Frasi su mancanza
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“La solitudine è questa situazione un po’ buffa, un po’ ridicola, un po’ aggressiva di un uomo seduto al tavolo di un ristorante turistico: l’immagine di una persona incompleta, tanto goffa da sembrare stupida o arrogante. Leo deve incominciare a difendere questa sua solitudine. Non deve permettere che gli altri lo vedano come un atomo dalle valenze aperte, come qualcuno immiserito dalla mancanza di un compagno, di un amico, di un amore. La solitudine è anche scomodità. Obbliga a rivolgersi agli altri, a fare richieste continue. Sul treno lui non può lasciare i bagagli per recarsi al ristorante. Deve cercare il controllore, o un altro passeggero, e chiedergli di dare cortesemente un’occhiata alla macchina fotografica. Negli aeroporti, con il carrello carico di valigie, non riesce a raggiungere la toilette, o la cabina del telefono soprattutto se si trovano a livelli diversi da quelli in cui è stato sbarcato e allora, scaricare i bagagli, affrontare le scale, deporli, entrare in un bagno diventa un’impresa impossibile, faticosa già mentalmente. Nei ristoranti è pressato dalla gente in coda solo perché gli altri sono in due e lui, solo, sta occupando un piccolo tavolo. Negli alberghi le camere singole sono, in genere, le più strette e le più piccole: i sottotetti o le mansardine della servitù. E per giunta c’è sempre un supplemento da pagare.
   La solitudine impietosisce gli altri. A volte lui sente lo sguardo indiscreto della gente posato sulla sua figura come un gesto di una violenza inaudita. Come se gli altri lo pensassero cieco e gli si accostassero per fargli attraversare la strada. Certe premure lo offendono più dell’indifferenza, perché è come se gli ricordassero continuamente che a lui manca qualcosa e che non può essere felice. Si vede con un lato del corpo sanguinante, una cicatrice aperta dalla quale è stata separata l’altra metà. Vorrebbe spiegare che sì, Thomas gli manca e di questo sta soffrendo. Ma che non avverte la propria solitudine come una disperazione. Si sta concentrando su di sé, si sta racchiudendo nelle proprie fantasie e nei propri ricordi. Sta cercando di abbracciare la parte più vera di se stesso recuperandola attraverso il ricordo, la riflessione, il silenzio.”

Camere separate

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“L'uomo Palizzolo era di una vanità sconfinata tanto da rasentare la morbosità, per cui una mancanza anche involontaria alla sua onnipotenza diventava un'offesa sanguinosa che meritava una punizione adeguata. (Raffaele Palizzolo, deputato della maffia. Il primo assassinio: Miceli, p. 29)”

Cesare Rossi (1887–1967) politico e sindacalista italiano

Personaggi di ieri e di oggi
Variante: L'uomo Palizzolo era di una vanità sconfinata tanto da rasentare la morbosità, per cui una mancanza anche involontaria alla sua onnipotenza diventava un'offesa sanguinosa che meritava una punizione adeguata. (Raffaele Palizzolo, deputato della maffia, p. 29)

“No, Robespierre non ama. Il suo aspetto esteriore, benché armonico e curato, non sprigiona calore e non rivela forza né debolezza. Ha l'incompleta grazia del fanciullo e l'avvizzita grazia del vecchio. È nato vecchio? Oppure non si è mai maturato? Il suo volto non manca di finezza, il naso è graziosamente volto in su, la fronte sfuggente e incavata alle tempie, e agli angoli della bocca sigillata, dalle labbra sottili, bocca che sembra rifiutarsi di gustare i beni terreni, vi è quasi celato un inesplicabile, quasi caparbio sorriso, che potrebbe voler dire: «So tutto meglio di voi», o anche: «Vado fino in fondo, io». […] Quel volto non è un volto di uomo, la sua mancanza di virilità dà ai lineamenti un'espressione soave e spaventosa nello stesso tempo, che rammenta talvolta un angelo e talvolta una bestia. In questa mancanza di virilità vi è qualcosa di non umano: la gelida beatitudine di un volto sfiorato dalla polare atmosfera dell'assoluto, che conosce una sola cosa che abbia un vero rapporto con la vita: la morte.”

Friedrich Sieburg (1893–1964) giornalista, scrittore e critico letterario tedesco

Capitolo V, L'Incorruttibile, pp. 81-82
Robespierre
Variante: No, Robespierre non ama. Il suo aspetto esteriore, benché armonico e curato, non sprigiona calore e non rivela forza né debolezza. Ha l'incompleta grazia del fanciullo e l'avvizzita grazia del vecchio. È nato vecchio? Oppure non si è mai maturato? Il suo volto non manca di finezza, il naso è graziosamente volto in su, la fronte sfuggente e incavata alle tempie, e agli angoli della bocca sigillata, dalle labbra sottili, bocca che sembra rifiutarsi di gustare i beni terreni, vi è quasi celato un inesplicabile, quasi caparbio sorriso, che potrebbe voler dire: «So tutto meglio di voi», o anche: «Vado fino in fondo, io». [...] Quel volto non è un volto di uomo, la sua mancanza di virilità dà ai lineamenti un'espressione soave e spaventosa nello stesso tempo, che rammenta talvolta un angelo e talvolta una bestia. In questa mancanza di virilità vi è qualcosa di non umano: la gelida beatitudine di un volto sfiorato dalla polare atmosfera dell'assoluto, che conosce una sola cosa che abbia un vero rapporto con la vita: la morte. (da Robespierre, pp. 81-82)

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“[…] dal momento che "Israele" possiede la bomba atomica, tutti i popoli pacifici dovrebbero aiutare gli arabi ad acquisire una tale arma per amore della pace, indipendentemente alle intenzioni e dalle risorse di costoro. Questo aiuto compenserà lo squilibrio che esiste ora tra il possesso di "Israele" della bomba atomica e la mancanza di qualunque arma simile per gli arabi. Ciò farà sì che "Israele" esiti ad utilizzarla contro di loro.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

[...] when "Israel" possesses the atomic bomb all peace-loving peoples should help the Arabs to acquire such a weapon for the sake of peace – irrespective of the Arabs' intentions and resources. This aid will help redress imbalance which now exists between "Israel's" possession of the atomic bomb and the Arabs' lack of any such weapon. It will make "Israel" hesitate to use its bomb against them.
Variante: [... ] quando 'Israele' possiede la bomba atomica, tutti i popoli pacifici dovrebbero aiutare gli arabi ad acquisiri una tale arma per l'amore della pace, indipendentemente alle intenzioni e le risorse di costoro. Questo aiuto farà da risarcimento allo sbilancio che esiste ora tra il possesso di 'Israele' della bomba atomica e la mancanza di ciò agli arabi. Farà sì che 'Israele' ripenserebbe d'utilizzarla contro di loro.

“Trump è l'emblema di molte delle cose che io aborro: la sua disponibilità a passare sopra le persone, l'ossessione per il fasto, il cattivo gusto, la magniloquenza e l'assoluta mancanza di interesse per qualsiasi cosa al di là del potere e del denaro. Ho creato un personaggio molto più vincente di quanto Trump sia in realtà.”

Tony Schwartz (1952)

Trump stands for many of the things I abhor: his willingness to run over people, the gaudy, tacky, gigantic obsessions, the absolute lack of interest in anything beyond power and money. I created a character far more winning than Trump actually is.

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“La crisi siriana ha avuto conseguenze molto forti anzitutto per i siriani e in secondo luogo per l'Europa. Ma l'Europa era sostanzialmente assente nell'influenza in quel teatro durante quella crisi. Vi erano Paesi europei presenti, in funzione non certamente decisiva; i protagonisti erano altri, ma le conseguenze erano in Europa. La mancanza di linee comuni di politica estera e di difesa si è avvertita in grande misura in quella circostanza, e continua ad avvertirsi.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2017
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della seconda sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=711, Malta, La Valletta, 15 settembre 2017.

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“Ivi, in quel vasto salone così armonicamente grandioso, vediamo rispecchiarsi l'universalità e la varietà dello scibile riunito e classificato giusta gli antichi ideali, oggi smarriti per la necessità delle cose. Oggi perché possa conservarsi a una biblioteca il suo carattere generale occorrono mezzi di cui solo due o tre biblioteche al mondo possono disporre. Né è più possibile, per la mancanza di spazio, dare ai libri una classificazione materiale, e le stesse classificazioni ideali sono state surrogate da metodi più pratici e più comodi. La nostra Biblioteca Nazionale, la scarsezza della sua dote, ha serbato come ha potuto l'indole sua generale.
Essa da quando fu aperta al pubblico, è già quasi un secolo, e per molti anni dopo, fu annoverata tra le principali di Europa: non contava allora la Nazionale di Parigi i suoi due milioni e mezzo di volumi, né quella del Museo Britannico un milione e mezzo, né le altre di Pietroburgo, di Monaco, di Berlino, di Firenze avevano raggiunto o sorpassato il milione. Ora la Nazionale nostra, che possiede un 500,000 e più tra volumi ed opuscoli, mentre ha ancora innanzi a sé, sotto il rispetto del numero, parecchie biblioteche, oltre le già nominate, non ha poi nemmeno perduta quella rinomanza mondiale che le fu un giorno riconosciuta. Ciò si deve al grandissimo pregio dei suoi antichi fondi, alla rarità dei suoi bibliografici e paleografici, alla varietà e ricchezza delle sue collezioni speciali. Questa sua parte antica va diventando ogni dì più preziosa e ricercata, e basta per sé sola a mantenere a un grado elevato una biblioteca che ne è fornita, malgrado l'esser rimasta indietro, come questa nostra, negli acquisti delle cose moderne.”

Alfonso Miola (1844–1934)

da Le biblioteche, p. 267
In Napoli ieri
Origine: Tutti i dati riferiti da A. Miola sono relativi agli inizi del XX° secolo. Il saggio Le biblioteche, fu pubblicato nel volume collettaneo Napoli d'oggi, Luigi Pierro Editore, Napoli, 1900.

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“Gelli, a dispetto della sua mancanza di fascino, è stato centrale nella storia italiana dal dopoguerra fino agli anni Ottanta. Non un burattinaio in proprio, ma un volonteroso funzionario della guerra segreta che è stata combattuta in Italia. Nemico dichiarato: il comunismo. Nemico combattuto: la democrazia, le regole, la legalità.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Gelli, golpe e affari nell'Italia dalla doppia storia http://www.giannibarbacetto.it/2015/12/17/gelli-golpe-e-affari-nellitalia-dalla-doppia-storia/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 17 dicembre 2015.

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“Certo, la democrazia non si impara a scuola ma praticandola. Parecchi errori iniziali si fanno per mancanza di esperienza.”

Meles Zenawi (1955–2012) politico etiope

Origine: Citato in Il premier etiope: «Il 20% della nostra gente è alla fame» https://archivio.unita.news/assets/main/1992/01/26/page_010.pdf, L'Unità, 26 gennaio 1992

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“In un primo tempo ho sentito molto la tua mancanza, papà, ma poi la mamma mi ha aiutato: da lì – e Hamphrey indicò il quadro appeso alla parete.”

Penso che con la mamma potrei vivere... Ma forse con il tempo anche questo mi verrebbe a noia. La mia vita è fuori, papà, sotto il sole, a saltare come un coniglio, a ridere, a vivere.
– Vivere – ripeté sir Edward, e parve accasciarsi sotto il peso di questa parola. (p. 109)
Incompreso

“È nata una nuova generazione di animatori che per mancanza di denaro è costretta a realizzare solo trailer.”

Guido Manuli (1939) animatore, disegnatore e regista italiano

Allora mi sembrava eccessivo, ma si rivelò in seguito vero, purtroppo. Negli ultimi anni mi sono trovato pure io a dare vita a progetti che poi spesso non sono andati oltre a un trailer.
Origine: Dall'intervista di Nicole Cavazzuti, intervista a Guido Manuli http://canali.libero.it/affaritaliani/culturaspettacoli/visionidigitali060508.htm.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La mancanza di buone maniere è il marchio dell'eroe.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese
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“Sono una poetessa del dolore, della nostalgia, della mancanza, dell'amore, della speranza,
di diventare, di oggi, di ieri, di quello che sarà.”

Originale: Sou poeta da dor, da saudade, da falta, do amor, da esperança, do devir, do hoje, do ontem, do que será.

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“Nascondersi affermando di avere un carattere di merda, quando la verità è semplicemente non voler riconoscere che si ha mancanza di rispetto: è pura vigliaccheria.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Tornare indietro e toccare il passato ricordando emozioni, errori, amori, mancanze e dolori è un modo per avere chiarezza sul futuro che ci aspetta.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Non è il destino che separa e allontana le persone, ma la mancanza di rispetto.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“La mancanza di rispetto può interrompere per sempre rapporti di fiducia che neanche le scuse più sincere potrebbero ricreare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net