Frasi su maggio
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“Diffidavo di qualunque politico, ma Jackie mi faceva scrivere quel che voleva.”

Theodore White (1915–1986) storico, scrittore, giornalista

da È scomparsa la regina di ghiaccio https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/21/scomparsa_regina_ghiaccio_co_0_94052111502.shtml, Corriere della sera, 21 maggio 1994

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“È stato lui il primo bianco ad affidare alla musica leggera un patrimonio di contenuti civili, una tradizione che apparteneva ai negri d'America. Una novità. E, nello stesso tempo, mi pare quasi che le canzoni di Bob Dylan siano esistite da sempre. Fossi della generazione di Dylan sarei sicuramente un suo grande fan, ma forse per quelli della mia sono state più importanti le canzoni di Guccini o di Vasco.”

Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano

Origine: Da Un mito compie 60 anni: il mondo celebra Bob Dylan https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/22/mito_compie_anni_mondo_celebra_co_0_0105225268.shtml, Corriere della Sera, 22 maggio 2001.

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“A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.
Fran.”

Variante: A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran.
Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: ""A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave"". Ci rimasi secco. Fran.
Origine: Novecento, pp. 44-45

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“Abbiamo più che mai bisogno di libri, ma anche loro hanno bisogno di noi. Qual più bel privilegio di porci al loro servizio?”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

da Un libro cambia la vita, La Stampa, 11 maggio 2000, p. 27

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“Crisi e cultura non devono essere termini contrapposti.”

Francesco Micheli teologo italiano

citato in Corriere della sera, 28 maggio 2009

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“In questi incontri divenne perfettamente chiaro che Europa solo in maniera del tutto secondaria è un concetto geografico: l'Europa non è un continente nettamente afferrabile in termini geografici, ma è invece un concetto culturale e storico.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla lectio magistralis tenuta nella Biblioteca del Senato, 13 maggio 2004; citato in zenit.org http://www.zenit.org/article-188?l=italian

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“Come avevo detto anche lo scorso anno, sarebbe stato tranquillo questo rinnovo. Io ho dato la parola e la mantengo.”

Philippe Mexès (1982) calciatore francese

dall'intervista a Roma Channel dopo il rinnovo del contratto con la Roma, 29 maggio 2007

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“[Riferito allo special The Star Wars Holiday Special] Se avessi tempo e un martello, rintraccerei ogni copia dello show e la distruggerei”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

citato in The Star Wars Holiday Special http://www.tvparty.com/70starwars.html, TVParty!.com, maggio 2005

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“[Riferito a Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo] I fan sono scontenti. Saranno sempre scontenti. Perché lo fa così? E perché non lo fa così? Scrivono il loro film e poi, se non fai quel film che hanno in mente, si arrabbiano.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

citato in Keys to the Kingdom http://www.vanityfair.com/culture/features/2008/02/indianajones200802?currentPage=5, VanityFair.com, maggio 2008

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“Avrei voluto essere battuto dagli avversari, invece ancora una volta mi ha sconfitto la sfortuna.”

Marco Pantani (1970–2004) ciclista su strada italiano

dopo il ritiro, causa caduta, al Giro d'Italia 1997
Origine: Citato in Pier Bergonzi e Claudio Gregori, Pantani, calvario senza fine http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/25/Pantani_calvario_senza_fine_ga_0_9705256996.shtml, la Gazzetta dello Sport, 25 maggio 1997.

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“[A proposito dell'immunità per ministri e parlamentari] Bisogna occuparsi anche dei poveri ministri, come me, che oggi sono sotto minaccia dell'autorità giudiziaria.”

Roberto Castelli (1946) politico italiano

citato in Castelli: sì a immunità per ministri e parlamentari http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/05_Maggio/29/lodo.shtml, Corriere della sera, 29 maggio 2003

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“[Sulla nomina di Antonio Di Pietro a ministro delle Infrastrutture] Chissà adesso cosa combinerà? E poi cosa ne sa lui di cemento armato?”

Roberto Castelli (1946) politico italiano

citato in Casini: «Mai un governo così di sinistra» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/17/reazioni_governo.shtml, Corriere della sera, 17 maggio 2006

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“C'è una banda in Italia oggi di giornalisti, di cui Travaglio fa sicuramente parte, che ha scoperto una cosa per loro molto interessante: se parli male dei politici fai i soldi, diventi ricco. […] E quindi bisogna parlar male dei politici a prescindere. Per esempio il mio caso è paradossale: Travaglio su l'Unità e anche su un suo libro scrive che io sono stato condannato. Dov'è il paradosso? Che il condannato Travaglio, perché Travaglio è stato condannato in passato, quindi possiamo definirlo tecnicamente un pregiudicato, scrive di un uomo politico, Castelli, che è stato condannato quando io non sono mai stato condannato. È questo il paradosso. Castelli cosa deve fare a questo punto? O Travaglio mi chiede scusa dicendo che s'è sbagliato e si dimette da giornalista visto che lui vuole che i politici si dimettano, giustamente, da politici se sbagliano oppure sono costretto mio malgrado ad andare a intasare un'altra volta la giustizia e fare l'ennesima causa. Io credo che non ce ne sia bisogno di questo fatto, però c'è questo malcostume di questi giornalisti. […] Ma dov'è il gioco sottile che fanno lui, Stella e quant'altro? Per esempio se io dico che Travaglio è amico dei mafiosi lui mi può querelare e probabilmente vince la causa, ma se io adotto una tecnica più raffinata, che è esattamente quella che adotta lui nei suoi libri, e dico "c'è scritto su Repubblica che Travaglio si fa pagare le vacanze da un mafioso" a quel punto io dico la verità e quindi di fatto però diffamo comunque Travaglio ma sono al riparo da ogni accusa. Ecco io credo che bisognerebbe uscire da questo malcostume, bisognerebbe criticare i politici ferocemente quando se lo meritano ma quantomeno quando si sbaglia o quando si diffama una persona che cerca di essere onesta qual son io magari si riconosca anche l'errore. Invece no, si fa un altro libro perché tanto gli introiti del libro son talmente alti che possono consentire poi di pagare il povero disgraziato che è stato diffamato.”

Roberto Castelli (1946) politico italiano

da Annozero, 15 maggio 2008

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“In Rome, Naples, et Florence en 1817 dice di trovarsi ad Ancona il 27 maggio e a Loreto il 30. In Rome, Naples, et Florence en 1817 del 1826, alla data 29 maggio 1817, dice di trovarsi a Reggio Calabria. La verità è che dai primi di maggio alla fine di luglio di quel 1817 se ne stette a Parigi. A Reggio Calabria non andò quell'anno, né mai andrà. La sua visione, dalle finestre dell'albergo di Reggio, delle case di Messina; il suo desiderio di attraversare quel braccio di mare e di arrivare in Sicilia – l'ottica, insomma, e lo stato d'animo, sembrano provenire da una lettera, che probabilmente non gli era ignota, di Paul Louis Courier (del 15 aprile 1806, appunto da Reggio): "Noi la vediamo come dalle Tuileries voi vedete il faubourg Saint-Germain; il canale non è, in fede mia, più largo; e tuttavia abbiamo difficoltà ad attraversarlo. Lo credereste? Se soltanto mancasse il vento, noi faremmo come Agamennone: sacrificheremmo una fanciulla. Grazie a Dio, ne abbiamo in abbondanza. Ma non abbiamo una sola barca, ecco il guaio. Ci dicono che arriveranno; e fino a quando avrò questa speranza, credetemi, signora, che non volgerò lo sguardo indietro, verso i luoghi dove voi abitate, anche se tanto mi piacciono. Voglio vedere la patria di Proserpina, e sapere perché il diavolo ha preso moglie proprio in quel paese."”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Stendhal e la Sicilia in Fatti diversi di storia letteraria e civile, Opere 1984.1989, p. 696, Bompiani

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“Molti la chiamano Inter, io preferisco chiamarla Internazionale: un nome, un obiettivo.”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Inter allo scudetto n. 17 Ecco la storia di tutti gli altri http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/16-05-2009/inter-scudetto-n17-50402795324.shtml, Gazzetta.it, 16 maggio 2009.

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“Alla fine di maggio giunse a Londra da Venezia il famoso pittore di vedute Cannalletti […] di Venezia. La moltitudine delle opere che egli eseguì all'estero per nobili e gentiluomini inglesi gli ha procurato grande fama, ed è molto quotato per la sua grande bravura in tale genere.”

George Vertue (1684–1756)

dai Note-books, 1746
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pp. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“La libertà che ti viene data è anche una responsabilità.”

Jack White (1975) cantante, polistrumentista e produttore discografico statunitense

da un'intervista a The Age, 27 maggio 2007

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“A volte ti ritrovi ad andare al piano di sotto a scrivere una canzone, anche se vorresti solo dormire. È una cosa fuori dal tuo controllo.”

Jack White (1975) cantante, polistrumentista e produttore discografico statunitense

da un'intervista a The Age, 27 maggio 2007

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“Niente, né l'aumento delle vendite né vedere la tua foto su un giornale, vale quanto poter camminare a testa alta.”

Jack White (1975) cantante, polistrumentista e produttore discografico statunitense

da un'intervista a The Age, 27 maggio 2007

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“La storia ha dimostrato che i capitalisti vanno carichi di ottimismo anche al loro funerale.”

Paul Samuelson (1915–2009) economista statunitense

dall'intervista a L'espresso n. 17 anno LIII del 3 maggio 2007, p. 176

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“Non dovremmo aver paura delle religioni. È dei loro seguaci che dovremmo aver paura.”

Jean-Louis Pierre Tauran (1943–2018) cardinale e arcivescovo cattolico francese

citato in I rischi e le opportunità del dialogo interreligioso, Zenit, 29 maggio 2008

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“L'aforisma più riuscito è quello che fa pensare: talora, perché presenta alla nostra mente idee da cui essa per istinto rifuggiva, più spesso, per la concettosità che ci fa sorridere di piacere.”

Cesare Segre (1928–2014) filologo, semiologo e critico letterario italiano

da Pensieri, motti e frasi argute. Ma l'Italia non ama gli aforismi, Corriere della sera, 8 maggio 1995, p. 29

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“Lei, De Bonis, ha detto che Andreotti e Hitler andranno all'inferno, Togliatti andrà in paradiso, l'ha fatto per farsi pubblicare da Walter Veltroni questo bell'articolo su l'Unità? (Da Prima che sia Troppo Tardi”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

San Marino RTV – del 3 maggio 1996) http://www.youtube.com/watch?v=2Yo2rCvEDMY.
Prima che sia troppo tardi – San Marino RTV –

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“Per chi come me soffre di pappagorgia, e non ha propriamente un collo alla Modigliani.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino del 7 maggio 1996

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“Teo De Luigi mi ha dato del Poltergeist catodico.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino del 16 maggio 1996

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“Lei faceva parte dei sessantottini, quelli che si vomitavano addosso?”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino del 16 maggio 1996

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“Io mi struggo quando le storie d'amore sono tormentate. Se non c'è tormento non c'è passione.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino dell'8 maggio 1996

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“Tony De Bonis! Un uomo che fa un cinema rusticano, oserei dire un cinema ruspante!”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino del 3 maggio 1996

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“Lei si chiama Giuseppe Costanzo detto Pippo!? Come Pippo Baudo? Quindi possiamo definire la Sicilia la terra dei "Pippi", visto che Elio e le storie tese parlano della terra dei cachi riferendosi all'Italia. (Da Prima che sia troppo tardi”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

San Marino RTV dell'8 maggio 1996)
Prima che sia troppo tardi – San Marino RTV –

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“Ho avuto cento donne nella mia vita, lo asserisco con tanta forza e frequenza che quasi quasi mene capacito. (Da Al Posto Tuo”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Rai 2 del maggio 2002.)
Al posto tuo – Rai 2 –

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“Avevo una donna di taglia forte, ed ogni volta che portavo a cena quei 120 chili significava per me chiedere un mutuo in banca. (Da Al Posto Tuo”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Rai 2 – del 1 maggio 2002).
Al posto tuo – Rai 2 –

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“Buffon è il più forte del mondo, è il Messi dei portieri.”

Christian Abbiati (1977) calciatore italiano

citato in Abbiati, in nazionale Buffon pari a Messi http://www.corrieredellosport.it/calcio/2011/05/20-173659/Abbiati,in+nazionale+Buffon+pari+a+Messi, Corriere dello Sport, 20 maggio 2011

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“[Riferendosi a Fini, invitato a partecipare ad una puntata di Porta a Porta] Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso.”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

dalla telefonata del 4 maggio 2005 con il portavoce di Fini, Salvatore Sottile, intercettata dalla Procura di Potenza; citato in Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti, p. 273

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“Il mio dottore mi diede sei mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei.”

Walter Matthau (1920–2000) attore statunitense

Origine: Citato in HANNO DETTO https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/09/HANNO_DETTO_cs_0_040509022.shtml, Corriere Salute, 9 maggio 2004, p. 2.

“Il Mortirolo è il Maracanà del ciclismo.”

Marco Pastonesi (1954) giornalista italiano

da La Gazzetta Sportiva, 28 maggio 2006

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“Chi sfrutta i bambini spegne la luce del mondo, perché sfruttare i bambini significa fare un crimine contro l'umanità.”

Pietro Grasso (1945) magistrato e politico italiano

Origine: Da una dichiarazione a Trieste; citato in Minori immigrati ridotti in schiavitù, scoperta banda bulgara http://www.positanonews.it/articolo/82813/minori-immigrati-ridotti-in-schiavitu-scoperta-banda-bulgara, PositanoNews.it, 29 maggio 2006.

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“La storia della Chiesa e dell'Europa è anche quella di modelli femminili che hanno onorato la purezza fino all'offerta della vita.”

Roberto de Mattei (1948) storico italiano

da La vera malattia mortale del nostro tempo http://www.radicicristiane.it/stampa.php/id/519/ref/1/Editoriale/La%20vera%20malattia%20mortale%20del%20nostro%20tempo, Radici Cristiane, n. 44, maggio 2009.
Editoriali in Radici Cristiane

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“[Su Vittorio Sgarbi] Quando, tanti anni fa, gli diedi uno schiaffo, la gente mi fermava la strada per farmi i complimenti.”

Roberto D'Agostino (1948) giornalista e personaggio televisivo italiano

Origine: Citato in D'Agostino: "Berlusconi ha finito la benzina" http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/dagostino-berlusconi-ha-finito-la-benzina-867244/, Blitzquotidiano.it, 24 maggio 2011.

“Qui [ nel De triplici minimo] Bruno, come Vico, tende a trasformare l'atomo in punto metafisico e in conato, ma non certo al fine di restaurare l'antica dottrina atomistica lucreziana, ma per concepirli come forze e come «operazioni dell'anima del mondo».”

Giuseppe Cacciatore (1945) filosofo italiano

da Vico e Bruno, in Autobiografia e filosofia. L'esperienza di Giordano Bruno, Istituto nazionale di studi sul Rinascimento – Atti del convegno (Trento, 18-20 maggio 2000), a cura di Nestore Pirillo, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2003

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“Attenzione c'è un po' di imprecisione, Ravanelli, Ravanelli, attenzione attenzione gooooooooool! Sfruttando un errore di Frank de Boer, Ravanelli porta in vantaggio la Juventus quando siamo al dodicesimo minuto! Gol di Fabrizio Ravanelli! Juventus 1, Ajax 0!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Origine: Dalla telecronaca di Ajax-Juventus, 22 maggio 1996 ( Video http://www.dailymotion.com/video/x19r50b_ajax-juventus-1-1-2-4-d-c-r-champions-league-1995-1996_sport).

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“Ecco Gianluca Vialli: il glorioso, il valoroso, il caparbio, l'indomito capitano, Gianluca Vialli, riceve le congratulazioni, la medaglia da parte dei dirigenti dell'UEFA, da Lennart Johansson, da… Aigner, Gerhard Aigner. Tutti i giocatori che passano in rassegna… vedete l'entusiasmo: tocca a Jugović, seconda Coppa dei Campioni per lui, Paulo Sousa, è la prima volta, Michele Padovano, che anche lui ha contribuito in modo importante alla vittoria dei suoi compagni, poi Conte che è stato costretto, purtroppo per lui, ad uscire anzitempo, il gladiatore, vale a dire Moreno Torricelli, Porrini, che non ce l'ha fatta a scendere in campo ma comunque è stato importante in questa edizione della Champions League, poi Fabrizio Ravanelli, il pararigori Peruzzi, Ciro Ferrara, che ha segnato il primo calcio di rigore, poi Rampulla, il portiere meno battuto della Champions League, ricordiamolo, e poi il momento di Alessandro Del Piero che aveva contribuito ad un inizio travolgente. E siamo al momento della Coppa dei Campioni, attenzione! La Coppa dei Campioni che viene consegnata al capitano… è festa! È festa! La bacia! Vialli alza al cielo di Roma, al cielo d'Italia la Coppa dei Campioni! Un trofeo che inseguiva dal 1992, unitamente a Vierchowod e Lombardo, e che la stessa Juventus inseguiva da undici anni, dopo la triste vittoriosa notte di Bruxelles. È Juventus, è la festa della Juventus!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Ajax-Juventus, 22 maggio 1996, consegna del trofeo

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“Milito, Milito, Milito, Milito, Milito entra in area di rigore… il tiro… la palla è dentrooo! L'ha messa dentro Diego Milito!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Bayern Monaco-Inter, 22 maggio 2010, telecronaca dello 0-1

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“Ed è finita, ed è finita! Dopo quarantacinque anni l'Inter ritorna a vincere la Coppa dei Campioni!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Bayern Monaco-Inter, 22 maggio 2010, triplice fischio finale

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“Ecco qui che il capitano Zanetti… è il momento che tutti aspettavano!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Bayern Monaco-Inter, 22 maggio 2010, consegna del trofeo

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“Devo ringraziare Silvio Berlusconi che è stato un uomo di grandissima sensibilità, in quanto ha perfettamente capito il mio stato d'animo: chi lo dipinge come un duro spietato, dice una bugia, lui è una persona umanissima, che capisce tutto.”

Pippo Baudo (1936) conduttore televisivo italiano

citato in Baudo: "Canale 5, che errore" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/05/31/baudo-canale-che-errore.html, la Repubblica, 31 maggio 1988

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“E ora purtroppo una notizia che debbo dare, perché è ufficiale, viene dall'UEFA. Ci sono 36 morti… una cosa rabbrividente, inaudita… e per una partita di calcio.”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Juventus-Liverpool, 29 maggio 1985, prima della gara
Citazioni tratte da telecronache

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“Ancelotti… Donadoni… cross Gullit… destro… goool! Gol! Stupendo gol di Ruud Gullit! Straordinaria prodezza balistica di Ruud Gullit! Trentottesimo! Gol! Gol! Gol ancora per il Milan! E sono tre!”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Steaua Bucarest-Milan, 24 maggio 1989, telecronaca dello 0-3
Citazioni tratte da telecronache

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“van Basten, gol! Appena cominciato, da cinquanta secondi, il secondo tempo, Marco van Basten segna il quarto gol per il Milan sullo Steaua.”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Steaua Bucarest-Milan, 24 maggio 1989, telecronaca dello 0-4
Citazioni tratte da telecronache

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“Desailly… Albertini, Desailly solo… gol! E sono quattro! E sono quattro! Il Milan travolge letteralmente il Barcellona di Cruijff! Desailly, 4 a 0!”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Milan-Barcellona, 18 maggio 1994, telecronaca del 4-0

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“L'anticipo di Moriero che ruba il primo pallone attenzione… e Ronaldo… giudicato in posizione regolare… attenzione Ronaldo, salta anche Marchegiani e mette dentro il 3 a 0!”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Lazio-Inter, 6 maggio 1998, 0-3
Citazioni tratte da telecronache

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“Faccio un fioretto: ogni giorno devo rubare qualcuno a Lombardo. Consiglieri comunali, provinciali, deputati. Tutti.”

Salvatore Cuffaro (1958) politico e medico italiano

Origine: Da Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2009.