
La vita passa
la vita è una sola
e appartiene a te,
ne al passato ne al futuro!
La vita sei tu ora!
Ti auguro tempo
per trovare e ritrovare
te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono
da non distruggere coi drammi del passato,
ne saresti tu
la causa principale
di quel dolore
nel volerti incatenare
a ogni costo al suo ricordo,
come un cieco che non sa apprezzare il presente
coi suoi fiori e olezzi!
Ti auguro tempo
anche per perdonare
e dimenticare comprendendo
che la vita è come il mare,
a volte calmo a volte agitato.
E tu devi imparare a stare
calmo sulla tua zattera
governandola e adattarla
ai suoi cambiamenti!
Ti auguro di avere tempo
ma tanto tempo
per destarti da ciò
che ti ottenebra il cuore
e la mente non lasciandoti libero di evolverti
volgendo il tuo sguardo
verso l'orizzonte
della vera vita,
che aspetta
anche te per esistere!
Se lo impiegherai bene
ne ricaverai qualcosa di straordinario,
come son certa
lo è il tuo cuore
che nascondi tra le mani,
perché hai paura
di perderlo ancora
a causa dei cataclismi
che il destino riserva.
Ti auguro di avere
tutto questo tempo
con tutto il mio bene,
che te lo augura davvero!”

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“Ricordo quando avrei voluto fare quello che ora posso fare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net