Frasi su giornale
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“Simone de Beauvoir che scrive la leggenda di Sartre, scolpendo la statua del grand'uomo, sacrificando tutta la verità alla mitologia, fornisce la versione parigina e quindi francese, e quindi europea, e quindi mondiale, della vicenda. Ne, scrive: “Di fronte a un vasto pubblico egli (Camus) dichiarò: “amo la Giustizia, ma prima di essa difenderò mia madre” il che significava mettersi dalla parte dei. Il peggio era che al tempo stesso dava a intendere che si manteneva al di sopra della mischia, avvallando così quanti desideravano ocncilaire questa guerra e i suoi metodi con l'umanesimo borghese.”
È lo stesso libro in cui la liberazione di Sartre dallo stalag nell'aprile del 1941, dovuta probabilmente a un intervento del filo nazista Drieu la Rochelle, si trasforma in un'evasione; in cui la partecipazione di Sartre alla rivista collaborazionistadurante la guerra viene presentata come un errore commesso una sola volta nel 1941, (mentre sappiamo che in realtà ancora nel settembre del 1943 il filosofo entra a far parte di una giunta organizzata dal giornale e il 5 febbraio del 1944 scrive l'elogio funebre di quel Giradoux che aveva celebrato le virtù del Reich nazista), e varie altre verità sulla Resistenza della famosa coppia.
Camus paga per la rettitudine, per l'integrità, per la correttezza delle proprie battaglie, paga per l'onestà, per la passione nei confronti della verità, paga per aver partecipato alla Resistenza quando molti avevano resistito così poco, paga per i propri successi, per le vendite formidabili dei propri libri, paga per il talento e paga, ovviamente, per il Nobel, paga per il fatto di non essere corruttibile, di non aver bisogno di mentire quando si è trattato di tracciare la retta via, paga per la giovinezza, la bellezza, il successo con le donne, paga per la vita filosofica che suona come un rimprovero di fronte all'esistenza di tanti falsari, paga per la fedeltà all'infanzia passata in mezzo alla gente umile, paga per non aver tradito e venduto niente, paga per essere entrato con effrazione, lui figlio di povera gente, nel mono bene di Saint-Germain-des-Prés, paga per aver scelto la Giustizia, la libertà e il popolo in un universo di intellettuali affascinati dalla violenza, dalla ferocia e dalle idee, paga per essere un autodidatta riuscito, paga per aver scritto lui, figlio di un'analfabeta, libri che non avrebbe mai dovuto scrivere perché riservati all' élite, paga perché a fare da legge, sono il risentimento, l'invidia, l'astio e la gelosia.”

Michel Onfray (1959) filosofo francese
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“Nei grandi giornali di oggi, che non possono farne a meno, chi comanda non è più nemmeno il direttore: è l'ufficio marketing.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Da: Repertorio della Fondazione Montanelli, in Indro Montanelli - Gli anni della televisione 4: Io sono soltanto un giornalista, a cura di Nevio Casadio, Rai Sat, 2009

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“[I giornali] parlano del nazionalismo come se fosse la proprietà di un singolo, o come se fosse limitato a un solo gruppo. Il nazionalismo è proprietà di tutti. Nessuno può impossessarsi di esso come di una sfavillante parola che seduce i cuori degli stolti.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

[The newspapers] are talking of nationalism as if it were the property of an individual or as if it were confined to one group only. Nationalism is the property of all. Nobody can take possession of it just as a glittering word which attracts the hearts of stupid people.
The historical extempore speech at the Reserve Officers' College

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“[…] mentre in Europa si stringeva il cerchio degli eserciti alleati intorno alla Germania nazista e nell'Italia settentrionale il preparava l'insurrezione contro gli occupanti nazifascisti, giungeva una precisazione dell'autorità vaticana in prima pagina del giornale della S. Sede, […] la suprema gerarchia ecclesiastica rendeva noto che "i principi e la tendenza della così detta Sinistra Cristiana, nonostante questa sua ultima qualifica, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa e quindi coloro che li promuovono non hanno diritto di parlare come rappresentanti del pensiero cristiano e tanto meno di pretendere che quei cattolici i quali vogliono il vero bene del popolo debbano aderire al movimento." (Capitolo quarto I precedenti dello scioglimento della Sinistra Cristiana, 3. La "avvertenza" del giornale della S. Sede e l'attacco democristiano, p. 131)”

Lorenzo Bedeschi (1915–2006) presbitero, partigiano e storico italiano

Cattolici e comunisti
Variante: [... ] mentre in Europa si stringeva il cerchio degli eserciti alleati intorno alla Germania nazista e nell'Italia settentrionale il partigianato preparava l'insurrezione contro gli occupanti nazifascisti, giungeva una precisazione dell'autorità vaticana in prima pagina del giornale della S. Sede, [... ] la suprema gerarchia ecclesiastica rendeva noto che "i principi e la tendenza della così detta Sinistra Cristiana, nonostante questa sua ultima qualifica, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa e quindi coloro che li promuovono non hanno diritto di parlare come rappresentanti del pensiero cristiano e tanto meno di pretendere che quei cattolici i quali vogliono il vero bene del popolo debbano aderire al movimento." (Capitolo quarto I precedenti dello scioglimento della Sinistra Cristiana, 3. La "avvertenza" del giornale della S. Sede e l'attacco democristiano, p. 131)

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“Quando mi chiedono perché io sia così tenacemente votato al Vincere nel calcio ho mille risposte da dare, anche di natura tecnica. Con l'aria che tira ne scelgo una dettata dal mestiere: chi vince appassiona e attrae appassionati. Fa vendere giornali e salire gli ascolti televisivi. Il marketing al potere.”

Italo Cucci (1939) giornalista italiano

Il Blog di Italo Cucci, Italpress
Origine: Da Chi vince appassiona e attrae appassionati http://www.italpress.com/il-blog-di-italo-cucci/chi-vince-appassiona-e-attrae-appassionati, 27 ottobre 2017.

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“Le televisioni, i giornali, gli stessi social… Li vediamo anche noi. Sembra proprio che tutti vogliano vedere la Juve perdere, ma noi ci prendiamo la nostra rivincita ogni anno…”

Stefano Sturaro (1993) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Sky Sport; citato in Sturaro: «Gioco in qualsiasi posizione per il bene della squadra» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/sturaro---gioco-in-qualsiasi-posizione-per-il-bene-della-squadra-.php, Juventus.com, 6 aprile 2017.

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“Mi sono fermato qua alla tastiera, cercando di decidere come descriverti (a) in un giornale per famiglie e (b) senza tuttavia anticipare il divertimento. Non posso. Osserverò semplicemente che, subito dopo che la scena è "esplosa" per incredibili e prolungate risate, i Farrelly trovano un modo per accecarci con una conseguenza completamente inaspettata che ci fa nuovamente scatenare.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

I have paused here at the keyboard for many minutes, trying to decide how to describe them (a) in a family newspaper, and (b) without spoiling the fun. I cannot. I will simply observe in admiration that after the scene explodes in disbelieving, prolonged laughter, the Farrellys find a way to blindside us with a completely unanticipated consequence that sets us off all over again.

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“[A Palermo, rivolto a Giuseppe Bottai] Non sapevo che tu fossi qui. Non te ne meravigliare. Io non leggo mai i giornali. Da ragazzo, in Romagna, me ne capitò uno in mano. Mi ha tanto annoiato che non ci ho più provato.”

Ettore Muti (1902–1943) militare, aviatore e politico italiano

Origine: Giuseppe Bottai, Diario 1935-1944, Rizzoli, Milano, 1982, p. 173; citato in Silvio Bertoldi, La chiamavamo Patria, Rizzoli, Milano, 1989, p. 174.

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“Da quando mi sono separato da Veronica, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Questa stessa persona che ovviamente era assai spesso con me, anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Citato in Berlusconi: «Mai pagato le donne. Dopo Veronica ho una relazione stabile» http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_16/ruby-premier-no-interrogatorio_8c4778b4-2174-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 16 gennaio 2011.

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“Personalmente scrivevo su alcuni giornali fascisti, tra i quali soprattutto Nuovo Occidente e Roma Fascista.”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

Il giornalismo politico cominciò ad attrarmi fin da allora e lo praticai con molta soddisfazione. Tuttavia durò poco più di un anno, alla fine del quale fui chiamato dal vicesegretario generale del partito fascista e da lui espulso dal Guf (Gioventù universitaria fascista), per un articolo in cui criticavo alcuni gerarchi che secondo le voci in circolazione si erano appropriati illecitamente di molti milioni di lire speculando sulla costruzione dell'Eur. Queste notizie erano state da me scritte in un articolo di fondo su Roma Fascista e questa fu la causa della mia espulsione dai Guf. Vissi due giorni di grande amarezza alla quale subentrò improvvisamente non solo una calma ma una nuova motivazione del mio pensiero politico: mi dissi che evidentemente il vicesegretario del partito ne sapeva del fascismo molto più di me e se mi aveva espulso era segno che io non ero fascista ma anzi il suo contrario.
Origine: Da Il neofascismo ama la dittatura, è per questo che ama Salvini https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2019/03/23/news/il_neofascismo_ama_la_dittatura_e_per_questo_che_ama_salvini-222356974/, Rep.repubblica.it, 23 marzo 2019.

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“Aprendo il giornale del mattino, ci si può chiedere se esista ancora un posto sulla terra che non sia preda di cospirazioni, rivoluzioni, conflitti sociali, assassini politici.”

António de Oliveira Salazar (1889–1970) politico e economista portoghese

Origine: Citato in Il silenzio di Salazar http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0111_01_1966_0200_0003_5340995/, La Stampa, 4 settembre 1966

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“Balzerò a Milano a conferire col Valussi, per un certo giornale che si vuol fondare con grande solennità, intitolato La Perseveranza.”

Ippolito Nievo (1831–1861) scrittore italiano

Non ti annoja solo col titolo? Ti annojerà molto più quando tu sappia che altro dei redattori sarà il signor Tenca. A quanto pare, vorrebbero arrolar me per primo attor giovine; ma io temo di non essere fatto per incasermarmi nella redazione d’un giornale e così andrò a rischio di restar sempre un franc chasseur o uno straccivendolo della letteratura. Venderò cenci, ma miei.
Origine: Da Ippolito Nievo, Opere, vol. VI,a cura di Marcella Gorra, Milano, Mondadori, 1981, p. 622. Lettera a Bice Gobio Melzi, da Modena, 11.11.59; corsivo nel testo.

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“Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

24 ottobre 1988
Origine: Citato in Peter Gomez e Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano, 2008.

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“Tra le migliaja di giornali che nacquero e morirono, la Lombardia conservò speciale memoria di due, brevissimi di vita: il Caffè e il Conciliatore.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

da Il Conciliatore e i carbonari, Fratelli Treves Editori, Milano, 1878, cap. 1, p. 2 https://archive.org/details/ilconciliatoreei00cantuoft/page/2

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“Diciamoci la verità: la televisione ha due tipi di pubblico. Il mio criterio di distinzione è fra chi legge i giornali e chi, magari non per sua colpa, non li legge. Purtroppo vedo anche negli occhi di molti conduttori il vuoto pneumatico di chi i giornali li sfoglia solo dal parrucchiere.”

Renzo Arbore (1937) cantautore, showman e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Daniela Pasti, Arbore, mai più usa e getta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/09/12/arbore-mai-piu-usa-getta.html, la Repubblica, 12 settembre 1993.

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“La maggior parte degli italiani non legge i giornali e la televisione fa censura assoluta su alcuni temi.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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