Frasi su governo
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“Le masse che sembravano le adoratrici di Malatesta sono vili e impotenti. Il governo e la borghesia lo sanno… Lo sanno e sogghignano.”

Renzo Novatore (1890–1922) poeta e filosofo italiano

da Il temperamento anarchico nel vortice della storia

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“Questo Paese non è di chi lo governa, ma di chi ci abita.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

durante l'Elle sette stadi 2008, luglio 2008; citato in Corriere della sera http://www.corriere.it/spettacoli/08_luglio_05/ligabue_concerto_de0b133c-4a66-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml, 5 luglio 2008.

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“Le critiche al governo di Tripoli sembrano non scalfire il forte rapporto tra Gheddafi e il suo popolo […] non bisogna compiere l'errore di giudicare con il nostro metro occidentale.”

Stefania Craxi (1960) politica italiana

detta da Stefania Craxi quale Sottosegretario agli Esteri, da Libia: comitati, risposta sara' violenta http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/18/visualizza_new.html_1585936970.html, ANSA, 18 febbraio 2011

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“Meglio, in politica, avere rappresentato venti bandiere che nessuna? – scrisse pensando a lui Benedetto Croce. Indro Montanelli nella sua biografia di Garibaldi, Luigi Magni nel suo film Il generale ce lo hanno rappresentato come un simpatico birbante. E anche Nico Perrone […] ci presenta una non schematica riabilitazione: anche a sorpresa, rispetto a un titolo che sembrerebbe ben altrimenti critico. È vero, riconosce, Liborio Romano era un voltagabbana. Ma non per volgare tornaconto personale, bensì sempre al servizio di progetti autenticamente riformisti. In campo penale, ad esempio, si dovette al suo pur breve passaggio per il governo delle Due Sicilie l'abolizione della pena barbarica delle legnate. E in campo sociale fu promotore alla Camera di una proposta di riforma agraria che forse contribuì al suo isolamento politico più ancora delle troppe giravolte. Naturalmente, molto dipende poi dal modo in cui si vuole valutare il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Perrone non nasconde affatto i nodi dell'Unità, dall'accentramento brutale alla feroce repressione del brigantaggio. Ma non indulge neanche sull'opposta retorica della monarchia borbonica come mitica età dell'oro: prima ancora dei bersaglieri contro i briganti erano stati i soldati di Ferdinando I a tagliare teste in quantità per reprimere la rivolta del Cilento del 1828, e gli investimenti infrastrutturali e industriale che pur la dinastia borbonica aveva fatto si concentravano a Napoli dimenticando il resto del Regno. Romano, a suo modo, era stato appunto fautore di un fallito progetto di riscatto del Sud accettando la nuova logica unitaria, ma salvaguardandone gli interessi specifici.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

da il Foglio, 27 luglio 2010

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

“Il dispotismo naturale dell'evidenza conduce con sé il dispotismo sociale: l'ordine essenziale di ogni società è un ordine evidente; e poiché l'evidenza ha sempre la stessa autorità, non è possibile che l'evidenza di questo ordine sia manifesta e pubblica senza che essa governi dispoticamente.
Se è incontestabile che noi siamo organizzati per conoscere l'evidenza e lasciarci governare da essa; se è incontestabile che l'ordine essenziale di ogni società è un ordine evidente, risulta da queste due proposizioni che è nelle finalità della natura che il governo sociale sia un governo dispotico, e che l'uomo, in quanto è destinato a vivere in società, è destinato a vivere sotto il dispotismo. […] il dispotismo legale, che non è altra cosa se non la forza naturale e irresistibile dell'evidenza, e che per conseguenza assicura alla società l'osservanza fedele e costante del suo ordine essenziale, del suo ordine più vantaggioso, è per essa la migliore forma di governo possibile e lo Stato più perfetto che possa desiderare. […] Questa verità sarà per noi un'ulteriore prova che nell'ordine tutto si tiene; che la felicità particolare di ciascun individuo è legata alla felicità generale; che il migliore stato possibile dei sudditi diviene necessariamente il migliore stato possibile dei sovrani.”

Pierre-Paul Lemercier de La Rivière (1719–1801) economista francese

da Ordre naturel et essentiel des sociétés politiques, cap. XXII; in Miglio 2001, pp. 163 sg.
Citazioni di Pierre-Paul Lemercier de la Riviére

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“So bene che una "verità" giudiziaria non esonera dall'obbligo di andare oltre. Ma sembra quasi che, attraverso quelle spiegazioni, si cerchi di essere liberati dall'onere di analizzare fatti precisi e responsabilità personali. Riaffora un vecchio vizio della nostra cultura politica: parlar di cose generali per eludere quelle concrete. Proprio come faceva la critica dell'extrasinistra, tutto viene attribuito alla dinamica, a suo modo invincibile, del "sistema". Il risultato è una grande condanna o una grande assoluzione: conclusioni apparentemente antitetiche, ma nella sostanza coincidenti; che incarnano una volontà politica, perfino comprensibile, di voltar pagina e di avviare un'epoca nuova, ma che possono divenire un ostacolo a un lavoro di scavo, di analisi puntuale. Molte tra le tesi ricordate assomigliano assai più a un alibi che a una spiegazione. Alcune, tra l'altro, non reggono neppure a una banale prova basata sul principio di non contraddizione. Si ricorda, ad esempio, che era impossibile per il PCI aver ingresso nel governo. E poi si imputa al PCI di non aver reso possibile quell'alternanza che avrebbe immunizzato il sistema dal virus della corruzione. Poiché i sostenitori di tesi del genere non sono stupidi (o, almeno, non sempre lo sono), è evidente che il loro obiettivo è soltanto quello di impedire che si possa distinguere o graduare le responsabilità, accomunando in un'unica condanna partiti di governo e di opposizione.”

Stefano Rodotà (1933–2017) giurista e politico italiano
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“[Sul decreto semplificazioni e sviluppo] Gli italiani devono sapere che, grazie a questo provvedimento, un passo importante è stato fatto in direzione delle misure che mirano a una piena liberalizzazione della pubblica amministrazione, favorendo in questo modo un risparmio importante di spesa e alleggerendo ancora una volta le tasche dei contribuenti, nel senso positivo però: i pagamenti INPS sono online, i certificati dei comuni in tempo reale, la semplificazione delle procedure per l'edilizia, le misure per l'ammodernamento degli edifici scolastici. Si traccia in pratica, con questo decreto-legge, un'importante road map per la diffusione della banda larga ed ultra larga. Si semplificano le procedure per l'assunzione dei lavoratori extracomunitari e tutto questo, onorevole Presidente, onorevoli colleghi, nel breve volgere di un paio di mesi a fronte di quasi quattro anni di legislatura perduti appresso a fantasticherie e leggi inutili. A noi sembra tantissimo quello che si sta facendo e, anche se ne nell'azione del Governo ci può essere qualche ombra, il Paese comunque è salvo. Futuro e libertà per il Terzo Polo voterà a favore di questo provvedimento, ribadendo il suo pieno sostegno al Governo Monti, che è un Esecutivo la cui nascita abbiamo fortemente auspicato e favorito, perché siamo consci che il precedente assetto politico e di Governo stava inesorabilmente conducendo l'Italia oltre il baratro della crisi finanziaria e della recessione economica. Questa, senza voler alimentare polemiche con nessuno, è la cifra politica di Futuro e libertà per il Terzo Polo. Il nostro sostegno non si caratterizza e non si caratterizzerà per i distinguo populisti con i quali altri, pure, onorevole Antonio Di Pietro, provano a lucrare elettoralmente sull'inevitabile malcontento di qualche categoria sociale interessata dalle riforme.”

Antonino Lo Presti (1954) avvocato e politico italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 http://nuovo.camera.it/412?idSeduta=0617&resoconto=stenografico&indice=cronologico&tit=00040&fase=#sed0617.stenografico.tit00040.sub00030 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012.

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“D: Lei crede che senza il Governo Craxi ci sarebbero stati tanti decreti pro Berlusconi?”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Silvio Berlusconi, L'uomo della tv

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“R: Rispondo di essere il ministro della Giustizia del governo Berlusconi. Porta avanti lealmente quello che è il programma del Governo Berlusconi e della Casa delle Libertà. […]”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika, Con il ministro leghista Castelli

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“Parimenti non desiderava il popolo siciliano di essere restituito alle forme del governo bizantino, già da più secoli caduto, e se non dimenticato, certamente non caro.”

Rosario Gregorio (1753–1809) storico italiano

Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Prefazioni

“Veramente d'allora in poi cominciò ad essere la massima dominante di un governo lontano di temer sempre e riguardar quindi e accarezzare in Sicilia i grandi e i potenti.”

Rosario Gregorio (1753–1809) storico italiano

V, 7
Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Libro 5
Origine: Dal regno di Martino I di Sicilia

“Grandi successi del governo contro la corruzione. È già sparita dal Tg1.”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2010

“Il Governo Berlusconi. L'unico che sia riuscito a sconfiggere sia la Mafia che lo Stato.”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Linus, Aprile 2010

“Siamo tutti sullo stesso yacht: "Il governo ci chiede lacrime e sangue" "È che dopo un po' lo champagne ha sempre lo stesso sapore"”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Il Fatto Quotidiano, 4 giugno 2010

“Difficile trovare una posizione seria del governo. È un po' come cercare l'ago nel pagliaccio”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Il Fatto Quotidiano, 19 marzo 2011

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“Due ministri del governo Prodi vanno in Africa, su un'isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. II capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: "Vuoi morire o bunga-bunga?". II ministro sceglie: "Bunga-bunga". E viene violentato. II secondo prigioniero, davanti alla scelta, non indugia: "Voglio morire!"”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

E il capo tribù: Va bene, prima bunga-bunga, poi morire.
Citazioni non datate
Origine: Riferita da Noemi Letizia al 'Corirere del Mezzogiorno come la sua barzelletta preferita tra quelle di Silvio Berlusconi. Le feste di Ruby e il Bunga Bunga http://www.corriere.it/politica/10_ottobre_28/bunga-bunga-berlusconi-ruby_b7c597ce-e267-11df-8440-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 28 ottobre 2010 e Ecco la bella Noemi, diciottenne che chiama Berlusconi «papi» http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/28-aprile-2009/ecco-noemi-diciottenne-che-chiama-berlusconi-papi-1501304940417.shtml CorrieredelMezzogiorno.it, 28 aprile 2009.

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“Buttiglione, firmando la mozione di sfiducia al governo Berlusconi insieme con Bossi, si dimostra un mentecatto doppiogiochista.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1994
Origine: 18 dicembre 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Ma quanto lo amavano/1 http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/otto27/otto27.html, Repubblica.it, 27 ottobre 2004.

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“Non so come Borrelli potrebbe comportarsi da direttore del Tg4, ma Emilio Fede alla Procura di Milano garantirebbe un sistema molto più vicino allo stato di diritto e a quello che dovrebbe essere l'ordinamento giudiziario in uno stato liberal-democratico.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1996
Origine: Dalla trasmissione televisiva Porta a porta, Rai 1, 7 febbraio 1996; citato in Riccardo Luna, Un preambolo spianerà la strada del governo? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/08/un-preambolo-spianera-la-strada-del-governo.html, la Repubblica, 8 febbraio 1996.

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“[Leggendo il contratto con gli italiani] Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Dal contratto con gli italiani; letto durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1, 8 maggio 2001.

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“Mi accusano di essere un dittatore, ma se lo fossi davvero sarei sicuramente il dittatore più sfigato di tutti…”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2003
Origine: Dagli auguri natalizi con l'amministrazione del governo; citato in L'ironia di Berlusconi: io dittatore? Sarei il più sfigato http://web.archive.org/web/20151114005650/http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/20/ironia_Berlusconi_dittatore_Sarei_piu_co_0_031220050.shtml, Corriere della Sera, 20 dicembre 2003, p. 11.

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“Mi piace ricordare che molti vescovi mi hanno reso testimonianza in tal senso dichiarando esplicitamente che nessun governo aveva saputo operare così concretamente su molti dei temi che stanno a cuore alla Chiesa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Berlusconi costretto a intervenire "Non si tocca l'otto per mille", la Repubblica, 1 marzo 2004

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“Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori […]. Sembra che io non esista.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dall'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale S. Matteo a Pavia; citato in Berlusconi si prenota al governo "Tra tre anni ancora premier" http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/campagna1/prenota/prenota.html, Repubblica.it, 16 marzo 2004.

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“Non è vero che il presidente Berlusconi ha occupato le televisioni pubbliche o private e che anzi è vero il contrario e cioè che tra i leader, io sono stato quello che ha calcato meno la scena di fronte alla televisione. Lo faccio ora perché sono convinto che sia importante che i cittadini sappiano che cosa ha fatto il governo, che cosa sta facendo e soprattutto che cosa ha in animo di fare.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dalla trasmissione televisiva L'alieno, Italia 1; citato in Governo. Berlusconi: stiamo lavorando alla riduzione delle tasse. Nessuna festa abolita, solo meno 'ponti' http://web.archive.org/web/20051109185152/http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=46355, Rainews24.it, 30 marzo 2004.

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“Non c'è un solo impegno non mantenuto dal governo che guida dal 2001.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

da un convegno degli industriali; citato in Berlusconi replica a D'Amato "Mantenute tutte le promesse", la Repubblica, 3 aprile 2004

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“Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2005
Origine: In collegamento telefonico con il meeting di Forza Italia a Roccaraso; citato in Maria Teresa Meli, «Se vince la sinistra miseria, terrore e morte» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/01_Gennaio/16/berlusconi.shtml, Corriere.it, 17 gennaio 2005.

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“Saremo rimpianti, saremo ricordati come il migliore governo della Repubblica.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2006
Origine: Durante l'ultimo Consiglio dei ministri della sua legislatura, 2 maggio 2006; citato in Governo, Berlusconi si è dimesso http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/02/GOVERNO.shtml, Corriere.it, 2 maggio 2006.

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“Il voto di Follini al governo Prodi è stato determinante. Per questo la sinistra non ha la maggioranza nel Paese, ma ora non rappresenta nemmeno quella uscita dalle urne. Il voto degli italiani è stato snaturato.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Ansa, 28 febbraio 2007; citato in Marco Travaglio, Lui può http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/2-apr/2-apr.html, Carta Canta, Repubblica.it, 2 aprile 2007.

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“Se i cittadini non dovessero confermare un sindaco come Cammarata e un buon governo che hanno operato così bene, dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale tutti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

da Ansa, 5 maggio 2007; citato in Berlusconi ammette di avere esagerato "Infermi mentali? Sono pentito", la Repubblica, 5 maggio 2007

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“Sono favorevole a un governo istituzionale. Entro luglio: questa è l'ultima finestra temporale entro cui è possibile trovare un accordo su un governo istituzionale. Dopo cambierà tutto.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in Corriere della Sera, 31 maggio 2007; citato in Marco Travaglio, Il Casino delle Libertà http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/8giugno/8giugno.html, CartaCanta, Repubblica.it, 8 giugno 2007.

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“Un governo istituzionale sarebbe solo una perdita di tempo. Meglio andare subito al voto.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2007
Origine: Citato in la Repubblica, 4 giugno 2007; citato in Marco Travaglio, Il Casino delle Libertà http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/8giugno/8giugno.html, CartaCanta, Repubblica.it, 8 giugno 2007.

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“Zapatero ha fatto un governo troppo rosa che noi non possiamo fare anche perché in Italia c'è una prevalenza di uomini.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dall'intervista di Alfredo Signorini a Radio Montecarlo, 15 aprile 2008; citato in Maristella Iervasi, Punta il dito su l'Unità. Ma è tutta «colpa» delle donne «Basta calunnie». Ma abbiamo solo riportato le dichiarazioni indignate della ministra di Zapatero, Alvarez http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/260000/257791.xml?key=Maristella&first=291&orderby=1&f=fir, l'Unità, 18 aprile 2008, p. 3.

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“L'attività del governo non può che compiacere il Papa e la sua Chiesa. Noi siamo a favore della Chiesa, crediamo nei valori della dignità umana e nel rispetto degli ultimi. Siamo sullo stesso piano in cui opera la Chiesa. A ogni modo ribadiamo il nostro concetto di Stato laico e la necessità, confermata dalla Costituzione, di rispettare profondamente il dialogo tra Stato e Chiesa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Da un collegamento televisivo su Canale 5; citato in Berlusconi da Benedetto XVI: "Tra noi collaborazione costruttiva" http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/esteri/benedettoxvi-21/visita-berlusconi/visita-berlusconi.html, Repubblica.it, 6 giugno 2008.

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“Avete un governo che per la prima volta è retto da un imprenditore e da una squadra di ministri che sembrano membri di un Cda per la loro efficienza.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Berlusconi contro i giudici "estremisti". Anm: "A rischio la democrazia" http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/mills-condannato/berlusconi-conf/berlusconi-conf.html, Repubblica.it, 21 maggio 2009.

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“[…] il mio, e nostro, governo è il più stabile e sicuro di tutto l'Occidente.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Berlusconi: «Il mio governo è il più stabile di tutto l'Occidente» http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/06/Berlusconi-governo-Occidente.shtml, ilSole24Ore.com, 29 giugno 2009.

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“Il tempo dei tecnici è finito, noi durante il nostro governo siamo stati migliori di questo”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

citato in Berlusconi: "Accordo solenne con la Lega. Il nostro governo migliore di quello Monti", Repubblica. it, 9 dicembre 2012

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“Il calcio italiano, tanto quanto l'Italia, ha bisogno di riforme strutturali. L'Italia era a un bivio pochi anni fa – vogliamo affrontare questo e rimanere competitivi? Abbiamo scelto di non fare nulla. Nel calcio è necessario uno sforzo concertato: violenza, stadi, protezione dei marchi. Ora non c'è nemmeno un governo, quindi non abbiamo un ministro di sport.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Italian football, as much as Italy, needs structural reforms. Italy a few years ago was at a crossroads – do we want to tackle this and stay competitive? We chose to do nothing. In football, you need a concerted effort: violence, stadiums, trademark protections. Now there isn't even a government, so we haven't got a minister of sports.

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“Se dovessi applicare i vostri criteri, quelli che avete applicato voi nella scorsa legislatura contro di noi, che non avevamo fatto una legge sul conflitto di interessi, non avevamo tolto le televisioni all'onorevole Berlusconi… Onorevole Anedda, la invito a consultare l'onorevole Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio di Governo, che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta. A parte questo, la questione è un'altra. Voi ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni… Durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte.”

Luciano Violante (1941) docente e politico italiano

intervento nella seduta n. 106 della XIV legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati
Origine: Resoconto stenografico http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed106/s120r.htm dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati
Origine: Video https://www.youtube.com/watch?v=fcnsc8Wduvc dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati

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“Signor Presidente, stiamo andando ad approvare un provvedimento che è sicuramente dannoso per la gente perbene, in quanto soprattutto l'articolo 1, sulle pene detentive non carcerarie, dovrebbe essere assolutamente soppresso. Il Governo, in maniera inspiegabile, ci sta vendendo questo provvedimento come la soluzione ad un problema reale, quello del sovraffollamento delle carceri: si tratta in realtà di una soluzione assolutamente fasulla, e il Governo sta mascherando un vero e proprio indulto tramite l'approvazione di questo provvedimento, che definire vergognoso è poco. Noi riteniamo quindi che tutto il provvedimento in sé, ma soprattutto l'articolo 1 debba essere soppresso: per una questione di giustizia verso chi è stato vittima di questi reati, che altrimenti andrebbero quasi condonati attraverso l'approvazione di questa proposta.”

Stefano Borghesi (1977) politico italiano

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea - Seduta n. 44 del 2 luglio 2013 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0044/stenografico.pdf – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Ferranti ed altri; Costa: Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (A.C. 331-927-A). Roma, 2 luglio 2013.

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“In fondo, il nostro autore era il prototipo del liberale-anarchico, ossia dell'individualista che proclama: meno il Governo s'impiccia di noi, meglio è.”

Arrigo Cajumi (1899–1955) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

Origine: Processo a un liberale (libelli), Prefazione, p. 7

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“Frank governa la musica con Elmore James e Stravinskij alla sua destra.”

Tom Waits (1949) cantautore e attore statunitense

citato in Frank Zappa. For president!, a cura di Michele Pizzi, Arcana edizioni srl, Roma, 2011