Frasi su peso
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“In biblioteca, attraverso la porta aperta, vide Blay e Saxton che parlavano. Poi suo cugino fece un passo avanti e prese Blay tra le braccia. Rimasero cosi, stretti l'uno contro l'altro; Qhuinn fece un respiro profondo e si sentì morire un pochino anche lui. Ecco come siamo finiti, pensò. Vite separate, futuri separati. Difficile credere che all'inizio erano inseparabili… All'improvviso gli occhi azzurri di Blay incrociarono i suoi.
E ciò che Qhuinn vi colse lo fece vacillare: quel volto splendeva d'amore, un amore puro e inalterato dalla timidezza che era parte integrante del suo riserbo. Blay non distolse lo sguardo. E per la prima volta… non lo fece neanche Qhuinn. Non sapeva se quell'emozione era legata a suo cugino - probabilmente sì - ma decise di godersela: guardò Blaylock dritto negli occhi, lasciando trasparire sul suo viso tutto ciò che aveva nel cuore. Lo lasciò trapelare in piena libertà. Perché c'era una lezione nella cerimonia funebre di quella sera: possiamo perdere in un batter d'occhio quelli che amiamo. E quando succede, c'è da scommetterci, non pensiamo a tutti i motivi che avrebbero potuto dividerci: pensiamo a tutti i motivi che ci univano. E di sicuro rimpiangiamo amaramente di non aver avuto più tempo a disposizione, anche se abbiamo avuto secoli e secoli… Da giovani pensiamo che il tempo sia un peso, qualcosa da scaricare il prima possibile per poter crescere. Ma è un tragico errore… da adulti capiamo che i minuti e le ore sono la cosa più preziosa che abbiamo. Nessuno ha a disposizione tutta l'eternità ed è un delitto sprecare il tempo che ci è dato da vivere. Basta, pensò Qhuinn. Basta con le scuse, basta scappare, basta cercare di essere qualcun altro, chiunque altro. Anche se restava fregato, anche se il suo prezioso piccolo ego e il suo stupidissimo cuoricino andavano in mille pezzi, era ora di piantarla con le stronzate. Era ora di comportarsi da persona matura. Esatto, amico, pensò Qhuinn vedendo che Blay cominciava a raddrizzarsi come se avesse colto il messaggio. Il nostro futuro è arrivato.”

Jessica Bird (1969) scrittrice statunitense

Lover Reborn

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“Bokassa aveva un particolare riguardo nei confronti dell'altro sesso. Le pattuglie militari facevano chiudere locali sospetti di dare copertura alla prostituzione. Una volta, ad esempio, decise che il miglior modo per onorare la Festa della Mamma era quello di liberare tutte le detenute. E lo fece. Ma non basta. Gruppi femministi di pressione, che avevano un certo peso nella Repubblica Centrafricana, lo esortarono a porre termine alla discriminazione nei confronti delle donne. Poco dopo Bokassa firmò un decreto che minava alle basi il maschilismo nazionale: si vietava la poligamia. […] Sfortunatamente non si può affermare che Bokassa fosse del tutto coerente con lo spirito delle leggi che lui stesso aveva promulgato: ebbe più di settanta mogli.”

Albert Sánchez Piñol (1965) scrittore e antropologo spagnolo

Variante: Bokassa aveva un particolare riguardo nei confronti dell'altro sesso. Le pattuglie militari facevano chiudere locali sospetti di dare copertura alla prostituzione. Una volta, ad esempio, decise che il miglior modo per onorare la Festa della Mamma era quello di liberare tutte le detenute. E lo fece. Ma non basta. Gruppi femministi di pressione, che avevano un certo peso nella Repubblica Centrafricana, lo esortarono a porre termine alla discriminazione nei confronti delle donne. Poco dopo Bokassa firmò un decreto che minava alle basi il maschilismo nazionale: si vietava la poligamia. [... ] Sfortunatamente non su può affermare che Bokassa fosse del tutto coerente con lo spirito delle leggi che lui stesso aveva promulgato: ebbe più di settanta mogli. (p. 40)
Origine: Pagliacci e mostri, p. 40

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“Porterò questo peso fino alla morte. Non posso farci niente. Ma mi piace pensare che più copie di Trump: L'arte di fare affari vengono vendute, più soldi posso donare alle persone alle quali Trump cerca di limitare i diritti.”

I'll carry this until the end of my life. There's no righting it. But I like the idea that, the more copies that "The Art of the Deal" sells, the more money I can donate to the people whose rights Trump seeks to abridge.

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“Senza dubbio [Wolfgang Schäuble] è stato un negoziatore alquanto difficile, che ha difeso le sue idee e le posizioni della Germania in maniera molto forte e, visto il peso della Germania, ha spesso imposto le sue decisioni al resto della zona euro.”

Giorgos Papakonstantinou (1961) politico greco

Origine: Citato in L'addio di Schauble all'eurogruppo: "ho avuto le mie soddisfazioni" http://it.euronews.com/2017/10/09/laddio-di-schauble-alleurogruppo-ho-avuto-le-mie-soddisfazioni, EuroNews.com, 9 ottobre 2017.

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“[Su Lionel Messi] Quando ci giochi contro e vedi la cattiveria e la rabbia con la quale fa determinati movimenti, con la quale prepara il tiro e scaglia il pallone, capisci che si tratta di un giocatore di un'altra categoria. Quando calcia uno come lui […], ti accorgi che il peso della palla è diverso rispetto a quella calciata da un giocatore "normale."”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Claudio Zuliani a Juventus TV; citato in Buffon: «La Juve è forte: serve intelligenza e strategia» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/buffon-juve-forte-serve-intelligenza-strategia.php, Juventus.com, 14 settembre 2017.

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“Acclamato nei comizi al grido di "Arik, re d'Israele", Sharon pensa probabilmente a se stesso come a un Churchill o a un De Gaulle destinato a salvare il paese dal disastro e dal disonore. Ma alla sua indubbia popolarità non corrisponde un eguale peso politico.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Acclamato nei comizi al grido di "Arik, re d' Israele", Sharon pensa probabilmente a se stesso come a un Churchill o a un De Gaulle destinato a salvare il paese dal disastro e dal disonore. Ma alla sua indubbia popolarità non corrisponde un eguale peso politico.
Origine: Da I muscoli di Peres http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/11/16/muscoli-di-peres.html?ref=search, la Repubblica, 16 novembre 1985.

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“La Sicilia, tranne Messina e un poco anche Catania, nulla sapeva d'italianità prima del 4 aprile: seguiva al solito Palermo, che in fondo vuol sempre un re, una corte, una vita a peso dell'isola.”

Filippo Cordova (1811–1868) patriota e politico italiano

Origine: Da una lettera a Cavour, 4 gennaio 1861, ripr. in La liberazione del Mezzogiorno e la formazione del Regno d'Italia: carteggi di Camillo Cavour, Bologna 1949-54, voll. 5, vol. IV, pp. 175-76; citato in Denis Mack Smith, Il Risorgimento italiano. [Storia e testi], Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, p. 652.

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“Il processo a Saddam Hussein e la sua condanna a morte non sortiscono lo stesso effetto di quello a Ceausescu, non solo perché i contesti storico-politici sono differenti, ma perché nel caso iracheno manca un attore fondamentale in ogni evoluzione storica: la società civile, che nei paesi dell'est è riuscita in molti casi a riappropriarsi del proprio destino. Nel mondo arabo la società civile esiste ma è debole, perché legata a strutture che ne impediscono una reale autonomia. è difficile parlare di opinioni pubbliche arabe come si intendono in Occidente, in quanto la società civile non è aperta; essa reagisce sempre in funzione dei suoi legami - la famiglia, il luogo d'origine, l'appartenenza politica - ma soprattutto in funzione del peso della realtà comunitaria, che le impedisce di autonomizzarsi. La reazione al processo e alla condanna a morte di Saddam Hussein è subordinata a un certo immaginario collettivo del mondo arabo, che reagisce a seconda della sensazione di considerarsi i vincitori o i perdenti della storia. Ma esiste un altro elemento che nel caso specifico del processo a Saddam tende a diminuire il possibile effetto di quella decisione: opinione molto diffusa nel mondo arabo, collegata a un anti-americanismo diffuso, è che il rovesciamento del regime di Saddam sia il risultato di una "rivoluzione per delega": tutt'altro scenario della rivoluzione contro Ceausescu.”

Khaled Fouad Allam (1955–2015) sociologo e politico algerino

Origine: Da Il rischio di farne un martire eroe dell'islamo-nazionalismo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/06/il-rischio-di-farne-un-martire-eroe.html?ref=search, la Repubblica, 6 novembre 2006.

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“Assaporo completamente il piacere della mia solitudine; la partenza da Genova mi ha tolto un peso enorme che mi schiacciava. Questa città sarà sempre per me di sbadigliante memoria.”

Stendhal (1783–1842) scrittore francese

Quale noia è la mia in un ambiente obbligato! Non sono fatto davvero per il matrimonio!
Viaggio in Italia
Origine: in italiano nel testo originale
Origine: Da Viaggio in Italia (1801-1818), traduzione di Luigi Diemoz, Rizzoli, 1942, p. 314

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“E in maggior pena lascia la sua spoglia: | col peso, lei, della di lui lussuria, | lui col fardello della propria colpa.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

II, 734-735
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“Qual è la mia colpa? Ho rubato anche un solo peso? Il mio unico peccato sono le uccisioni extragiudiziali.”

Rodrigo Duterte (1945) politico filippino

Origine: Citato in Filippine, il presidente Duterte ammette "uccisioni extragiudiziali" https://tg24.sky.it/mondo/2018/09/28/filippine-duterte-uccisioni-extragiudiziali.html, SkyTg24.it, 28 settembre 2018.

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“Malattia, dolore, ostacolo, avversità; penso che ognuno di noi, chi più chi meno durante il suo percorso terreno abbia avuto a che fare con simili esperienze, difficilmente riusciamo a essere obiettivi nei confronti di altri rispetto tali esperienze, come diceva spesso la mia mamma ( ognuno in questa vita ha la sua croce, chi più grande, chi più piccola). Ma non è detto che quella croce sia solo un peso, potrebbe essere invece un' opportunità. La malattia crea uno stato speciale, non puoi continuare a pensare e ragionare in maniera razionale e “normale”, se lo fai al dolore si somma la rabbia, rabbia derivata dal fatto che non vuoi accettare una simile situazione " perché proprio a me?" pensando poi che tutto il mondo viva felice e senza problemi. Per cui bisogna spostare la mente su pensieri meno reali, quasi irrazionali; per poterlo fare devi scavare dentro te stesso per riuscire in qualche modo a dare un senso a qualcosa che apparentemente non ha un senso. Superati i primi due ostacoli " dolore e accettazione". Inizi a vedere il mondo e le persone passarti accanto in maniera diversa. Stà ora iniziando il terzo processo.. la trasformazione della avversità in opportunità; come se tra te e loro ci fosse un grande schermo trasparente, puoi vederle, ma non puoi interagire con loro; incredibilmente nell' osservarle, provi tenerezza mista a compassione, quando si agitano o si arrabbiano per motivi che ora tu ritieni futili e superficiali, spostando la tua visione sui veri valori della vita….”