Frasi su computer
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“Smitherson: "Sardo ner buio", ch'è un firm che io ho liberamente tratto dal romanzo "Cossiga Piano Solo". […] Trama: indignato dall'accuse de d'Alema de [essere] golpista, er presidente da'a Repubbli [Cossiga] se pija ventiquattr'ore de dimissioni, se mette er cappello, va dai carabiniè, e je fa: "Giudicateme voi". Quelli, in cambio de du' punti della scala mobile, dicono "Siamo co' te". Indignato a sua vorta lui, d'Alema, indignato dalle accuse dei dossie' de Cossiga, va dalla Guardia Rossa e je fa: "Giudicateme voi". E quelli, in cambio de un etto e mezzo de prosciutto cotto cadauni, je dicono "Siamo co' te". Intanto Forlana, che è presidente dei doroitei, che c'ha anche una certa età, tutte 'ste picconate in bocca gli hanno fatto venì 'na crisi mohahe [aprendo la bocca e indicando un dente]
Dandini: Una crisi morale?
Smitherson: 'A questione molare. Allora pe' sta questione molare questo va dal dentista […] il quale in cambio de un modico condono, je fa un decalogo de'e cose che può magnà e de quelle che nun può magnà. E siccome nun se può magnà più gnente, allora…
Dandini: Doppisensi?
Smitherson: No, manco quelli. Allora tanto vale fa' l'elezioni anticipate. E qui succede il quiproquo, perché qui si mescolano, erore der computer, le schede elettorali dell'elezioni italiane co le schede de'e elezioni dell'Ucragna.
Dandini: E che succede?
Smitherson: Ch'era mejo che restavano co' Gorbaciov.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Avanzi, 1992
Personaggi originali, Rokko Smitherson

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“Oggi il Senato si appresta a votare alcune mozioni sul benessere animale (giusto), dove la sperimentazione animale viene di fatto equiparata alle crudeltà (assurdo), laddove invece la sperimentazione animale ha come presupposto che gli animali non devono soffrire. Si dice che gli scienziati oggi possono usare un computer, che sarebbe più predittivo della reazione o dell'efficacia di un trattamento rispetto a un modello animale. Senza spiegare chi istruirà il computer con algoritmi (fantascientifici) tali da mimare le risposte biochimiche dell'organismo, dei suoi circuiti umorali, degli organi connessi, di ogni loro singola cellula, ciascuna con i suoi trentamila geni tradotti in centomila proteine funzionali. Non dicono come computer o cellule in un piattino di plastica possono farci capire le basi di malattie multisistemiche, l'attività dei farmaci per la depressione, per i disturbi del movimento o dell'alimentazione, l'insonnia, la Sma, la Sla, la sclerosi multipla, l'Huntington, l'Alzheimer, il diabete, etc. Se è vero che gli animali non sono sempre predittivi, come può un computer essere più predittivo? Oggi il computer K giapponese (che simula solo 1 bilione di neuroni e costa 10 milioni di dollari l'anno) è 1.500 volte più lento della biologia e necessita di 4 anni per simulare una giornata di funzionamento di pochi semplici neuroni.”

Elena Cattaneo (1962) accademica italiana e senatrice a vita

Origine: Da Perché la scienza non può rinunciare a sperimentare sugli animali http://www.repubblica.it/scienze/2015/05/05/news/perche_la_scienza_non_puo_rinunciare_a_sperimentare_sugli_animali-113592288/, Repubblica.it, 5 maggio 2015.

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“Abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti; spendiamo di più ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie piccole; più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree ma meno buon senso; più conoscenza ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi; abbiamo più gadgets ma meno soddisfazione; più medicine, ma meno benessere; assumiamo più vitamine ma vediamo meno risultati. Beviamo troppo; fumiamo troppo; spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco; guidiamo in maniera spericolata; ci arrabbiamo troppo; rimaniamo alzati fino a tardi; ci svegliamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; voliamo con aerei più veloci per arrivare presto, per fare meno e tornare prima; firmiano più contratti solo per realizzare meno profitti; parliamo troppo; amiamo troppo poco e mentiamo troppo spesso; abbiamo imparato a condurre un'esistenza, ma non una vita; abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la Luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino; abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore; abbiamo fatto cose più grandi, ma non migliori; abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima; abbiamo separato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio; scriviamo di più, ma impariamo di meno; pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno; facciamo aerei più veloci, ma linee più lunghe; abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare; abbiamo più armi ma meno pace; redditi maggiori ma meno moralità; più feste, ma meno divertimento; più cibo ma meno appagamento; più conoscenze, ma meno amicizie; più fatica me meno successo. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno; guidiamo macchine più piccole che hanno grandi problemi; costruiamo grandi fabbriche che producono di meno. Ci siamo allargati nella quantità, ma accorciati nella qualità. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; uomini alti ma con carattere debole; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i tempi di pace nel mondo, ma di guerriglia domestica; più piacere e meno divertimento; francobolli più costosi, ma spedizioni più lente; più varianti di cibo, me meno nutrizione. Questi sono i giorni dei due stipendi in famiglia, ma più divorzi; questi viaggi brevi, pannolini usa e getta, soggiorni di cartone, moralità usa e getta, esperienze di una notte, fisici sovrappeso, pillole che fanno tutto dal rallegrarti, a prevenire, rilassare o uccidere. E' una epoca in cui c'e' molto in vetrina e poco in magazzino.”

Words Aptly Spoken (1995)

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“Sapevo di voler lavorare con i computer già prima di aver visto un videogame. Mi sono dilettato per anni a leggere le enciclopedie e gli articoli di riviste ancor prima di aver toccato un computer.”

John Carmack (1970) autore di videogiochi statunitense

Origine: Dall'intervista di Riccardo Anselmi, I giorni della collera http://www.fantascienza.com/15669/i-giorni-della-collera, Fantascienza.com, 8 ottobre 2011.

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“La mia definizione dei media è molto estesa; include ogni tecnologia che crea estensioni del corpo e dei sensi umani, dai vestiti al computer.”

Marshall McLuhan (1911–1980) sociologo canadese

Origine: Da Intervista a Playboy, FrancoAngeli, 2013.

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“I computer e internet in pratica stanno distruggendo il copyright come pure il monopolio del produttore [di musica e di letteratura], e di conseguenza avranno probabilmente un effetto negativo sulle vendite.”

Eric Hobsbawm (1917–2012) storico e scrittore britannico

cap. 2, Dove vanno le arti?
La Fine della Cultura. Saggio su un secolo in crisi d'identità

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“In quel preciso momento, Karla è entrata nella stanza. Ha spento la televisione, ha guardato Todd fisso negli occhi e ha detto: "Todd, tu esisti non soltanto come membro di una famiglia o di una compagnia o di una nazione, ma come membro di una… sei un essere umano. Sei parte dell'. Attualmente la nostra specie ha problemi profondi e stiamo cercando di sognare un modo per uscirne e stiamo usando i computer per cavarcela. La costruzione di hardware e software è il campo in cui la specie ha deciso di investire energie per la sua sopravvivenza e questa costruzione richiede zone di pace, bambini nati dalla pace, e l'assenza di distrazioni che interferiscano col codice. Non possiamo acquisire conoscenza attraverso l'informatica, maa usarla per tenerci fuori dalla merda. Quello che tu percepisci come un vuoto è un paradiso terrestre: alla lettera, linea per linea, la libertà di impedire all'umanità di diventare non lineare".
Si è seduta sul divano e c'era il rumore della pioggia che tamburellava sul soffitto e mi sono reso conto del fatto che non c'era abbastanza luce nella stanza e che noi eravamo tutti in silenzio.
Karla ha detto: "Abbiamo avuto una vita discreta. Nessuno di noi, a quanto mi risulta, è mai stato maltrattato. Non abbiamo mai desiderato niente, né abbiamo mai voluto possedere qualcosa. I nostri genitori sono tutti ancora insieme, a parte quelli di Susan. Ci hanno trattato bene, ma lamoralità, qui. Todd consiste nel sapere se le loro mani sono state sprecate in vite non creative, o se queste mani sono utilizzate per portare avanti il sogno dell'umanità".
Continuava a piovere.
"Non è una coincidenza che come specie abbiamo inventato la classe media. Senza la classe media, non avremmo potuto avere quel particolare tipo di configurazione mentale che contribuisce in misura consistente a sputar fuori i sistemi informatici e la nostra specie non avrebbe mai potuto farcela ad arrivare allo stadio evolutivo successivo, qualunque esso sia. Ci sono buone probabilità che la classe media non rientri neanchenella prossima fase evolutiva. Ma non è né qui né là. Chepiaccia o no, Todd, tu, io, Dan, Abe, Bug, e Susan… tutti noi siamo fabbricanti del prossimo ciclo Rem del sogno umano. Tutti gli altri ne saranno attratti. Non metterli in discussione, Todd, e non crogiolartici dentro, ma non permettere mai a te stesso di".”

Microserfs

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“Sappiamo che il computer più avanzato del mondo non ha un cervello così sofisticato come quello di una formica. È vero, potremmo dire lo stesso di molti nostri parenti, ma ci tocca sopportarli solo ai matrimoni o in occasioni speciali.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), Il mio discorso ai laureandi

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“[In Okja] dovevamo anche immaginare determinate scene che poi sarebbero state modificate con il computer con l'aggiunta della creatura ed anche seguire la camera con attenzione senza sbagliare. Mi ha sorpreso molto il tono del film, c'era molto humor e in definitiva è stata davvero un'esperienza gratificante.”

Paul Dano (1984) attore statunitense

Origine: Dall'intervista di Thomas Cardinali, Cannes 2017: Paul Dano parla di Okja e del suo modo di lavorare ad un film (Esclusiva) https://movie.talkymedia.it/post/26567/cannes-2017-paul-dano-intervista/, talkymedia.it, 21 maggio 2017.

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“Sul set [di Okja] c'era un enorme pupazzo di spugna controllato da un essere umano al suo interno. All'inizio ero un po' spaventata dall'idea di non riuscire a trovare una connessione emotiva ma grazie alle indicazioni del regista pian piano ho capito come comportarmi con l'enorme bambolone e soprattutto con Steve al suo interno. Però quando ho visto per la prima volta Okja al computer è stato come incontrarlo di nuovo, mi sono emozionata.”

Ahn Seo-hyun (2004) attrice sudcoreana

Origine: Dall'intervista di Adriano Ercolani, Okja – La nostra intervista al cast del film Netflix diretto da Bong Joon-ho https://blog.screenweek.it/2017/06/okja-la-nostra-intervista-al-cast-del-film-netflix-diretto-da-bong-joon-ho-567341.php, screenweek.it, 14 giugno 2017.

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“Errare è umano, dare la colpa a un computer lo è ancora di più.”

Robert Orben (1928) mago, drammaturgo

citato in AA.VV., Il libro del business, traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 315. ISBN 9788858016589

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“Io sono cresciuta in biblioteca in un periodo in cui le biblioteche fuori e dentro facevano schifo, ma contenevano milioni di libri. Oggi quelle che sopravvivono sono tutte dipinte di rosa, hanno i computer e i cuscini, ma solo 20 libri e sono tutti Cinquanta sfumature di grigio.”

Caitlin Moran (1975) scrittrice e giornalista inglese

Un libro buono può insegnarti tanto. Leggere è come ingerire un'altra vita.
Origine: Dall'intervista di Paola De Carolis, Lontano da mamma e papà mi sono inventata una vita, Io Donna, 20 giugno 2015.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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