Frasi su fatto
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“Ho fatto un film… un film molto brutto. Non voglio dire come si chiama, ma… ah, fanculo. E venne il giorno.”

Mark Wahlberg (1971) attore e produttore televisivo statunitense

Ecco che film è. Quei cazzo di alberi. Le piante. Ma vaffanculo. Non potete biasimarmi se non mi sono voluto impegnare nell'interpretare un professore di scienze.
Origine: Citato in Gabriele Ferrari, «Era una vera m***a!»: quando gli attori insultano i loro film. http://www.bestmovie.it/news/era-una-vera-ma-quando-gli-attori-insultano-i-loro-film-la-gallery/420582/nggallery/image/mark-wahlberg-e-venne-il-giorno-2/, Bestmovie.it.

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“Sul mio Blackberry mi sono fatto inserire una frase che chiude tutti i miei messaggi email: TEAM - Together Everyone Achieves More.”

Pasquale Natuzzi (1940) imprenditore italiano

Sono convinto che in un'azienda sia possibile creare qualcosa di valido e duraturo solo se si impara a far parte di un team. I risultati arrivano quando si comprende di essere parte di qualcosa di più vasto del proprio orizzonte personale: è solo con il lavoro di squadra che si possono raggiungere grandi obiettivi.
Origine: Dall'intervista di Patrizia Catalano, In scena la pelle, Interni, luglio 2013.

Johann Strauss (figlio) photo

“Già da duecento anni abbiamo fatto sparire i ghiacciai dalle regioni polari – replicò – Hymnos.”

Noi siamo padroni del clima e il freddo è stato cancellato dalla faccia della terra, salvo che nei punti nei quali abbiamo consentito a mantenerlo. (p. 191)
Il Cronastro

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“Louis B. Mayer era un uomo malvagio. Mi ha fatto un favore: mi ha fatto produrre Furia.”

Joseph L. Mankiewicz (1909–1993) regista statunitense

Non gli piaceva il soggetto, non era interessato ai film a sfondo sociale. Ma Thalberg stava producendo Giulietta e Romeo, e Mayer voleva avere un suo pargolo "intellettuale" da sbattergli in faccia. E questo era Furia.

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“In fatto di umorismo non ammetto scherzi!”

Frigyes Karinthy (1887–1938) scrittore, poeta e drammaturgo ungherese

Origine: Viaggio intorno al mio cranio, XXI

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“Una cosa è certa, ed è il fatto che non possiamo dare niente per certo; perciò non è certo che non possiamo dare niente per certo.”

Samuel Butler (1835–1902) scrittore inglese

"First Principles"
Taccuini
Origine: Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X

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“Sì, era il 1949. Come ci sono arrivato. È come conoscere uno essere umano. Accade così che ho sempre avuto una preferenza - poiché tutti hanno pregiudizi e preferenze - per il quadrato come forma in preferenza per il cerchio come forma. E ho saputo da molto tempo che un cerchio mi illude sempre non dirmi se è fermo o no. E se circola un cerchio non lo vedi. La curva esterna ha lo stesso aspetto se si muove o non si muove. Quindi il quadrato è molto più onesto e mi dice che è seduto su una linea dei quattro, di solito orizzontale, come base. E sono anche giunto alla conclusione che la piazza è un'invenzione umana, il che la rende solidale. Perché non lo vedi in natura. Dato che non vediamo i quadrati in natura, ho pensato che fosse fatto dall'uomo. Ma mi sono corretto. Poiché i quadrati esistono nei cristalli di sale, il nostro sale quotidiano. Lo sappiamo perché possiamo vederlo al microscopio. D'altra parte, crediamo di vedere cerchi in natura. Ma raramente precisi. Maturo, a quanto pare, non è un matematico. Probabilmente non ci sono nemmeno linee rette. Soprattutto da quando Einstein afferma nella sua teoria della relatività che non esiste una linea retta, Rod sa se ci sono o no, io no. Mi piace ancora credere che il quadrato sia un'invenzione umana. E questo mi solletica. Quindi, quando ho una preferenza per questo, posso solo dire che mi scusi.”

Josef Albers (1888–1976) pittore ed educatore statunitense di origine tedesca
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“La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”

Giovanni Falcone (1939–1992) magistrato italiano

Origine: Da un'intervista di Gianfranco D’Anna a Giovanni Falcone, RaiTre, 30 agosto 1991. Il testo è citato dalle seguenti fonti secondarie: internazionale.it http://archive.is/wip/67VMy, libreriamo.it http://archive.is/SobPd e dal libro di Vincenzo Pilato La Mafia, la Chiesa, lo Stato https://books.google.it/books?id=KM5GiGoRknAC&pg=PA23, Effata Editrice, 1 gennaio 2009, p. 23, ISBN 9788874025305.

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“La soddisfazione è tanta per aver fatto appassionare tanti italiani. In molti non ci conoscevano visto che siamo, come gli altri sport, offuscati dal calcio. Siamo molto contenti di aver fermato quasi un intero Paese a guardare la finale.”

Ivan Zaytsev (1988) pallavolista italiano

9 settembre 2016
Origine: Intervista de La Gazzetta dello Sport. Citato da Lo schiacciatore della Nazionale è diventato un idolo nel corso delle ultime Olimpiadi http://www.supereva.it/zaytsev-e-il-piu-social-dei-pallavolisti-17454,, su supereva.it. URL archiviato il 23 marzo 2017 http://archive.is/lSGP1/.

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“Non posso dire una bugia, l'ho fatto con la mia piccola ascia.”

George Washington (1732–1799) politico e militare statunitense; 1º presidente degli Stati Uniti d'America
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“... anni di follia hanno fatto impazzire questo ragazzo!”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense
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“Fatto male, Emma!”

Jane Austen (1775–1817) scrittrice britannica
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“Malattia, dolore, ostacolo, avversità; penso che ognuno di noi, chi più chi meno durante il suo percorso terreno abbia avuto a che fare con simili esperienze, difficilmente riusciamo a essere obiettivi nei confronti di altri rispetto tali esperienze, come diceva spesso la mia mamma ( ognuno in questa vita ha la sua croce, chi più grande, chi più piccola). Ma non è detto che quella croce sia solo un peso, potrebbe essere invece un' opportunità. La malattia crea uno stato speciale, non puoi continuare a pensare e ragionare in maniera razionale e “normale”, se lo fai al dolore si somma la rabbia, rabbia derivata dal fatto che non vuoi accettare una simile situazione " perché proprio a me?" pensando poi che tutto il mondo viva felice e senza problemi. Per cui bisogna spostare la mente su pensieri meno reali, quasi irrazionali; per poterlo fare devi scavare dentro te stesso per riuscire in qualche modo a dare un senso a qualcosa che apparentemente non ha un senso. Superati i primi due ostacoli " dolore e accettazione". Inizi a vedere il mondo e le persone passarti accanto in maniera diversa. Stà ora iniziando il terzo processo.. la trasformazione della avversità in opportunità; come se tra te e loro ci fosse un grande schermo trasparente, puoi vederle, ma non puoi interagire con loro; incredibilmente nell' osservarle, provi tenerezza mista a compassione, quando si agitano o si arrabbiano per motivi che ora tu ritieni futili e superficiali, spostando la tua visione sui veri valori della vita….”

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“Nulla è poco se fatto con il cuore.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“Voglia di esprimersi … darsi conoscere



Necessita' di lasciare un messaggio…emozione, nella sua urgente esplicazione…puo' cambiare le sorti del mondo (condurre alla follia)

Il genio si palesa in condizione (mentale) di assoluta' dissipazione o dissipatezza (dissolutezza).



Non e' programmabile o calcolabile in anticipo, perche' il suo prodursi nom prevede metro.

L'artista non si applica (non si associa) all'arte, cioe' teoria, alla prassi del contesto creativo e viceversa.

L'arte di esegue, non si descrive.



All'inizio vi e' l'arte oratoria (introdurre qualsiasi prossima manifestazione), darsi un tono, "darsi aria di importanza" nella propria aristocratica e sapiente preparazione culturale, poi la lingua si aggrappa al palato (subentra l'emotivita' straripante e violenta, sinonimo di autenticita' nelle proprie dichiarazioni (c'e un vissuto, reale, al di la' della narrazione che lo sancisce). Ci si arresta, ammutolisce, arrende alla potenza del proprio io dominante a cospetto degli ambiti quanto temibili traguardi di aria compressa (di cartone … servono per comprendere al meglio cio' che si e' e in cui si crede … la realta' conquistabile e non condizionata … manipolata.



La gente dirà che Nijinsky finge di essere pazzo a causa delle sue cattive azioni. Le cattive azioni sono tremende, e io le odio e non voglio commetterne. Prima ho fatto degli errori perché non capivo Dio. lo sentivo ma non capivo quello che facevano tutti.”

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“Sei la scelta più travolgente che il mio cuore abbia mai fatto.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“Non Dimenticare Mai

Non dimenticare mai
quella lanterna preziosa
che per illuminare il tuo cuore
un giorno primaverile ti donai, riscaldando con l'essenza
del mio essere
il grigiore dei tuoi giorni
all'ombra della tua tristezza,
non dimenticarmi.
E non dimenticarmi,
quando mi volterai le spalle
chiudendo gli occhi al passato,
e soffiando sulla sua fiamma spegnendo quell'amore
per la quale hai vissuto
una nuova stagione
colma di pace, brio e felicità
che ti hanno salvato
dalla fossa interiore
ove hai sepolto
tutte le tue speranze
nel dolore assordante
della caparbia rabbia,
nella quale affogavi te stesso,
ed io ti ho soccorso
come un angelo custode!
Non dimenticare che,
nella scoperta
delle nuove emozioni
che or colmano
il tuo cuore colorandolo
di nuove tonalità dettate dall'istinto imprevedibile
che gonfia il tuo volere
come una mongolfiera in fiera,
lo lasci volare alto
nella volta celeste
della tua anima
che credevi persa
nelle acque immote,
intorpidite dai vecchi tormenti che affliggeva il giardino secco della tua terra fatta
d'anima opaca e sola
sbiadita nei lamenti
dei tuoi stridori,
l'abbandonasti senza scrupoli,
ed io la trovai
come una rosa
nel mare in piena tempesta,
curando la sua essenza
da tutte le sue cicatrici,
leccando le sue spine
non curandomi di ferirmi
insieme a te!
Ti prego, non dimenticarmi mai
in un'altra occasione
che or ti rapisce lontano
senza conosce il suo bene
nel suo miele,
anche se il suo di sapore
è amaro al mio palato
mentre assaporo il dolore
delle mie lacrime d'addio
che mi hai lasciato
come crisantemo alla sua tomba
per commemorare quel che fu, non dimenticare mai, ti prego,
ciò che è stato fatto
per amor per te
perché la luce
puoi anche spegnerla tu,
ma l'essenza dell'olio magico creato dal vero amore
non te lo donano mai tutti
devotamente solo per te,
e or ormai mi basta sol questo.
Non dimenticare mai.”

“Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te…
E ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre …
Quello che non sono
e sarò mai, io.”

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“Il solo fatto di essere complicata, ma dannatamente speciale ti fa innamorare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“Oltretutto Oltremondo

E mi manchi ancora
carezza d'estate
di seta a fiori variopinti
di sussulti e bisbigli d'amore sulla mia rosea bocca
orfana di rugiada
del tuo ardore,
orfana di alacrità
nelle tue movenze,
orfana di quei fondali
nei tuoi occhi colmi
di buriana tinta di porpora,
vento caldo che incendia
il dolce miele
sulla pallida pelle mia
arsa di candore!
Ma il rancore
è un sandolino acredine
che mi porta in alto mare come vogatore vagabondo,
e possiedo un solo remo disuso arrugginito
di salsedine lacrime,
di quei sentimenti crisoberilli
da disperdere
nell'infinito azzurro
dove non puoi sentire
le urla disperate
dei miei lamenti,
non puoi percepire
quanto soffro la tua assenza, non puoi immaginare
quanto mi manchi ancora, oltre la tetra fine
di un tramonto dipinto
col guanto senza indulgenza sul cencio insensato
del nostro fato!
Oh no, caro amor
che il seno del mio livore
ho coperto di timide illusioni tra le frecce ammorbate d'ira. Oh no caro amore mio
non te lo dirò mai più
che ti amo ancor più del sole quando illumina
tutte le sue stelle
per farle sfavillare
al suo sguardo,
come le mie rosse gote
al tuo tenero sguardo
di predilezione!
E mi lascio perdere così,
tra scontrosi fluttui
e forse un'altra onda
mi travolgerà inghiottendomi nelle sue viscere
per assaporare la consistenza del mio essere
come hai fatto tu,
dopo aver rubato lene
a corde di arpa
e canto di musa
le perle della mia gioia
di cui mi cibavo per amarti! Oltremodo, oltretutto, oltremondo.

©Laura Lapietra”

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“Prima di perdonare qualcuno, ricorda che era consapevole di fare ciò che ha fatto. Ed ha scelto di farlo.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Non diventate mai ciò che vi hanno fatto. Siate diversi, siate migliori.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Qualsiasi azione abbiate fatto, giusta o sbagliata che sia, vi ha insegnato qualcosa. Imparare, nella vita, significa maturare.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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