Frasi su calice
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema calice, vita, bere, ancora.
Frasi su calice

Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 61

Citazioni in lingua inglese

da Una mattina ad Antibes, pp. 293-294
Il contemplatore solitario

“E cos'è, se non destino dell'uomo, questo portare il proprio fardello, bere il proprio calice?…”
15 novembre; 1991, p. 139
I dolori del giovane Werther

“Sopra i calici dai quali noi bevevamo la morte invisibile incrociava già le sue mani ossute.”
cap. IX, p. 46
La Cripta dei Cappuccini

“Vorrei alzare calici come un prete perfetto, | Marilyn Manson mi farà da chierichetto.”
da Tutto ciò che c'è, n. 3
?!

Citazioni tratte da interviste, l'Unità

da Diaro romano, Montecitorio, Martedì, 5 dicembre 1876., pp. 81
Passeggiate romane
... ] La verità è che "questo calice" rappresentava agli occhi di Cristo il "come" avrebbe dovuto bere i peccati e l'infamia dell'umanità, "come" avrebbe dovuto apparire sulla croce facendosi carico delle colpe più scandalose degli uomini: adultèri, omicidi, bestemmie. Sulla soglia della crocifissione doveva decidere: avrebbe accettato di essere l'autore di tutte queste colpe, affinché la sua crocifissione e la sua morte fossero possibili? (pp. 30-31)

“Può trarre ancora qualcosa da ogni calice, perché non ne ha mai vuotato alcuno sino in fondo.”
Scritti e pensieri sulla musica

da Ma io credo alla scienza non alla Chiesa, La Stampa, 8 marzo 2007

Origine: Canto dedicato all'amico Ischaq ben Yalton. Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, p. 302.
Origine: Citato in Antonio Belli, Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, pp. 302-303

da Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel, p. 37
Irradiazioni. Diario 1941-1945

da Gabriele D'Annunzio, I, p. 76
L'ignoto che appare

da Lo scarabeo spagnolo, pp. 221-222
Il contemplatore solitario
Il nespolo

Il fior di notte, Canti del Viggianese, in La letteratura italiana, pp. 228-229
Origine: Petali. La letteratura italiana, nota a p 228.

“Mi ricordo bene i miei 16 anni, mentre giravo Harry Potter e il calice di fuoco.”
È a quell'età che ho cominciato a bere, troppo, fino al punto di arrivare sul set il giorno dopo ancora con i postumi della sbronza, con quel malessere tipico di chi ha alzato il gomito. È andata avanti così anche per le altre pellicole. [...] Guardo qualsiasi scena della saga, dal quarto episodio in poi, e posso dirvi all'istante dov'ero reduce da una sbornia o meno. Ma quello sguardo un po' perso nel vuoto era perfetto per la parte. E nessuno ha avuto mai da ridire.
Origine: Da «Quando ho girato Harry Potter bevevo troppo» http://www.corriere.it/salute/nutrizione/13_ottobre_24/quando-ho-girato-harry-potter-bevevo-troppo-9218ecc6-3cbc-11e3-b96f-84c91179c77b.shtml, Corriere della Sera.it, 25 ottobre 2013.