Frasi su villaggio
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“I vietnamiti vengono condannati per aver cacciato via i Khmer Rossi assassini. I tanzaniani furono condannati per aver spodestato il mostruoso Idi Amin? Certo che no! Bisogna chiarire perché i vietnamiti sono intervenuti in Cambogia: dopo il 1975, il Vietnam fu costantemente attaccato dai Khmer Rossi che, col sostegno di diecimila cinesi, massacrarono i villaggi di frontiera vietnamiti. Una trinità diabolica, composta da Pol Pot, dalla Cina e dall'America, dichiara che il Vietnam è un' agente della Russia. Chiunque conosca i vietnamiti, feroci nazionalisti che hanno combattuto praticamente da soli contro gli invasori per trent'anni, sa che questo è risibilmente falso. Ma la minaccia cinese e l'attuale rifiuto di fornire assistenza sta spingendo sia il Vietnam che la Cambogia sempre di più verso le braccia aperte dell'Unione Sovietica. Sia i cambogiani che i vietnamiti stanno combattendo per sopravvivere come non mai.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

The Vietnamese are condemned for driving out the Khmer Rouge killers. Were the Tanzanians condemned for throwing out the hideous Idi Amin? Of course not! It should be explained why the Vietnamese came here to Cambodia: after 1975, Vietnam was under constant attack by the Khmer Rouges, who massacred Vietnamese border villages and were supported by 10,000 Chinese. An unholy trinity of Pol Pot, China and America say that Vietnam is an agent of Russia. Anyone who knows the fiercely nationalistic Vietnamese, who have stood virtually alone against invaders for thirty years, knows this to be laughably untrue. But the Chinese threat and the present denial of aid is pushing both Vietnam and Cambodia deeper into the waiting arms of the Soviet Union. Both the Cambodians and the Vietnamese are fighting for their survival as never before.

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“Se vuole sopravvivere, il figlio di un agricoltore deve affrontare la vita a pelle nuda e far fronte alle difficoltà per sopravvivere. Se passi lungo i vecchi cimiteri presso i grandi villaggi, vedrai che le tombe dei bambini sono numerose. Molti bambini non riuscirono a trovare né medicine né dottori ad aiutare la loro salute fragile contro la malattia. Ecco come siamo cresciuti per affrontare una vita piena di difficoltà e di problemi, dalla culla a oggi. Ma io non mi ricordo d'essermi impietrito di fronte a una certa situazione, né di aver preso in considerazione uno stato migliore per me stesso. quali che siano le cose, non mi causano disturbi personali.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

A farmer's son, who wants to survive, has to face life with his bare skin, and meet the difficulties for the sake of survival. If you pass by the old graveyards near the large villages you will see that children's graves are numerous. Most children could not find medicine or doctors to help their frail health face disease. This is how we grew up to face a life full of difficulties and problems, from birth to the present. But I do not remember having stood helpless before a certain situation, or considered a better state for myself. Whatever things are like, they do not cause me a personal disturbance.
Variante: Se vuole sopravvivere, il figlio di un agricoltore deve affrontare la vita a pelle nuda e far fronte alle difficoltà per sopravvivere. Se passi lungo i vecchi cimiteri presso i grandi villaggi, vedrai che le tombe dei bambini sono numerose. Molti bambini non riuscirono a trovare né medicine né dottori ad aiutare la loro salute fragile contro la malattia. Ecco come siamo cresciuti per affrontare una vita piena di difficoltà e di problemi, dalla culla a oggi. Ma io non mi ricordo d'essermi impietrito di fronte a una certa situazione, né di aver preso in considerazione uno stato migliore per me stesso. quali che siano le cose, non mi causano disturbi personali.

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“Nella nostra tradizione africana, non ci sono mai due capi. C'è, a volte, l'erede naturale del capo, ma qualcuno mi può nominare un solo villaggio con due capi? Ecco perché noi congolesi, nel desiderio di conformarci alle tradizioni del nostro continente, abbiamo deciso di concentrare tutte le energie dei cittadini di questo paese sotto la bandiera d'un solo partito nazionale.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Variante: Nella nostra tradizione africana, non ci sono mai due capi. C'è, a volte, l'erede naturale del capo, ma qualcuno mi può nominare un solo villaggio con due capi? Ecco perché noi congolesi, nel desiderio di essere integri con le tradizioni del nostro continente, abbiamo deciso di raggruppare tutte le energie dei cittadini di questo paese sotto la bandiera d'un solo partito nazionale.

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“Stoccarda è una bella città | Stoccarda è in fondo alla valle | dove le ragazze sono belle ma anche crudeli…”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Il villaggio silenzioso
Pellegrinaggio d'autunno

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“Ogni capanna del nostro villaggio | ha perlomeno tre metri di raggio. | Siamo i Watussi.”

Edoardo Vianello (1938) cantautore italiano

da I Watussi
I Watussi/Prendiamo in affitto una barca

“Il baobab è proprio come appare: strano ed affascinante. Quest'albero può vivere più di duemila anni. È così grande che al riparo della sua ombra gli africani si riuniscono per mercati e assemblee. si dice che sia abitato dagli spiriti e spesso è considerato il centro spirituale di un villaggio.”

David Signer (1964) etnologo, giornalista e scrittore svizzero

Origine: Da Lunga vita al baobab, Neue Zürcher Zeitung, Svizzera; tradotto in Internazionale, Numero 1287, Anno 26, 21/27 dicembre 2018.

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“oggi uno de li due Casali più belli, più ricchi e ben culti tra li che abbia la nostra Città di Capua (atteso l'altro è Santa Maria Maggiore,) popolato di ben cinque mila persone, e più centinaia, buona parte di natali assai civili, di molti Dottori di Legge, di più Medici, e Notaj, di un Clero assai dotto, e ben costumato: le strade sono ben lastricate di pietra viva, ed è tutto il Paese adorno di molti, e vaghi palagi. Per mezzo di esso passava l'antichissima strada Atellana, che da Capua nell'antica Atella conduceva; ed ha tal pago il bel pregio di farsi in esso ogni Venerdì un pingue mercato, col concorso di gente di tutti i paesi convicini.
Finalmente Marcianesi si è reso famoso per le bellissime Chiese, che vi sono, e per le rare pitture della celebre scola del Marchese Francesco Solimena, di cui è principal discepolo Paolo de Majo, naturale di tal luogo, che ave adornato le Chiese suddette, specialmente quella dell'Arcangelo San Michele, dove è la Collegiata, e l'altra della Santissima Annunciata, delle più fine, e maravigliose pitture. Questo Villaggio per lo temporale alla Città di Capua, per lo spirituale poi nella maggior parte alla Chiesa di Capua, in a quella di Caserta si appartiene.”

Francesco Granata (1701–1771) vescovo cattolico italiano

Origine: Da Storia civile della fedelissima città di Capua, Libro I e II, Napoli, Stamperia Muziana, 1752, pp. 23-24 https://books.google.it/books?id=vKE5PJJ8doIC&hl=it&pg=PA23#v=onepage&q&f=false,.

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“All'inizio il presidente Yoweri Museveni ha esitato a riconoscere l'estensione dell'Aids. Lo tratteneva, come capita per gli individui, un senso di vergogna; poi ha capito la necessità di affrontare a viso aperto la prova con una campagna nazionale. La quale comincia a dare i suoi frutti, poiché l'epidemia si estende meno rapidamente d' un tempo. Oggi l'Uganda non è un paese africano come gli altri. Conosce una crescita economica costante, il Fondo monetario internazionale lo considera uno dei suoi migliori allievi, e vive un esperimento democratico di notevole interesse. Esso è stato elaborato durante la guerra civile dal Movimento Nazionale della Resistenza, di cui l'attuale presidente, Museveni, era ed è il capo. Il pluripartitismo occidentale, essendo stati i partiti nel passato all'origine di tante sciagure nazionali, è per ora escluso o, per meglio dire, sotto esame; ma le elezioni si sono svolte, come promesso, e in un modo giudicato regolare; e le libertà di parola, di stampa e di associazione sono rispettate; mentre dei "consigli rivoluzionari" a vari livelli, dal villaggio alla capitale, garantiscono una partecipazione e un controllo popolari che non sembrano del tutto fittizi. Gli Stati del continente sono stati spesso ritagliati secondo gli interessi o le fantasie dei colonizzatori, e le nazioni appaiono artificiali: l'Uganda è invece un grappolo di monarchie tradizionali, federate con la forza; e, nell'insieme, quelle monarchie tendono a formare, non senza difficoltà, è vero, una nazione. Una nazione compatta? Sarebbe eccessivo sostenerlo. Ma senz'altro una nazione temprata dalle severe prove vissute dalla indipendenza in poi.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“I villaggi erano aperti ai soldati di Diem di giorno, ma erano spesso sotto controllo vietcong di notte; questo significava che il regime non poteva contare sulla loro lealtà.”

Stanley Karnow (1925–2013) giornalista, scrittore e storico statunitense

Origine: Storia della guerra del Vietnam, p. 134

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“Asmara è piuttosto un accampamento che un villaggio, e gli indigeni difatti la chiamano senfer: il campo.”

Ferdinando Martini (1841–1928) scrittore e politico italiano

Origine: Nell'Affrica italiana, p. 106

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“E poi andammo a girare Vacanze in America, io facevo il prete burino, Don Buro. Andammo con Jerry Calà e Paolo Villaggio da Los Angeles a Las Vegas, al Caesar Palace, e stemmo lì una notte. Ci facemmo un sacco di risate e poi alla fine chi pagò il conto fu Carlo Vanzina perché nessuno di noi aveva più una lira, avevamo perso tutti i soldi. E toccò a lui pagare cena e albergo.”

Christian De Sica (1951) attore italiano

Origine: Da intervista di Arianna Finos, Christian De Sica: “Carlo era più bravo di tanti autori che non hanno lasciato il segno” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/07/08/news/christian_de_sica_vanzina-201234462/, Rep.repubblica.it, 8 luglio 2018.

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“I serbi hanno invaso la nostra patria, hanno ucciso decine dei nostri cittadini, hanno distrutto diverse case e incendiato molti villaggi. Ora propongono il dialogo solo per far credere al mondo che il capitolo sulle stragi è definitivamente chiuso. È del tutto naturale che lo rifiutiamo.”

Ibrahim Rugova (1944–2006) politico kosovaro

Origine: Citato in Amir Taheri, Vogliamo l'indipendenza http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/19/vogliamo-indipendenza.html?ref=search, la Repubblica, 19 marzo 1998.

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