Frasi su sonetto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sonetto, vita, cura, dio.

Frasi su sonetto

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“E più che il rovo appesta il giglio sfatto.”

da Sonetto XCIV; 1988
Sonetti

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“L'amore, mentre la vita ci incalza, | è semplicemente un'onda alta sopra le onde.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

da Cento sonetti d'amore, traduzione di Roberta Bovaia, Guanda
Cento sonetti d'amore

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“Se Laura fosse stata la moglie del Petrarca, pensate | che lui avrebbe scritto sonetti tutta la vita?”

George Gordon Byron (1788–1824) poeta e politico inglese

Don Giovanni
Origine: Citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003.

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“La parola è un'ala del silenzio.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

dal Sonetto XLIV
Cento sonetti d'amore
Origine: in Cento sonetti d'amore, a cura di Giuseppe Bellini, Passigli

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“E ogni altra angoscia che ora par mortale, | di fronte al perder te, non parrà eguale.”

da Sonetto XC; 1988
And other strains of woe, which now seem woe, | Compar'd with loss of thee, will not seem so.
Sonetti

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“Non so chi fui.”

da "Di se stesso", Sonetti, citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993

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“L'innocenza cominciò cor prim'omo, e lì rimase.”

Giuseppe Gioachino Belli (1791–1863) poeta italiano

libro Sonetti

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“E cosi, coll'imagine tua o coll'amor tuo, tu, benché assente, mi sei ognora presente, poiché non puoi allontanarti oltre il confine de' miei pensieri ed io sono ognora con essi, ed essi con te.”

da Sonetto XLVII, in William Shakespeare, Gabriele Baldini, Sonetti, traduzione di Lucifero Darchini, Feltrinelli Editore, 1994. ISBN 8807820536

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“Le rose canine hanno colore altrettanto intenso | quanto la profumata tinta delle rose, | pendono su consimili spine, e scherzano con pari vezzosità | quando il fiato estivo schiude i loro incappucciati bottoni.
Ma, poiché la loro virtù è unicamente nel loro aspetto, | esse vivono non amate e avvizziscono non circondate da riverenza: | muoiono interamente. Le dolci rose non muoiono così: | delle loro soavi morti si fanno soavissimi odori.”

da Sonetto LIV; citato in Benedetto Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, Laterza, Bari 1968
The canker-blooms have full as deep a dye | as the perfumed tincture of the roses,| hang on such thorns, and play as wantonly | when summer's breath their masked bud discloses.
But, for their virtue only is their show, | they live unwoo'd and unrespected fade; | die to themselves. Sweet roses do not so; | of their sweet deaths are sweetest odours made...
Sonetti

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“Se voi leggete questi versi, non ricordate | la mano che li scrisse; perché io vi amo tanto | che nei vostri dolci pensieri vorrei essere dimenticato, | se il pensare a me vi dovesse procurar dolore.”

da Sonetto LXXI; citato in Benedetto Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, Laterza, Bari 1968
Nay, if you read this line, remember not | the hand that writ it; for I love you so, | that I in your sweet thoughts would be forgot, | if thinking on me then should make you woe
Sonetti

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“Morte fura | Prima i migliori, e lascia star i rei.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. CXC nell'ed. Marsand, sonetto CCX nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura

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“Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa è la sola immortalità che tu ed io possiamo condividere, mia Lolita.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

1993
Variante: Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa è la sola immortalità che tu e io possiamo condividere, mia Lolita.

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“[Su Ray Allen] Commovente… il suo tiro è più pulito della Casa Bianca. Guardate cosa esce da quella mano… un sonetto!”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

Los Angeles Lakers vs Boston Celtics, Nba Playoffs 2011
Citazioni tratte da telecronache

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“L'intellettuale non ha scelta, salvo fra essere sé stesso o tradire sé stesso. Se pensa che la «felicità», come appare nelle definizioni fondamentali della teoria e della pratica dell'American way of life, sia preferibile, se non sospetta che la «felicità» in quasi tutte le sue forme sia il dispotismo dell'ordinario, del volgare, ha sbagliato mestiere. Queste cose sono organizzate meglio nel mondo del despota. Gli artisti, i pensatori, gli scrittori ricevono il tributo irremovibile dell'attenzione e della repressione politiche. Il KGB e lo scrittore serio sono pienamente d'accordo perché sano entrambi – anche perché agiscono entrambi in funzione di questa conoscenza – che una poesia (quando Pasternak citò il primo verso di un sonetto di Shakespeare alla presenza di uno Ždanov inviperito, per esempio), un romanzo, una scena di tragedia possono essere la centrale energetica degli affari umani, che niente è più carico di detonatori di sogni e di azioni che la parola, e soprattutto la parola che si conosce a memoria. […] Imprigionare un uomo perché cita Riccardo III durante le purghe del 1937, arrestarlo a Praga perché tiene un seminario su Kant, significa valutare esattamente l'importanza della grande letteratura e della grande filosofia. Significa onorare perversamente, ma cionondimeno onorare, l'ossessione della verità.
Quale testo, quale dipinto, quale sinfonia potrebbe scuotere l'edificio della politica americana? Quale atto di pensiero astratto ha qualche influenza? Chi se ne cura?”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

da Gli archivi dell'Eden: p. 218

Francisco de Quevedo photo

“Ieri sparì, Domani non è giunto, | l'Oggi se ne va via senza fermarsi; | sono un Fu, un Sarà, un È già smunto.”

Francisco de Quevedo (1584–1645) scrittore e poeta spagnolo

Origine: Da Ehi, della vita! nessuno risponde?, in Sonetti amorosi e morali

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“Io nun vojjo ppiù gguai: me chiamo ggesso | cor una mano scrivo e un'altra scasso.”

da Antri tempi, antre cure, antri penzieri, sonetto 438 del 10 novembre 1832
Sonetti romaneschi

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“Panza piena nun crede ar diggiuno. (I: da La madre poverella, sonetto 914 del 18 febbraio 1833)”

II: titolo del sonetto 673 del 27 dicembre 1832
Sonetti romaneschi

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“Insomma, dalla predica di ieri, | gira che ti rigira, in conclusione, | abbiamo appreso che sono misteri.”

da Er frutto de la predica, sonetto numero 1358, 29 novembre 1834
Sonetti romaneschi

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“Io veggo un mare, che in crudele aspetto | freme in un dì, che al Sole i rai scolora: | nave lo solca tutta cedro eletto | i ben difesi fianchi, e l'alta prora.”

Carlo Innocenzo Frugoni (1692–1768) librettista e poeta italiano

Sonetto, p. 7
Citazioni di Carlo Innocenzi Frugnoni
Origine: citato in Il Parnaso mariano, a cura di Vincenzo Tranquilli, Tipografia Perego-Salvioni, Roma, 1832.

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“[A Vittorio Alfieri] E tu nemica | la sorte avesti pur: ma ti rimbomba | fama che cresce e un dì fia detta antica.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Origine: Da Letta la vita dell'Alfieri scritta da esso.

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“Nel mondo | Sua ventura ha ciascun dal dì che nasce.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. XXXV nell'ed. Marsand, sonetto CCLXII nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura
Variante: Cosí nel mondo
sua ventura à ciascun dal dí che nasce.

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“Che 'nanzi al dì de l'ultima partita | Uom beato chiamar non si convene.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. XXXVI nell'ed. Marsand, sonetto XLIII nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura
Variante: Inanzi al dí de l'ultima partita
huom beato chiamar non si convene.

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“Né del vulgo mi cal né di fortuna.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

num. LXXVIII secondo il Marsand, sonetto XCI secondo il Mestica

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“Femina è cosa mobil per natura.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. CXXXI nell'ed. Marsand, sonetto CL nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura

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“Lo spirito è pronto, ma la carne è stanca.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

Num. CLIV nell'ed. Marsand, sonetto CLXXIII nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura

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“Un luogo ove restare e amare un giorno | Nel buio e l'ora della morte attorno.”

Elizabeth Barrett Browning (1806–1861) poetessa inglese

Origine: Citato in Charles Morgan, La fontana, Arnoldo Mondadori Editore, 1961.

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“Beata l'alma, ove non corre tempo, | per te s'è fatta a contemplare Dio.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo

il 37 è composto di due terzine di un sonetto, vv. 5-6
Rime

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“Pigliate un orinale | e date lor con esso nel mostaccio: | levate noi di noia, e voi d'impaccio.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

da Sonetto a Papa Chimente, vv. 15-17
Rime

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“Prendiam il dolce ognihor che torlo accade, | Se ben d'amar alquanto ivi gustiamo; | Ch'al mondo huom mai non è beato a pieno.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

da Sonetti, LXVIII
Origine: Citato in Harbottle, p. 396.

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“Tristo chi se presenta a li cristiani | Scarso e cencioso. Inzino pe' le scale | Lo vanno a mozzica' puro li cani.”

da Er merito, in I Sonetti Romaneschi pubbl. dal nipote Giacomo, a cura di L. Morandi, Città di Castello, 1887, vol. V, p. 13
Sonetti romaneschi, Senza numero

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“Sciocco è chi a contrastar col ciel s'ingegna, | Il tuo destin a tal ben non si degna; | Ond'è dispersa al vento ogni fatica.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

da Sonetto XXIV
Rime amorose

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“Come dal vincitor fugge e s'asconde | Il vinto, in volto mesto e vergognoso, | Sommerse il carro suo tosto nell'onde.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

da Sonetto LXXXIX
Rime amorose

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“Se quel che non ardisco | Cantar, nel cor, come in secreta istoria, | Qual vera dea v'adoro e riverisco.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

da Sonetto XCIV
Rime amorose

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“…se non simiglia immagin pinta, | Imputar non si dee punto a la vera; | Ma solo al mal pittor che l'ha dipinta.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

da Sonetto CIV
Rime amorose

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