Frasi su riga

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema riga, prima, ancora, essere.

Frasi su riga

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“Un'opera che aspiri, per quanto umilmente, alla condizione di arte, dovrebbe portare in ogni riga la propria giustificazione.”

Joseph Conrad (1857–1924) scrittore polacco

Origine: Dalla prefazione a Il negro del "Narciso"

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“Se volessi le truppe russe potrebbero essere in due giorni non solo a Kiev, ma anche a Riga, Vilnius, Tallinn e Varsavia o Bucarest.”

Vladimir Putin (1952) politico russo

Attribuite
Origine: Citato dal quotidiano tedesco Sueddeustche Zeitung; citato in Ucraina, Putin minaccia Poroshenko: "Se voglio invado la Polonia e la Romania" http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/18/putin-se-voglio-invado-polonia-e-romania-kiev-4-000-soldati-russi-al-confine/1125231/, Il Fatto Quotidiano.it, 18 settembre 2014.

“Ultimo giro! Gli ripassa vicino vicino! Gli ripassa vicino vicino, Valentino stavolta non la fa all'esterno, rischia la riga bianca! Attenzione, addosso! Dentro, rischiano la sportellata! Ultimo giro, con Lorenzo davanti e Rossi dietro! Attenzione! Attenzione, insieme tutta la gara! Staccata spaventosa al penultimo giro! E adesso Lorenzo si è rimesso davanti, Valentino cerca un posto, e trova un posto! Ed è dentro! Largo all'esterno, si ributta dentro Lorenzo! Attenzione, le due Yamaha! A casa di Lorenzo ci prova Valentino! Questa staccata passa indenne, con Lorenzo davanti, e Rossi dietro sta più stretto! Dà gas, c'è ancora una staccata che è cruciale, in fondo al rettilinetto! Aspetta un attimo! Salita, poi destra e in fondo al prossimo rettilinetto! Devi marcargli la coda! Dai Valentino, addosso! Addosso! Qua in fondo! Addosso, allunga Lorenzo! Addosso, è stato bravo a proteggere la staccata Lorenzo! Oh mamma mia, mamma mia, mamma mia… esterno! E adesso è dura, adesso è dura, vediamo dove si può inventare qualcosa… adesso è durissima, quasi impossibile, durissima, durissima! Sono insieme, è durissima! È durissima adesso! È durissima, Lorenzo davanti e Rossi dietro! Non c'è spazio qui, bravi! Ce la fa! È entrato, non ci credo! Non ci posso credere… cos'ha fatto, non ci posso credere, grande! Bravo! Rossi c'è! Che gara, che sorpasso! Rossi c'è! Che cavolo gli volete dire, bravo!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Ultimo giro del GP di Catalogna 2009, sorpasso decisivo di Rossi all'ultima curva
Tratte da alcune gare

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“Quest’ultima riga è sottolineata a matita, poi cerchiata con inchiostro nero, e anche evidenziata a margine con un punto esclamativo. Chi è stato a sottolinearla, io o lui? Non ricordo. Ricordo, però, che nel leggere Sontag la prima volta, proprio come la prima volta che ho letto Hannah Arendt, Emily Dickinson e Pascal, avevo di continuo sottili forme di estasi, improvvise e forse di natura microchimica – come piccole luci che sfarfallano nel profondo del tessuto cerebrale – quelle che prova una persona quando finalmente trova le parole giuste per definire una sensazione molto semplice e tuttavia rimasta inesprimibile fino a quel momento. Quando le parole di un altro entrano nella tua coscienza a quel modo, diventano piccoli fari concettuali. Non devono essere per forza fari illuminanti. Un fiammifero acceso in un corridoio buio, la brace di una sigaretta fumata a letto in piena notte, la cenere ardente di un fuoco quasi spento: nessuna di queste cose brilla di una luce forte per rivelare alcunché. E lo stesso è per le parole altrui. Ma talvolta una piccola luce può renderti consapevole del mondo buio e ignoto attorno a quel bagliore, dell’enorme ignoranza che avvolge quel che crediamo di conoscere. E quell’ammissione, quel venire a patti con l’oscurità è più prezioso di tutta la conoscenza che potremo mai accumulare.”

Valeria Luiselli (1983) scrittrice messicana

Origine: Valeria Luiselli, Archivio dei bambini perduti (Lost children archive, 2019) tradotto in italiano da Tommaso Pincio per "La nuova frontiera". Citato in La luce nelle parole degli altri https://www.ilpost.it/2019/09/17/archivio-dei-bambini-perduti/,

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“Semina maldicenza: riga la macchina del Re di Spagna e di' in giro che è stata la Merkel, poi metti il Guttalax nella birra alla Merkel e dille che è stata la regina d'Inghilterra, vai in Olanda dove c'è scritto "zoccoli" ci metti la "e" e togli la "i" e e gli dici che sono stati gli svedesi. E quando tutti si mandano affanculo tu ci vendi le bombe atomiche!”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 11 dicembre 2015
Imitazioni, Antonio Razzi
Origine: Visibile al minuto 01:01:00 di Puntata 11/12/2015 https://www.youtube.com/watch?v=esoGTDUT4ZI, La7 Intrattenimento, YouTube.com, 11 dicembre 2015.

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“È istinto, calcoli se la palla è abbastanza lenta per correre all'indietro e colpirla ancora, mentre arriva sulla riga di fondo. Non puoi programmarlo: è arte, è qualcosa che viene da dentro e fai solo se hai un timing perfetto. Sennò la palla vola via. Poi, ovviamente, è fantastico.”

Francesca Schiavone (1980) tennista italiana

Origine: Il riferimento è a una "Gran Willy", un colpo sotto le gambe, eseguito dalla Schiavone contro la Bondarenko agli US Open 2010 ( Link Video http://www.youtube.com/watch?v=6C6rg8Oj4P4).
Origine: Citata in Vincenzo Martucci, Schiavone «Colpo fantastico. Mi sono divertita. È istinto e arte!» http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/settembre/05/Schiavone_Colpo_fantastico_sono_divertita_ga_10_100905060.shtml?login=ok, Gazzetta dello Sport, 5 settembre 2010

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“Einstein sarebbe uno dei massimi fisici teorici di tutti i tempi anche se non avesse scritto una sola riga sulla relatività.”

Max Born (1882–1970) fisico e matematico tedesco

Origine: Citato in Banesh Hoffmann, Albert Einstein: Creator and Rebel, Viking, New York, 1972, p. 7; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 172. ISBN 88-04-47479-3

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“Balthasar fu accusato di sudditanza nei confronti della dottoressa, e quindi di essere succube delle sue visioni mistiche […]. Lei era giudicata malevolmente superba, eccentrica, piuttosto visionaria […]. Le chiacchiere non mancarono e anzi durarono non poco, nella totale (o apparente?) indifferenza però di Balthasar, lei invece in qualche passaggio dei suoi commenti al Vangelo di Giovanni si lascia sfuggire qualche critica velata nei confronti di quanti ipocritamente seminavano zizzania nella Chiesa a causa del distorto giudizio sul loro rapporto. Ma la sofferenza silenziosa e umile di entrambi per queste incomprensioni è abbastanza nota. Non c'è una riga […] in cui Balthasar faccia riferimento agli anni difficili […]; ha attraversato gli ultimi vent'anni della sua esistenza senza cercare improbabili rivendicazioni o riabilitazioni, salvo l'insistenza, quando richiesto, dell'importanza dell'opera di lei per comprendere la sua stessa opera, quasi per una sorta di riconoscimento oggettivo del valore di Adrienne e per non riservare solo a sé meriti culturali ed ecclesiali che da più parti cominciarono ad arrivare. Certo, lo ritroviamo ancora come un cavaliere solitario, nemmeno molto impegnato per la vita e lo sviluppo della Comunità di Giovanni che restò una realtà abbastanza esigua e forse elitaria.”

Marcello Paradiso (1953) presbitero e teologo italiano

Origine: Il blu e il giallo, p. 210

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“Non mi riconosco totalmente in questa carta costituzionale. Avevo due anni quando è stata eletta l'Assemblea costituente. Ma le regole che ci sono vanno attuate anche da chi non ci crede: io ho giurato sulla Costituzione e non sgarro di una riga.”

Francesco Speroni (1946) politico italiano

Origine: Citato in Speroni: ministro senza sede, ma gia' lavoro con Barbera https://web.archive.org/web/20151017122023/http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/22/Speroni_ministro_senza_sede_gia_co_0_94052211661.shtml, Corriere della Sera, 22 maggio 1994.

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“Solo quando | scadrà l'affitto | di questo corpo idiota | avrò un premio. | Sarò citato | di monito a coloro | che credono sia divertente | giocare a palla | col proprio cervello | riuscendo a lanciarlo | oltre la riga | che qualcuno ha tracciato | ai bordi dell'infinito.”

Riccardo Mannerini (1927–1980) poeta e paroliere italiano

Eroina, prima del 1968; p. 158
Il sogno e l'avventura
Origine: Nella canzone di De André, Cantico dei drogati, questo passo è leggermente diverso: «Quando scadrà l'affitto | di questo corpo idiota | allora avrò il mio premio | come una buona nota. | Mi citeran di monito | a chi crede sia bello | giocherellare a palla | con il proprio cervello | cercando di lanciarlo | oltre il confine stabilito | che qualcuno ha tracciato | ai bordi dell'infinito.»

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“Ogni tanto qualcuno ha il coraggio di parlare di medicina umana, che guarda al paziente e non alla malattia. Eppure nessuno parla di mondo, cultura, società moderna che deve adeguarsi ai bisogni dell’uomo. Come se il mondo fosse un involucro estraneo alle dinamiche umane. Così i ragazzi si devono inserire nel mondo del lavoro, e gli non si offre alcuna possibilità di inventare un nuovo modo di lavorare, una nuova filosofia di vita. Il mondo adulto dovrebbe sfruttare il pensiero giovane che, positivamente responsabilizzato, potrebbe favorire scenari nuovi, clamorosi. Certo che la giovinezza deve essere anche l’età della ribellione. Ma la ribellione ha in sé degli elementi costruttivi che il nostro mondo rifiuta categoricamente, perdendo due opportunità: quella dei giovani di crescere e quella degli adulti di cambiare. E invece: bambino, lasciali lavorare. E lasciaci portare avanti i nostri sporchi giochi di potere, i posti già assegnati per diritto di famiglia o politico, le corruzioni già previste, le ingiustizie già programmate, le nostre divisioni opportunistiche tra il bene e il male, la nostra paura dell’amore, le nostre fedi a cui non crediamo. Lascia fare e mettiti in riga, che tanto le cose vanno così e nessuno le può cambiare. Adeguati. Che gli ideali cadono con l’età adulta. Mettiti l’animo in pace. Tanto continuerai a sentire frasi ovvie come “sono i giovani del nostro futuro” e qualcuno comincerà ad applaudire annuendo perché vorrà farsi vedere mentre applaude e tutti si complimenteranno perché quella è davvero una banalità che non cambia nulla. I giovani saranno il nostro futuro. Perché anche loro, i giovani, impareranno presto, prestissimo, a perdere se stessi e i loro pensieri. Diventeranno adulti. Perché, dicono, diciamo, non c’è altra scelta.
Il mondo adulto conta sui giovani. Per vendicarsi e rivivere attraverso di loro la propria perdita di identità.”

Luca Raffaelli (1959) giornalista, saggista e sceneggiatore italiano

Le anime disegnate

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“Fin dai primi momenti della mia carriera mi sentivo guardata in un certo modo, quasi con soggezione. Mi vedevano alta, regale, con un portamento naturale che sembrava mettere in riga la gente. Entravo in scena, o in una stanza, e mi rimiravano come la Madonna.”

Rossella Falk (1926–2013) attrice italiana

Origine: Citato in Addio a Rossella Falk, grande mattatrice http://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2013/05/05/news/rossella_falk-58112536/, Repubblica.it, 5 maggio 2013.