Lavori
Light in August
William FaulknerWilliam Faulkner frasi celebri
William Faulkner: Frasi popolari
da Paura: il travaglio del profondo Sud: Mississippi, in W.F.
“[Chi scrive] Deve imparare da sé che la più vile di tutte le cose è avere paura.”
dal Discorso di accettazione del premio Nobel per la Letteratura, Stoccolma, 10 dicembre 1950, in W.F.
William Faulkner Frasi e Citazioni
Origine: L'urlo e il furore, p. 84
“Tutto quello che volevo era solo una collina dove sdraiarmi.”
Horace Benbow: cap. 2, p. 21
Santuario
cap. 7, p. 59
Santuario
cap. 23, p. 205
Santuario
“È un pezzo che scappi, disse Jason, ma non sei mai andata piú in là dell'ora di cena.”
Sette aprile 1928, 1997, p. 62
L'urlo e il furore
Due giugno 1910, 1997, p. 105
L'urlo e il furore
cap. 18, p. 144
Santuario
“Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.”
Origine: L'urlo e il furore, p. 79
“L'uomo non capisce quello che è un bene per lui neanche quando se lo ritrova sotto il naso.”
Origine: Citato in Umberto Veronesi, L'ombra e la luce: La mia lotta contro il male, Einaudi, Torino, 2008, p. 93. ISBN 978-88-06-19501-0
“La salvezza del mondo sta nella sofferenza dell'uomo.”
da Requiem per una monaca
cap. 20, p. 172
Santuario
cap. 23, p. 207
Santuario
cap. 4, p. 41
Santuario
Due giugno 1910, 1997, p. 104
L'urlo e il furore
cap. 27, p. 258
Santuario
“Molto spesso un uomo è la somma delle sue disgrazie.”
Origine: Citato in Enzo Biagi, Testimone del tempo, SEI, Torino, 1971, p. 113.
Sei aprile 1928, 1997, p. 173
L'urlo e il furore
“I nomignoli sono una cosa volgare. Li usa solo la gente ordinaria.”
Sette aprile 1928, 1997, p. 55
L'urlo e il furore
cap. 7, p. 61
Santuario
Due giugno 1910, 1997, p. 67
L'urlo e il furore
Due giugno 1910, 1997, pp. 70 sg.
L'urlo e il furore
Sei aprile 1928, 1997, p. 203
L'urlo e il furore
The Sound and the Fury
The Wild Palms