Frasi su sin
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“Detesto che mi si definisca rivoluzionario… sin dai miei esordi sono stato sensibilissimo alla forma e ho avversato con tutta l'anima le esagerazioni.”

Arnold Schönberg (1874–1951) compositore

Origine: Citato in Walter Laqueur, La Repubblica di Weimar, traduzione di Lydia Magliano, Rizzoli, Milano, 1977, cap. IV, p. 199.

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“Certa gente perde una creatura amata e tira dritto e sposta il proprio affetto su un'altra. Ma è doloroso. Troppo doloroso. L'amore supera l'istinto. Quando ami smetti di vivere per te stesso. Vivi per un'altra persona. La sofferenza è l'emozione più forte che un uomo o un bambino o un animale possano provare. E' una buona sensazione. La sofferenza ti spinge a lasciare te stesso. Esci dal tuo piccolo e limitato guscio. E non puoi soffrire se prima non hai amato. La sofferenza è l'esito finale dell'amore, perché è amore perduto. È il completamento del ciclo dell'amore: amare, perdere, soffrire, lasciare e lasciarsi, poi amare di nuovo. Soffrire è la consapevolezza che dovrai essere solo, e al di là di questo non c'è nulla, perché essere solo è il destino ultimo, definitivo di ogni creatura vivente. Ecco cos'è la morte: la grande solitudine. La conoscenza della mancanza di coscienza. Quando moriremo non ce ne accorgeremo, perché morire è perdere tutto quanto. Ma soffrire è morire ed essere vivi allo stesso tempo. L'esperienza più assoluta, più totale che si possa provare. È troppo. Il corpo arriva quasi a distruggersi, con tutti quei sussulti, quelle contorsioni. Ma io voglio provare dolore. Versare lacrime. La sofferenza ti unisce di nuovo a ciò che hai perso. E' una fusione. Te ne vai anche tu con la cosa o la persona amata che scompare. In un certo senso, ti dividi da te stesso e l'accompagni, fai con lei una parte del viaggio. La segui sin dove ti è concesso spingerti. Ma alla fine, la sofferenza se ne a e tu torni in sintonia con il mondo. Senza l'altro. E riesci ad accettarlo. Che altra scelta abbiamo? Piangi, continui a piangere, perché non torni mai del tutto indietro dal posto in cui sei andato con l'altro. Un frammento che si è staccato dal tuo cuore pulsante è ancora là. C'è una lesione. Una ferita che non guarisce mai. E se ti succede una volta e un'altra e un'altra volta ancora, col tempo se ne va una parte troppo grande del tuo cuore e non riesci più a soffrire. E allora tu stesso sei pronto a morire. Salirai la scala in diagonale e qualcun altro resterà indietro a soffrire per te.”

Flow My Tears, the Policeman Said

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“feliz, ergo sin futuro)”

Rayuela

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“Sono entrato nella vita sapendo che la legge è di uscirne. Come aveva detto Saint-Savin, si impersona la propria parte, chi più a lungo, chi più in fretta, e si esce di scena. Me ne sono visti molti passar davanti, altri mi vedranno passare, e daranno lo stesso spettacolo ai loro successori. D'altra parte, per quanto tempo non sono stato, e per quanto non sarò più! Occupo uno spazio ben piccolo nell'abisso degli anni. Questo piccolo intervallo non riesce a distinguermi dal niente in cui dovrò andare. Non sono venuto al mondo che per far numero. La mia parte è stata così piccola che, anche se fossi rimasto dietro alle quinte, tutti avrebbero detto lo stesso che la commedia era perfetta. E' come in una tempesta: gli uni annegano subito, altri si spezzano contro uno scoglio, altri rimangono su un legno abbandonato, ma non per molto anch'essi. La vita si spegne da sola, come una candela che ha consumato la sua materia. E ci si dovrebbe essere abituati, perché come una candela abbiamo cominciato a disperdere atomi sin dal primo momento che ci siamo accesi. Non è una gran sapienza sapere queste cose, d'accordo. Dovremmo saperle dal momento che siamo nati. Ma di solito riflettiamo sempre e soltanto sulla morte degli altri. EH sì, tutti abbiamo abbastanza forza per sopportare i mali altrui. Poi viene il momento che si pensa alla morte quando il male è nostro, e allora ci si accorge che né il sole né la morte si possono guardare fissi. A meno che non si abbiano avuti dei buoni maestri.”

The Island of the Day Before

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“De qué tengo miedo? De ti, en fin, de mi sin ti.”

Mathias Malzieu (1974) cantante, musicista e scrittore francese

The Boy with the Cuckoo-Clock Heart

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“No te vayas al infierno sin presentar batalla”

The Vampire Lestat

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“Sapete, io dico che siamo un popolo pacifico, ma abbiamo sofferto di tante guerre da quando siamo diventati uno stato durante il periodo di Angkor. Sin d'allora, abbiamo avuto guerra, guerra, guerra.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

You know, I say that we are a gentle people, but we've had so many wars since becoming a state during the Angkor period. Since that time, we've had war, war, war.
Citazioni tratte dalle interviste

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“Il vostro motto sul prolungare la guerra e far uso del tempo ha fallito. E così vi siete convinti che il prolungare della guerra per così tanto tempo è opera d'una congiura da parte delle grandi potenze, quando eravate voi stessi che rifiutaste di porre fine alla guerra. Siete stati voi a insistere nel continuarla, e siete voi, sin dall'inizio, i responsabili, non le grandi potenze, indipendentemente dalle loro intenzioni e intrighi.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

An open letter from President Saddam Hussein to the rulers of Iran
Variante: Il vostro motto sul prolungare la guerra e di far uso del tempo ha fallito. E così vi siete convinti che il prolungare della guerra per così tanto tempo è opera d'una congiura da parte delle grandi potenze, quando eravate voi stessi che rifiutarono di porre fine alla guerra. Siete voi che insistete nel continuarla, e siete voi, sin dall'inizio, che siete i responsabili, non le grandi potenze, indipendentemente dalle loro intenzioni e intrighi.

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“Un popolo imprigionato in angusti confini è come una grossa nave costretta a navigare in un piccolo fiume. Sicuramente non sarà in grado di navigare, non per una ragione intrinseca, ma perché quelli che erano al comando non misero la nave nelle condizioni adeguate per impiegare la sua capacità in un ambiente idoneo.
Ecco come stava il popolo iracheno, quasi sin dal declino dell'era prospera degli Abbasidi. Il popolo fu sempre giudicato severamente, non per i governanti, ma per il risultato, cioè, quando il risultato fu messo nella prospettiva storica errata e il popolo iracheno considerato responsabile del fallimento. Il fatto è che per quasi mille anni, il popolo iracheno non fu responsabile per alcun risultato negativo nella sua vita, o nella sua società nel complesso.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

A people thrown into narrow confines is like a large ship made to sailing in a small river. It will certainly fail to sail, not because of an intrinsic reason, but because those in charge did not provide the suitable requirements for the ship to use its capacity in appropriate surroundings.
This was the case of the Iraqi people, almost since the decline of the prosperous Abbasid era. The people were always severely judged, not by the ruler, but by the outcome, when such outcome was put in the wrong historical perspective and the Iraqi people held responsible for the failure. The fact is that the Iraqi people, for almost a thousand years, were not responsible for any negative result in their life, or in their society as a whole.

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“I tentativi da parte dell'imperialismo di sovvertire la Rivoluzione afgana hanno solo rafforzato la determinazione del popolo afgano di difendere la sua rivoluzione e le sue vittorie. La massa della popolazione etiope è stata costante nell'appoggiare la rivoluzione in Afghanistan sin dall'inizio, e continuerà a farlo.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

The attempts made by imperialism to subvert the Afghan Revolution have made the broad masses of Afghanistan to be more determined to defend their revolution and their gains. The broad masses of Ethiopia have been consistently supporting the revolution in Afghanistan from the very beginning and will continue doing so.
Variante: I tentativi da parte dell'imperialismo di sovvertire la Rivoluzione afgana hanno solo rafforzato la determinazione del popolo afgano di difendere la loro rivoluzione e le sue vittorie. La massa della popolazione etiope è stata costante nell'appoggiare la rivoluzione in Afghanistan sin dall'inizio, e continuerà a farlo.

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“Quando ottenemmo l'indipendenza, la nostra costituzione contenne delle clausole ambigue che non chiarirono se l'Uganda fosse una repubblica, una monarchia, o uno Stato federale o unitario. Abbiamo semplificato sbrigativamente le cose sin dal 1966. Ora siamo ora una repubblica, e tentiamo di emancipare il popolo economicamente e mentalmente.”

Milton Obote (1925–2005) politico ugandese

Variante: Quando ottenemmo l'indipendenza, la nostra costituzione disponeva di certe clausole che non chiarirono se l'Uganda fosse una repubblica, una monarchia, o uno Stato federale o unitario. Abbiamo affusolato le cose sin dal 1966. Siamo ora una repubblica, e tentiamo di emancipare il popolo economicamente e mentalmente.

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“Noi, il popolo, fummo negati persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace, e tutti coloro connessi con loro finivano a soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e dopo l'alba di 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Principles of 14th July revolution
Variante: A noi, al popolo, fu negato persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.

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“Nella loro aggressione contro Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha sofferto perdite pesanti. La sua strategia di «attacco a fulmine, vittoria a fulmine», adoperata per prendere possesso di Kampuchea, ha sofferto la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della lotta prolungata, che è molto sfavorevole per gli aggressori, chiunque siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica per inghiottire Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata in pieno giorno. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedoni degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Nella sua aggressione contro la Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha subito pesanti sconfitte. La sua strategia di «attacco lampo, vittoria lampo», volta a prendere possesso della Kampuchea, ha subito la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della «lotta prolungata», che è la più sfavorevole per gli aggressori, chiunque essi siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica intesa ad inghiottire la Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata alla luce del sole. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedina degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.

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“Se non impariamo dal movimento del nostro popolo sin dalle sue origini, non possiamo evitare di pensare che il nostro popolo non osa lottare, che non sa lottare, che è pigro, debole, codardo, e che ha ottenuto nulla. Invece, da generazione a generazione, il nostro popolo ha sempre lottato, ha sempre versato il suo proprio sangue. Osò fare la lotta armata, che è la forma di lotta più elevata; lotta persino a mani nude. Il nostro popolo ha lottato, continua a lottare, e lotterà per sempre.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Se non impariamo dal movimento del nostro popolo sin dalle sue origini, non possiamo fare a meno di pensare che il nostro popolo non osa lottare, che non sa lottare, che è pigro, debole, codardo, e che non ha concluso nulla. In realtà, invece, di generazione in generazione, il nostro popolo ha sempre lottato, ha sempre versato il suo proprio sangue. Esso osa intraprendere una lotta armata, che è la più alta forma di lotta; combatte persino a mani nude. Il nostro popolo ha lottato, continua a lottare, e lotterà per sempre.

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“Era Bishop. No, non Bishop, ma un perfetto duplicato. Una copia assolutamente fedele del povero, disattivato Bishop. Bishop II, si disse Ripley, Bishop venuto a prendersi la regina.
Non finché la signora sarà in vita, pensò decisa.
— Lei sa chi sono, — affermò la figura.
— Sì. Un androide. Lo stesso modello di Bishop. Mandato qui dalla fottuta Compagnia.
— Io non sono Bishop l’androide. L’ho progettato. Io sono il prototipo, e naturalmente l’ho modellato con i miei stessi lineamenti. Io sono umano. Sono stato mandato qui per mostrarle un volto amico, e per farle capire quanto lei sia importante per noi. Per me. Io seguo questo progetto sin dall’inizio. Lei significa molto per me, tenente Ripley. Per tante persone. La prego, scenda.
— Io voglio solo aiutarla. Abbiamo qui tutto quello che serve per aiutarla, Ripley. — Le rivolse un’occhiata ansiosa. In quel momento Ripley si accorse che due degli uomini di Bishop II erano vestiti in modo diverso: erano dei biomedici. Le tornò in mente Clemens.
— Vada al diavolo. Conosco tutti i volti “amici” della Compagnia. L’ultimo che mi è capitato di vedere apparteneva a uno stronzo di nome Burke.
Il sorriso svanì dal volto dell’uomo. — Il signor Burke si è rivelato una scelta sbagliata per la sua precedente missione. Aveva più a cuore i suoi interessi personali che quelli della Compagnia. Le garantisco che tale errore non si ripeterà più. Ecco perché mi trovo qui io, invece che un inesperto ed ambizioso subalterno.
— E lei, naturalmente, non ha ambizioni personali.
— Io voglio solo aiutarla.
— Lei mente, — replicò la donna con calma. — A lei non importa un accidente di me né di chiunque altro. Lei vuole solo portarsi via l’alieno. Queste creature hanno acido al posto del sangue, voialtri denaro. Non ci vedo molta differenza.
Bishop II fissò per un momento il pavimento prima di alzare gli occhi verso la sagoma solitaria sulla piattaforma della gru. — Lei ha tutte le ragioni di essere diffidente; ma, purtroppo, non ci è rimasto molto tempo. Noi vogliamo riportarla a casa. Non ci interessano più quelle creature. Sappiamo quello che ha passato. Lei ha dimostrato grande coraggio.
— Balle!
— Mi creda. Noi vogliamo aiutarla.
— In che modo?
— Vogliamo tirare fuori l’alieno che ha in corpo.
— E tenervelo.
Bishop II scosse la testa. — No, distruggerlo.
Ripley ebbe un attimo di esitazione, avrebbe voluto credergli. Cogliendo il suo smarrimento, Bishop II si affrettò ad aggiungere: — Ripley, lei è stanca, sfinita. Si conceda un momento per riflettere. A me sta a cuore solo il suo benessere. Sulla mia astronave, la Patna, c’è un’attrezzatissima sala operatoria. Possiamo asportare il feto, o larva, o come lo si voglia chiamare. Non abbiamo un nome per le diverse fasi di gestazione. L’operazione andrà benissimo! Lei avrà una lunga vita piena di gioie.
Ripley lo guardò, ora tranquilla, rassegnata. — Ho già avuto una vita, grazie. Una vita di cui non ho dovuto rendere conto a nessuno.
L’uomo alzò una mano in un gesto di supplica. — Ragioni, Ripley! Ammetto che abbiamo fatto degli errori, ma involontariamente. Possiamo riparare. Farle recuperare tutto il tempo perduto. Può ancora avere figli. Riscatteremo il suo contratto. Avrà tutto quello che merita. Glielo dobbiamo.
Lei esitò ancora una volta. — Non porterete l’alieno sulla Terra?
— No. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Lei aveva ragione fin dall’inizio. Ma il tempo stringe, dobbiamo intervenire. La sala operatoria sull’astronave è già pronta.
I biomedici avanzarono immediatamente. — È un’operazione breve, indolore. Un paio di incisioni. Sarà tutto finito nel giro di un paio d’ore. Poi sarà di nuovo in piedi, pronta per ricominciare da zero.
— Che garanzie ho che, una volta tirato fuori, lo distruggerete?
Bishop II avanzò di un altro passo. Adesso era molto vicino. — Dovrà avere fiducia in me. — Tese una mano. — Abbia fiducia in me. La prego. Vogliamo solo aiutarla.
Ripley rifletté con calma. Vide Aaron e Morse che la guardavano. Il suo sguardo si posò nuovamente su Bishop II.
Fece scorrere il cancelletto della piattaforma che la separava da loro.”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

No... (pp. 125-126)
Alien<sup>3</sup>

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“[Sugli inizi] La mia passione è nata nel cortile di casa grazie a mio padre e mio fratello, veri appassionati del calcio. Sin dall'età di 4 anni giocavo con mio fratello più grande, a 6 anni entrai a far parte della squadra del mio paese, dove già giocava mio fratello.”

Barbara Bonansea (1991) calciatrice italiana

Origine: Dall'intervista di Michele Pompilio, Barbara Bonansea: "Un'emozione straordinaria esordire in Nazionale" https://www.oasport.it/2012/11/barbara-bonansea-unemozione-straordinaria-esordire-in-nazionale/, Oasport.it, 28 novembre 2012.

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“[…] più che da Giotto e dai Fiorentini, come si è ritenuto sin qui, Ambrogio attinse da Simone Martini e dal fratello prendesse qualche abitudine dal fratello maggiore saputo ed esperto. (p. 722)”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

Storia dell'arte italiana, La pittura del Trecento e le sue origini
Variante: [... ] più che da Giotto e dai Fiorentini, come si è ritenuto sin qui, Ambrogio attinse da Simone Martini e dal fratello prendesse qualche abitudine dal fratello maggiore saputo ed esperto. (vol. 5, p. 722)

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“La grande maggioranza di coloro che da anni avevano denunciato l'epurazione di Stalin, sostenne, attivamente o passivamente, il regime nazista, sin da quando esso si installò.”

Ludo Martens (1946–2011) storico e politico belga

Origine: Da Stalin. Un altro punto di vista, Verona, Zambon, 2017, p. 285.

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