Frasi su tenuta
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“Quando vedo gli animali tenuti in cattività nei circhi, mi fa pensare alla schiavitù. Gli animali da circo simboleggiano il dominio e l'oppressione che abbiamo combattuto per così tanto tempo. Portano le stesse catene e gli stessi ferri.”

Dick Gregory (1932–2017) attivista statunitense

Origine: Citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 244. ISBN 978-88-200-6028-2

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“La maggior parte delle persone considerano gli pterosauri come "dinosauri volanti". Da piccolo, mi ricordo di come gli altri ragazzi li chiamavano "uccelli-dinosauri", sebbene non fossero né dinosauri né uccelli. Il primo problema è che la conoscenza sulla vita preistorica tenuta da molte persone si limita a ciò che hanno visto in pochi pezzi di plastica in un gioco di bambini preistorico. Tipicamente, non solo ritengono che tutti questi siano dinosauri, ma potrebbero persino pensare che rappresentino tutti gli animali fossili conosciuti. Non hanno idea di quanto siano ricchi i reperti fossili.
Most people think of pterosaurs as "flying dinosaurs."”

Aron Ra (1962)

When I was a boy, I remember the other kids called them "dinosaur-birds", but they were neither dinosaurs or birds. The first problem is that most people don't know any more about the fossil record than what they've seen in a few plastic pieces in a prehistoric playset. Not only do they typically think that all these things are dinosaurs, they might even think that these are all the fossil forms that are known. They have no idea how rich the fossil record is.
Origine: Da Pterosaurs are Terrible Lizards https://www.youtube.com/watch?v=3_htQ8HJ1cA, YouTube, 3 dicembre 2013

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“I guerrieri erano tenuti a rispettare tutta una serie di regole di condotta. Non dovevano mai stringere la mano di un non-simba, non dovevano lavarsi, né pettinarsi i capelli o tagliarsi le unghie, altrimenti sarebbero diventati di nuovo vulnerabili. Molte di quelle regole erano meno bizzarre di quanto sembrasse a prima vista. La maggior parte dei simba non aveva uniformi ed era praticamente priva di armi da fuoco. Andavano a combattere a torso nudo, coperti di ramoscelli e di pelli di animali e muniti solamente di lance, machete e randelli. Con tale equipaggiamento dovevano affrontare l'armata governativa di Mobutu che, pur essendo ancora un'accozzaglia di persone male organizzate, era comunque dotata di mitragliatrici semiautomatiche. Quelle regole magiche imponevano ai simba una forma di disciplina militare. Il sesso era proibito, perché altrimenti i guerrieri si sarebbero abbandonati a stupri continui. Farsi prendere dal panico era proibito, altrimenti si sarebbero dati alla fuga. Guardarsi dietro era proibito, così come il nascondersi. Il guerriero simba doveva gettarsi contro il nemico urlando "Simba, simba! Mulele mai! Mulele mai! Lumumba mai! Lumumba oyé!" (Leone, leone, acqua di Mulele, acqua di Lumumba, viva Lumumba!). Se avessero gridato quelle parole, i proiettili degli avversari si sarebbero trasformati in acqua al contatto con i loro torsi. Quelli che venivano colpiti evidentemente non avevano rispettato una qualche regola di condotta. Assurdo? Sì, ma non più assurdo di determinati attacchi durante la Prima guerra mondiale, in cui si ordinava ai soldati di avanzare sotto un fuoco di sbarramento. E la cosa bizzarra era che non erano soltanto i simba a credere nel loro potere magico, ma anche gli uomini dell'esercito governativo. I soldati di Mobutu avevano una paura del diavolo di quei bruti isterici e drogati che si gettavano contro di loro gridando e con gli occhi sgranati.”

Origine: Congo, pp. 346-347

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“l diritto al ricongiungimento familiare è una componente essenziale del diritto alla vita di famiglia, protetto dal diritto internazionale in materia di diritti umani. Tale diritto al ricongiungimento è particolarmente importante per i rifugiati in Europa. Tenuto conto dei pericoli che minacciano queste persone nei loro paesi, l'unica possibilità di esercitare il diritto alla vita familiare è di portare le loro famiglie in Europa. Purtroppo, molti paesi europei limitano l’accesso dei rifugiati a questo diritto attraverso misure restrittive ingiuste e illegali, che causano enormi sofferenze ai rifugiati e alle loro famiglie. Tutto questo deve cambiare.”

Nils Muižnieks (1964) politologo e attivista lettone

Origine: Citato in I paesi europei devono eliminare gli ostacoli al ricongiungimento familiare dei rifugiati http://www.coe.int/it/web/portal/news-2017/-/asset_publisher/StEVosr24HJ2/content/european-countries-must-lift-obstacles-to-reunification-of-refugee-families?inheritRedirect=false&redirect=http%3A%2F%2Fwww.coe.int%2Fit%2Fweb%2Fportal%2Fnews-2017%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_StEVosr24HJ2%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-4%26p_p_col_count%3D1, Comunicati stampa - Consiglio d'Europa, Strasburgo, 19 giugno 2017.

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“Il bombardamento americano dell'86 ha avuto l'effetto di un elettrochoc: più ancora delle bombe ha traumatizzato Gheddafi l'isolamento subito dal paese in quei momenti difficili. I fratelli arabi e gli amici africani gli hanno girato le spalle, l'Unione Sovietica e le altre nazioni socialiste l'hanno tenuto a debita distanza. La Libia aveva tutte le porte sbarrate: ai suoi fianchi i confini con la Tunisia e l'Egitto erano chiusi, a Sud era ancora in corso la guerra col Ciad e dal Mediterraneo erano appena arrivati i fulmini di Reagan. Cosi è cominciata la svolta pragmatica di Gheddafi. Anzitutto egli ha ammorbidito la situazione interna: ha liberato gran parte dei prigionieri politici, più quelli detenuti per delitti d'opinione che i veri oppositori del regime, ha soppresso la giustizia sommaria esercitata dai comitati rivoluzionari, ha avviato la liberalizzazione del commercio e autorizzato l'importazione di beni di consumo. Vuotando o sfoltendo le prigioni, riempiendo i negozi e aprendo le frontiere Gheddafi ha dato un po' di respiro ai libici. Ne avevano bisogno. Essi avevano rivelato di essere giunti ai limiti della sopportazione quando avevano espresso con molta parsimonia la loro solidarietà al regime dopo i bombardamenti americani. Ma è veramente cambiato Gheddafi? È rinsavito sul serio? Una cosa è certa: lo stacco tra quel che dice e quel che fa si è notevolmente allargato.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“Tutti noi siamo tenuti insieme dalle parole, e quando le parole ci abbandonano non rimane più molto.”

Martin Amis (1949) scrittore e saggista inglese

Origine: Da "L'inglese del re", in L'attrito del tempo, Einaudi, 2019, traduzione di Federica Aceto. Citato in Come polvere https://www.ilpost.it/2019/05/29/attrito-del-tempo-martin-amis/,

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“Intanto là davanti è un simbolo: il 46, il 46 che non molla, il 46 che non ha mai mollato passando attraverso le tempeste.. tenere duro sempre! Ha tenuto duro.. per passare di là, dal buio per tornare a viaggiare verso il mondiale…ha avuto mondiali vinti sulla seta, ha avuto mondiali vinti su…sulla carta vetrata - FUORI IL PIEDE!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

questo è un mondiale vinto sull'asfalto, un mondiale concreto! Un mondiale vinto anche sulla sua capacità..contro le incomprensioni, contro le cattiverie - anche se inutili ci sono state - contro le previsioni sbagliate..La piovra ha 8 tentacoli come 8 sono i mondiali verso i quali sta viaggiando Valentino Rossi, 8 sono anche le gare vinte quest'anno..Buongiorno Italia!! Se vi siete svegliati adesso sappiate che sono le ultime centinaia di metri per Valentino Rossi, la piovra, un MITO! Abbiamo visto..stiamo vedendo, abbiamo vistooo..il Giappone.. Rossi davanti a Stoner, due secondi, due fenomeni., hanno fatto un altro mestiere tutta la stagione[..]Si voollta! Vede vuoto quanto bastaa! Per pensare che sono 8 mondiali OTTOOOO!! Valentino Rossi ATTENZIONE È QUIII! Tutti in piedi sul divano! Rossi c'è da CAMPIONE DEL MONDOOO! CAMPIONE DEL MONDOOOOO! Campione del mondo un'altra volta!...Campione del mondo campione del mondo campione del mondo campione del mondo!
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