Frasi su importante
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“Che noi tutto il nostro popolo, rifiuti l'idea che ci sia in Uganda una tribù più importante delle altre tribù. Dopo che avremo rifiutato queste idee, dovremo costruire la base dell'unità nazionale, e ce la possiamo fare.”

Milton Obote (1925–2005) politico ugandese

Variante: Che noi, tutto il nostro popolo, rifiuti l'idea che ci sia in Uganda una tribù più importante delle altre tribù. Dopo che avremo rifiutato queste idee, dovremo costruire la base dell'unità nazionale, e ce la possiamo fare.

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“Le cose stanno così per tutti gli iracheni: miti fino al limite, umani fino al limite, ma anche severi fino al limite se è necessario. Questa è una qualità del popolo iracheno che a me piace. Un'altra qualità ancora più importante del popolo iracheno è che non sono mai soddisfatti di niente.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

And this is the case of all Iraqis: soft to the limit, human to the limit, and also sharp to the limit in case of need. This is a quality in the Iraqi people that I like. What is more important is another quality in the Iraqi people. They are not satisfied with anything.
Variante: Questo è caso per tutti gli iracheni: pacifici fino al limite, umani fino al limite, ma anche severi fino al limite se è necessario. Questa è una qualità del popolo iracheno che a me piace. Un' altra qualità ancora più importante del popolo iracheno è che non sono mai soddisfatti.

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“[Sull'Udinese] Il segreto di questa società si chiama coerenza. Ha capito che in una città di provincia era impossibile puntare a giocatori importanti ma che i giocatori bisognava farli diventare importanti.”

Serse Cosmi (1958) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Alberto Costa, «Esporto in Europa il modello Udinese» https://archive.is/4WQZ, Corriere della Sera, 25 agosto 2005, p. 47.

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“Se due persone si amano, che siano due uomini o due donne, è fantastico e non capisco perché la cosa debba essere importante per altri: tutti devono avere gli stessi diritti.”

Andy Murray (1987) tennista britannico

Origine: Citato in La Court attacca ancora i gay: "Il tennis è pieno di lesbiche" http://www.gazzetta.it/Tennis/31-05-2017/court-attacca-ancora-gay-il-tennis-pieno-lesbiche-200680155515.shtml, Gazzetta.it, 31 maggio 2017.

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“In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è risultato nel successo previsto. Ma noi vogliamo chiarire dei concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privileggiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se s'impossessarono del potere un' anno fa, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatosi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo e con la nazione che era diventata la vittima di rapina flagrante.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II
Variante: In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è stato coronato dal successo che ci si aspettava. Ma noi vogliamo chiarire alcuni concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privilegiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se un anno fa presero su di sé la difficile responsabilità, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatasi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo; la nazione che era diventata la vittima di un flagrante saccheggio.

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“Il popolo coreano ha lottato per più di venti anni per l'unificazione del paese e contro l'occupazione della Corea del sud da parte dell'imperialismo yankee. La rivoluzione coreana è parte del movimento rivoluzionario internazionale e la lotta rivoluzionaria del popolo coreano si sviluppa dentro la lotta comune dei popoli di tutto il mondo per la pace, la democrazia l'indipendenza nazionale e il socialismo. Il popolo coreano lotta per completare la sua causa di liberazione nazionale e, nello stesso tempo, compie tutti gli sforzi per accelerare lo sviluppo generale del movimento rivoluzionario internazionale. Il nostro popolo solidarizza con tutte le forze che si oppongono all'imperialismo nordamericano ed appoggia senza sosta la lotta dei popoli di tutti i paesi contro l'imperialismo yankee. Noi consideriamo questo come un fattore importante per il trionfo della rivoluzione coreana. L'imperialismo è una forza in agonia la cui epoca è ormai tramontata e la lotta per la libertà dei popoli è una forza nuova che aspira al progresso dell'umanità. Sebbene si possano incontrare numerose difficoltà, ostacoli e contrattempi sulla strada della lotta per la liberazione dei popoli, la disfatta dell'imperialismo e il trionfo di questa lotta è una legge dello sviluppo della storia, che non si può impedire. Sebbene gli imperialisti, ammaestrati dall'imperialismo yankee, facciano sforzi disperati per frenare la sempre pili vasta lotta di liberazione dei popoli, questo non è altro che l'ultimo delirio dei condannati alla rovina. Quanto più gli imperialisti nordamericani si disperano, tanto più peggiorano la situazione. L'imperialismo yankee va tramontando e il suo destino è uguale a quello del sole di ponente. Gli imperialisti nordamericani saranno cacciati sicuramente dall'Asia, dall'Africa e dall'America latina, grazie alla lotta di liberazione dei popoli. La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
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“Il petrolio, gli ebrei e i tedeschi sono le nostre materie prime di esportazione più importanti.”

Nicolae Ceaușescu (1918–1989) politico rumeno

Citazioni attribuite da Ion Mihai Pacepa
Variante: Il petrolio, gli ebrei e i tedeschi sono le nostre comodità d'asporto più importanti.

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“[Su Papa Giovanni Paolo II] L’avvento di questo nuovo pontefice sarà certo importante per molti paesi d’Europa e del mondo; egli sosterrà l’imperialismo e si adopererà per ingannare il proletariato e i popoli. Quest’avvenimento avrà ripercussioni in Polonia, come pure in Cecoslovacchia, in Ungheria e in Francia, poiché la borghesia di questi paesi è contenta di vedere alla testa della Chiesa romana un cardinale non italiano. Dal canto loro, gli italiani, specie i democristiani e in generale tutta la borghesia di questo paese, tutti i partiti della borghesia e i cattolici, sono rimasti scioccati da quest’elezione, poiché l’attuale papa non è più un loro papa, il papa della Chiesa italiana, ma un papa di nazionalità polacca e al servizio degli Stati Uniti d’America…”

Enver Hoxha (1908–1985) politico albanese

Variante: L’avvento di questo nuovo pontefice sarà certo importante per molti paesi d’Europa e del mondo; egli sosterrà l’imperialismo e si adopererà per ingannare il proletariato e i popoli. Quest’avvenimento avrà ri- percussioni in Polonia, come pure in Cecoslovacchia, in Ungheria e in Francia, poiché la borghesia di questi paesi è contenta di vedere alla testa della Chiesa romana un cardinale non italiano. Dal canto loro, gli italiani, specie i democristiani e in generale tutta la borghesia di questo paese, tutti i partiti della borghesia e i cattolici, sono rimasti scioccati da quest’elezione, poiché l’attuale papa non è più un loro papa, il papa della Chiesa italiana, ma un papa di nazionalità polacca e al servizio degli Stati Uniti d’America... (p. 498)
Origine: Le superpotenze, p. 498

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“[Dopo la conclusione della Milano-Sanremo 2017] Alaphilippe e Kwiatkowski sono rientrati e non mi hanno certo dato molti cambi, per cui hanno recuperato più energie di me. In fondo però i risultati non c'entrano niente, l'importante è fare spettacolo: la gente vuole questo.”

Peter Sagan (1990) ciclista su strada, biker e ciclocrossista slovacco

Origine: Citato in Paolo Tomaselli, La maledizione di Sagan fa felice mister K, Corriere della Sera, 19 marzo 2017, p. 43.

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“[Su Paul Pogba] Quando gioca male la gente lo critica perché pensa di più a quello che fare sui social o ai suoi tagli di capelli, ma non cambierà mai. Pensa a se stesso e fa quello che vuole. Però non vorrei che la sua immagine diventasse più importante del calcio.”

Patrice Evra (1981) calciatore senegalese naturalizzato francese

Origine: Da un'intervista a FourFoutTwo; citato in Evra: "La gente critica Pogba come faceva con Beckham" http://www.juvenews.eu/gazzanet/evra-la-gente-critica-pogba-come-facevano-con-beckham/?intcmp=evra-pogba&refresh_ce-cp, Juvenews.eu, 4 aprile 2017.

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“E’ importante sottolineare che la Jugoslavia titista non è più sull’orlo della voragine, ma è già dentro. I conflitti politici e nazionalisti tra i vari clan di questo paese sono evidenti e lo saranno ancor di più in avvenire. La crisi economica ha raggiunnto la sua punta massima. La Jugoslavia è indebitata fino al collo, e i debiti non si possono assolvere contrattandone di nuovi. Essa è afflitta da una forte disoccupazione, l’inflazione è galoppante e i prezzi salgono vertiginosamente diventando inaccessibili agli operai comuni.
Il clan granserbo è potente, ma per motivi tattici è costretto a lasciare la gestione degli affari al clan croatosloveno che ha maggiori possibilità di stabilizzare la situazione attraverso un’apertura verso l’Occidente. Attualmente l’Occidente sta seguendo con grande preoccupazione il riavvicinamento dei granserbi all’Unione Sovietica.
La popolazione di Kosova e gli altri albanesi che vivono nei loro territori in Jugoslavia continuano ad essere oggetto di una feroce repressione. Intanto essi stanno intensificando la loro resistenza, si difendono in modo energico e si oppongono con risolutezza alle ingiustizie e al terrore dei granserbi, dei macedoni e dei montenegrini. La giusta resistenza degli albanesi di Kosova ha fatto di questa questione un preoccupante problema internazionale a disfavore della Jugoslavia. Nonostante ciò, proseguono il terrore e i tentativi di denazionalizzione degli albanesi. Ma i serbi non riusciranno mai a realizzare i loro disegni nefandi.”

Enver Hoxha (1908–1985) politico albanese

Origine: Le superpotenze, pp. 646-647

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“Le cose non sono importanti per quello che sono, ma per quello che uno ci mette.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: intervista di Enzo Biagi a Indro Montanelli, (1982), da "Cento anni", Fabbri video, 1993.

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“Era Bishop. No, non Bishop, ma un perfetto duplicato. Una copia assolutamente fedele del povero, disattivato Bishop. Bishop II, si disse Ripley, Bishop venuto a prendersi la regina.
Non finché la signora sarà in vita, pensò decisa.
— Lei sa chi sono, — affermò la figura.
— Sì. Un androide. Lo stesso modello di Bishop. Mandato qui dalla fottuta Compagnia.
— Io non sono Bishop l’androide. L’ho progettato. Io sono il prototipo, e naturalmente l’ho modellato con i miei stessi lineamenti. Io sono umano. Sono stato mandato qui per mostrarle un volto amico, e per farle capire quanto lei sia importante per noi. Per me. Io seguo questo progetto sin dall’inizio. Lei significa molto per me, tenente Ripley. Per tante persone. La prego, scenda.
— Io voglio solo aiutarla. Abbiamo qui tutto quello che serve per aiutarla, Ripley. — Le rivolse un’occhiata ansiosa. In quel momento Ripley si accorse che due degli uomini di Bishop II erano vestiti in modo diverso: erano dei biomedici. Le tornò in mente Clemens.
— Vada al diavolo. Conosco tutti i volti “amici” della Compagnia. L’ultimo che mi è capitato di vedere apparteneva a uno stronzo di nome Burke.
Il sorriso svanì dal volto dell’uomo. — Il signor Burke si è rivelato una scelta sbagliata per la sua precedente missione. Aveva più a cuore i suoi interessi personali che quelli della Compagnia. Le garantisco che tale errore non si ripeterà più. Ecco perché mi trovo qui io, invece che un inesperto ed ambizioso subalterno.
— E lei, naturalmente, non ha ambizioni personali.
— Io voglio solo aiutarla.
— Lei mente, — replicò la donna con calma. — A lei non importa un accidente di me né di chiunque altro. Lei vuole solo portarsi via l’alieno. Queste creature hanno acido al posto del sangue, voialtri denaro. Non ci vedo molta differenza.
Bishop II fissò per un momento il pavimento prima di alzare gli occhi verso la sagoma solitaria sulla piattaforma della gru. — Lei ha tutte le ragioni di essere diffidente; ma, purtroppo, non ci è rimasto molto tempo. Noi vogliamo riportarla a casa. Non ci interessano più quelle creature. Sappiamo quello che ha passato. Lei ha dimostrato grande coraggio.
— Balle!
— Mi creda. Noi vogliamo aiutarla.
— In che modo?
— Vogliamo tirare fuori l’alieno che ha in corpo.
— E tenervelo.
Bishop II scosse la testa. — No, distruggerlo.
Ripley ebbe un attimo di esitazione, avrebbe voluto credergli. Cogliendo il suo smarrimento, Bishop II si affrettò ad aggiungere: — Ripley, lei è stanca, sfinita. Si conceda un momento per riflettere. A me sta a cuore solo il suo benessere. Sulla mia astronave, la Patna, c’è un’attrezzatissima sala operatoria. Possiamo asportare il feto, o larva, o come lo si voglia chiamare. Non abbiamo un nome per le diverse fasi di gestazione. L’operazione andrà benissimo! Lei avrà una lunga vita piena di gioie.
Ripley lo guardò, ora tranquilla, rassegnata. — Ho già avuto una vita, grazie. Una vita di cui non ho dovuto rendere conto a nessuno.
L’uomo alzò una mano in un gesto di supplica. — Ragioni, Ripley! Ammetto che abbiamo fatto degli errori, ma involontariamente. Possiamo riparare. Farle recuperare tutto il tempo perduto. Può ancora avere figli. Riscatteremo il suo contratto. Avrà tutto quello che merita. Glielo dobbiamo.
Lei esitò ancora una volta. — Non porterete l’alieno sulla Terra?
— No. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Lei aveva ragione fin dall’inizio. Ma il tempo stringe, dobbiamo intervenire. La sala operatoria sull’astronave è già pronta.
I biomedici avanzarono immediatamente. — È un’operazione breve, indolore. Un paio di incisioni. Sarà tutto finito nel giro di un paio d’ore. Poi sarà di nuovo in piedi, pronta per ricominciare da zero.
— Che garanzie ho che, una volta tirato fuori, lo distruggerete?
Bishop II avanzò di un altro passo. Adesso era molto vicino. — Dovrà avere fiducia in me. — Tese una mano. — Abbia fiducia in me. La prego. Vogliamo solo aiutarla.
Ripley rifletté con calma. Vide Aaron e Morse che la guardavano. Il suo sguardo si posò nuovamente su Bishop II.
Fece scorrere il cancelletto della piattaforma che la separava da loro.”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

No... (pp. 125-126)
Alien<sup>3</sup>

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“In sintesi: dovunque guardiamo, qualsiasi esempio consideriamo, vediamo che i princípi del razionalismo critico (prendere sul serio le falsificazioni; aumentare il contenuto; evitare ipotesi ad hoc; "essere onesti" qualsiasi cosa ciò significhi ecc.) e, a fortiori, i princípi dell'empirismo logico (sii esatto; fonda le tue teorie su misurazioni; evita idee vaghe e instabili; ecc.) ci danno un quadro inadeguato dello sviluppo anteriore della scienza e sono probabilmente destinati a ostacolare la scienza nel futuro. Essi ci danno un quadro inadeguato della scienza perché la scienza è molto piu "trascurata" e "irrazionale" della sua immagine metodologica. E sono destinati a ostacolarla perché il tentativo di rendere la scienza più "razionale" e più precisa ha, come abbiamo visto, la conseguenza di spazzarla via. La differenza fra scienza e metodologia, che è un fatto così evidente della storia, indica perciò una debolezza della seconda, e forse anche delle "leggi della ragione". Quei caratteri che ci si presentano come "sciatteria", "caos" o "opportunismo", quando vengono messi a confronto con tali leggi, hanno infatti una funzione molto importante nello sviluppo di quelle stesse teorie che oggi consideriamo parti essenziali della nostra conoscenza della natura. Queste "deviazioni", questi "errori" sono presupposti del progresso. Essi consentono alla conoscenza di sopravvivere nel mondo complesso e difficile in cui viviamo, ci consentono di rimanere liberi e felici. Senza "caos" non c'è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c'è progresso. Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l'opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro. Dobbiamo quindi concludere che, anche all'interno della scienza, la ragione non può e non dovrebbe dominare tutto e che spesso dev'essere sconfitta, o eliminata, a favore di altre istanze. Non esiste neppure una regola che rimanga valida in tutte le circostanze e non c'è nulla a cui si possa far sempre appello.”

XV; pp. 146-147
Contro il metodo

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“Il partito comunista cinese e la Repubblica Popolare cinese sono diventati un fattore molto importante nel dare fiducia al movimento rivoluzionario, ai popoli sfruttati e oppressi in tutto il mondo, e anche ai popoli e ai paesi che lottano per difendere e salvaguardare la loro indipendenza, sovranità, integrità territoriale e il loro diritto di decidere il loro proprio destino.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

The Communist Party of China and the People's Republic of China have become a very important factor of confidence of the revolutionary movement, the exploited and oppressed peoples the world over as well as the peoples and the countries in struggling to defend and safeguard their independence, sovereignty, territorial integrity and the right to determine their own destiny.
Variante: Il partito comunista cinese e la Repubblica Popolare cinese sono diventati un fattore molto importante nel dare fiducia al movimento rivoluzionario, ai popoli sfruttati e oppressi in tutto il mondo, e anche ai popoli e ai paesi che lottano per difendere e salvaguardare la loro indipendenza, sovranità, integrità territoriale e il loro diritto di decidere il loro proprio destino.

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“Ciò che distingue la Juve dalle altre squadre è soprattutto la mentalità: non abbassare mai l'attenzione, non mollare e lottare tutti i giorni per vincere. Un conto è dirlo, un conto è essere qua e vedere come tutte le persone che lavorano intorno a noi hanno una disciplina veramente importante e una mentalità che ha portato la Juve a vincere così tanto.”

Tomás Rincón (1988) calciatore venezuelano

Origine: Da un'intervista a Rai Sport; citato in Rincon: «La Coppa Italia è un obiettivo, in campo per vincere» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/rincon---la-coppa-italia---un-obiettivo--in-campo-per-vincere-.php, Juventus.com, 15 maggio 2017.

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“I gol sono tutti importanti, quello della prima giornata come quello dell'ultima, altrimenti non si arriva a lottare per i trofei.”

Gonzalo Higuaín (1987) calciatore argentino

Origine: Citato in Higuain: «Saremo ancora più veloci» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/intervista-a-gonzalo-higuain.php, Juventus.com, 25 luglio 2017.

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“Da questa esperienza, gli iracheni e gli arabi hanno imparato che debbono seppellire i più importanti organismi strategici della loro economia, le istituzioni scientifiche e quanto ad essi è indispensabile in tecnica, fino al livello di profondità in cui sarebbero immuni anche ad un attacco diretto con una bomba atomica.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

The Iraqis and the Arabs have learnt from this experience that they should bury the most important strategic organs in their economy, scientific bodies and technical requirements, to a degree where they would be immune from even a direct strike with a nuclear bomb.

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“De Coubertin aveva ragione. Importante non è vincere, ma partecipare. Agli utili.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Da un tweet https://twitter.com/francorossicom/status/355004769871462400 del 10 luglio 2013.

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“Nella mia carriera è stata molto importante anche la famiglia in cui sono cresciuto, i valori che mi hanno trasmesso, e il modo di saper gestire il successo. Avere avuto una famiglia di sportivi di alto livello mi ha senza dubbio facilitato il compito, aiutandomi a non esaltarmi nei momenti di grande euforia ed a reagire nei momenti di difficoltà.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da interviste a Sky e Mediaset; citato in Buffon: «Fase bella e importante della stagione» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/buffon-fase-bella-e-importante-della-stagione.php, Juventus.com, 29 marzo 2017.

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“Non è tanto importante la posizione che si occupa, ma ciò che si fa. La posizione, però, è una piattaforma incredibile, che va gestita con responsabilità per garantire l'uso delle risorse in modo che possano influenzare positivamente i cambiamenti nel Paese. Più si riesce a costruire un rapporto con la popolazione, più fiducia si crea tra le persone e più efficace sarà l'azione di cambiamento. Il più delle volte le soluzioni vengono dalle persone che hanno problemi.”

Asma al-Assad (1975) moglie del presidente siriano Bashar al-Asad

Variante: Non è tanto importante la posizione che si occupa, ma ciò che si fa. La posizione, però, è una piattaforma incredibile, che va gestita con responsabilità per garantire l'uso delle risorse in modo che possano influenzare positivamente i cambiamenti nel Paese. Più si riesce a costruire un rapporto con la popolazione, più fiducia si crea tra le persone e più efficace sarà l'azione di cambiamento. Il più delle volte le soluzioni vengono dalle persone che hanno problemi.

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“Ma, anche se a volte siamo stati costretti - dalle preoccupazioni finanziarie, dal fatto di essere indebitati - a fare concessioni al gusto del pubblico recitando alcune opere senza troppa importanza - ci sono state stagioni, non poche, in cui tutto il nostro repertorio era chiaramente superiore a quelli degli altri teatri. La cosa più importante è, penso, il programma per promuovere i giovani attori. Il gesto di aprire la strada del teatro ai giovani talentuosi. Ci sono nomi che hanno fatto carriera: Aura Buzescu, George Vraca, George Calboreanu, Nicolae Balteţeanu, Marieta Rareş …”

Lucia Sturdza-Bulandra (1873–1961) attrice e docente rumena

Dar, cu toate că uneori am fost siliţi – din preocupări de ordin financiar, fiind înglodaţi în datorii – să facem concesii gustului public, jucând unele piese fără prea mare valoare -, au fost stagiuni, şi nu puţine, în care întreg repertoriul nostru a fost net superior celor de la alte teatre. Cel mai important este, cred, programul de promovare a tinerilor actori. Gestul de a le deschide drum în teatru tinerilor de vocaţie. Sunt nume care au făcut carieră: Aura Buzescu, George Vraca, George Calboreanu, Nicolae Băltăţeanu, Marieta Rareş ...

“[…] il colore di un oggetto o quello del suo imballaggio possono avere un'importanza considerevole. […] il colore influenza l'eventuale cliente, sia attirandolo, sia disgustandolo. […] Il colore assicura prima di tutto uno shock psicologico il cui primo effetto è importante.”

Maurice Déribéré (1907–1997)

Origine: Da La couleur dans les activités humaines, Dunod, Paris, 1955 p. 177; citato in Federico Pierotti, La seduzione dello spettro. Storia e cultura del colore nel cinema, Recco (GE), Le Mani, 2012, pp. 219-220. ISBN 9788880126157

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“Si parla molto di più del cinquantenario dell'indipendenza indiana a Londra che a Nuova Delhi o a Bombay. Là si ricorda l'inizio della ritirata imperiale, cominciata nell'agosto del '47 a Nuova Delhi e conclusasi neppure due mesi fa, il 1 luglio del '97, mezzo secolo dopo, a Hong Kong. Una lunga cavalcata nostalgica a ritroso. La Gran Bretagna ha la rievocazione facile. Non deve fare bilanci. Li ha già fatti. Se qualcuno, a Londra, vuol proprio tirare le somme, non gli riesce certo difficile sottolineare i risultati negativi di questi cinquant'anni postcoloniali dell'India. Così facendo, si può implicitamente rivalutare il tempo del Britsh Raj. È però un esercizio rischioso: è ridicolo giocare con la storia. La storia consente invece qualche considerazione su ciò che accadde realmente nell'estate del '47. Si può ricordare che l'impero britannico, seguendo un'abitudine (non solo) coloniale consolidata, si prodigò nell'accentuare l'ostilità tra indù e musulmani. Divise per governare. Si può altresì rammentare che gli inglesi se ne andarono (in anticipo sulla data prevista) come da una nave che affonda. Fu esemplare la decisione di decolonizzare, ma non certo il calendario precipitoso, dopo due secoli di dominio. Il 15 agosto '47 resta una data importante non solo perché ha visto nascere la 'più grande democrazia del mondo', ma perché ha dato il via al processo di decolonizzazione, che ha cambiato la faccia del mondo. Winston Churchill detestava l'India e gli indiani, e non lo nascondeva.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“[Su Maurizio Sarri. ] Vede cose che altri non vedono. Ti fa capire quanto nel calcio nulla può e deve essere imprevedibile. E’ uno studioso. Qualsiasi domanda tu gli faccia, lui ha sempre una risposta. Ed è sempre giusta. Ti aiuta a pensare come squadra e non come singolo. Quando è arrivato mi ha detto: se fai come ti dico, diventerai un giocatore importante. E io ci sto provando, ma so che posso ancora migliorare. Con Sarri il calcio è matematica, insomma.”

Kalidou Koulibaly (1991) calciatore francese naturalizzato senegalese

Origine: Dall'intervista Alessandro Angeloni, Koulibaly: «Roma e Juve sono forti, ma noi siamo pronti a batterle» https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/koulibaly_roma_e_juve_sono_forti_ma_noi_pronti_a_battererle-3295661.html, Il Messagero.it, 12 ottobre 2017.