Frasi su film
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“Nosferatu è un nome maligno che sembra alludere alle lettere rosse dell'inferno – gli elementi sinistri che lo compongono come "fer" e "eratu" e "nos" hanno qualcosa di rossastro e nefando come il film in questione (che palpita di angoscia), un capolavoro dell'horror e dell'incubo […]”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

Origine: Da Nosferatu (Dracula) in Bella bionda e altre storie https://books.google.it/books?id=UvY3uXF8YZIC, traduzione di Luca Guerneri, Mondadori, 2010, ISBN 9788852016738.

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“Per quanto posso dire, l'ispettore capo c'è nel film solo per un motivo: sbagliare costantemente in ogni azione e fornire un falso contrappeso ai progressi di Willis. Il personaggio è così volutamente inutile, così stupido, che sembra il risultato della 'Sindrome di trama idiota', e che da solo riesce a pregiudicare l'ultima parte del film.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

As nearly as I can tell, the deputy chief is in the movie for only one purpose: to be consistently wrong at every step of the way and to provide a phony counterpoint to Willis' progress. The character is so willfully useless, so dumb, so much a product of the Idiot Plot Syndrome, that all by himself he successfully undermines the last half of the movie.

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“[In Okja] dovevamo anche immaginare determinate scene che poi sarebbero state modificate con il computer con l'aggiunta della creatura ed anche seguire la camera con attenzione senza sbagliare. Mi ha sorpreso molto il tono del film, c'era molto humor e in definitiva è stata davvero un'esperienza gratificante.”

Paul Dano (1984) attore statunitense

Origine: Dall'intervista di Thomas Cardinali, Cannes 2017: Paul Dano parla di Okja e del suo modo di lavorare ad un film (Esclusiva) https://movie.talkymedia.it/post/26567/cannes-2017-paul-dano-intervista/, talkymedia.it, 21 maggio 2017.

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“Viviamo in un tempo in cui la soglia dell'attenzione è molto bassa, ed è il film che si deve difendere. La colpa è sempre del film che deve prendersi l'attenzione. La tv è un elettrodomestico ma non mi sono dedicato a questo lavoro [L'amica geniale] pensando di 'fare qualcosa per la tv', ma pensando al cinema.”

Saverio Costanzo (1975) regista italiano

Origine: Da intervista di Silvia Fumarola, Saverio Costanzo: “L'amica geniale di Ferrante è una grande saga, ma io ne faccio una grande serie” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/11/22/news/saverio_costanzo_l_amica_geniale_di_ferrante_e_una_grande_saga_ma_io_ne_faccio_una_grande_serie_-212341078/, Rep.repubblica.it, 22 novembre 2018.

“La strada è un sorprendente e misterioso film; soggioga e turba lo spettatore, anche se questi fatica a capirne le ragioni profonde; là dove lo stesso Fellini è arrivato più con la forza dei sentimenti che con la chiarezza dell'intelletto. Gelsomina è nata dentro di lui molto tempo fa, prima dello Sceicco bianco, prima dei Vitelloni, e vi ha dipanato lentamente la sua storia con la chiaroveggente libertà propria appunto dei folli. Molte cose di Gelsomina, Fellini non è riuscito, mi sembra, a dire; ma tale reticenza ha qualcosa di nobile, di alto, questo lo indoviniamo e ci riempie di rispetto. Comunque, soltanto Gelsomina resta vagamente irreale; Zampanò è uno dei più poderosi, corposi e drammatici personaggi del cinema contemporaneo; e lo stile del film tra i più puri e più lucidi del neorealismo (si rammenti la lievità, l'intensità, l'immediato calore dei personaggi e l'immediata definizione di essi nella sequenza del pranzo nuziale e della escursione di Gelsomina nella grande casa campestre, fino allo scoprimento del bambino malato). E penso peraltro sia ingiusto dire che Fellini ha costruito un film di evasione dalla realtà. Si potrà se mai discutere la natura dell'uomo Fellini, quella sua ben reale inclinazione alla creatura eccezionalmente "innocente", nel senso dostojewskiano.”

Vittorio Bonicelli (1919–1994)

Origine: Da Il Tempo, 7 ottobre 1954; citato in Claudio G. Fava e Aldo Viganò, I film di Federico Fellini, Gremese Editore, 1995, pp. 74-75 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA74. ISBN 88-7605-931-8

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“[Dopo la morte di Davide Astori] O capitano, mio capitano. Perché non sei sceso a fare colazione insieme a tutti noi? Perché non sei passato a riprendere le tue scarpe fuori dalla camera di Marco e non sei venuto a bere la tua solita spremuta d'arancia? Ora ci diranno che la vita scorre, che lo sguardo va puntato in avanti e dovremo rialzarci, ma che sapore avrà la tua assenza? Chi arriverà ogni mattina in mensa a riscaldare l'ambiente con il proprio sorriso? Chi ci chiederà incuriosito ciò che abbiamo fatto la sera precedente per riderci su? Chi sgriderà i più giovani e chi responsabilizzerà i più esperti? Chi formerà il cerchio per giocare a "due tocchi" o chi farà ammattire Marco alla play? Con chi dibatteremo sulle puntate di Masterchef, i ristoranti fiorentini, le serie TV o le partite disputate? Su chi appoggerò la mia spalla a pranzo dopo un allenamento estenuante? Torna dai, devi ancora finire di vedere LaLaLand per poterlo analizzare come ogni film appena uscito. Torna a Firenze, ti attendono in sede per rinnovare il contratto e riconoscerti il bene e la positività che doni quotidianamente a tutti noi. Esci da quella maledetta stanza, ti aspettiamo domani alla ripresa degli allenamenti. Nella vita ci sono persone che conosci da sempre con le quali non legherai mai, poi ci sono i Davide che ti entrano immediatamente dentro con un semplice "Benvenuto a Firenze Ricky."”

Riccardo Saponara (1991) calciatore italiano

Ovunque tu sia ora, continua a difendere la nostra porta e dalle retrovie illuminaci il giusto cammino. O capitano, mio capitano. Per sempre mio capitano.
Origine: Da un post https://www.instagram.com/p/Bf8Kcfln3_C/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=embed_ufi_test sul profilo Instagram.com, 5 marzo 2018.

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“Se un film che deve far ridere è riuscito, fa ridere e basta: e questo vale sia davanti ai bambini, come davanti agli adulti, così in America come in Russia.”

Maurizio Nichetti (1948) regista e attore italiano

Origine: Dall'intervista di Miriam Paola Agili, Nichetti: "Per far ridere ci vuole molto impegno" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1296_02_1991_0230_0021_19158757/, La Stampa, 14 ottobre 1991.

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“Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema.”

Carlo Vanzina (1951–2018) regista italiano

Origine: Citato in Chiara Ugolini, E' morto il regista Carlo Vanzina http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/07/08/news/carlo_vanzina-201007243/, Repubblica.it, 8 luglio 2018.

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“Il film [Sono tornato, regia di Luca Miniero] mostra con quanta leggerezza la gente sia disposta a credere, alla tv, ai social media o al primo imbonitore, anche quando dice cose tremende contro gli immigrati o contro gli italiani stessi. Nel film è Mussolini, ma potrebbe essere chiunque sappia intortare le persone e usare i media con due o tre slogan a effetto.”

Massimo Popolizio (1961) attore e doppiatore italiano

Origine: Dall'intervista di Anna Bandettini, Massimo Popolizio: "Altro che duce, questo è un film su tutti gli italiani" https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/01/10/news/massimo_popolizio_altro_che_duce_questo_e_un_film_su_tutti_gli_italiani_-186230442/, Rep.repubblica.it, 10 gennaio 2018.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Tante volte, mentre ascolto della musica, le idee cominciano o scorrere... è come se la musica cominciasse a prendere corpo, ed io vedo la scena del mio film svilupparsi.”

David Lynch (1946) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da Stephen Pizzello, in American Cinematographer, vol. 78, n. 3, marzo 1997, p. 36; citato in Dario Martinelli, Il regista suonato. Note sul ruolo della musica nella cinematografia di David Lynch in G. Lanzo, C. Antermite (a cura di), Moviement: David Lynch, Gemma Lanzo Editore, 2009, p. 13.

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“Io sono uno sceneggiatore che tende a scrivere più di quanto serva. Quando scrivo per i film mi trattengo, mentre quando scrivo una serie devo sforzarmi di aggiungere. Nel primo caso, invece, devo sforzarmi di tagliare. La mia misura ideale sarebbe un film di 3 ore e una serie di 5 ore. Ma i film durano invece tendenzialmente due ore e le serie 10 ore.”

Paolo Sorrentino (1970) regista italiano

Origine: Citato in The New Pope, parla Paolo Sorrentino: "I miei Papi sanno rinunciare al personalismo, non come i politici di oggi" https://www.tvblog.it/post/1692455/the-new-pope-paolo-sorrentino-intervista, Tvblog.it, 5 gennaio 2020.

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“Ho paura di uscire (yah!) | forse perché questa giungla non è così verde, non è come i (film).”

Salmo (rapper) (1984) rapper, beatmaker e writer italiano

da Ho paura di uscire, n. 6
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“La frustrazione è la madre del crimine: senza prostitute e film porno ci sarebbero molti più crimini.”

Karl Lagerfeld (1933–2019) stilista, fotografo e regista tedesco

p. 45

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“Mangio un caffelatte, | mi verso un film | negli occhi | e vado a letto | ma prima | mi faccio la barba | per rispetto | al cuscino.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il dottor Divago, Mezza età, p. 129

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“Un episodio talmente privo di qualsiasi verità e sensibilità (tale da restare un punto nero per il regista e gli sceneggiatori che ne sono responsabili) ci prova a quali risultati di non-verità può portare una costruzione a freddo di film a ossatura ideologica.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Riferito a un episodio del film La dolce vita (1960), in cui il libero pensatore Steiner uccide i figli e poi si suicida.
Origine: Da un'intervista per Cinema Nuovo; citato in La dolce vita? Un film cattolico http://www.lastampa.it/2009/12/30/spettacoli/la-dolce-vita-un-film-cattolico-BBWQfsgjJDibZI5VGx0bVP/pagina.html, LaStampa.it, 30 dicembre 2009.

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“Quando uscì Ecce bombo molti dicevano che era troppo un film su Roma, anzi troppo un film su Roma nord, anzi troppo sul quartiere Prati, anzi troppo su piazza Mazzini. Ed è successo perché quello era il luogo dove io vivevo e frequentavo amici.”

Nanni Moretti (1953) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano

Origine: Citato in Paolo Di Paolo, I 40 anni di "Ecce bombo", diario di una generazione https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/03/07/news/i_40_anni_di_ecce_bombo_diario_di_una_generazione-190723335/, Rep.repubblica.it, 7 marzo 2018.

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“A morte Hollywood è uno di quei film che scelgo quando devo fare delle apparizioni perché mi fa ancora ridere, è così cinematograficamente scorretto! Eppure penso che ci sia molta più necessità di vedere questo film piuttosto che uno di quegli sconosciuti film hollywoodiani da 100 milioni di dollari che guadagnano 100 miliardi in Cina.”

John Waters (1946) regista, sceneggiatore e scrittore statunitense

Cecil B. Demented is the one I always pick when I have to appear somewhere because it makes me laugh still just because it's, I don't know, it's cinematically incorrect. Although, today I think we would need Cecil B. Demented more than ever with these $100 million Hollywood movies that I've never heard of that make $100 billion in China.
Citazioni di John Waters

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“Un film senza musica è come il Regno Unito senza l’Europa.”

Andy Serkis (1964) attore e regista britannico

Origine: Citato in Chi ha vinto cosa ai BAFTA 2019 https://www.ilpost.it/2019/02/11/bafta-2019-foto-vincitori/, Il Post.it, 11 febbraio 2019.

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“La fatica. Proprio così. Star Wars - Episodio II è noto tra gli amici (Episodio I, III, IV e V, mentre con il VI si conoscono solo di vista) come la fatica. La fatica di fare un film di Guerre Stellari.”

Leo Ortolani (1967) autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man

O la fatica di stare dietro alle scalmane di George Lucas, o la fatica di dare un senso a qualcosa che non ne ha, nemmeno se lo riprendi con dietro lo schermo verde e poi ci aggiungi il senso, digitalmente.

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“Ecco un film che ha il coraggio di essere sudicio. I draghi vivono in tane maleodoranti sotto le profondità di montagne sgretolanti, e per raggiungerli bisogna attraversare laghi di fuoco e cercare in qualche modo di evitare di essere divorato vivo da draghetti cuccioli.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

Here is a movie with the courage to be grungy. Dragons live in smelly lairs deep beneath crumbling mountains, and to reach them you have to cross lakes of fire and somehow avoid being eaten alive by little baby dragons.

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“E non ha mai criticato un film senza prima prima vederlo.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Mio fratello è figlio unico, n. 1
Mio fratello è figlio unico

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“Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.”

Dario Argento (1940) regista italiano

Origine: Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog|articolo di Gianmaria Tammaro, da Best Movie, rubrica Dentro le nuvole, n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113

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“Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il fumetto, invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.”

Dario Argento (1940) regista italiano

Origine: Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog|articolo di Gianmaria Tammaro, da Best Movie, rubrica Dentro le nuvole, n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113

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“Penso che Obscured by Clouds sia sensazionale. Credo sia un deciso miglioramento nel campo delle colonne sonore da film – ma pensavo la stessa cosa anche di More.”

Nick Mason (1944) batterista inglese

Ha un buon sentimento, è un album rilassato, ma è anche... concreto, compatto. Ogni volta che noi realizziamo un album, penso sempre che avrebbe potuto essere migliore – ma cose come More o Obscured by Clouds credo che siano decisamente buone. Quanto al film La Vallée era simile a More; Schroeder ha uno stile molto particolare... Noi siamo stati molto soddisfatti di quella nostra musica per quel film.

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“Lavorare su Il re dei mostri mi risultò più facile. Il costume di Godzilla fabbricato per quel film fu fatto a posta per me, in contrasto a quello fatto per Godzilla.”

Haruo Nakajima (1929–2017) attore giapponese

L'aspetto più difficile nel lavorare in Il re dei mostri fu quando facevamo le riprese della scena finale. Dovevo stare al centro del set mentre mi rovesciavano addosso un enorme quantità di ghiaccio stritolato.
Working on GODZILLA RAIDS AGAIN was easier for me. The Godzilla costume that was built for the movie was made to fit me, whereas the one that had been built for GODZILLA - KING OF THE MONSTERS had not been made to fit me. The most difficult aspect of working on GODZILLA RAIDS AGAIN for me was shooting the ending. I had to stand in the middle of the set while a large amount of crushed ice came tumbling down on me.

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“Ho fatto un film… un film molto brutto. Non voglio dire come si chiama, ma… ah, fanculo. E venne il giorno.”

Mark Wahlberg (1971) attore e produttore televisivo statunitense

Ecco che film è. Quei cazzo di alberi. Le piante. Ma vaffanculo. Non potete biasimarmi se non mi sono voluto impegnare nell'interpretare un professore di scienze.
Origine: Citato in Gabriele Ferrari, «Era una vera m***a!»: quando gli attori insultano i loro film. http://www.bestmovie.it/news/era-una-vera-ma-quando-gli-attori-insultano-i-loro-film-la-gallery/420582/nggallery/image/mark-wahlberg-e-venne-il-giorno-2/, Bestmovie.it.

“Un film va giudicato per il suo linguaggio, non per il suo contenuto.”

Gianfranco Morra (1930) sociologo italiano

citato in Libero, 2002
indicare data corretta?

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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