Frasi su arnese
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema arnese, due-giorni, essere, volta.
Frasi su arnese

“Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!”
Origine: Il sogno, Maria Azzi Grimaldi, p. 39
Cane Bianco
Origine: Bassignano si riferisce a La Ballata di Renzo, un brano inedito di Rino Gaetano.
Origine: Bassignano si riferisce alla canzone Agapito Malteni il ferroviere, la settima del primo album di Gaetano, Ingresso Libero, una ballata ironica sul tema dell'emigrazione.
Origine: Dal programma televisivo Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu di Antonio Carella, La storia siamo noi, Rai Tre, 19 novembre 2007. ( Link Youtube Parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=8Mwnw4l6Bp4)

da Leader Pdl getta la maschera. È solito vecchio arnese allergico alla legalità http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/comunicati/, Ufficio stampa Idv alla Camera, 27 febbraio 2008

28 novembre 1975
il Giornale, Controcorrente – rubrica
da I Ricostituenti http://www.libero-news.it/news/493729/I_Ricostituenti.html, 22 settembre 2010

Origine: Sulla traccia di Nives, pp. 29-30
da Umberto I re d'Italia: cenni biografici con documenti, C. Barbini, 1879

Origine: Tratto da "Super personaggi... di carne ed ossa!" a cura di Andrea Materia, su Wolverine n. 51, ed. Play Press, febbraio 1994.

L'ottocento Mediano. La lirica, pp. 241-242

da un post https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/photos/a.402350881863.180175.17858286863/10153299947021864/?type=3&permPage=1 del 12 dicembre 2015
Dalla pagina ufficiale Facebook.com

Origine: Il viaggio in Sicilia, p. 31
Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. Un Carlo Marx nelle liste dell'OVRA, pp. 225-226
Personaggi di ieri e di oggi
Variante: La lettura delle liste dell'«O. V. R. A.» se da un lato è penosa dall'altra procura anche delle distrazioni perché vengono fuori certi inattesi nomi e cognomi e certe professioni così singolari che qualche volta provocano il riso e lasciano dubbiosi. Ci si imbatte in barbe austere di antichi democratici, che magari ricoprirono in passato cariche pubbliche; in giornalisti di punta che sembrava avessero nei loro discorsi un fatto personale col vile denaro; in ex ufficiali disposti solo a battersi al di là di ogni ostacolo; in illustri insegnanti tutti intenti a meditazioni filosofiche; in donne di tutte le età e condizioni sociali, dalla femminuccia da conio alla dama del patriziato nero, dalla cocotte d'alto bordo all'onesta vedova di un prode generale; dal tranquillo funzionario di P. S. in pensione al lestofante matricolato; dal tenutario di case da the all'umile fascista carico di figliolanza; dal vecchio corridoista sussidiato da tutti i Governi a qualche prelato illustre, magari promosso Cardinale; dall'uomo politico discorsivo e grafomane che vuole conciliare le espettorazioni cerebrali con l'incasso di qualche foglietto da mille ai vecchi arnesi di polizia che hanno fatto sempre le spie e gli agenti provocatori, così, per consuetudine e per temperamento oltre che per lucro sotto tutti i regimi. (Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. La fortuna di una sigla, pp. 225-226)