Frasi di Milan Kundera
196 frasi di saggezza sull'amore, l'amicizia e la natura umana per esplorare

Esplora le profonde citazioni di Milan Kundera sull'amore, l'amicizia e la natura umana. Ogni citazione offre saggezza, lasciando ai lettori una nuova prospettiva sulla vita.

Milan Kundera, nato il 1º aprile del 1929 a Brno, è stato uno scrittore di origini cecoslovacche e etnia ceca. È noto soprattutto per il suo romanzo L'insostenibile leggerezza dell'essere. Fin da giovane, ha mostrato una passione per la musica grazie all'influenza di suo padre, un noto pianista.

Dopo aver studiato letteratura e musica a Praga, Kundera si è laureato alla Scuola di Cinema. Ha iniziato la sua carriera come poeta e scrittore durante l'adolescenza grazie al supporto del suo cugino Ludvík, che era già una figura poliedrica nella cultura ceca. Inizialmente membro del Partito comunista, fu espulso per le sue critiche alla politica culturale del partito. Sosteneva apertamente la "Primavera di Praga" nel 1968 ed è stato nuovamente espulso dal partito nel 1970.

Nel 1975 emigrò in Francia dove ha insegnato all'università fino alla sua morte nel luglio 2023. Le sue opere sono state proibite in Cecoslovacchia dopo gli eventi della "Primavera di Praga". Scriveva principalmente in francese e non ha concesso i diritti di traduzione delle sue opere in lingua ceca fino al 2006. La sua morte è stata causata da una lunga malattia ed è avvenuta nella sua casa a Parigi all'età di 94 anni.

✵ 1. Aprile 1929 – 11. Luglio 2023
Milan Kundera photo

Lavori

Lo scherzo
Lo scherzo
Milan Kundera
L'ignoranza
L'ignoranza
Milan Kundera
L'immortalità
L'immortalità
Milan Kundera
L'identità
L'identità
Milan Kundera
La lentezza
La lentezza
Milan Kundera
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Milan Kundera frasi celebri

“Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi.”

The Unbearable Lightness of Being
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze.

“In greco, «ritorno» si dice nóstos. Álgos significa «sofferenza». La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie), poi altre parole che hanno radici nella lingua nazionale: gli spagnoli dicono añoranza, i portoghesi saudade. In ciascuna lingua queste parole hanno una diversa sfumatura semantica. Spesso indicano esclusivamente la tristezza provocata dall'impossibilità di ritornare in patria. Rimpianto della propria terra. Rimpianto del paese natio. Il che, in inglese, si dice homesickness. O, in tedesco, Heimweh. In olandese: heimwee. Ma è una riduzione spaziale di questa grande nozione. Una delle più antiche lingue europee, l'islandese, distingue i due termini: söknudur: «nostalgia» in senso lato; e heimfra: «rimpianto della propria terra». Per questa nozione i cechi, accanto alla parola «nostalgia» presa dal greco, hanno un sostantivo tutto loro: stesk, e un verbo tutto loro; la più commovente frase d'amore ceca: stýská se mi po tobě: «ho nostalgia di te»; «non posso sopportare il dolore della tua assenza». In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar («provare nostalgia»), che viene dal catalano enyorar, a sia volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.”

Origine: L'ignoranza, pp. 11 e 12

Frasi sull'amore di Milan Kundera

“L'amore significa rinunciare alla forza.”

The Unbearable Lightness of Being
L'insostenibile leggerezza dell'essere

Frasi sulla vita di Milan Kundera

Milan Kundera: Frasi popolari

Milan Kundera Frasi e Citazioni

“Chi desidera abbandonare il posto dove vive non è felice.”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

“La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina.”

The Unbearable Lightness of Being
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina

“Per definizione, la passione è eccesso.”

Origine: L'ignoranza, p. 103

“Vivere: nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l'universo cade come una tiepida pioggia.”

L'immortalità
Variante: Nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, Essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l'universo cade come una tiepida pioggia.

“Molta la gente, pochi i gesti.”

L'immortalità

“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un pubblico. […] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti […] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata […] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori. Ad esempio Franz.”

L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un publico. La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

“Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

“L'uomo ha il dovere di sapere.”

1994
Amori ridicoli

“Gli innamorati si comportano sempre in maniera illogica”

Prima giornata
Il Valzer degli addii

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