Frasi su corrente
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“Innanzitutto credo che siamo tutti soli. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra esperienza, la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due occhi, i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l'amore di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il cambiamento. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito… O forse no… Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso.”

Danijel Žeželj (1966) fumettista, illustratore e pittore croato

Variante: Innanzitutto credo che siamo tutti soli. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra esperienza, la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due occhi, i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l’amore di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il cambiamento. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito… O forse no… Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso.

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“Il pregiudizio estetico è come un torrente impetuoso, inarrestabile, che con la sua forza cerca di convogliare a valle il consenso di ogni essere pensante. Ed ecco che sulle rive di quel fiume avviene la nostra trasformazione. Siamo ritti sulla sponda e osserviamo il flusso dell'acqua. Possiamo restare lì e continuare a chiamarci osservatori, ascetici e al di fuori di ogni corrente. Possiamo gettarci in quel turbinio e farci comodamente trasportare nell'esaltazione del consenso collettivo. O infine, ed è ciò che vi invito a fare, possiamo sì gettarci in acqua ma, trasformati in Giovani Salmoni del Trash, dobbiamo essere pronti a risalire questo fiume ribollente di boria e ignoranza, dobbiamo raggiungerne le fonti e renderle aride.”

Parte prima: Giovani salmoni del trash. 1. Come nasce un Giovane Salmone, p. 8
Andy Warhol era un coatto
Variante: Il pregiudizio estetico è come un torrente impetuoso, inarrestabile, che con la sua forza cerca di convogliare a valle il consenso di ogni essere pensante. Ed ecco che sulle rive di quel fiume avviene la nostra trasformazione. Siamo ritti sulla sponda e osserviamo il flusso dell’acqua. Possiamo restare lì e continuare a chiamarci osservatori, ascetici e al di fuori di ogni corrente. Possiamo gettarci in quel turbinio e farci comodamente trasportare nell’esaltazione del consenso collettivo. O infine, ed è ciò che vi invito a fare, possiamo sì gettarci in acqua ma, trasformati in Giovani Salmoni del Trash, dobbiamo essere pronti a risalire questo fiume ribollente di boria e ignoranza, dobbiamo raggiungerne le fonti e renderle aride. (Parte prima: Giovani salmoni del trash. 1. Come nasce un Giovane Salmone, p. 8)

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“Anche Assad è laico e moderno, è un esponente del partito Baas, una volta interarabo ma da tempo frantumato in correnti nazionali, e anche Assad ha i riflessi pronti nell'eliminare gli avversari virtuali prima che diventino reali. Assad è simile a Saddam perché la Siria è come l'Iraq un mosaico di clan. Nel grande Egitto o nella piccola Tunisia i rais sono o sono stati di un altro stampo perché quei due paesi sono più omogenei. E attorno alle monarchie più note (in particolare la marocchina e la saudita) si sono creati consensi abbastanza ampi. Nonostante abbia ormai vent'anni, per il regime di Assad il consenso è invece spesso sulle punte delle spade o meglio sulle bocche dei cannoni dei suoi carri armati. Il clan di Assad è la setta alauita, scisma dell'Islam con vaghi elementi cristiani e alcuni dogmi segreti, considerata la maggioranza sunnita siriana un'eresia o un intollerabile groviglio di laici. Gli alauiti rappresentano poco più di un decimo della popolazione, sono all'incirca un milione e mezzo. Per imporsi Assad ha sparso molto sangue, in particolare a Hama, dove i suoi mezzi blindati hanno schiacciato nell'82 il movimento dei Fratelli Musulmani che in nome dell'Islam sunnita avevano aperto le ostilità contro il regime laico e moderno del Baas siriano, guidato da Assad, come quello iracheno è guidato da Saddam.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Anche Assad è laico e moderno, è un esponente del partito Baas, una volta interarabo ma da tempo frantumato in correnti nazionali, e anche Assad ha i riflessi pronti nell'eliminare gli avversari virtuali prima che diventino reali. Assad è simile a Saddam perché la Siria è come l'Iraq un mosaico di clan. Nel grande Egitto o nella piccola Tunisia i rais sono o sono stati di un altro stampo perché quei due paesi sono più omogenei. E attorno alle monarchie più note (in particolare la marocchina e la saudita) si sono creati consensi abbastanza ampi. Nonostante abbia ormai vent'anni, per il regime di Assad il consenso è invece spesso sulle punte delle spade o meglio sulle bocche dei cannoni dei suoi carri armati. Il clan di Assad è la setta alauita, scisma dell'Islam con vaghi elementi cristiani e alcuni dogmi segreti, considerata la maggioranza sunnita siriana un'eresia o un intollerabile groviglio di laici. Gli alauiti rappresentano poco più di un decimo della popolazione, sono all'incirca un milione e mezzo. Per imporsi Assad ha sparso molto sangue, in particolare a Hama, dove i suoi mezzi blindati hanno schiacciato nell'82 il movimento dei Fratelli Musulmani che in nome dell'Islam sunnita avevano aperto le ostilità contro il regime laico e moderno del Baas siriano, guidato da Assad, come quello iracheno è guidato da Saddam.

“C'è tra la Siria e l'Iraq un vecchio contenzioso, nel quadro della Mezzaluna Fertile, la valle tra il Tigri e l'Eufrate, che ha deliziato a lungo e ancora delizia gli studiosi mediorientali. E poi c'è l'odio tra i capi delle due correnti rivali del partito Baas: una definita militare ed è quella di Assad, e una definita in borghese ed è quella di Saddam Hussein.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: C'è tra la Siria e l'Iraq un vecchio contenzioso, nel quadro della Mezzaluna Fertile, la valle tra il Tigri e l'Eufrate, che ha deliziato a lungo e ancora delizia gli studiosi mediorientali. E poi c'è l'odio tra i capi delle due correnti rivali del partito Baas: una definita militare ed è quella di Assad, e una definita in borghese ed è quella di Saddam Hussein.

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“Esiste per l'individuo un percorso già fatto, come un corridoio in cui tutto ciò che viene dal passato è già presente: un itinerario obbligato, che egli comunque deve percorrere. È la serie delle conseguenze di ciò che egli ha già posto come cause in vite precedenti. Qui è riconoscibile la corrente necessitante del karma, che appunto entra nel tempo come procedente dal passato.
Al tempo stesso, però, nell'individuo agisce una corrente che va verso l'avvenire: è la corrente dell'Io attiva nel pensiero puro, indipendente dagli impulsi del sentire e del volere radicati nella natura, nel sangue, nella razza, esprimenti appunto la direzione del karma, il passato. Dall'incontro e dal combinarsi delle due correnti nasce il destino. Colui che operi interiormente movendo dall'Io indipendente dal karma, modifica il proprio destino. Il contenuto del karma può assumere forme diverse a seconda della presenza del principio di libertà nell'individuo. L'uomo libero può invero trasformare il contenuto del karma: ma colui il cui pensiero non conosca l'interna liberazione, che gli è innata, non può non subire passivamente il karma.”

Massimo Scaligero (1906–1980) filosofo e esoterista italiano

Variante: Esiste per l'individuo un percorso già fatto, come un corridoio in cui tutto ciò che viene dal passato è già presente: un itinerario obbligato, che egli comunque deve percorrere. E' la serie delle conseguenze di ciò che egli ha già posto come cause in vite precedenti. Qui è riconoscibile la corrente necessitante del karma, che appunto entra nel tempo come procedente dal passato.
Al tempo stesso, però, nell'individuo agisce una corrente che va verso l'avvenire: è la corrente dell'Io attiva nel pensiero puro, indipendente dagli impulsi del sentire e del volere radicati nella natura, nel sangue, nella razza, esprimenti appunto la direzione del karma, il passato. Dall'incontro e dal combinarsi delle due correnti nasce il destino. Colui che operi interiormente movendo dall'Io indipendente dal karma, modifica il proprio destino. Il contenuto del karma può assumere forme diverse a seconda della presenza del principio di libertà nell'individuo. L'uomo libero può invero trasformare il contenuto del karma: ma colui il cui pensiero non conosca l'interna liberazione, che gli è innata, non può non subire passivamente il karma. (p. 36)
Origine: Reincarnazione e karma, p. 36

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“Nello stato corrente del dibattito sulla Brexit, appartengo alla più piccola, triste, pessimista fazione: sono un negazionista. Quasi un anno dopo scuoto ancora la testa incredulo: non accetto questa decisione emotiva e semi-mistica di lasciare la Ue. Non posso crederci e la rifiuto.”

Ian McEwan (1948) scrittore inglese

Origine: Citato in Luigi Ippolito, Ian McEwan anti-Brexit «Rivotiamo tra due anni», La Lettura, suppl. del Corriere della Sera, 28 maggio 2017, pp. 8-9.

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“Naturalmente le fiabe sono fatte per essere trasmesse. Puoi prenderle, o esserne contagiato. Sono la moneta corrente che abbiamo in comune con coloro che hanno percorso le strade del mondo prima che arrivassimo noi.”

Neil Gaiman (1960) fumettista, scrittore e giornalista britannico

Raccontare ai miei figli storie che a me avevano raccontato i miei genitori e i miei nonni mi fa sentire parte di qualcosa di speciale, di strano, parte del flusso ininterrotto della vita
Cose fragili, Introduzione

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“Nel lungo periodo, il gruppo dei Paesi industrializzati dovrebbe avere eccedenze dai conti correnti ed effettuare prestiti… ai Paesi in via di sviluppo, non il contrario.”

Ben Bernanke (1953) economista statunitense

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 324. ISBN 9788858014158

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“Il processo della buona vita… significa immergersi appieno nella corrente della vita.”

Carl Rogers (1902–1987) psicologo statunitense

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della psicologia, traduzione di Giuliana Lupi, Gribaudo, 2018, p. 137. ISBN 9788858015018

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“In Piemonte una tenue corrente di sperimentalismo baconiano, viva nel Pavesio, nel Galeani Napione, in Tommaso Valperga di Caluso, pur accogliendo Locke e Condillac mirava a integrarli oltrepassandone le conseguenze sensistiche.”

Eugenio Garin (1909–2004) filosofo italiano

vol. 3, parte quinta, cap. 1, p. 27
Storia della filosofia italiana, Dall'Illuminismo all'idealismo

“Patrimonio Marino

Nel profondo abisso dell'immensurabile liquido
dove il sole astrale
in superficie
ilare si riflette,
le creature marine placide
volteggiano in sinfonia
in un mondo intricato
e affascinante
sconfinando con le pinne
in eleganti dichiarazioni
di abili cacciatori,
sfoggiando la loro bellezza!
Immergiti
nella profondità del mare
e scoprirai un universo
di colorate meraviglie
dove le stelle marine adornano il fondale,
come sottili gioielli scintillanti.
Coralli artigianali
si ergono maestosi
formando l'habitat
per molte specie,
le loro ramificazioni intricatamente intrecciate
sono un mosaico
di colori e fantasie.
Le alghe fluttuanti,
come lunghe vesti di seta,
s'ondulano al ritmo
della marea,
le loro sfumature di verde smeraldo e blu profondo
risplendono
con una bellezza senza fine!
Oh quelle creature
strane e affascinanti popolano le azzurre acque,
come i cavallucci marini
con il loro
movimento sinuoso,
e le meduse che fluttuano come ombre eleganti
i loro tentacoli danzano
con grazia nella corrente,
per poi nascondersi
tra gli anfratti delle rocce.
Gli astri marini
aprono i loro raggi di luce,
come fiori sotto il sole
si schiudono al mondo,
con colori vivaci
e innumerevoli dettagli!
In questo regno acquatico
di vita e meraviglia,
il valore della biodiversità
si rivela strabiliante
agli occhi di noi uomini,
e la fragilità di questo ecosistema straordinario
ci ricorda l'importanza
di proteggere e preservare
in ogni sfumatura del tempo
questo prezioso
patrimonio marino
dalla sinistra mano maldestra
di chi vuol infettare
le sue viscere.
Lasciati trasportare
dal suo antico sapore
e troverai paradiso di casa
per il tuo altrove.

©Laura Lapietra”

“Instabile Clima

Nel vasto politeama del mondo
il clima pavonesco danza
come orchestra di vento,
che incanta nello sgomento!
La terra,
palcoscenico mutevole
ospita quel cambiamento,
come musical commedy,
una tranche di tormento.
L'oceano,
come un pittore abile
ma distratto
dipinge ornamenti di frastagli
contro imprudenti scogli
a inabissarli nelle sue acque
col suo nuovo stile,
ameni sfide!
Le correnti,
come tersicoree in scena
avvicendano ritmo
e movimenti senza pena,
pericolosa avanscena!
Il sole,
come signore dorato
un altero regale
dirige il suo calore,
senza uguale!
Mentre la pioggia,
spruzza e crea a catinelle
come folle artista
i suoi schizzi bagnati
dal petricore che affonda,
nel volume che esonda!
L'aria,
come compositore
di flauto traverso,
senza una fine
scrive nuove note
nel suo vasto confine!
E le verdi montagne,
come giganti imponenti
scolpiscono il paesaggio
con gesti possenti.
Ma l'uomo,
come un intruso smemorato
altera questo equilibrio
tutto sconcertato!
Col suo sregolato progresso, inarrestabile
lascia il pianeta
in uno stato instabile!
Così il clima,
come un'opera bizzarra
si trasforma per noi
in un nuovo dramma dato in arra!
E mentre la natura
cerca di resistere,
l'uomo dovrebbe
agire per non disperdere!
Oh, al bivio di questa storia,
una scelta memorabile
dobbiamo affrontare
e ritrovare saggezza
che ci ha abbandonato,
dobbiamo ammantare!
Oh, per salvare questa Terra
bisogna agire con coscienza
con la mente e con il cuore,
bisogna liberarla dall'anteguerra
che poi scivola in guerra!
Rispettare la natura
che ci ha generato,
affinché possa ancora
regalare quel futuro ben sperato!
Dare voce alle voci
di chi è stato oppresso,
per proteggere gli esseri
che sono stati messi
a rischio espresso!
Perché il clima
come fiore delicato,
ha bisogno di cure
per non soccombere abbagliato!
E come sinfonia, uniti,
dobbiamo suonare,
per onorare la bellezza
che il mondo sa creare!
Il finale è nelle nostre mani.
Noi siamo gli autori,
dovremo scrivere una storia
che cancelli gli orrori!
Rinveniamo in armonia
la vera essenza della vita
senza quella sporca ipocrisia,
in questo marasma consunto
del consumismo esaltato
alterando quel clima ammalato,
in questo vasto politeama
del mondo,
dove il clima pavonesco
danza in discordanza
una fievole baldanza
che pian piano sbiadisce
la sua dolce fragranza.

©Laura Lapietra”

“Opulenza Evaporata

L' opulenza evapora come nebbia
al primo albeggiare della cognizione,
sotto i suoi occhi smeraldi, assetati.
Un velo enigmatico che si disperde
tra le correnti eterne,
lo rendono schiavo del suo nudo
una volta andato
non è più possibile riacquistarlo.
Perle di fortuna evanescenti
nella brezza imprevedibile
dell'incauto imprudente
cadono dalle scale della perdita,
nell'aria l'ira del leone sconfitto.
Ogni avere, cangiante e caduco, lanciato al suolo risuonando
elogi di autocompiacimento
si manifesta come un sauro
che scivola via in un battito di ciglia, emblema di un ricordo
ormai disperso nell'arroganza.
Un forziere vuoto di sogni brilla
nel suo nulla, in quelle promesse
mai onorate per qualcuno,
ma dissipate con frivolezza!
La speranza si esilia in ogni volto,
volti che un tempo
risplendevano con convinzione.
Ora metamorfosati in ombre,
riccioli di ricordi effimeri,
dove ogni raggio di luce
diventa un'eco di rammarico, lasciando l'abisso vuoto
assorbendo all'anima la pace.
L'angoscia si insidia
tra le pieghe del cuore,
e il dolore si fa compagno veleno muto e incisivo!
Un inchiostro indelebile
su pagine ormai ingiallite
sul quale piangere disperato.
In questo scenario desolante
di perdite e tormento,
il tempo si arresta e osserva
con occhio critico, l'egoismo punito,
mentre le storie
di colori festivi e opulenti
vivi di lussureggiante armonia,
acquistati con fiamma dorata
si estinguono nel baratro.
E i sogni, un tempo vibranti,
ora giacciono come foglie
morte sul terreno sterile.
Così il ricordo di ciò
che era apprezzato
per la sua carnalità,
si trasmuta in un soffio fetido annegato in un oceano di ombre,
di nostalgiche riflessioni
senza zattera salvifica
di salvezza mai coltivata
per eccessiva superbia,
e il fango nel suo latte
è letto perpetuo nel dimenticatoio
del rimorso nel suo ineluttabile
dissidio imperituro.


Laura Lapietra ©”