Frasi su scena
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“Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, questo, non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la solitudine, e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176
Lettere
Variante: Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, questo, non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la solitudine, e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata. (a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176

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“Ma che mi dici delle canzoni che canti sulla scena? Non sono che il modo in cui la mia felicità si dipana.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

da 11 Outlined Epitaphs, 6

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“Stewart può recitare qualsiasi scena, e sempre aderendo al personaggio. […] È sempre Stewart, mai il nome del personaggio che sta interpretando.”

Alfred Hitchcock (1899–1980) regista britannico, considerato il "maestro del brivido"

citato in Chi c'è in quel film?, p. 367

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“Al Pacino è un uomo che sprigiona così tanta forza che dopo ogni ripresa con lui avevo un nodo allo stomaco. È così bravo che in una scena ho avuto persino paura che stesse per uccidermi davvero. È stato assurdo.”

Ben Affleck (1972) attore, sceneggiatore e regista statunitense

citato in Amore estremo http://www.primissima.it/pages/film.php?id_film=1066, primissima. it
la pagina dell'intervista non si trova su sito, è necessario una fonte

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“[Ferdinand Mendez Pinto] Tu, bugiardo di prima grandezza.”

William Congreve (1670–1729) drammaturgo inglese

II, II
Amore per amore

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“Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio | suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato.”

Christopher Marlowe, Il Dottor Faust, traduzione di Nemi D'Agostino, Ugo Guanda editore, 1980, atto V, scena II, vv. 1936-1937
La tragica storia del Dottor Faust

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“Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia.”

Teseo: atto V, scena I
Sogno di una notte di mezza estate

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“Dormendo non si sente il mal di denti.”

Primo carceriere; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi
Cimbelino

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“E la verginità, la vostra buona vecchia verginità, somiglia tanto a quelle pere vizze di Francia, brutte fuori e dentro acide.”

Parolles, atto I, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Tutto è bene quel che finisce bene

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“La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.”

Feste: atto III, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La dodicesima notte

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“Ah! Quante volte ci eccita al delitto la sola vista dei mezzi di compierlo!”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

atto IV, scena II, p. 51
Il re Giovanni

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“Chiunque permette alla propria lingua di dire un mendaccio, non dice il vero, e chiunque non dice il vero, mente.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Uberto: atto IV, scena III
Il re Giovanni

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“Il cittadino crucciato fa alleanza col nemico…”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

atto IV, scena II, p. 56
Il re Giovanni

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“Il principe delle tenebre è un gentiluomo.”

Edgardo, atto III, scena III; traduzione di Carlo Rusconi, Cugini Pomba e comp http://books.google.it/books?id=Zv4VAAAAYAAJ&pg=PA55&dq=Il+principe+delle+tenebre+%C3%A8+un+gentiluomo.&cd=4#v=onepage&q=Il%20principe%20delle%20tenebre%20%C3%A8%20un%20gentiluomo.&f=false, 1852
Re Lear

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“Noi siamo per gli dèi quello che son le mosche pei monelli: ci spiaccicano per divertimento.”

Gloucester: atto IV, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Re Lear

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“La sventura fa di un'ora un giorno.”

atto I, scena III, p. 90, Utet, 1923
Riccardo II

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“Nessuna virtù può eguagliare il bisogno.”

Gaunt: atto I, scena III
Riccardo II

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“Pochi amano sentir parlare dei peccati che amano commettere.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Pericle; atto I, scena II
Pericle, il principe di Tiro

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“La malinconia dagli oscuri occhi, triste compagna.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Pericle; atto I, scena III
Pericle, il principe di Tiro

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“Ai miei occhi sembra un diamante tra pezzi di vetro.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Taisa; atto II, scena III
Pericle, il principe di Tiro

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“Il più vicino per sangue, il più pronto a spargere sangue.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Donalbano: atto II, scena III
Macbeth

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“Gli angeli sono sempre rilucenti anche se il più rilucente fra loro è caduto.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Malcolm: atto IV, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Mi batterò, finché dalle mie ossa non si stacchi la carne a brandelli. A me l'armatura.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Macbeth: atto V, scena III
Macbeth

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“C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Beatrice: atto II, scena I

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“Chi ha la barba è più che un giovane, e chi non ha barba è meno che un uomo.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Beatrice: atto II, scena I

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“Non c'è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Leonato, atto V, scena I

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“Il diavolo non si fa scrupolo, pei suoi disegni, di citar le Scritture.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Antonio: atto I, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Ma amore è cieco, e gli amanti non vedono le amabili follie cui s'abbandonano.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Gessica: atto II, scena V; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Oh, fortunati strazi quando chi mi tortura mi insegna le risposte per liberarmi!”

Bassanio: atto III, scena II; traduzione di Carlo Rusconi, p. 92
Il mercante di Venezia

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“Nulla v'è di così insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, finché se ne prolunghi l'eco, non trasformi nella sua stessa natura. Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall'armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell'animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l'Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.”

Lorenzo: atto V, scena I
Il mercante di Venezia
Variante: Nulla v’è di così insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, finché se ne prolunghi l’eco, non trasformi nella sua stessa natura. Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall’armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell’animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.

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“Al mondo gli uomini son sempre morti e se li son mangiati sempre i vermi, ma nessuno di loro per amore.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Rosalinda: atto IV, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Oh, mia diletta, questo lungo bacio, lungo come l'esilio, un bacio dolce come la mia vendetta!”

Coriolano: atto V, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“Un cavallo! Un cavallo!
Il mio regno per un cavallo!”

Riccardo: atto V, scena IV; Raponi
A horse! a horse! my kingdom for a horse!
Riccardo III

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“La mia [biblioteca] era per me un ducato grande abbastanza.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Prospero: atto I, scena II
La Tempesta

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“La sventura ti può dare le compagnie di letto più impensate!”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Trinculo: atto II, scena II

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“L'uomo morendo salda tutti i debiti.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Stefano: atto III, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La Tempesta

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“La gloria è simile a un cerchio nell'acqua che va sempre allargandosi, sin quando per il suo stesso ingrandirsi si risolve nel nulla.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Giovanna: da Enrico VI, atto I, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“C'è poco da scegliere frammezzo alle mele marce.”

Hortensio: atto I, scena I, 1963
La bisbetica domata

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“Quando la celia è tanto spinta, e massimamente a piedi, io la detesto.”

Falstaff, parte I, atto II, scena II, p. 174
Enrico IV

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“Capisco i tuoi baci e tu i miei.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Mortimer: atto III, scena I

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