Frasi su ricevuta
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“[Riferito al personaggio di Salvatore Conte] Ho saputo che sarei "morto" all'inizio dell'anno scorso. Ero in tournée teatrale con la commedia Nuda proprietà e ho ricevuto la sceneggiatura dell'episodio 3. Non me lo aspettavo, ma ho detto ok, se devo farlo lo faccio. Sono riuscito a mantenere il segreto con tutti quelli che chiedevano anticipazioni. E, tornato sul set, ho cercato di comporre ciak dopo ciak questa "collana di perle" che spero abbia lasciato il segno.”

Marco Palvetti (1988) attore italiano

Origine: Da un'intervista a Chi; citato in Gomorra 2, Marco Palvetti, il boss Salvatore Conte: "Avrei preferito non morire" http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/05/31/gomorra-2-marco-palvetti-il-boss-salvatore-conte-avrei-preferito-non-morire_8645c46d-79cc-48a7-a229-e652c1e64e01.html, Ansa.it, 31 maggio 2016.

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“Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. 'Nel frattempo, voglio chiederti un favore,' concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. 'Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio.' Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio. 'Allora,' gli domandò questi, 'hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?' Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. 'Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo,' disse il Saggio. 'Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.' Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte era disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto. 'Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato?' domandò il Saggio. Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate. 'Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti,' concluse il più Saggio dei saggi. 'Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza mai dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino.' Il ragazzo tacque. Aveva capito la storia del vecchio re: un pastore ama viaggiare, ma non dimentica mai le sue pecore.”

The Alchemist

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“Odiosa razza di uomini, quella che rinfaccia i favori, che dovrebbe ricordare chi li ha ricevuti, non chi li fece.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

L'amicizia

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“L'operazione Iraq è motivata con il proposito di punire uno Stato canaglia. Ma con quale decorrenza Saddam Hussein è tra le canaglie? Fino alla sua provocatoria operazione del Kuwait il personaggio, che era sempre lo stesso, ha stoltamente ricevuto l'appoggio e il sostegno di molti Paesi oggi schierati in battaglia.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Iraq: Andreotti, rischiamo suicidio collettivo http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2003/03/19/Politica/IRAQ-ANDREOTTI-RISCHIAMO-SUICIDIO-COLLETTIVO-2_194800.php, Adnkronos.com, 19 marzo 2003.

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“Santi Padri, Noi abbiamo accolto il titolo da voi conferitoCi, Difensore della Fede, con grande onore. Possa Dio Onnipotente onorare i vostri nomi. Abbiamo ricevuto questo titolo donatoci da voi, Santi Padri, con religiosa riverenza. Possano le vostre preghiere aiutarCi nei Nostri sforzi nel compimento del compito affidatoCi.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso di S.M.I. Haile Selassie I per il conferimento del titolo di difensore della fede ortodossa, 21 gennaio 1965; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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“Egli riteneva essenziale, così pareva, conoscere l'uomo prima di tentare di fargli del bene. Quando esistono cuore e intelletto, le malattie dell'organismo fisico sono colorate dai caratteri di quelli. In Arthur Dimmesdale il pensiero e l'immaginazione erano così attivi, e la sensibilità così intensa, che l'infermità corporea doveva trovarvi un terreno d'operazione. Così Roger Chillingworth, uomo abile, medico amorevole e amico, procurava di affondare nel petto del paziente, frugando fra i princìpi di lui, nonché nei ricordi, saggiando tutto con tocco cauto, come un cercatore di tesori in una buia caverna. Pochi segreti possono eludere un indagatore che abbia opportunità e licenza di intraprendere una simile ricerca, nonché l'abilità di seguirla. Un uomo oppresso da un segreto dovrebbe schivare l'intimità del suo medico. Se questi possiede sagacia e un ineffabile elemento in più, chiamiamolo intuito, se egli non mostra un egoismo indiscreto, né caratteri personali spiccatamente sgradevoli, se ha la forza, che gli deve essere innata, di trovare delle affinità con il paziente al punto che questi si trovi ad aver detto ciò che si immagina di avere soltanto pensato; se tali rivelazioni vengono ricevute senza tumulti e riconosciute non tanto da una simpatia dichiarata quanto da un silenzio, da un afflato inarticolato, con una parola gettata qua e là a dimostrare che tutto viene compreso, se a questi requisiti di un confidente si aggiungono i vantaggi forniti dal carattere sociale del medico, allora, ad un istante inevitabile, l'anima del sofferente si scioglierà e sgorgherà in un fiotto oscuro ma trasparente, recando tutto il mistero alla luce del giorno.”

cap. IX
La lettera scarlatta
Origine: Citato in Elémire Zolla, La cura psicanalitica http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/ritagliostampa/bncr_zolla_a10/001, s. t., 2 novembre 1960.

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“Sainte-Beuve. Piccolo, gonfio, ingiallito e accademico.
Critico, da molti anni, al Constitutionel.
Ha pubblicato versi che non mancano di poesia. Si è rimproverato a Sainte-Beuve, e a ragione, la sua prolissità e la sua monotonia; e tuttavia i suoi articoli sono ben fatti, ben scritti, ma ci si annoia di questa musica sempre carezzevole.
Sainte Beuve non si emoziona; professa – come San Paolo – che bisogna essere virtuosi sobriamente; a che scopo i grandi entusiasmi vigorosi e i divini ardori per il bene? È necessaria la virtù, non troppa ne serve, dice la canzone, abbiatene dunque solo la dose necessaria per essere senatore e accademico, aggiunge Sainte-Beuve.

Un cacciatore che ritornava a mani vuote scorge un contadino sdraiato al margine di uno stagno in cui nuotavano una ventina di rane domestiche.
Cinque franchi per te gli dice, se vuoi lasciarmi sparare sulle anatre.
E sia, risponde il contadino.
Il cacciatore tira e abbatte tre anatre.
Vuoi ricominciare, dice?
Di nuovo.
Questa volta uccide due anatre.
Il gioco si ripete due volte ancora. Il contadino, sempre sdraiato aveva ricevuto venti franchi; il cacciatore, che aveva ucciso undici anatre, gli dice allora:
Continuerei volentieri, ma non te ne resterebbero più.
–Oh, risponde il contadino, per me è lo stesso, non sono mie. Il Sig. Sainte-Beuve somiglia a quel contadino; è uno dei più amabili egoisti di Parigi, uno di quelli di cui Chamfort, credo, ha dettoche brucerebbero la vostra casa per farsi cuocere un uovo.”

Eugène Vermersch (1845–1878) poeta e giornalista francese

Les Hommes du jour

“Gli uomini di Parigi – diplomatici, militari, consiglieri – sono dietro molti troni dell'Africa Occidentale. Non era raro, nel passato, che i partiti francesi venissero finanziati dagli amici africani, con i fondi ricevuti dalla Francia. I più ricchi usavano le loro risorse per dimostrare riconoscenza ai protettori parigini. Le società francesi, in particolare le compagnie petrolifere, usufruiscono di privilegi eccezionali. In cambio l'esercito francese offre il suo aiuto ai regimi in pericolo.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Gli uomini di Parigi – diplomatici, militari, consiglieri – sono dietro molti troni dell'Africa Occidentale. Non era raro, nel passato, che i partiti francesi venissero finanziati dagli amici africani, con i fondi ricevuti dalla Francia. I più ricchi usavano le loro risorse per dimostrare riconoscenza ai protettori parigini. Le società francesi, in particolare le compagnie petrolifere, usufruiscono di privilegi eccezionali. In cambio l'esercito francese offre il suo aiuto ai regimi in pericolo.

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“Andiamo in Niger per una richiesta del governo locale, che abbiamo ricevuto a dicembre e che riguarda quello che facciamo di solito in paesi come la Libia: rinforzare gli strumenti di controllo del territorio e delle frontiere e le forze di polizia locale.”

Paolo Gentiloni (1954) politico italiano

Origine: Citato in Annalisa Camilli, La camera approva la missione militare italiana in Niger https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2018/01/17/camera-missione-niger, Internazionale.it, 17 gennaio 2018.

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“Sappiamo quanto la Fallaci tenga alla sua autonomia di giudizio, che è forse la qualità che più le ha permesso di fare storia, sia dal punto di vista del giornalismo che della narrativa. Così come sappiamo quanto il teologo Ratzinger sia stato sempre libero dalle idee ricevute e incurante del politically correct.”

Salvatore Fisichella (1951) arcivescovo cattolico e teologo italiano

Se c'è stato un incontro, esso è avvenuto sulla base della profonda libertà che queste due persone esprimono.
Origine: Dall'intervista di Luigi Accattoli, «Ratzinger e Oriana: l'incontro tra due pensieri liberi» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/25/Ratzinger_Oriana_incontro_tra_due_co_9_050625031.shtml, Corriere della Sera, 25 giugno 2005.

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“Il termine "Sticazzi" dedicato ad un brutto evento, persone sbagliate, errori commessi o torti ricevuti: è un salvavita. Naturale. Economico ed efficace.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Dei torti ricevuti pareggio sempre i conti.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Quando gli occhi incontrano una rara e prestigiosa bellezza, non possono che essere grati per la preziosa opportunità ricevuta.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net