Frasi su aneddoto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema aneddoto, fatto, uomo, citata.

Frasi su aneddoto

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“A Chicago ero spesso la colonna portante, quello che faceva la voce grossa in squadra e forse, a volte, anche un po' un egoista. Ma alla fine vincevamo noi. Ricordo un aneddoto. Coach Tex Winter, dopo che segnai 24 punti consecutivi, mi apostrofa così: "Ehi Mike, non esiste l'Io in uno sport di squadra."”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Gli dissi: "Ma io ho appena vinto".
Origine: Citato in Massimo Lopes Pegna, Jordan «Il mio successore? Tranquilli, arriverà» http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/settembre/12/Jordan_mio_successore_Tranquilli_arrivera_ga_10_090912094.shtml, Gazzetta dello Sport, 12 settembre 2009.

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“John Cena, mentre te ne stai sdraiato lì, e spero che tu sia scomodo come non mai, voglio che tu mi ascolti. Voglio che tu assimili bene il mio discorso, perché prima che me ne vada, tra 3 settimane, con il tuo titolo WWE, ho parecchi sassolini che voglio togliermi dalle scarpe. Io non ti odio, John e nemmeno ti disprezzo. In realtà io ti apprezzo, ti apprezzo nettamente di più di quanto non apprezzi gran parte dei nostri colleghi. Io odio l'idea che tu sia il migliore. Perché non lo sei! Io sono il migliore. Io sono il migliore del mondo! C'è solo una cosa in cui tu sei migliore di me, ed è leccare il culo a Vince McMahon. Sei bravo a leccare il culo a Vince McMahon tanto quanto lo era Hulk Hogan. Non so se sei bravo quanto Dwayne, però. Lui è un leccaculo coi fiocchi. Lo è sempre stato e lo è ancora. Oops… sto uscendo dal personaggio! [cita la rottura della quarta parete] Io sono il miglior WRESTLER del mondo. Sono sempre stato il migliore, fin dal primo giorno. Quando sono approdato in questa federazione e sono stato svilito e odiato fin da allora, perché Paul Heyman vide qualcosa in me che nessun altro voleva ammettere. Esatto, io sono un pupillo di Paul Heyman. E sapete chi altri era un pupillo di Paul Heyman? Brock Lesnar! E lui ha salutato la compagnia, proprio come sto per fare io. Ma la più grande differenza tra me e Brock è che io me ne andrò con il titolo WWE. Ho conquistato così tanti degli immaginari allori di Vincent K. McMahon, che finalmente mi è chiaro: è proprio questo il punto, sono totalmente immaginari! L'unica cosa reale sono io, e il fatto che giorno dopo giorno, da quasi 6 anni, dimostro a tutto il mondo che io sono il migliore al microfono, sul ring e persino al commento! Nessuno sfiora il mio livello! Eppure, non importa quante volte lo dimostri. Non sono su quelle splendide tazze da collezione, non sono sulla copertina del programma, a malapena mi pubblicizzano, non mi fanno partecipare ai film, ovviamente non andrò mai su quei programmi merdosi sulle tv americane. Non sono sul poster di WrestleMania, non sono sulla sigla che viene prodotta a inizio show. Non vado da Conan O'Brien, non vado da Jimmy Fallon, ma la verità dei fatti è che non me ne frega niente. E fidati, non è la storia della volpe e l'uva. Ma il fatto che Dwayne sia nel main event di WrestleMania dell'anno prossimo e io no, mi fa schifo! Ah, ehi! Lasciatemi mettere in chiaro una cosa: voi che mi state acclamando adesso, voi siete il motivo principale per cui me ne vado! Perché siete voi quelli che bevono da quelle tazze da collezione, siete voi quelli che comprano le riviste sulla cui copertina non c'è il mio volto, e poi alle 5 del mattino in aeroporto cercate di sbattermele in faccia per farvele autografare e poi provare a rivenderle su E-bay, perché siete troppo pigri per trovarvi un vero lavoro! Io me ne andrò con il titolo WWE il 17 luglio e chissà, forse andrò a difenderlo alla New Japan Pro Wrestling, forse tornerò alla Ring Of Honor! Ehi, Colt Cabana! Come stai? Il motivo per cui me ne vado siete voi, perché dopo che me ne sarò andato voi continuerete a buttare soldi in questa azienda. Io sono soltanto un granello nell'ingranaggio. L'ingranaggio continuerà a girare e questo lo capisco. Ma Vince McMahon continuerà a fare soldi nonostante i suoi errori. È un milionario che dovrebbe essere un miliardario. E sapete perché non è un miliardario? Perché si circonda di sottomessi, insulsi e rincoglioniti yes-man, come John Laurinaitis, che gli dicono tutto quello che vuole sentirsi dire. E vorrei poter pensare che dopo la morte di Vince McMahon questa azienda andrà meglio, ma la realtà è che le redini saranno prese da quell'idiota di sua figlia [Stephanie McMahon] e da quel minchione del suo genero [Triple H] e dal resto della sua stupida famiglia! Lasciate che vi racconti un aneddoto privato su Vince McMahon. Noi facciamo tutta questa campagna contro il bullismo…”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

gli spengono il microfono

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“Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione? Provatevi a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme.”

Nicolas Chamfort (1741–1794) scrittore e aforista francese

da Caratteri e aneddoti, 1988
Caratteri e aneddoti

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“[Su Luigi Pirandello] E voglio finire con un aneddoto che riguarda il Pirandello siciliano e che, nella dilagante stupidità di oggi, che tende a relegare la Sicilia in una particolare etnia (si ha il pudore di non usare la parola "razza": ma soltanto di non usarla), assume un grande significato. Nel 1932 Emilio Cecchi, che dirigeva la Cines, comunica a Pirandello l'intenzione di trarre un film dalla novella Lontano. Ma ha uno scrupolo: "nella novella come sta scritta, il marinaio norvegese si sente irresistibilmente attratto da una vita più vasta, e dai ricordi della patria, per il fatto di trovarsi legato, con il matrimonio, ad un ambiente meno che meschino; in fondo è in lui l'insofferenza dell'uomo appartenente a civiltà più energiche e libere, naufragato in un'isola abitata da gente ristretta, fra la quale egli sente mancarsi il fiato". Cecchi, scrittore che tuttora amo, era affetto da una invincibile idiosincrasia nei riguardi della Sicilia, dei siciliani: e la si può più immediatamente riscontrare nei suoi Taccuini, oltre che in questa sua lettura della novella Lontano. La novella non sta scritta come lui la leggeva; e Pirandello infatti così risponde: "Caro Cecchi, il contrasto non è tra due civiltà; ma tra due vite naturalmente diverse, quella di un uomo del Nord e quella di una donna del Sud; e il dramma che ne nasce, il dramma di restar "lontano" tra i vicini più vicini: la propria donna, il proprio figlio. Non c'è dunque da farsi scrupoli sulla natura di quelli a cui Lei mi accenna. Tutt'altro! Non era, né poteva essere nelle mie intenzioni di rappresentar barbara o di civiltà inferiore la Sicilia…"”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Naturalmente, il film non si fece. Ma queste parole di Pirandello restano, ci restano.

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“L'uomo si trova novizio a ogni età della vita.”

Nicolas Chamfort (1741–1794) scrittore e aforista francese

da Caratteri e aneddoti, 1993
Caratteri e aneddoti

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“Ne ho visti morire tanti, e se nessuno torna vuol dire che non ci si trovano male.”

Giuseppe Marotta (scrittore) (1902–1963) scrittore e sceneggiatore italiano

citato in Fernando Palazzi, Dizionario degli aneddoti, Baldini Castoldi Dalai, 2000
Citazioni di Giuseppe Marotta

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“Due persone innamorate attraversano tre fasi distinte prima di arrivare a conoscersi davvero. All’inizio si raccontano aneddoti e gusti personali. Poi ciascuno dei due dice all’altro in che cosa crede. E poi ciascuno osserva la relazione che c’è fra quello in cui l’altro ha detto di credere e quello che in effetti fa.”

libro La ragazza dai capelli strani
Variante: Julie ha detto a Faye che lei è convinta che due persone innamorate attraversino tre fasi distinte prima di arrivare a conoscersi davvero. All'inizio si raccontano aneddoti e gusti personali. Poi ciascuno dei due dice all'altro in che cosa crede. E poi ciascuno osserva la relazione che c'è fra quello in cui l'altro ha detto di credere e quello che in effetti.

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“Nelle grandi cose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, quali sono.”

Nicolas Chamfort (1741–1794) scrittore e aforista francese

da Caratteri e aneddoti, 1988
Caratteri e aneddoti

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“È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale.
Ma si cerchi in tutta la letteratura latina classica un'opera scientifica degna di questo nome, e non si troverà; un'opera filosofica, ancor meno. Si troverà Plinio, cioè un insieme di aneddoti e racconti da comare; Seneca, cioè un'esposizione coscienziosa della morale e della fisica stoiche, adattate – il che significa semplificate – ad uso del pubblico romano; Cicerone, cioè i tentativi filosofici di un letterato dilettante; o Macrobio, un manuale di scuola elementare.
È veramente stupefacente, se vi si presta attenzione, che i Romani, non producendo nulla essi stessi, non abbiano nemmeno mai sentito il bisogno di procurarsi delle traduzioni. In effetti, al di fuori di due o tre dialoghi platonici (tra cui il Timeo) tradotti da Cicerone – trasduzione di cui non ci è pervenuto nulla – né Platone, né Aristotele, né Euclide, né Archimede sono mai stati tradotti in latino. Almeno nell'età classica. Perché se è vero che lOrganon di Aristotele e le Enneadi di Plotino lo furono, è parimenti vero che in fin dei conti ciò avvenne molto tardi e per opera di cristiani.”

Alexandre Koyré (1892–1964) storico della scienza e filosofo francese

Origine: Scritti su Spinoza e l'averroismo, pp. 63-64

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“Non conosco nessuno che valga più di me.”

Gustav Mahler (1860–1911) compositore e direttore d'orchestra austriaco di origine boema

Origine: Citato in Fernando Palazzi, Dizionario degli aneddoti, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2000. ISBN 88-8089-601-6

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“[Rispondendo alle dichiarazioni di Antonio Cassano del 15 novembre 2012] Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte risponde a Cassano: «Mai parlato di moralità» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/11/15-226224/Conte+risponde+a+Cassano%3A+%C2%ABMai+parlato+di+moralit%C3%A0%C2%BB, Tuttosport, 15 novembre 2012.

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“Ma io recensisco film o colleziono nemici?”

Giuseppe Marotta (scrittore) (1902–1963) scrittore e sceneggiatore italiano

Citazioni di Giuseppe Marotta
Origine: Citato in Fernando Palazzi, Dizionario degli aneddoti, Baldini Castoldi Dalai, 2000.

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“Le parti delle tastiere suonate da Esseno erano così complicate che dovemmo rinunciare a tirarle giù.”

Steve Porcaro (1957–2015) musicista statunitense

citato in Giampiero Vigorito, Roberto Mostarda, Aneddoti di 25 anni di discografia, La Notte dei misteri, Radio Rai Uno, 23 giugno 2004

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“La critica è un fucile molto bello: deve sparare raramente!”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato in Gino Doria, Venticinque aneddoti crociani scelti e pubblicati in occasione del 75. compleanno dalla nascita di Benedetto Croce, SIEM, Napoli, 1936.

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“Ebro è Otel, ma Amleto è orbe.”

Arrigo Boito (1842–1918) librettista italiano

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Origine: Da una lettera al fisiologo e senatore Giulio Fano; citato in Raffaello De Rensis, Arrigo Boito. Aneddoti e bizzarrie poetiche musicali, Fratelli Palombi, 1942

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“Per vincere una causa, ricordati sempre che ci vogliono tre cose: aver ragione, saperla far valere e trovare chi la dia.”

Enrico Ferri (1856–1929) politico, scrittore e giornalista italiano

citato in Fernando Palazzi, Enciclopedia degli aneddoti, n. 8612

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“[Su Robin Williams] Non era mai solo comico o un interprete brillante. Suggeriva pensieri, dava emozioni anche con i suoi travestimenti, i suoi aneddoti e ne aveva sempre tanti. La sua cura per i travestimenti e gli abiti erano il riflesso della sua passione per la recitazione.”

Ben Stiller (1965) attore statunitense

Origine: Citato in Grassi Giovanna, L'amico Ben Stiller: insieme sul set ma nascondeva i suoi tormenti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2014/agosto/13/amico_Ben_Stiller_insieme_sul_co_0_20140813_c5423fd6-22ac-11e4-b9ce-6c0d067f9342.shtml, Corriere della Sera, 13 agosto 2014, p. 32-33.

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“Se ogni tanto sento il bisogno di una serata distensiva, come quando racconto un aneddoto o una storiella, è solo per terapia mentale, per pulire il cervello da tutte le preoccupazioni. Questo fa parte della mia personalità e nessuno mi farà cambiare uno stile di vita di cui sono assolutamente orgoglioso.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2010
Origine: Citato in Adalberto Signore, Berlusconi: "Amo le donne e non cambio" Niente pressioni, il giudice fece uscire Ruby http://www.ilgiornale.it/news/berlusconi-amo-donne-e-non-cambio-niente-pressioni-giudice.html, ilGiornale.it, 30 ottobre 2010.

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“L'aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d'estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia… mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c'erano dei platani che dividevano il posteggio dall'arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perché mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell'attore e del mestiere del doppiaggio.”

Stefano De Sando (1954) attore e doppiatore italiano

Variante: L’aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d’estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia... mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c’erano dei platani che dividevano il posteggio dall’arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perchè mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell’attore e del mestiere del doppiaggio.
Origine: Da La voce di De Niro... non ama celebrare troppo il doppiaggio http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/09/306982.shtml, a cura di Daniela Sgambelluri, Supereva.it, 30 settembre 2007.

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“Il Fronte dell'Uomo Qualunque, nell'Italia degli anni Quaranta, sembrava destinato a un successo travolgente. Ci ha lasciato solo qualche aneddoto e il termine qualunquismo.”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

Origine: Da La prima frenata dei populisti http://www.corriere.it/opinioni/17_marzo_19/i-populisti-non-sono-imbattibili-fc272ff6-0c20-11e7-a9ee-e937d2fc7af8.shtml, Corriere.it, 19 marzo 2017.

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“[Un aneddoto della tua carriera? ] "Divertirsi è un'arte e il segreto è giocare DJ".”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: Intervista di Andrea Belfiore, Professione Dj, Viviromamagazine.com, 4 aprile 2016, pp. 64-65.