Frasi su villano

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema villania, villano, essere, dio.

Frasi su villano

Umberto Eco photo
Edmondo De Amicis photo
Giovanni Boccaccio photo

“E così, a modo del villan matto, dopo danno fe' patto.”

Giovanni Boccaccio (1313–1375) scrittore e poeta italiano

VII giornata, novella IV
Decameron

Marco Porcio Catone photo

“Il villano non pensi di saperla più lunga del padrone.”

da De re rustica, V, 3
De agri cultura

Luigi Veronelli photo
Ludovico Ariosto photo

“Che fossi fatto in quarti, arso o impiccato, | brutto ladron, villan, superbo, ingrato.”

canto X, ottava XLI, versi 7-8
Orlando furioso

Charles M. Schulz photo
Giuseppe Giacosa photo

“Campioni: Io non so come si gridi tanto alla difficoltà che c'è a trovare argomenti nuovi e ad essere originali! Sono lì, gli argomenti, non c'è che a stendere la mano. […] Io voglio dimostrare che la matematica regge colle sue norme immutabili anche la poesia. […] Un verso composto di un numero dispari di parole, è matematicamente più armonico di quello in cui il numero sia pari… e così per le sillabe, e così per le lettere. […] Nell'Orlando furioso ci sono in tutto 375 mila 197 parole. Dispari il numero totale, e non solo dispari il numero totale, ma dispari anche le cifre che lo compongono. Eccole spiegata la sorprendente bellezza del libro. Nel primo canto, ci sono 5041 parole, altro numero dispari. Prendiamo due versi a casaccio. (Apre il manoscritto). Canto quattordicesimo, ottava trentasettesima, verso primo:
«Come lupo o mastin ch'ultimo giugne…»
sette parole, che bel verso! e subito
«Al bue lasciato morto dai villani…»
sei parole, verso orribile, quasi che i villani dei buoi morti non sapessero che farsene, magari!
[…]
Carlo: Le dico schietto che lei ha fatto opera di profondo studioso, di buongustaio, di grande ingegno e di gran cittadino.
Campioni: Ah! Perché la poesia…
Carlo: È il cardine.
Campioni: È il cardine. Guardi: cardine: bellissima parola: sette lettere. Osservi il nome dei massimi poeti. Dante, cinque lettere; Ariosto, sette; Tasso, cinque; Petrarca invece otto, difatti è molle ed effeminato. Foscolo, sette; Alfieri, sette; Manzoni, sette; Leopardi, otto, ed è uno scettico. Le pare? È novità codesta?
Carlo: E come!
Campioni: Pensare che in tanti grandi ingegni che furono con tante arti poetiche e regole di scuola scritte in tutte le lingue, nessuno ancora considerò l'estetica in rapporto coi numeri. Le note musicali, sette. Perché la scienza moderna ci insegna a generalizzare. Trovato un principio, a volerlo applicare ammodo, si vede che calza per tutto. Qual è il tipo della famiglia bene assortita? Un padre, una madre e un figliolo. Tre. Sono considerazioni codeste?!”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

da La gente di spirito, Atto II, Scena IV

Giuseppe Prezzolini photo

“Scrivere aforismi è da gran signore; un gran signore regala bottiglie di vino pregiato; un villano regala una botte di vino mediocre.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da Ideario, Ponte alle Grazie

Pierre de Marivaux photo

“Nulla rende così amabili come il credersi amati.”

Pierre de Marivaux (1688–1763) drammaturgo e scrittore francese

da Il villan rifatto
Origine: Citato in Aa. Vv., Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore, a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.

Carlo Emilio Gadda photo
Dante Alighieri photo

“In Dante veggo essere grandissime e bellissime parti, e le principali tutte che si richieggon a un gran Poema. Che vi sia poi qualche difettuzzo o mancamento, io non lo niego: sia dell'uomo o dell'età, non rileva a questo punto di qual sia più perfetto e migliore, se ben serve o per iscusa o per qualche altra cosa: come non servirebbe a fare che una figura di Giotto fusse più bella d'una d'Andrea del Sarto, il dire che nell'età di colui l'arte della Pittura non era tanto inluminata, quanto ella fu poi; servirà bene a dire che Giotto in tante tenebre fece miracoli, e non ebbe pari; dove questo altro ebbe manco difficultà assai, e de' pari, e forse de' superiori qualcuno. Ma io non credo che il punto in Dante consista qui, se bene questa scusa ci bisognerà in alcune poche voci solamente quanto attiene alla comparazione del Petrarca. Ma il punto vero sarà qual sia di maggior lode degno o un Epico o Eroico poema grande, non interamente perfetto, o un piccolo e minuto che sia perfetto: perché può bene stare che si truovi una cosa piccola bellissima, pogniam caso una cappellina con bellissima proporzione d'architettura e ricchezza di cornici, che nondimeno non d'un gran tempio con pochi ornamenti; e in simili comparazione sogliono dire i nostri uomini a tanto per tanto, o pur del tanto, come disse il Villani…”

Vincenzo Borghini
Divina Commedia, Citazioni sulla Divina Commedia

Ludovico Ariosto photo

“Gli è teco cortesia l'esser villano.”

XXVII, 77
Orlando furioso

Dante Alighieri photo
Pietro Aretino photo
Paul-louis Courier photo

“La grande ricchezza dell'individualismo in Italia dove «un Marcel diventa ogni villan», rende difficile a un italiano accettare la gloria dei suoi compagni. Di Vasari ve n'è uno solo.”

Henry Furst (1893–1967) giornalista, scrittore e regista teatrale statunitense

da Italia madre di grandi uomini, New York Times' Book Review, 25 febbraio 1933, p. 417

Vincenzo Monti photo

“Ha cuor villano, e libertà non merta | chi l'amico lasciò nella catena.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

da Il pericolo, p. 413

Francesco Berni photo
Edward Morgan Forster photo
Charlotte Rampling photo
Carlo Promis photo
Fabrizio De André photo

“Piú ciónno le sorde, piú villane so!”

Anna Marchesini (1953–2016) attrice, doppiatrice e scrittrice italiana

Personaggi, Sora Flora

Cristoforo Poggiali photo

“Non può star la podagra coi villani, che in esercizio han sempre e piedi e mani.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 111

Ippolito Nievo photo
Carlo Emilio Gadda photo
Saˁdi photo
Alessandro Manzoni photo
Filippo Pananti photo
Giosue Carducci photo
Mark Twain photo
Vincenzo Borghini photo

“In d'un gran tempio con pochi ornamenti; e in simili comparazione sogliono dire i nostri uomini a tanto per tanto, o pur del tanto, come disse il Villani…”

Vincenzo Borghini (1515–1580) filologo e storico italiano

Origine: Citato in Walter Binni e Riccardo Scrivano, Antologia della critica letteraria, p. 92

Mario Praz photo
Antonio Guadagnoli photo

“Sulle spalle a lei fece sovente | Scender legnate da levare il pelo, | Uso che bene spesso e volentieri, | Passò poi dai villani ai cavalieri.”

Antonio Guadagnoli (1798–1858) poeta e letterato italiano

da La lingua di una donna alla prova, 2

Umberto Eco photo
Paul Johnson photo
Salvator Rosa photo

“La plebbe e gli villani sono pascoli di tiranni, e de i soldati; e li tiranni e li soldati sono pascoli del diavolo.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

330; p. 41
Il teatro della politica

Vasilij Semënovič Grossman photo
Ludovico Ariosto photo
Giovanni Boccaccio photo
Jean de Meung photo
Pietro Aretino photo