Frasi su traduttore

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema traduttore, autore, ancora, stesso.

Frasi su traduttore

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“Misero Catullo, smetti di vaneggiare, | e dai per perso quello che ben vedi perduto.”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

VIII, ad se ipsum, vv. 1-2

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“L'autorità, non la verità, fa la legge.”

II, 26
Auctoritas non veritas facit legem.
Leviatano

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“Sono ipocondriaco e appena qualcuno parla di un sintomo me lo sento anche io. Nell'estate del 1989, quando ancora ero un giovane traduttore pieno di speranze, tradussi un Manuale della salute femminile. Furono giorni difficili. Leggendo certi sintomi ero sicuro di soffire da anni di cisti ovariche.”

Tommaso Labranca (1962–2016) scrittore, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Pancioni, 2008
Collateral
Variante: Sono ipocondriaco e appena qualcuno parla di un sintomo me lo sento anche io. Nell’estate del 1989, quando ancora ero un giovane traduttore pieno di speranze, tradussi un Manuale della salute femminile. Furono giorni difficili. Leggendo certi sintomi ero sicuro di soffire da anni di cisti ovariche.(Pancioni)

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“Esiste sempre un momento nell'infanzia quando si aprono le porte e il futuro entra.”

cap. I; traduttore sconosciuto
Il potere e la gloria

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“Capisco i tuoi baci e tu i miei.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Mortimer: atto III, scena I

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“Senza spada i patti non sono che parole.”

II, 17
Leviatano

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“Nulla è più sciocco di un ridere da sciocchi.”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

XXXIX, ad Egnatium, v. 16
Variante: Nulla è più sciocco di un sorriso sciocco.

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“Cosa di più desiderabile può essere donato dagli dei che un'ora fortunata?”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

LXII, exametrum carmen nuptiale, v. 30

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“Giudice: Qual è la tua professione?
Brodskij: Traduttore e poeta.
Giudice: Chi ti ha riconosciuto come poeta? Chi ti ha arruolato nei ranghi dei poeti?
Brodskij: Nessuno. Chi mi ha arruolato nei ranghi del genere umano?”

Josif Aleksandrovič Brodskij (1940–1996) poeta russo naturalizzato statunitense

Origine: Dal resoconto del processo, 1964; citato in Bagattelle comuniste: Ai lavori forzati perché poeta http://www.labibliotecadibabele.net/book-Brodsk%20Processo.pdf, collana Alla ricerca del DNA comunista, Edizioni La Biblioteca di Babele, Modica, 2007.

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“Questi è Vincenzo Monti Cavaliero | Gran traduttor dei traduttor d'Omero.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

citato in Vincenzo Monti, lettera All'Abate Urbano Lampredi, Milano, 27 marzo 1827, in Opere inedite e rare, vol. 5, 1834

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“Quante croci, il traduttore, in cambio di qualche estasi vicaria!”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Luglio, p. 81

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“Dall'archivio magnetico del signor Alex D. Alla fine, l'equilibrio interiore non é da cercare. Forse ce l'abbiamo già, e più ci muoviamo o agitiamo o altro, e più ce ne alltonatniamo. Il fatto é che a parlare di equlibrio interiore mi sento un povero stronzo. Mi sembra uno di quei termini che si usano nelle sedute di psicoanalisi liberatoria collettiva o nei rifugi per donne violentate.
Okay. Tutto mi dice di essere forte, determinato negli scopi, capace di andare avanti nella Vita, ma se uno sente che é arrivato il momento di cambiare un pò rotta o anche solo il bisogno di fermarsi a ragionare sul serio per proprio conto? Voglio dire: e i cazzi di sette e mezzo in latino, per esempio, che da semplici strumenti sono diventati una specie di fine ultimo?… Insomma, a quanto ne so dovrei studiare per strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare un buon lavoro che a sua volta mi permetta di strappare abbastanza soldi per strappare una qualche cavolo di serenità tutta guerregiata e ferita e massacrata dagli sforzi inauditi per raggiungerla.
Cioè, uno dei fini ultimi é questa cavolo di serenità martoriata. Il ragionamento é così. Non ci vuole un genio. E allora, perché dovrei sacrificare i momenti di serenità che mi vengono incontro spontaneamente lungo la strada?
Perché dovrei buttarli in un pozzo, se fanno parte anche loro del fine a cui tendere? Se un pomeriggio posso andare a suonare o uscire con una ragazza che mi piace, perché cavolo devo starmene in casa a trascrivere le versioni dal traduttore o far finta di leggereil sunto di filosofia? La realtà é che mi trovo a sacrificare il me diciassettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto, che apre la porta del garage col comando a distanza e dentro c'ha una bella macchina, una moglie che probabilmente gli fa le corna col commercialista e due figli gemelli con i capelli a caschetto identici in tutto ai bambini nazisti della kinders. Tutti dentro il garage, magari, no. Diciamo più o meno intorno. Cioè, circondato. Dovunque la domanda è: un orrore di queste proporzioni vale più del sole e del gelato di oggi pomeriggio? Più di qualunque ragazza? Più di Valentina che arriva sorridendo all'appuntamento con dieci minuti di ritardo e una maglietta blu con dentro quel ben di Dio sorprendente?”

Jack Frusciante Has Left the Band: A Love Story- with Rock 'n' Roll

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“Siamo tutti mediatori, traduttori.”

Jacques Derrida (1930–2004) filosofo francese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della filosofia, traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 310. ISBN 9788858014165