Frasi su giocatore
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“Le posso dire una cosa Zenga? Lei da giocatore faceva poche uscite a vuoto, anche se una ce la ricordiamo tutti purtroppo perché ci costò un Mondiale. Però da allenatore le continua a fare e questo non va molto bene secondo me.”

Enrico Varriale (1960) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Durante il programma televisivo Stadio Sprint, Rai Due, 16 novembre 2008; visibile su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=NJMQ_uVblEA.

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“Penso di essere stato un giocatore altruista, giocavo soprattutto per la squadra, […] mai […] per me stesso. […] Giocavo come numero nove, però poi il numero nove lo facevo poche volte. Giocavo soprattutto sulle fasce laterali, a cercarmi gli spazi e mettere delle palle in mezzo.”

Pietro Anastasi (1948–2020) calciatore italiano

Origine: Citato in Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1966-1975 "Da Herrera a Parola", RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 07 min 30 s.

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“I giocatori della Colombia si chiamano sì Cafeteros, ma per il momento il loro gioco sembra decaffeinato.”

Armando Ceroni (1959) giornalista svizzero

Citazioni tratte Dalle telecronache sulla TSI, Mondiali 2014
Origine: Da Colombia – Uruguay, 28 giugno 2014.

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“[Su Paul Pogba] Parliamo di un ragazzo che ha un potenziale da super giocatore. Bisogna vedere se quando gli mettono il volante in mano, nel senso di mostrare tutto il suo valore ed essere trainante per la squadra, dimostrerà di essere capace di guidare.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Filippo Cornacchia, riportata in parte su «Pogba, hai il volante col City devi guidare» http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2015/09/14-4010318/capello_pogba_hai_il_volante_col_city_devi_guidare/?cookieAccept, Tuttosport. com, 14 settembre 2015.

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“Sperare che Young sia quello che era da junior è come pensare che un contorno di patatine e ketchup possa migliorare un piatto pessimo. Io sono triste, deluso, ricordo che Donald era un giocatore che prima di passare pro aveva fatto meglio di gente come Murray e Del Potro, oggi potrà avere più esperienza, gli incidenti di percorso ce ne sono sempre, ma forse nel suo caso sono stati un po' troppo. Non lo vedremo mai ad alti livelli.”

L. Jon Wertheim (1970) giornalista statunitense

Origine: Da Daily Bagel; citato in Davide Uccella, "Donald Young non sarà mai un top-player" (Wertheim, Sports Illustrated) http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/10/15/966048-donald_young_sara_player_wertheim_sports_illustrated.shtml, Ubitennis.com, 15 ottobre 2013.

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“L'unica persona che può aiutare Balotelli è Balotelli. Quando cambi squadra, hai la mentalità giusta e un allenatore che ti stima diventa tutto più facile, però alla fine dipenderà tutto solo da lui. Ho visto giocatori con la metà del suo talento diventare trascinatori in grandi squadre: conta la testa.”

Edgar Davids (1973) allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore olandese

Origine: Dall'intervista di Fabiana Della Valle a La Gazzetta dello Sport; citato in Juventus, Davids spiega: "Ad Allegri manca uno come me" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/04-09-2015/juventus-davids-spiega-ad-allegri-manca-come-me-1201224689858.shtml, Gazzetta.it, 5 settembre 2015.

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“Ozil è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia Figo sia Zidane. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2013-2015)
Origine: Citato in Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo" http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml, Gazzetta.it, 4 settembre 2013.

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“Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml, Gazzetta.it, 22 novembre 2010.

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“Carlitos sente la maglia, è il giocatore del popolo. Non è morto, è stato ucciso…. Ha litigato con Grondona e Bilardo e l'hanno fatto fuori dall'Argentina.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Con data
Origine: Da un'intervista a Radio Pop; citato in Maradona: "Icardi è un traditore, ai miei tempi l'avremmo picchiato a turno" http://www.gazzetta.it/Calcio/28-12-2013/maradona-icardi-traditore-miei-tempi-avremmo-picchiato-turno-201930221462.shtml, Gazzetta.it, 28 dicembre 2013.

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“[Su Metal Gear Solid V: Ground Zeroes] Questo non è un gioco lineare come in passato. Ground Zeroes offre libertà di approccio e di stile di gioco, speriamo che i giocatori godano dell'esperienza più e più volte senza annoiarsi. Credo che le persone saranno soddisfatte della durata di Ground Zeroes e non si lamenteranno del tempo di gioco effettivo, che è un parametro valevole con i giochi lineari.”

Hideo Kojima (1963) autore di videogiochi giapponese

Origine: Da un messaggio su Twitter; citato in Davide Dorino, Hideo Kojima si esprime sulla questione della durata di MGS V: Ground Zeroes http://www.spaziogames.it/notizie_videogiochi/console_multi_piattaforma/191154/hideo-kojima-si-esprime-sulla-questione-della-durata-di-mgs-v-ground-zeroes.aspx, SpazioGames, 6 febbraio 2014.

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“Carissima Varese, fino a pochi giorni fa mi sorprendevo a pensare come e cosa poteva diventare la nostra vita salendo nel Paradiso del calcio, il gradino più alto per chi come noi vive il calcio per quello che è: un gioco. Era tutto scritto. Dal mio arrivo in C2, a campionato iniziato. Venivo dalla mia prima estate da disoccupato nonostante i 2 campionati vinti nelle 2 stagioni precedenti. Qui c'ero già stato per 2 brevi apparizioni da giocatore e da allenatore. Quel giorno, guidando verso di te, pensavo di aver accettato di allenare una quadra di calciatori ultima in serie C2. Arrivando al Varese stavo invece imboccando una strada che avrebbe cambiato radicalmente la mia vita. Qui, per la prima volta ho avuto la certezza di essere apprezzato per come sono, con i miei pregi e con i miei difetti. Qui non ho conoscenze e frequentazioni ma affetti e amici veri. Qui non ho allenato calciatori ma uomini. Varese è diventata e resterà la mia città. La mia professione mi porta a Siena per vivere quello che fino a domenica scorsa ero certo di poter realizzare nello stadio della mia città, nel quale ero entrato trovandolo grigio e con le curve chiuse e dal quale sono uscito ferito e con gli occhi lucidi insieme a un gruppo di uomini veri, applaudito da 8000 tifosi, anziani, giovani e famiglie intere. I tempi del calcio moderno non mi hanno permesso di staccarmi da te nel modo migliore. Mi hai dato molto ma ti chiedo ancora un'ultima cosa.”

Giuseppe Sannino (1957) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dalla lettera di addio ai tifosi del Varese; riportata in Varese, la lettera d'addio di Giuseppe Sannino http://www.tuttomercatoweb.com/siena/?action=read&idtmw=272840, Tuttomercatoweb.com, 8 giugno 2011.

José Mourinho photo

“A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. […] Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. […] Ranieri? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco… che bravo… […] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale" http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html, Repubblica.it, 3 marzo 2009.

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“Parlo per la prossima generazione, non per la mia: i giocatori adesso sono più alti, più robusti, con le racchette si colpisce più forte, ma le regole non cambiano per rendere gli scambi più lunghi e più eccitanti. Non ricordo una partita emozionante basata solo sul servizio e sul punto al primo colpo, io per esempio cambierei l'altezza della rete. La gente vuole punti appassionanti, non scambi velocissimi.”

Rafael Nadal (1986) tennista spagnolo

Origine: Citato in Tennis, Nadal contro il tennis "troppo fisico": "Occorre cambiare le regole" http://www.gazzetta.it/Tennis/27-03-2016/tennis-nadal-contro-tennis-troppo-fisico-occorre-cambiare-regole-15014807510.shtml, Gazzetta.it, 27 marzo 2016.

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“[Su Mario Balotelli] È un giocatore sopravvalutato. Mi rode il culo vedere che in campo non ci mette tutto l'impegno per la Nazionale, non lo accetto. Non so cosa abbia questo ragazzo, anche io volevo diventare Figo, poi mi sono adattato a quel che ero. Anch'io ho fatto il testa di cazzo, ma ho imparato dai miei errori. […] Si può prescindere dalla qualità, ma mai dall'impegno.”

Mauro Germán Camoranesi (1976) calciatore argentino naturalizzato italiano

Origine: Citato in Italia, Camoranesi attacca Balotelli: "È sopravvalutato" http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/calcio/2014/notizia/italia-camoranesi-attacca-balotelli-e-sopravvalutato-_2053532.shtml, TgCom24, 25 giugno 2014.

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“[Sul Napoli] Credo che giocare al San Paolo con quei tifosi, sia un punto culminante per un giocatore, vale una carriera.”

Nuri Şahin (1988) calciatore turco

Origine: Da un'intervista al sito di Borussia Dortmund; citato in Sahin al sito ufficiale: "Giocare al San Paolo con quei tifosi vale una carriera intera" http://www.calcionapoli24.it/champions_league/anteprima-sahin-al-sito-ufficiale-giocare-al-san-paolo-con-quei-n146266.html, Calcio Napoli 24.it, 18 settembre 2013.

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“Robson non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2004-2007)
Origine: Citato in Giancarlo Gavalotti, "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale" http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml, Sportweek, anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.

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“[Sull'applicazione del trattato di Cotonou] È un rischio eventuale, un'ipotesi. Ma ripeto quel che ho detto più volte: ben venga il giocatore straniero se porta qualcosa, ma se viene solo per il pubblico e toglie spazio a giocatori italiani, no. Mi auguro che le scelte in futuro siano in questa direzione, ci vuole coraggio a far esordire e giocare giovani italiani.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Italia-Azerbaigian, Conte: "Ho un solo dubbio di formazione" http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/2014/articoli/1048422/italia-azerbaigian-conte-ho-un-solo-dubbio-di-formazione-.shtml, SportMediaset.it, 9 ottobre 2014.

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“Un gruppo dei migliori giocatori non fa necessariamente la migliore squadra.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Citazioni in altre lingue

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“Penso che un giocatore italiano meriti di giocare in nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. È la mia opinione.”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Nazionale, Mancini: "In azzurro solo gli italiani: no agli oriundi" http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/03/23/news/mancini_oriundi-110264313/, Repubblica.it, 23 marzo 2015.

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“Ecco perché si trattiene il fiato | finché si resta giù | e per sempre vuol dire mai più.”

Angelo Branduardi (1950) cantautore, violinista e chitarrista italiano

da Il giocatore di biliardo, n. 1
Il dito e la luna

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“Andy Roddick qualche volta si autodefinisce "il miglior giocatore scarso di tutti i tempi".”

Andy Roddick (1982) tennista statunitense

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“[Sulla decisione di aderire ad un campagna contro l'omofobia] Per me è un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. […] Non mi è mai capitato nella mia carriera di incontrare giocatori omosessuali, anche se credo possano essercene. Il fatto che un calciatore come qualsiasi altra persona possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole.”

Daniele Dessena (1987) calciatore italiano

Origine: Citato in Lacci arcobaleno contro l'omofobia. Insulti online al calciatore Dessena. Lui: "È ignoranza, abbiate rispetto" http://www.lastampa.it/2014/02/25/sport/calcio/lacci-arcobaleno-contro-lomofobia-insulti-online-al-calciatore-dessena-lui-ignoranza-abbiate-rispetto-vCWxWGN7FQvHRhHjJ7a9iN/pagina.html, La Stampa.it, 27 febbraio 2014.

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“Carlitos però è uno che non ti tradisce mai e ha nel suo bagaglio i numeri per sbloccare i match intricati. Tevez in Argentina è quasi più amato di Leo. È il giocatore del popolo, con le sue giocate infiamma il pubblico. I suoi sono numeri imparati sulla strada: dall'uno-due contro il muro o in mezzo ai sassi. A questi unisce una forza atletica impressionante e una fantastica voglia di lottare.”

Hernán Crespo (1975) calciatore argentino

Origine: Da un'intervista a Tuttosport; citato in Crespo a Tuttosport: "Tevez giocatore del popolo, l'aneddoto su Tevez.." http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/crespo-a-tuttosport-tevez-giocatore-del-popolo-l-aneddoto-su-tevez-149742, TuttoJuve.com, 27 luglio 2013.

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“[Su Danilo Cataldi] L'ho sempre visto come un fratello minore, è umile, ha la mentalità giusta. Può diventare un grande giocatore, è completo, in mezzo al campo può giocare in tutti ruoli.”

Cristian Daniel Ledesma (1982) calciatore argentino

Origine: Citato in Marco Ercole e Stefano Fiori, Lazio, Ledesma ai saluti: "Nove anni stupendi, qui valgono doppio" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2015/07/03/news/ledesma_saluta-118297572/, Repubblica.it, 3 luglio 2015.

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“Sarò pazzo ma per me Tim Duncan non è il fenomeno di cui tutti parlano. Sicuramente è un ottimo giocatore, ma molto più vicino a Brad Daugherty che a Pat Ewing.”

Guido Bagatta (1960) giornalista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Origine: Da un articolo del 1997; citato in Tim Duncan, diecimila canestri e non sentirli! http://www.pianetabasket.com/nba/tim-duncan-diecimila-canestri-e-non-sentirli-74681, PianetaBasket.com, 20 marzo 2015.

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“Ogni giocatore ha il suo stile le sue idee con cui confrontarsi. Io ascolto volentieri. Ero sempre contento di ricevere gli input dei miei precedenti allenatori. Ma sono io che alla fine devo mettere in pratica le cose. Col mio tipo di tennis posso scegliere di giocare come preferisco, non solo a rete ma anche da dietro. Per questo motivo penso che sono un tennista piuttosto interessante da allenare.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2013
Origine: Dall'intervista di Andreas Schmidt per il quotidiano svizzero Basler Zeitung; citato in Federer: da Melbourne con Edberg per 10 settimane! http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/12/27/1002163-stefan_edberg_roger_federer_ufficiale_loro_collaborazione.shtml, traduzione di Francesco Cangiano, Ubitennis.com, 27 dicembre 2013.

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“[Ultime parole famose nel 2014] Sono sempre più convinto che vinceremo i Mondiali […]. In generale siamo i migliori. Ci sono nazionali che hanno vinto un solo Mondiale e che pensano di essere le più grandi. Immaginate noi che ne abbiamo vinti cinque […]. Abbiamo grandi giocatori e una squadra organizzata. E poi abbiamo i tifosi: saremo sempre in 12 in campo e saremo i migliori.”

Luiz Felipe Scolari (1948) allenatore di calcio e ex calciatore brasiliano

Origine: Citato in Mondiali, Scolari: "Non ho dubbi, il Brasile vincerà il titolo" http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2014/02/18/news/scolari_sicuro_su_mondiali_brasile-78949717/, Repubblica.it, 18 febbraio 2014.

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“[Su Antonio Conte] […] mi piaceva già da giocatore, tanto che lo volevo comprare ai tempi del Foggia, e mi piace adesso da allenatore, perché dove è andato è sempre riuscito a trasmettere una forte mentalità abbinata a una precisa cultura del gioco.”

Zdeněk Zeman (1947) allenatore di calcio ceco

Origine: Citato in [//www.lastampa.it/2012/09/29/sport/zdenek-un-assist-a-conte-mi-piaceva-gia-da-giocatore-UuRXFSQ5BgzYQjpsS6icGI/index.html Zeman, un assist a Conte "Mi piaceva già da giocatore"], La Stampa, 29 settembre 2012.

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“Le nazionali tolgono i giocatori migliori ai club per circa 60 giorni all'anno. Rappresenta sicuramente una cosa unica nel suo genere. Immaginatevi un'azienda privata che presta i suoi migliori dipendenti ogni anno per una causa comune.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Da un' intervento rilasciato in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2015-2016 del Collegio di Milano;citato in Agnelli vs FIFA: "Assurdo che le nazionali tolgano i migliori giocatori ai club" http://www.goal.com/it/news/4962/nazionali/2016/01/30/19820552/agnelli-vs-fifa-assurdo-che-le-nazionali-tolgano-i-migliori?ICID=HP_BN_1?utm_source=facebook.com&utm_medium=referral&utm_campaign=itfb, Goal.com, 30 gennaio 2016.

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“C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'omelette e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2004-2007)
Origine: Roman Abramovich aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato Peter Kenyon che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.
Origine: Citato in L'ultimatum di Abramovich http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml, Gazzetta.it, 18 settembre 2007.

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“La massima aspirazione della mia vita era quella di diventare un giocatore di baseball professionista, ma nessuna squadra mi ha mai fatto un'offerta.”

Gerald Ford (1913–2006) 38º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 55. ISBN 88-8598-826-2.

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“Avevo deciso di andare via dalla nazionale già prima di vincere il Mondiale di Germania del 2006. Tornare ad allenarla un'altra volta è stata una delle cavolate più grosse che ho fatto nella mia carriera. Siccome avevo lasciato veramente un gruppo di giocatori straordinari mi sono convinto a ritornare per ripagare la fiducia che quei ragazzi avevano sempre riposto in me. Ma non si deve tornare in una nazionale solamente due anni dopo aver vinto un campionato del mondo.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a Tv 2000, citato in Lippi: "Tornare ad allenare la nazionale italiana è stata una delle cavolate più grosse della mia carriera". http://www.goal.com/it/news/4962/nazionali/2015/11/14/17333332/fallimento-a-sudafrica-2010-lippi-ammette-che-cavolata?ICID=HP_BN_2?utm_source=facebook.com&utm_medium=referral&utm_campaign=itfb, Goal.com, 14 novembre 2015.

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“[Sulla Juventus nel 1934] Hanno creato un ambiente che, come una macchina per impastare tutti i caratteri, ne farne il tipo unico mai illuso e mai disperato, mai troppo ottimista e mai troppo pessimista. Mai agitato e mai placato.
Cadere nella macchina un Monti o un Cesarini, un Orsi o un Varglien, spiriti fieri magari protervi, ed escono ben presto come gli altri: impastati. Ricadde un Tiberti, un Ferrari, un Sernagiotto, un Ferrero o un Valinasso e ne esce fuori un momento sicuro con qualche fierezza.
Il 'super asso' diventa solo un asso, l'aspirante a campione diventa asso; uno cava, l'altro cresce, tutto si livella. L'educazione e naturale riservo fanno il resto: se entri e nel Circolo, un tipo in guanti bianchi riceve il tuo cappello, gli stucchi dorati t'impediscono di dir parolaccie. La stretta di mano sulla tetti all'orologio, non una mano sulla spalla. Nessun ordine del giorno, ma l'ordine con l'ora per il domani, firma carcame. Mai niente di nuovo. Un giocatore entra e capisce dov'è, cosa deve imparare, il senso delle distanze, il rispetto, quel formalismo che è pure necessario se tutti gli esserci si sono basati su quello.”

Carlo Bergoglio (1895–1959) giornalista, scrittore e disegnatore italiano

Origine: Da un articolo pubblicato nella rivista Guerin Sportivo del 2 maggio 1934; citato in Roberto Buttafarro, Giovanni De Luna e Marco Revelli, Un fenomeno in bianco e nero http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0995_01_1986_0214_0028_13712178/, RAI 3, 16 settembre 1986, 59 min 58 s, (1ª puntata, in 53 min 32 s e ssq.).

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] La sua ostinata deferenza al vero poté anzi confermarlo nella ingenua credenza che fosse "l'occhio della camera" a guardar lui e a suggerirgli tutto. Molte volte dovette incantarsi di fronte a quella "magia naturale"; e ciò che più lo sorprese fu di accorgersi che allo specchio non è punto necessaria la figura umana, se, uscita questa dal suo campo, esso seguita a specchiare il pavimento inclinato, l'ombra sul muro, il nastro caduto a terra. Che altro potesse conseguire a questa risoluzione di procedere dipingendo per specchiatura diretta della realtà, non è troppo difficile intendere. Ne conseguiva la tabula rasa del costume pittorico del tempo che, preparandosi gli argomenti in carta e matita per via di erudizione storica e di astrazione stilizzante, aveva elaborato una complessa classificazione del rappresentabile, dove, per meglio servire alla società di allora, non poteva che preferirsi l'aspetto della classe dominante. Ma il Caravaggio pensa invece alla vita comune, ai sentimenti semplici, all'aspetto feriale delle cose che valgono, nello specchio, come gli uomini. […] Anche il Caravaggio avvertiva il pericolo di ricadere nell'apologetica del corpo umano, sublimata da Raffaello o Michelangelo, o magari nel chiaroscuro melodrammatico del Tintoretto. Ma ciò che gli andava confusamente balenando era ormai non tanto il rilievo dei corpi quanto la forma delle tenebre che li interrompono. Lì era il dramma della realtà più portante ch'egli intravedeva dopo le calme specchiature dell'adolescenza. E la storia della religione, di cui ora si impadroniva, gli tornava come un seguito di drammi brevi e risolutivi la cui punta non può indugiarsi nella durata sentimentale delle trasparenze, anzi inevitabilmente s'investe del lampo abrupto della luce rivelante, fra gli strappi inconoscibili dell'ombra. Uomini e santi si sarebbero impigliati in quel tragico scherzo. Giacché, per restar fedeli alla natura del mondo, occorreva far sì che il calcolo dell'ombra apparisse come casuale, e non causato dai corpi; ove volesse esimersi dal riattribuire all'uomo la sua funzione umanistica dirimente, di eterno protagonista e signore del creato. Perciò il Caravaggio seguitò, e fu fatica di anni, ad osservare la natura della luce e dell'ombra incidentali. […] Chi non sa che il Tintoretto studiava al lume di lucerna, non già il vero, ma i modellini della Cappella Medicea? E che i modellini del Greco erano cere dove si stiravano in una poetica follia le ultime spire laocoontiche del disegno 'serpentinato'? Ma ora è la realtà stessa a venir sopraggiunta dal lume per 'incidenza': il caso, l'incidente luminoso, diventano causa efficiente della nuova pittura (o poesia). Non v'è Vocazione di Matteo senza che il raggio, assieme col Cristo, entri dalla porta socchiusa e ferisca quel turpe spettacolo dei giocatori d'azzardo. In effetto Caravaggio stagliò questa sua "descrizione di luce", questo poetico "fotogramma", quando l'attimo di cronaca gli parve emergere, non dico con un rilievo, ma con uno spicco, con un'evidenza così memorabile, invariabile, monumentale, come dopo Masaccio non s'era più visto.”

Roberto Longhi (1890–1970) storico dell'arte italiano

citato in Caravaggio, pp. 187-188
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“[Su Francesco Totti] Tutti lo conoscono nel calcio, è un fuoriclasse, uno dei più grandi giocatori che il calcio ha avuto. Ho trovato un uomo molto umile, con spirito creativo, che pensa agli altri ed è un esempio per il calcio. È una persona molto importante, non solo per la Roma ma per tutto il calcio.”

Rudi Garcia (1964) allenatore di calcio e ex calciatore francese

Origine: Da un'intervista al TG1; citato in Marco Calabresi, Roma, Garcia: "Il gruppo viene prima di tutto. Totti? Un umile fuoriclasse" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/01-10-2013/roma-garcia-il-gruppo-sopra-tutto-totti-inter-201274942461.shtml, Gazzetta.it, 1° ottobre 2013.

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“Il mio rapporto con Ibrahimovic al Psg è stato del tutto insignificante, perché lui non è quel tipo di giocatore che cerca di stabilire un contatto coi giovani e che dà loro dei consigli, ma si preoccupa solo di se stesso.”

Kingsley Coman (1996) calciatore francese

Origine: Dall'intervista rilasciata alla rivista tedesca Kicker; citato in Coman, tackle duro su Ibra: "Un egoista, non gliene frega nulla dei giovani" http://www.gazzetta.it/Calcio/Ligue-1/29-12-2015/coman-tackle-duro-ibra-un-egoista-non-gliene-frega-nulla-giovani-14098061971.shtml, Gazzetta.it, 29 dicembre 2015.

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“[Su Francesco Totti] Si tratta di un giocatore tecnicamente straordinario e questo gli consente di fare quelle cose che sta facendo anche alla sua età. […] Mi sono sempre rivisto in Totti, ci siamo assomigliati molto come calciatori.”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dal programma sportivo Tikitaka, 19 gennaio 2015; citato in Inter, Mancini: "Mi sono sempre rivisto in Totti, è fantastico. Destro? È cresciuto parecchio..." http://www.laroma24.it/news/altre-altre/2015/01/inter-mancini-mi-sono-sempre-rivisto-in-totti-e-fantastico-destro-e-cresciuto-parecchio/, Laroma24.it, 20 gennaio 2015.

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